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Riassunto esame Antropologia culturale, Prof. Gusman Alessandro, libro consigliato I Nuer. Un'anarchia ordinata, E. E. Evans-Pritchard Pag. 1 Riassunto esame Antropologia culturale, Prof. Gusman Alessandro, libro consigliato I Nuer. Un'anarchia ordinata, E. E. Evans-Pritchard Pag. 2
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Sudan anglo - egiziano

Il committente della ricerca, ma svolge interventi che creano difficoltà alla ricerca. Episodio: il campo in cui Evans risiedeva venne perquisito dai soldati in cerca di due profeti che avevano guidato una rivolta. La tensione tra i Nuer e il governo si riflette sul rapporto tra i Nuer ed Evans. Atteggiamento di ostruzionismo da parte dei Nuer, specialmente per quanto riguarda il governo. La ricerca è molto determinata da ciò che gli altri ci permettono e che atteggiamento hanno gli altri nei confronti di me stesso e della ricerca, io dovrò adattarmi a quello che incontro. Es presa in giro dei Nuer, cose false.

Ostacoli linguistici: nessuno parlava arabo e non c'era un interprete, le prime fasi di ricerca dedicate all'apprendimento di lingua. Ricerca diluita in 3 mesi, 5 mesi e mezzo e due mesi (un anno tra il 1930 e 1936), ostacolato anche da problemi di salute tra cui malattie tropicali. Mancanza di privacy, forma di.

Intimità forzata che gli rende difficile lavorare - vita di comunità accentuata. Bestiame - cap 2

L'importanza del bestiame va compresa in relazione alle condizioni ambientali, entrambi questi aspetti sono poi collegati alla struttura politica, lignaggi e clan possiedono i propri pascoli e rifornimenti d'acqua e la fissione politica avviene spesso per queste risorse. Anche l'organizzazione familiare ruota attorno al bestiame, così come le questioni matrimoniali (prezzo della sposa) e di discendenza. Persino gli aspetti mistico-rituali si collegano al bestiame (nel libro non viene approfondito).

La distribuzione del bestiame è piuttosto equa, nessuno ne accumula troppo, nessuno ne ha troppo poco; quando qualcuno ha bestiame a sufficienza per un matrimonio, lui o qualcuno della famiglia si sposa per costruire alleanze.

La divisione di genere nel lavoro col bestiame: la mungitura spetta a donne e bambini/ragazzi non ancora iniziati (=non ancora uomini),

Essi trascorrono molto tempo con il bestiame fin da bambini, prima per giocare, poi per diventare pastore.

Valore nutritivo: latte, derivati, sangue e carne

Accudimento: nelle prime fasi della vita del vitello si rinuncia al latte della mucca per lasciarlo al vitello fino a quando il vitello è più robusto, si prende il latte e si dice che il vitello divide il latte con gli uomini. Queste fasi sono viste dai Nuer come noi vediamo le fasi di un neonato, come se fosse parte della famiglia, relazione simbiotica con il bestiame.

Vocabolario pag 82 - 90

I conflitti derivanti da dispute sul bestiame sono numerosi, ma vanno ricomposti, per organizzazione politica e per condizioni ecologiche i Nuer devono trovare una soluzione.

Ecologia - cap 3

Parte di antropologia che si è ripresa da 10 anni a questa parte.

L'ecologia dei Nuer viene definita come terra dura per gli uomini e gli animali perché o era molto bruciata o molto acquitrinosa dipendendo dalla stagione delle piogge.

momenti di mancanza di pioggia, portava a carestie. Negli ultimi anni ci sono stati dei cambiamenti climatici con dei peggioramenti di questi due fenomeni e ha portato a migrazioni molto forti. Queste caratteristiche interagiscono tra loro e costituiscono un sistema ambientale che condiziona direttamente la vita dei Nuer e influenza la loro struttura sociale. Le stagioni umida e secca sono, pertanto, assai pronunciate e il passaggio dall'una all'altra è subitaneo.
  • Aprile → le piogge cominciano
  • maggio → raggiungono il massimo
  • luglio/agosto → il tempo è fresco
  • ottobre → piogge più leggere e meno frequenti
  • metà novembre → cessano del tutto, comincia il vento del nord
  • marzo/aprile → caldo intenso
Fiumi principali: Nile, Baro, Pibor Secondo Evans il semi-nomadismo non è dovuto a un tratto distintivo della popolazione, ma è legato alla condizione ecologica che deve essere necessariamente adottato dalla popolazione. Neiperiodi secchi si spostano per trovare le risorse idriche. In base allanecessità vengono spostati i campi per l'agricoltura e le cerimonie. è necessario scavareregolarmente dei pozzi nei letti dei fiumi durante la stagione secca. Ogni casata ha il suopozzo, circondato da abbeveratoi di fango dove si fa bere il bestiame tra volte al giorno.Verso la fine di novembre i giovani conducono il bestiame dai villaggi ai campi, quando lepozze si seccano si spostano i campi e ai giovani si uniscono gli adulti. I campi si spostanoparecchie volte prima di arrivare al luogo finale presso qualche lago in gennaio. I primi campisono piccoli, i finali possono contenere parecchie centinaia di persone. Nella scelta deicampi si tengono presenti le opportunità di acqua, pascoli e pesca. Dai campi si va ai villaggicon sollecitudine, dai villaggi si va ai campi più lentamente. I Nuer occidentali nella stagionesecca viaggiano meno di molte tribù dei Nuer orientali.Ivillaggi Nuer sono composti dalle abitazioni, dai pascoli e dagli orti organizzati in casali (gruppi di famiglie con le loro abitazioni attorno a una stalla condivisa). Unità territoriali non permanenti, capanne costruite con materiali facilmente deperibili. Le costruzioni si fanno all'inizio della stagione secca perché c'è abbondanza di paglia per i tetti e di miglio per la birra per i lavoratori. Le capanne e le stalle devono essere ricostruite dopo circa cinque anni, ma richiede poche ore. Essi possono essere abbandonati e spostati per diverse ragioni tra cui l'esaurimento dei pascoli o l'eccessiva presenza di insetti che portano a malattie per gli uomini e il bestiame. Per un villaggio non si richiede soltanto spazio per le costruzioni ma anche per i pascoli e le coltivazioni. Non hanno alcuna idea di rotazione perché non hanno tipi di raccolti da far rotare, né di concimazione, per quanto lo sterco del bestiame e le ceneri della

Sterpaglia e dell'erba abbiano efficacia fertilizzante. Considerano l'orticoltura una necessità spiacevole che importa fatica e peso, si basano sulla convinzione che più si moltiplicano gli armamenti, più diminuisce la necessità delle coltivazioni. Sono allevatori e non agricoltori. I Nuer preferiscono fare i loro villaggi in zone aperte perché il loro bestiame è protetto dalle bestie e il loro miglio non rende bene in zone boschive.

I Nuer si trovano disarmati di fronte a quasi tutti gli insetti presenti, per quanto il fumo li tenga abbastanza lontani. Il bestiame soffre di molte malattie e i Nuer normalmente conoscono una cura per ognuna. Le più gravi e contagiose sono pleurite e peste bovina. Un animale che guarisce diventa immune da altri attacchi e il suo valore si accresce.

Paese ricco di selvaggina, i Nuer mangiano tutti gli animali eccetto carnivori, scimmie e piccoli roditori. Le zebre le uccidono per la pelle e la carne, i leoni e i...

Leopardi solo se attaccano il bestiame. Rifiutano tutti i rettili, eccetto il coccodrillo e la tartaruga. Gli uccelli acquatici abbondano, ma considerano cosa vergognosa che un adulto se ne cibi. Mostrano ripugnanza all'idea di mangiare gallinacei e uova. Raccolgono il miele per la polenta. Per cacciare si servono della lancia e dei cani e sfruttano al massimo la velocità, la resistenza e il coraggio.

In base alla stagione cambia anche l'alimentazione dei Nuer. Essi avevano identificato dei "mesi di fame" in base alla stagionalità da maggio ad agosto e i "mesi dell'abbondanza" da settembre a dicembre dove facevano scorta di farina di miglio, l'unico alimento conservabile, mentre ciò che trovavano veniva consumato al momento per ingrassare e resistere negli altri mesi. Il miglio è fondamentale nella dieta nei mesi di scarsità, i cibi sono anche scelti e divisi tra quelli che si possono mangiare e quali no. Anche

Nella caccia e pesca, non centrali per i Nuer, esistono alcuni animali che è possibile mangiare e altri no. Oltre al miglio venivano coltivati (rotazione dei campi per farli riposare e produrre meglio) mais, fagioli, tabacco e zucche usate come recipienti per fare il burro (camminando sbattevano la zucca con all'interno il latte per fare il burro).

Pagg 133 - 134 è la scarsità che rende generosi, mutua assistenza e ospitalità tra i membri → economia comune.

134 - 141 cultura materiale semplice per assenza di ferro e pietra, commercio limitato, i Nuer non avevano né moneta né mercati e niente da commerciare eccetto il bestiame, ma non sono inclini a separarsene. Le relazioni economiche devono necessariamente essere studiate in relazione con le relazioni sociali, c'è poca ineguaglianza di ricchezza e nessun privilegio di classe. Il possesso di beni materiali era limitato al minimo per facilitare gli spostamenti.

Il tempo e lo spazio -

4

Per i Nuer il tempo non è qualcosa che viene misurato e la distanza spaziale è una distanza sociale, è un villaggio più vicino in termine di km per i Nuer può essere considerato lontano perché non ha relazione con esso (pag 161).

● tempo ecologico, tempo ciclico scandito dagli eventi naturali (legame con ecologia) e dal conseguente movimento tra villaggi (pioggia) e campi (siccità). Due stagioni principali: tote mai scandite dai cambiamenti ecologici ciclici, da circa metà marzo a metà settembre e viceversa. Calendario lunare.

● tempo strutturale, scandito dalle interrelazioni strutturali tra i gruppi sociali, non cronometrato. Ordine di eventi di particolare significato per un gruppo, ogni gruppo ha i suoi punti di riferimento e il tempo è relativo allo spazio strutturale considerato localmente. Legata alla compresenza di 4 diverse classi di età che rimangono stabili nel tempo mentre gli individui transitano da una

All'altraLa popolazione Nuer era stimata in circa 144.000 persone divise in villaggi da circacinquanta a parecchie centinaia di unità su una superficie di 26.000 miglia.

pag 166 - 167 capanna singola: abitata da una donna sposata e i suoi figlie, a volte dalmarito

"casale": una stalla e alcune capanne contenente un gruppo semplice familiare o unafamiglia poligama e in più spesso uno o due parenti.

"Frazione": abitata da perenti agnatici vicini, spesso da fratelli e dalle loro casate

Villaggio: relazione tra una serie di unità più piccole (=cieng)

sezioni primarie / secondarie / terziarie: aggregazioni di villaggi o di campi conintercomunicazioni facili e frequenti.

Tribù e identità tribale: descrive un forte sentimento di appartenenza e di identità tribale,come riconoscimento del "fare parte di" e anche come "opposizione a".

pag 172 Le comunità locali sono state classificate

tribù o segmenti tribali secondo se riconoscono l'obbligo di pagare la
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A.A. 2022-2023
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I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher giadaficelo347 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Antropologia culturale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Gusman Alessandro.