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La massa Capovolgimento del timore d’essere toccati: Massa e potere analizza l'uomo, le sue esperienze di vita e di morte. Canetti ha un fine etico, pedagogico cioè quello di insegnare, smontando il meccanismo del potere, la libertà all'uomo. Canetti sostiene che ciò che l'uomo teme di più è il timore di essere toccato dall'ignoto. Il timore suscitato dall’essere toccati può crescere fino al panico. Nel concetto dell'artiglio che afferra nel buio vi possono essere 2 ambivalenze : il contatto positivo (contatto con qualcuno in maniera innocua; anche se ha sempre una valenza negativa presente) e il contatto negativo (es aggressione). Solo nella massa l’uomo può essere liberato dal timore d’essere toccato. Quando gli uomini si stringono gli uni agli altri sono certi di essere al sicuro e non hanno paura del contatto. La massa è il rovesciamento del timore di essere toccati. Canetti dice che ciò che fa scegliere di partecipare ad un fenomeno di massa è il fatto che al suo interno si vive un'esperienza emotiva di sopravvivenza, di eliminazione dell'individualità e di superamento della paura della morte (es sull'autobus non vogliamo essere toccati per paura di essere derubati). Questa dimensione però si rovescia nei momenti collettivi in cui si è schiacciati da persone che non conosciamo (es concerto, manifestazione, festa). Ad un tratto l'essere circondati da sconosciuti che ci toccano diventa paradossalmente un qualcosa che ci rassicura. Per via del covid questo rovesciamento del timore di essere toccati è un problema perchè le esperienze di collettività vengono meno ed è una necessità psicologica quella di vivere una sorta di liberazione dalla propria individualità attraverso la partecipazione a questo tipo di esperienze (es all'inizio della crisi del covid l'abbiamo baipassata simbolizzando lo stare insieme attraverso parole d'ordine, l'esposizione dei tricolori e attraverso questi simboli si è superata l'impossibilità di essere uniti fisicamente). Massa aperta e chiusa: La massa naturale è massa aperta: non c’è limite alla sua crescita. La disgregazione subentra non appena cessa di crescere : d’improvviso com’è sorta, la massa si disgrega. Finché può, la massa accoglie in sé ogni cosa; ma proprio perché accoglie ogni cosa, essa si disgrega. Il vero momento in cui la massa esiste (momento in cui proviamo l'emozione del dimenticarci di noi stessi e delle nostre paure) è la scarica (es quando ad un concerto arriva il cantante e proviamo emozione violenta). L'unico problema della massa aperta è il raggiungimento troppo precoce della sua meta e questo comporta che gli uomini, dopo aver partecipato al raggiungimento dello scopo, tornano a riappropiarsi della loro individualità e delle loro paure. Per superare questo problema la massa deve chiudersi. La massa chiusa rinuncia alla crescita e si preoccupa soprattutto della durata. È una massa che, dopo averne vagliato determinate caratteristiche, accetta solo
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Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-DEA/01 Discipline demoetnoantropologiche

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher leonard99midio di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Antropologia politica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi "Carlo Bo" di Urbino o del prof Bellei Cristiano Maria.
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