Anteprima
Vedrai una selezione di 5 pagine su 16
Riassunto esame archeologia medievale Pag. 1 Riassunto esame archeologia medievale Pag. 2
Anteprima di 5 pagg. su 16.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame archeologia medievale Pag. 6
Anteprima di 5 pagg. su 16.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame archeologia medievale Pag. 11
Anteprima di 5 pagg. su 16.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame archeologia medievale Pag. 16
1 su 16
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

IV V VI VII VIII IX X XI XII XIII XIV XV

Basso Medioevo

Alto Medioevo

Geopolitica medievale italiana

Italia tardoantica (IV-V sec):

E' uno spazio unitario suddiviso in due province, l' Italia Annonaria a nord e l'Italia Suburbicaria

al centro-sud.

Le città continuano ad avere una grande importanza poiché sono i centri politici e commerciali

anche se esiste una gerarchia tra di esse, la più importante è la città che ospita la capitale: prima

Roma (fino al 286), poi Milano (286-402) ed infine Ravenna (402-751).

Con l'arrivo dei Goti nel V secolo, l'Italia manterrà sempre la sua forma, Re Teoderico sceglie

sempre Ravenna come capitale e darà grande importanza al mantenimento delle città e al

potenziamento di altre (tra cui Verona e Pavia).

La geografia italiana cambierà con la morte di Teoderico e l'arrivo dei Bizantini (guerra cominciata

nel 535 e terminata nel 553).

Italia tra Bizantini e Longobardi (VI-VIII sec):

I Bizantini si impadroniscono di Ravenna nel 540, dopo di che saranno minacciati dall'arrivo dei

Longobardi (568/569) che inizialmente si insedieranno in una fascia a nord e dopo di che si

espanderanno anche presso il ducato di Spoleto e quello di Benevento.

L'Italia longobarda si suddivide in Langobardia Major (regno settentrionale,residenza del re) e

Langobardia Minor (ducato Spoleto e Benevento). Questa popolazione continuerà ad espandersi e

quindi per un periodo l'Italia sarà abitata da regno bizantino (Perugia,Roma, Napoli) e regno

longobardo (cambierà la capitale tre volte: Verona, Milano e Pavia).

Solamente nel 751 i Longobardi riusciranno ad impadronirsi di Ravenna creando un punto di

connessione tra la zona Major e Minor.

Italia carolingia:

Nel 774 l'esercito di Carlo Magno sconfigge i Longobardi del nord e il loro regno viene incorporato

in quello dei Franchi.

L'Italia è frammentata in quattro diversi regni:

Franchi: area padana, Toscana e Spoleto (capitale Pavia)

– Papato: Lazio, Romagna, Marche

– Longobardi: Benevento, Salerno e Capua

– Bizantini: Calabria e Sicilia

A partire da IX sec entra in gioco anche la potenza degli Arabi che conquistano la Sicilia.

Impero romano-germanico (X-XI sec):

La frammentazione dell'Italia continuerà a persistere anche in seguito, solo con la caduta

dell'Impero carolingio (888) avremo l'unione delle zone settentrionali sotto il potere di Ottone I (re e

poi imperatore di Germania.

La situazione è:

Germanici: area settentrionale

– Papato: zona del “Patrimonio di San Pietro” (grosso modo il Lazio)

– Longobardi

– Bizantini: Puglia, Basilicata, Calabria

– Arabi: Sicilia

Il X secolo è importante anche per la formazione delle città marinare (Venezia,Pisa, Amalfi e

Genova) e il fenomeno dell'incastellamento che durerà circa fino al XIV secolo.

L'Italia dei comuni e il Mezzogiorno dei Normanni (XI-XII sec):

La situazione dell'Italia si fa sempre più frammentata per due motivi principali: l'affermazione dei

comuni nella zona settentrionale (molte città cominciano a diventare autonome) e l'invasione dei

Normanni nella zona meridionale (da due insediamenti tra le zone della Puglia e la Campania si

estendono in tutta l'area meridionale, con un regno unitario che comprende anche la Sicilia).

L'Italia di Federico II e oltre ( XIII-XIV sec):

Sotto il regno di Federico II (1220-1250) l'Italia è tripartita:

Regno d'Italia (nella zona nord, comprende comuni che diventeranno signorie)

– Stato della Chiesa (zona centrale)

– Regno di Sicilia (zona meridionale, luogo di residenza di Federico II)

Storia dell'archeologia medievale

Ancora oggi è molto difficile accostare al concetto di Medioevo la parola “archeologia”, soprattutto

in Italia. Questo è dovuto al fatto che l'archeologia viene vista come una scoperta delle proprie

radici e, mentre per molti popoli le radici si trovano nel Medioevo, le nostre sono prettamente legate

all'epoca antica e soprattutto a quella romana. Per l'Italia il Medioevo è solo un periodo buio, di

regressione e dominazione da parte di popoli stranieri.

Non esiste una data ufficiale per decretare l'inizio dell'archeologia medievale ma si tratta di una

successione di eventi che hanno portato mano a mano alla concezione di questa disciplina:

1653: Ritrovamento del tesoro di Childerico in Belgio, studiato e documentato con cura ma

• compreso appieno solo molto tempo dopo.

Periodo 1861-1950)

Claudio e Edoardo Calandra: nel 1878 scavano nel cimitero altomedievale di Testona (TO)

• e poco dopo pubblicano le loro ricerche.

Paolo Vimercati Sozzi: collezionista ed antiquario si dedica all'archeologia del luogo in cui

• vive.

Viollet le Duc: architetto francese, scrive diversi volumi sull'architettura. E' convinto che la

• figura dell'architetto e quella dell'archeologo vadano accostate poiché non esiste il restauro

senza uno studio precedente. Alla fine dl suo percorso si identifica come architetto

medievale e pensa che nessuno meglio di lui sia in grado di ricreare architetture in stile

medievale (Restauro congetturale: non si basa su elementi originali).

Gaetano Chierici: monaco ed archeologo che ritrova resti medievali pur occupandosi di

• preistoria.

Paolo Orsi: impiegato in sopraintendenza, farà grandi scoperte in Sicilia e Calabria. Sarà il

• primo a pubblicare un articolo in cui spiega la necessità di un'archeologia medievale anche

in Italia.

Giacomo Boni: è un architetto, la sua più grande opera è legata al lavoro fatto sul campanile

• di San Marco a Venezia dove propose di scavare per conoscere la struttura delle fondamenta

del campanile. Continuerà a documentare siti medievali fino a che non sarà trasferito a

Roma e si occuperà di antichità.

Ugo Monneret de Villard: scava monumenti medievali in Italia e all'estero incrociando i

• dati archeologici con quelli scientifici. Sarà il primo docente universitario di “archeologia

medievale”al Politecnico di Milano ma dopo di lui bisognerà aspettare molto prima che

questa materia venga riproposta nelle università.

Periodo 1950-1973

Gian Piero Bognetti: storico del diritto interessato a molti temi riguardanti il Medioevo,

• propone due importanti scavi, quello dell'isola di Torcello e del castrum di Castelseprio. Per

lo scavo si rivolge ad un'equipe polacca, non sarà l'unico poiché molti stranieri verranno a

scavare in Italia per trovare le proprie origini, si creerà uno scambio proficuo di

informazioni tra italiani e stranieri.

Nino Lamboglia: archeologo stratigrafo che si occupa di monumenti e siti medievali.

• Tiziano Mannoni: fa ricerche sulla ceramica medievale. Accostato da archeologi inglesi

• condurrà il primo scavo stratigrafico urbano.

In questo e periodo viene anche aperto il primo museo dell'Alto Medioevo, viene pubblicato

• il primo numero della rivista “Alto Medioevo” e viene attivato un nuovo corso di

archeologia e topografia medievale alla Cattolica di Milano.

Periodo 1974-oggi

1974: Riccardo Francovich fonda la rivista “Archeologia Medievale”

• Società degli archeologi medievisti (SAMI-1994): società che si occuperà dei lavori svolti

• in Italia riguardanti il Medioevo (ricognizioni, scavi, congressi).

Archeologia della città medievale

Cartografia:

Notitia Dignitatum: documento di età tardo antica (IV-V sec) che illustra la struttura

• dell'impero

Galleria delle carte geografiche: affreschi situati nel palazzo del Vaticano e realizzati tre il

• 1580-1585 che rappresentano la nuova disposizione della penisola italiana.

Proprio partendo da questo tipo di carte possiamo vedere lo sviluppo dell'Italia tra il periodo della

tarda antichità e quello del basso medioevo.

Le capitali sono le città gerarchicamente più importanti poiché sono le sedi dalle quali si

amministra il governo. Sono state capitali Roma, Milano e Ravenna (ritenuta la più strategica

perchè situata in una zona centrale, protetta e con un porto), con l'arrivo dei Longobardi ci sarà

bisogno di una nuova capitale per la loro area che passerà da Verona a Milano per poi affermarsi

Pavia anche durante il regno dei Franchi. Dopo questi regni sarà difficile seguire l'avvicendarsi

delle capitali in quanto il regno sarà molto frammentato.

In tutto questo Roma manterrà sempre una posizione fondamentale pur non ricoprendo più il ruolo

di capitale e sarà considerata la seconda città più importante dell'Italia e non solo durante tutto il

Medioevo.

Per quanto riguarda le città invece, vediamo che in base alle esigenze del momento, queste vengono

mantenute, distrutte o rifondate in base alle evenienze. Alcune città di importanza secondaria nella

tarda antichità diventano centri primari (es. Cividale del Friuli, Spoleto,Benevento, Rimini, Otranto)

e altre invece perdono la loro importanza (es. Aquilea e Luni) fino a cadere quasi totalmente in

disuso (es. Piemonte Meridionale). Questo accade soprattutto perché in epoca romana sono state

fondate più città rispetto alle reali esigenze.

Durante il Medioevo verranno comunque fondati nuovi centri anche se molti di questi saranno

destinati ad estinguersi (fondazioni volute dai sovrani, da persone di spicco o papi), altri

prospereranno nel tempo come Ferrara, Venezia e diventerà una vera città. Per questo la cartografia

dell'alto medioevo non vede un cambiamenti nell'urbanesimo. Neppure a cavallo dell'anno Mille ci

saranno sostanziali differenze, difatti sia gli Arabi che i Normanni si insedieranno in città

preesistenti senza fondarne di nuove. Differente sarà il basso medioevo dove verranno fondati

diversi centri a scopo militare ma anche zone fortificate dove i castelli diventano centri direzionali

dei territori circostanti.

La città tardoantica (IV-VII sec):

1. Infrastrutture:

mura: diventano il simbolo del Medioevo a causa della grande instabilità di questo

• periodo. Nelle città le mura vengono ampliate (es. Roma,Ravenna,Milano), alzate

(es. Roma) oppure costruite (tra III e V sec).

ridotto urbano: costruite fortezze immediatamente all'interno o all'esterno dell'area

• urbana da utilizzare come ultima possibilità di riparo in caso di attacco.

strade: spesso si mantengono gli assi stradali antichi ma in alcuni casi se ne

• costruiscono di nuovi.

via porticata: tipo di strada caratteristico de

Dettagli
Publisher
A.A. 2016-2017
16 pagine
3 download
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ANT/08 Archeologia cristiana e medievale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher gems.buccella di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Archeologia medievale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Augenti Andrea.