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DUE MODALITÀ/SISTEMI DI SCAMBIO:

1) Scambio equilibrato di beni il cui obiettivo è un loro bilanciamento successivo è basato sulla reciprocità: modalità di scambio più antica tipica delle società egualitarie (scambio di beni e servizi di uguale valore). La reciprocità può essere:

  • Generalizzata: beni e servizi di uso comune, spesso tra persone che si conoscono bene
  • Tipica: delle società acquisitive, tra parenti e amici. Esempio: la tazzina di caffè dono 'disinteressato' come la donazione di sangue, beneficenza, cure parentali. Non ci si aspetta cioè una ricompensa. Alcuni sostengono, tuttavia, che un dono veramente disinteressato non esista.
  • Scambio di attesa: di beni o servizi dello stesso valore tra persone dello stesso status sociale. Se la controparte non ricambia, la relazione si spezza. Esempio: Kula (possedere
èdonare)→FOCUS ON KULA (dare) circuito di scambio presente nelle isole Trobriand nella Melanesia, attraverso il quale gli uomini intrattengono partnership di lunga durata finalizzate allo scambio sia di beni d'uso comune,→come il cibo, sia di collane e braccialetti di grande valore si configura come scambio 'rituale', in quanto legato a regole apparentemente prive di un significato economico immediato, ma con valenza psicologica→ venne studiato per la prima volta dal punto di vista etnografico da Malinowski tra il 1916-1918, che scoprì che questa rete di scambi si basava su una forma di dono che realizzava uno scambio indiretto, apparentemente senza senso, tra due tipi di manufatti: collane di conchiglie rosse(soulava) e braccialetti di→conchiglie bianche(mwali) due tipi di oggetto viaggiavano in direzioni opposte secondo regole molto→rigide fine di avere una collana o un braccialetto era quello di poterlo donare per perpetuare

Le relazioni nodo centrale della kula e della società trobriandese è la reciprocità, che Malinowski vede come l'elemento che promuove la solidarietà sociale (influenza Durkheim) nella società trobriandese. Ogni aspetto e fase della vita sociale è caratterizzato da forme di scambio e reciprocità, da prestazioni che mettono in atto una solidarietà. Secondo Malinowski, il principio di reciprocità costituisce la base delle relazioni sociali e del diritto stesso presso le società primitive. La kula mostra anche che gli indigeni non vivevano, come si riteneva, in una sorta di magico isolamento (l'isolamento del buon selvaggio), o che praticassero solo commerci finalizzati ai guadagni personali, ma che potevano agire in modo organizzato, coordinandosi tra molti individui e pianificando le loro azioni e i viaggi. La kula, infatti, richiedeva una notevole pianificazione; non aveva fine.

Il testo descrive un sistema di scambio basato su un codice simbolico-sociale condiviso, in cui il possesso implica la generosità e il prestigio. La ricchezza è quindi associata alla generosità, che a sua volta alimenta il prestigio.

Un'altra forma di scambio descritta è la ridistribuzione, in cui i beni ricevuti da un gruppo vengono restituiti attraverso una forma pubblica, con un leader centrale che organizza la redistribuzione dei contributi di tutti i membri del gruppo. Questo sistema permette al gruppo di rimanere coeso, ma può causare diseguaglianze poiché ciò che si riceve non è sempre uguale a ciò che si è donato.

Il testo si focalizza anche sul concetto di "Big Man" (o uomo potente), ma non fornisce ulteriori dettagli su questo argomento.

BIG WOMAN) in Nuova Guinea il Big Man è un individuo carismatico che ha acquisito un consenso politico, prestigio, autorità e autorevolezza non per via ereditaria ma attraverso un sistema di redistribuzione basato su legami personali e partecipazione ad eventi rituali di generosità (clientelismo). Il Big Man mantiene relazioni politiche con molti villaggi e ha la responsabilità della semina, di eventi festivi, scambi commerciali e guerre. A volte è assistito da un gruppo di uomini che godono del rispetto dei suoi sostenitori.

2) Scambio squilibrato: trasferimento di beni dove una delle due parti coinvolte ha l'obiettivo di trarre profitto. Si declina in varie forme:

  • Scambio di mercato: trattativa che non produce in genere un legame sociale e in cui le parti non necessariamente hanno una relazione personale. Molte transazioni di questo tipo avvengono in un mercato, luogo fisico dove avviene la
compravendita il sistema di mercato è associato alla specializzazione regionale della produzione di specifici beni tende ad identificare una particolare area con la produzione di determinati prodotti mercati: dai pochi banchi al grande centro commerciale mercati periodici e mercati permanenti. Gioco d'azzardo tentativo di ricavare profitto sfidando la fortuna. Si mette in palio qualcosa di valore nella speranza di avere un ritorno maggiore pratica antica dai nativi americani ai casinò gli investimenti in borsa possono essere considerati una forma d'azzardo. Sfruttamento ottenimento di beni di maggiore valore rispetto a quanto si dà in cambio. Questa è una forma estrema e persistente di scambio squilibrato schiavitù= appropriazione della forza lavoro di un individuo senza il suo consenso e senza una giusta ricompensa un esempio: i rapporti tra gli Efe (pigmei).

cacciatori-raccoglitori seminomadi) e i Lese (contadini e coltivatori) nella Repubblica Democratica del Congo tra i due gruppi ci sono partnership ereditarie di scambio, forte legame e scambio di prodotti alimentari scambio squilibrato a danno degli Efe ediscriminazione

MARCEL MAUSS E LA TEORIA DEL DONO

  • Allievo e nipote di Durkheim (scuola francese)
  • 1924 Saggio sul dono (Essai sur le don) opera più conosciuta di Mauss materialeetnografico preso da Boas (potlatch- Nord Ovest americano) e Malinowski (la kula melanesiana)
  • esistenza nelle società primitive di complessi e articolati fenomeni di scambio e circolazione di beni lo scambio presso queste società come ‘fatti sociali totali’
  • tali fenomeni (potlatch ekula) sono infatti legati a molti altri aspetti della società

Tre sono le regole del dono: dare (per mostrare potenza e ricchezza), ricevere (obbligo), ricambiare (restituire alla

pari o accrescendo)

  • In base a queste tre regole si struttura il principio della reciprocità (carattere volontario e obbligato delle prestazioni di dono) caratterizzato dal vincolo e dall'obbligazione
  • Oggi il dono viene concepito come qualcosa di assolutamente gratuito, disinteressato, e quindi senza aspettativa di ricambio
  • ma questa accezione è una idealizzazione portata avanti dal cristianesimo
  • nelle società 'primitive' e nelle società antiche (ma anche in alcune forme della società contemporanea) il dono è al contrario interessato e produce socialità obbligatoria (relazioni sociali)
  • Mauss dimostra che il dono, sia nel passato (società antiche) che nelle società 'primitive', come la concezione contemporanea vuole fare credere: il donare è nell'interesse del donatore, così come il contraccambiare è nell'interesse del donatario
La scoperta dell'obbligatorietà del donare colloca la socialità del dono all'interno della nozione di 'utile' a causa delle relazioni sociali che inducono il donare e il contraccambiare. Il dono crea, rafforza e conserva i legami sociali e comunitari: l'individuo che non dona viene posto ai margini della società, così come il donatario che non accetta o che non corrisponde al richiesto. Il dono offende e incrina i legami con la famiglia del donatore e non partecipa alla socialità del dono subisce una forma di emarginazione. Il "Saggio sul dono" di Mauss critica la concezione utilitarista di un'economia basata sulla ricerca universale dell'interesse individuale e sul mercantilismo. La prima forma di contratto economico non è il baratto, ma il dono, che tuttavia non esiste allo stato puro, ma nella forma dello scambio. Lo scambio-dono non è una semplice transazione economica, ma un 'fatto sociale'.totale' che->fonda il legame sociale attraverso il dono circolano anche dei valori• contraddizioni e limiti: kula e potlatch provengono da società gerarchizzate e concorrono a->rafforzare le gerarchie sociali (rafforzare rivalità e differenze) il dono non si riduceall'istituzione di reciprocità e solidarietà.• Il Saggio sul dono ha aperto la via allo studio della dimensione economica nelle societàprimitive ed ha suggerito nuove prospettive di studio della dinamica sociale, prima di alloraignorate.Potlatch = sontuosa festa celebrata presso le culture del Pacifico nord-occidentale i cui ospiti sono invitati amangiare e ricevere doni da chi la promuoveCAPITOLO 4 La riproduzione e lo sviluppo degli esseri umani• una dinamica riproduttiva è la modalità prevalente, in una data cultura, di provvedere al ricambiodella popolazione per l'effetto combinato della fertilità (tasso di natalità) edella mortalità (tasso di mortalità)• gli antropologi culturali distinguono tre dinamiche riproduttive legate ai seguenti sistemi di sussistenza: caccia e raccolta (intervallo genesico: il tempo che intercorre tra una nascita e l'altra può durare anche diversi anni), agricoltura (alti tassi di natalità) e industrialismo/informatizzazione (tasso di riproduzione diventa tasso di rimpiazzo (nascite inferiori dei decessi) e tasso di natalità inferiore al livello di sostituzione (nascite inferiori dei decessi, diminuisce la popolazione) Transizione demografica= passaggio dal modello agricolo, caratterizzato da elevati tassi di fertilità e mortalità, a quello industriale, con bassi tassi di fertilità e mortalità. Questo tasso basso è dovuto a tre fattori principali: riproduzione stratificata (tra la classe media e ricca più figli e maggiori possibilità
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Publisher
A.A. 2021-2022
31 pagine
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-DEA/01 Discipline demoetnoantropologiche

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher gaiabianco1 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Antropologia culturale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Broccolini Alessandra.