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PROCEDIMENTO DELL’ORACOLO DEL VELENO

Si stacca un’ala del pollo che è morto sul nome di un dato stregone e lazzi conficca all'estremità di un

bastoncino appuntito virgola di spiegandone le piume a mo’ di ventaglio punto alla fine della seduta oracolare

viene portato a casa. Poi un parente del malato lo porta al delegato del principe. Il messaggero depone l’ala

ai piedi del delegato e si accorge accovaccia per terra per informarlo del suo significato. Egli comincia

dall'inizio e racconta al delegato come il suo parente si è ammalato; riferisce le dichiarazioni dell’oracolo della

tavoletta, quelle del veleno; chiede al delegato di inviare qualcuno con l'ala per notificare allo stregone che

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l'oracolo del veleno lo ha denunciato e per domandargli di desistere dal perseguitare il suo parente. Il

delegato manda un uomo dallo stregone per consegnargli l’ala del pollo e riferire poi il comportamento

tenuto alla presenza di essa. Quasi sempre lo stregone risponde garbatamente che è molto dispiaciuto di

arrecare danno al malato e se è il solo a tormentarlo, l'uomo guarirà poichè dal profondo del cuore gli augura

felicità; come segno di conferma sputerà acqua sull’ala di pollo. Afferma che se è uno stregone non ha

coscienza del proprio stato ed implora la stregoneria che è nel suo ventre di diventare fredda (inattiva). Il

delegato informa il parente al termine del compito. Il malato e i suoi amici attendono ansiosamente alcuni

giorni per vedere gli effetti della presentazione dell’ala di pollo allo stregone. Se mostra segni di guarigione

elogiano l'oracolo del veleno al contrario cominciano di nuovo il ciclo di consultazioni al fine di scoprire se lo

stregone abbia solo fatto finta di pentirsi.

Se un uomo dovesse accusare un altro di stregoneria senza basare la propria affermazione sul responso

dell'oracolo del veleno, o quantomeno dell’oracolo delle termiti, sarebbe deriso se non addirittura

malmenato.

I parenti di un malato, quando procedono alla consultazione dell’oracolo del veleno in relazione alla salute

del loro congiunto, invitano una persona che non sia della famiglia, perché vi assista e attesti che l'oracolo è

stato consultato in maniera corretta.

Non avendo la stregoneria un'esistenza reale, una persona non sa di averlo stregato un'altra, anche se è

consapevole di portargli malanno.

I parenti del malato, comunicando allo stregone responsabile della malattia il verdetto dell’oracolo, salvano

sia la vita del malato che quella dello stregone. Donde l'aforisma zande “Chi sputa acqua non muore”.

Sputando acqua sull’ala, lo stregone “raffredda” la sua stregoneria. “Sputare acqua dalla bocca soltanto non

mette fine alla faccenda; ma sputare acqua dal ventre raffredda il cuore ed è questo il vero modo di sputare

l'acqua”. La maggior parte delle ali di pollo vengono presentate agli stregoni in relazione alla malattia. Fin

tanto che il malato rimane in vita, i suoi parenti fanno ogni sforzo per convincere gli stregoni a rinunciare alle

loro depredazioni notturni. Una volta che il malato muore, l'intera situazione cambia, i suoi parenti sono

costretti a vendicarsi.

Disgrazia e stregoneria sono per uno zande quasi la stessa cosa, ed è infatti solo in situazioni di disgrazia o di

sua predizione che il concetto di stregoneria viene evocato. Uno stregone attacca un uomo quando vi è spinto

dall’odio, dall'invidia, dalla gelosia o dalla cupidigia. Le consultazioni dell'oracolo esprimono la storia dei

rapporti personali; uno sottopone all'oracolo soltanto i nomi di coloro che possono avergli arrecato il male,

a causa di precisi fatti che egli ritiene siano stati all’origine della loro inamicizia.

Le accuse di stregoneria si originano dalle in amicizie personali. Non si accusano mai di stregoneria i nobili. I

non nobili portano astio ai non nobili e i principi odiano i principi. I bambini non stregano gli adulti. Quando

un adulto strega un bambino, in genere, lo fa per odio verso il padre. Gli stregoni possono nuocere soltanto

nell’ambito del vicinato e più essi sono vicini alle loro vittime più gravi sono i loro attacchi.

La stregoneria tende a diventare sinonimo dei sentimenti che si suppone la provochino, così che gli Azande

concepiscano l'odio, l'invidia e la cupidigia in termini di stregoneria. Una persona che ha stregato un uomo,

non è vista da questo sempre come stregone, ma è considerata tale soltanto per il tempo in cui ha provocato

la disgrazia. Uno stregone è considerato tale solo in tali situazioni.

Tutti gli uomini sono soggetti a sviluppare sentimenti di contrarietà verso i loro vicini ma se non sono nati

con la stregoneria nel ventre non possono arrecare del male ai loro vicini solo perché li detestano.

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Le persone che infrangono le regole del vivere sociale sono quelli più spesso denunciate come stregoni. La

morte ha sempre una causa e nessun uomo muore senza una ragione, Intendendo con ciò che la morte è

sempre il risultato di qualche in amicizia. È la stregoneria che uccide un uomo. Analogamente, l'avidità può

essere il punto di partenza di un assassinio.

Coloro che, quando intrattengono una conversazione, parlano in maniera tortuosa e non dicono le cose

chiaramente sono sospettati di stregoneria. Chi minaccia altri di disgrazia sarà accusato di stregoneria. Coloro

il cui comportamento si conforma meno alle esigenze sociali sono soggetti a passare per stregoni.

Gli Azande credono che gli stregoni conducano una vita segreta e si confidano l'uno con l'altro, ridendo dei

loro misfatti eguagliandosi alle proprie gesta contro coloro che odiano. Lo zande suppone che gli stregoni

siano responsabili delle loro azioni.

Possiamo ora considerare il modo in cui lo stregone risponde ad un'accusa. Se lo stregone è un tipo irascibile,

al momento in cui l’ala viene posta davanti a lui, può lasciarsi andare a una scenata; altrimenti dichiarano che

l'accusa è stupida, se non dettata da malignità; oppure l'accettano con rassegnazione. In pubblico reagiscono

tutti allo stesso modo perché, per quanto offeso un uomo possa essere, gli deve dare prova di una mitezza

stereotipa. È meglio per una persona innocente adottare modi gentili.

Benchè molti dichiarino in privato di non essere stregoni, quando ricevono le ali di pollo, almeno durante un

breve periodo, pensano di essere stregoni.

La maniera in cui gli stregoni compiono le loro imprese e per gli Azande un mistero, e dal momento che la

vita vigile non fornisce loro alcuna prova su cui basare una teoria dell'azione, ripiegano sul concetto di anima.

I sogni sono in gran parte percezioni della stregoneria e in sogno un uomo può vedere e parlare con gli

stregoni. Lo zande sa che spesso gli stregoni, quando l'anima della loro sostanza stregante volteggia, nella

sua missione di distruzione, sono addormentati.

Prima di procedere all’autopsia sul cadavere di un congiunto, i parenti interrogano l'oracolo del veleno per

assicurarsi che il suo ventre non contenga la sostanza stregate.

Uno stregone non è mai accusato di un crimine. Gli si può dire che la sua stregoneria sta arrecando un torto

a qualcuno, ma non gli si dirà che ha ucciso la sua vittima, e non c'è motivo di supporre che chi sia stato

accusato dall’oracolo del veleno di avere causato la malattia di un altro, sia lo stesso che l'ha fatto veramente

morire. Quindi, lo stregone e i suoi parenti rimarranno all'oscuro del fatto che gli ha commesso un assassinio.

I congiunti del morto finiranno per uccidere qualcuno ricorrendo alla magia vendicatrice. Non c'è più modo

di individuare con chiarezza uno stregone con un atto di pubblica vendetta. Tutto è diventato vago e confuso.

Ogni piccolo gruppo di parenti agisce in privato, mettendo a morte gli stregoni per mezzo della propria magia.

La stregoneria può abbattere uno zande in qualsiasi momento. Mediante gli oracoli possono prevederne le

tendenze future e modificarle prima che si sviluppino. Grazie alla magia, possono proteggersi contro la

stregoneria e annullarne gli effetti. L'antistregone zande è al tempo stesso divinatore e mago. In quanto

divinatore, egli smaschera gli stregoni; in quanto mago, ostacola la loro opera. Egli va spesso sotto il nome di

guaritore. In entrambi i ruoli il suo compito è lo stesso: neutralizzare la stregoneria. In quanto divinatore,

localizza la posizione della stregoneria; in quanto guaritore, rimedia agli effetti dannosi del maleficio.

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Gli Azande includono gli antistregoni nel novero degli oracoli; ritengono che le loro profezie e rivelazioni

abbiano lo stesso valore dei responsi dell'oracolo della tavoletta, ma che siano meno attendibili dell’oracolo

del veleno e di quello delle termiti.

Gli antistregoni compiono la danza e la divinazione; le sedute si tengono in pubblico, vengono annunziate e

accompagnate dal suono dei tamburi. Le occasioni per tenere una seduta sono innumerevoli, ma

generalmente si procede su richiesta di un capo del gruppo domestico che stia subendo, o teme di dover

subire una disgrazia. Ci si imbatte negli stregoni mentre questi procedono, soli o in coppia, diretti verso un

casale la cui pace è turbata. Ognuno di essi porta un cappello decorato da piume e una grande borsa di cuoio

contenente pelli, corni, cinture, braccialetti da polso e da caviglia. Quando convergono sul luogo dell’incontro

si scambiano saluti e discutono tra loro a voce bassa. A dirigere queste discussioni e i preparativi è un mago

dotato di esperienza. È raro che le donne diventino antistregone, alcune di esse sono qualificate ad agire

come guaritrice. Antistregoni donne e guaritrici non sono mai giovani e spesso sono vedove.

I preparativi di una danza consistono nel delimitare l'area delle operazioni tracciando, a partire dai tamburi,

un grande cerchio sul suolo con ceneri bianche. Ciascun praticante estrae dalla sacca di cuoio corni di antilopi

e altri animali e li conficca nel terreno. Su uno dei corni e spesso adagiato un vaso pieno d'acqua, nel quale

gli antistregoni guardano per vedere la stregoneria. I corni sono riempiti con una pasta composta di ceneri e

succhi ricavati da diverse piante ed erbe misti ed olio. La conoscenza delle medicine equivale alla conoscenza

dell’arte di antistregone. L'antistregone riesce a vedere la stregoneria con i propri occhi mangiando le

medicine fatte con erbe.

Oltre agli stregoni, alla seduta assistono spettatori, suonatori di tamburi e ragazzi membri del coro. Il

proprietario del casale in cui la seduta si svolge lo lascia aperto a tutti. Coloro che desiderano porre domande

agli antistregoni portano con sé piccoli doni (coltelli, anelli, pietre, mucchi di elemosine, mazzi di spighe di

mais e vasi di patate dolci). I suo

Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
24 pagine
9 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-DEA/01 Discipline demoetnoantropologiche

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher MartinaMGM di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Antropologia culturale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Natali Cristiana.