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DIFFERENZA APPROCCIO POSITIVISTA E RIFLESSIVO
I primi antropologi, applicando il metodo scientifico, tentarono di ridisegnare la ricerca
sul campo sul modello di esperimento controllato in laboratorio. L’obiettivo è quello di
raggiungere una conoscenza oggettiva della realtà valida per tutti al di là del tempo e
dello spazio. Seguendo il metodo positivista, gli antropologi raccolsero dati accurati su
varie società esistenti nel mondo. Dagli anni 60-70 questa visione inizia a decadere in
quanto i ricercatori devono essere considerati esseri umani ed il loro coinvolgimento
con gli informatori è importante. Una ricerca sul campo ben riuscita implica che gli
antropologi riflettano sul modo di pensare delle altre culture, ma anche gli informatori
devono riflettere su come loro stessi pensano la loro cultura e come trasmetterla agli
antropologi. Questo processo è alla base dell’approccio riflessivo, che tiene conto sia
delle informazioni (accurate e dettagliate), ma anche al contesto politico, etico della
ricerca, al pieno coinvolgimento degli informatoti, alle relazioni collaborative. Alcuni
antropologi sostengono anche che le conclusioni della ricerca debbano essere
condivise con gli informatori e che queste debbano includere le riflessioni degli
informatori stessi.
CHE COSA SI INTENDE PER RICERCA MULTISITUATA
La ricerca multi situata è una ricerca etnografica in cui gli etnografi seguono fenomeni
culturali che non sono circoscrivibili entro confini sociali, etnici, religiosi o nazionali. La
ricerca avviene solitamente in luoghi e con persone che non sono mai state sottoposte
ad analisi etnografiche. Questo tipo di ricerca permette agli antropologi di
comprendere meglio molti processi culturali che collegano persone, metafore, storie e
vite. Esempio di persone che possono seguire sono i turisti e i migranti. La ricerca di
Philippe Bourgois era incentrata sul quartiere dove vivevano gli spacciatori di crack.
Successivamente, lo studioso li seguì fino a El Barrio, New York, Portorico e approfondì
l’osservazione partecipante con una ricerca sulla storia dell’Harlem spagnolo.
QUALI EFFETTI PRODUCE LA RICERCA SUL CAMPO SUGLI INFORMATORI, SUI
RICERCATORI E SU CHI LEGGE IL LIBRO
La ricerca sul campo cambia sia gli antropologi che gli informatori. Per quanto riguarda
gli informatori, le conseguenze possono essere valutate con il passare del tempo; in
altri casi, esse possono essere già evidenti durante l’esperienza sul campo, dove la
presenza dell’antropologo e le sue domande hanno prodotto negli informatori nuove
forme di consapevolezza (sorprendenti o scomode) riguardanti la propria cultura. Sui
ricercatori invece, inizialmente possono sentirsi titubanti e spaesati perché il contesto
è nuovo e a loro volta anche gli informatori nei loro confronti. In base al carattere
dell’antropologo si riesce a svolgere la ricerca sul campo perché inizia a costruire
rapporti. Molto spesso l’antropologo è soggetto allo shock culturale, ossia il
sentimento, affine al panico, che si sviluppa nelle persone che vivono in una società
non familiare. Sul lettore ha effetti umanizzanti, ovvero deve cercare di capire che ciò
che legge tratta di esseri umani, di conseguenza di persone che hanno loro culture,
tradizioni, e che non sono quindi soggetti primitivi.
A CHE COSA SERVE LA COSMOLOGIA
Le cosmologie fanno leva su simboli importanti, ricorrenti, che sono metaforici e sono
alla base di essere e sulle analogie. Le persone si servono dei simboli per ricordare a
loro stesse le convinzioni che sonsiderano significative. Il simbolo è qualcosa che sta
per qualcos’altro
CHE COS’È LA VISIONE DEL MONDO
Le visioni del mondo sono immagini complessive della realtà. Spesso visioni del mondo
che appaiono inconsuete risultano più comprensibili se siamo capaci di cogliere le
METAFORE CHIAVE (poste a fondamento di una visione de mondo) sui cui si fondano.
L’antropologo Robin Horton sostiene che esse servano per mostrare ordine,
prevedibilità e regolarità. Sono di 3 tipi:
METAFORE SOCIALI: metafore a fondamento di una visione del mondo il cui modello
è l’ordine sociale
METAFORE ORGANICHE: basate sulla consapevolezza degli organismi viventi.
Visione del mondo in cui l’immagine del corpo viene applicata alle strutture ed alle
istituzioni
METAFORE TECNOLOGICHE: utilizzano gli oggetti costruiti dagli esseri umani come
predicati metaforici
CHE COS’È LA RELIGIONE
John Bowen definisce la religione come un insieme di pratiche ed idee che postulano
una realtà al di là di quella immediatamente accessibile ai sensi, dunque essa
comporta sia azioni sia credenze.
LE CATEGORIE MINIME DEL COMPORTAMENTO RELIGIOSO sono molte pratiche
che solitamente sono associate alle religioni (A.F.C. Wallance)
Preghiera è un modo per rivolgersi in maniera abituale alle forze cosmiche
personificate. Solitamente la preghiera avviene in luoghi pubblici, sacri, con
speciali apparati (incenso, oggetti)
Esercizio fisiologico alcuni sistemi religiosi usano metodi per manipolare
fisicamente gli stati psicologici e indurli ad una condizione spirituale mistica. Vi
sono 4 tipi di manipolazione: droghe, mortificazione della carne tramite il
dolore, la veglia prolungata e la fatica
Esortazione in tutti i sistemi religiosi si pensa che vi siano persone in grado
di relazionarsi maggiormente con le potenze invisibili
Mana potere impersonale di natura sovraumana che talvolta si crede possa
trasferirsi da un oggetto che lo contiene ad un altro che non lo contiene
Tabù oggetti e persone che non si possono toccare
Feste usanza di mangiare e bere in un contesto religioso
Sacrificio donare cose di valore alle potenze invisibili o a chi agisce per
conto loro
COME SI RELAZIONANO LE ORGANIZZAZIONI SOCIALI E LA RELIGIONE?
Il contatto con le forze cosmiche invisibile è complesso, per questo motivo molte
società hanno elaborato delle pratiche sociali complicate per assicurare che tale
contatto avvenga in maniera corretta. In questo modo la religione viene
istituzionalizzata tramite la creazione di posizioni sociali, specialisti che controllano ed
incarnano la giusta pratica religiosa. Gli antropologi hanno individuato due categorie di
specialisti:
- Sciamano: si ritiene che abbia il potere di viaggiare per raggiungere le forze
invisibili o di entrare in contatto con loro per conto di individui. La sua
formazione è lunga, impegnativa, permanente, spesso comporta anche l’utilizzo
di sostanze psicotrope. Non può scegliere di diventare sciamano ma sono gli
spiriti a chiederlo. La sua figura viene vista con sospetto dagli altri membri della
società in quanto l’uso delle sostanze può avere effetti permanenti sullo
sciamano. Egli agisce nel corso della seduta in cui avviene il trance
- Sacerdote: formato nella pratica di rituali religiosi da compiere a beneficio del
gruppo, il suo ruolo consiste nel mediare tra l’uomo e le forze non
necessariamente con un contatto diretto
DIFFERENZA DOMINIO ED EGEMONIA (GRAMSCI)
Secondo Antonio Gramsci, il governo coercitivo, che chiama dominio, è instabile e
costoso. I governanti possono ottenere risultati migliori se riescono a persuadere i
dominanti ad accettare come valido il loro dominio fornendo loro benefici materiali e
utilizzando le scuole e le istituzioni per spargere un’ideologia che giustifichi il loro
dominio. Al contrario, Gramsci definisce egemonia il modo di persuadere i subordinanti
ad accettare l’ideologia del gruppo dominante attraverso reciproci accomodamenti,
lasciando invariata la posizione privilegiata di chi governa. Il concetto di egemonia
concentra l’attenzione sul ruolo che assumono le credenze e i simboli culturali nelle
lotte a consolidare l’organizzazione sociale ed il controllo politico.
COS’È LA GOVERNABILITÀ E IL BIOPOTERE SECONDO FOUCAULT?
Foucault, insieme ad altri, si accorse (XIX sec.) l’emergere di una forma di potere
definita biopotere o biopolitica; questa s’incentra soprattutto sui corpi dei cittadini, ma
anche sul corpo sociale stesso. Il biopotere si riferisce a forme di potere esercitate
sulle persone specificamente in quanto esseri viventi, una politica che si occupa dei
soggetti in quanto membri di una popolazione. Gli stati europei iniziarono a governare
utilizzando la statistica per gestire i beni dei propri confini. Successivamente si arrivò
alla nascita di una nuova forma di governo, la governabilità, idonea a promuovere il
benessere delle popolazioni all’interno dello stato. Il potere è concepito come un’entità
che esite nell’universo indipendente dagli esseri umani, non appartiene affatto ad essi.
Al massimo possono sperare di avere accesso al potere, solitamente con mezzi rituali.
POTERE DELL’IMMAGINAZIONE
è il potere che tutti li esseri umani hanno di conferire significato al mondo: il modo in
cui le persone danno un senso e usano i vincoli e le opportunità di agire che hanno a
disposizione (es: uomo oppresso in miniera). Durkheim si servì del termine anomie,
mentre Marx alienazione. Gli antropologi hanno visto che l’uomo ha superato le ferite
della schiavitù col potere dei simboli: capacità di riapprocciarsi delle capacità
tipicamente umane ridando un nuovo senso al mondo. Questo potere che hanno le
persone di conferire alle proprie esperienze significati, suggerisce che il potere
coercitivo di chi domani sia limitato (punto di vista Gramsci). Il pensiero da solo non
può modificare le circostanze materiali di coercizione, però ha il potere di trasformare
il significato di quelle circostanze
STRATEGIE DI SUSSISTENZA
Gli esseri umani inventano diversi modi di utilizzare le relazioni reciproche e con
l’ambiente per procurarsi da vivere. Il termine sussistenza si riferisce al
soddisfacimento dei bisogni materiali legati alla sopravvivenza, mentre le diverse
modalità che gli uomini utilizzano per soddisfare questi bisogni sono chiamate
strategie di sussistenza; queste ultime possono essere di due tipi:
Raccoglitori di cibo coloro che pescano, cacciano, raccolgono. Queste strategie
dipendono dalla ricchezza del territorio in cui vivono. Vi sono poi i raccoglitori di
piccola scala e raccoglitori complessi
Produttori di cibo coloro che dipendono dalla domesticazione di piante o animali
(o entrambi). Possono essere esclusivamente coltivatori (agricoltura intensiva,
estensiva, industriale meccanizzata) oppure allevatori o fare entrambe le cose
Sebbene la nostra sopravvivenza dipenda dalla nostra capacità di saper fare un uso
adeguato delle risorse materiali disponibili, non sono le risorse in sé