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PROMETEO EPIMETEO E LA TECNINCA

Al modo di organizzare lo sfruttamento dell'ambiente corrisponde anche il modo di organizzare la proprietà delle risorse. Nel mito greco di Prometeo ed Epimeteo (Il Protagora, Platone) viene narrato che Prometeo rubò il fuoco per donarlo agli uomini, privi di abilità che Epimeteo aveva concesso agli animali.

Gli uomini, pur dotati di un corredo genetico, di proprie capacità fisiche e psichiche, necessitano di altri strumenti per affrontare la vita (es. Linguaggio). Ciò che salva l'uomo dalla sua impossibilità di controllo sull'ambiente è la capacità di fare, creare manualmente e trasformare le cose (plasmare l'ambiente perché diventi abitabile).

Il primo strumento di cui l'uomo dispone è il suo corpo, sul quale interviene per renderlo più resistente all'ambiente, più adatto alla vita o più attraente ("i modi con cui").

gli uomini, società per società, in modi tradizionali, sanno servirsi del loro corpo" in "Tecniche del corpo" di M. Mauss 1936).
Le tecniche sul corpo (es. tatuaggi) e del corpo (es. modi di vestire) servono per distinguere i generi e attribuire certi compiti o costumi ai maschi o alle femmine.
Le abitudini hanno natura sociale, sono collegate alla società e dicono qualcosa della gerarchia sociale, sono comprensibili entro il contesto nel quale sono realizzate e si incorporano.
Gli antropologi sin dalle origini si sono interessati alla "cultura materiale" cioè all'insieme di tecnologie, economia, metodi di sfruttamento dell'ambiente, di coltivazione e costruzione (cfr. homo faber).
Gli antropologi ispirati dalla filosofia darwiniana studiavano gli artefatti delle popolazioni "primitive" per determinarne il percorso nella scala evolutiva. Nella concezione evoluzionista, infatti, la storiadell'umanità veniva suddivisa, in base al passaggio da una tecnica all'altra, in 3 stadi (La società antica, Morgan 1877): - Stadio dello stato selvaggio: prima nomadi cacciatori, poi uso del fuoco e della pesca, infine invenzione dell'arco. - Stadio della barbarie: prima invenzione della ceramica, poi dell'agricoltura, infine della metallurgia. - Stadio della civiltà: invenzione della scrittura e del governo. Gli etnologi tra 800 e 900, pur contestando la ricostruzione troppo semplicistica dei primi antropologi, erano affascinati dall'idea di poter classificare e comparare l'immensa varietà di strumenti delle popolazioni non occidentali. Pensavano che fosse possibile, attraverso l'elencazione degli strumenti e delle tecniche, individuare delle aree culturali omogenee e cogliere delle relazioni tra la "cultura materiale" (es. tecniche agricole) e gli altri aspetti della vita sociale (es. linguaggio). Successivamentegli antropologi non si interessarono più alla classificazione di strumenti e tecniche, ma spostarono l'attenzione sul legame tra tecnica e limiti, sulle costrizioni date dall'ambiente e sulla relazione tra mondo umano e mondo naturale (determinismo ambientale). 1.2 ECONOMIA E LAVORO: - Lavoro è un termine sintetico, un concetto onnicomprensivo che poco si presta a descrivere le diverse configurazioni e la mentalità con la quale le persone in contesti culturali differenti affrontano le attività necessarie alla sussistenza. Per esempio, nelle comunità di raccoglitori, allevatori e agricoltori non è possibile distinguere un tempo specifico dedicato al lavoro. - Allargando lo sguardo alle società non occidentali, il lavoro smette di essere una forma precisa di impiego del tempo per diventare un insieme di attività complesse che si realizzano principalmente in ambiti non distinti da quello domestico (es. lavorazione delle mandioca da parte).delle donne beninesi).
N.B. Il lavoro femminile, nei paesi non occidentali, non viene collocato entro le attività professionali, ma è concepito come un'estensione dell'attività domestica rivolta ai membri della famiglia (dono). Esso non comporta alcuna considerazione sociale, né salario, né welfare, né vantaggio personale o emancipazione. A ciò va aggiunto che tale pratica si incontra oggi con l'economia globale di mercato portando ad ulteriori complessità (es. acquistare prodotti il cui prezzo è imposto da altri, senza però possedere il denaro necessario).
-Da Malinowski in avanti gli studi di antropologia economica sulle società non industrializzate hanno sottolineato la stretta relazione tra sistema sociale, giuridico e attività lavorativa.
1.3 IL DONO:
-Lo studio del dono rientra nelle competenze dell'antropologia economica, la quale studia la produzione, la distribuzione e lacircolazione delle risorse (materiali e immateriali). Studi fondamentali: - B. Malinowski e il circuito del Kula 6 di 28 - K. Polanyi (La grande trasformazione): critica la società di mercato/capitalista affermando che il mercantilismo impone delle costruzioni sociali e una cultura (l'egoismo come spinta, la massimizzazione dell'utile, l'autonomia dell'economia. - Visione "sostantivista": le scelte economiche si realizzano in un ambiente culturale e sono da questo influenzate. - M. Mauss ("Del dono e, in particolare, dell'obbligo di ricambiare i regali", 1921): analizza lo scambio economico basato sul dono, portando alcuni esempi concreti (Hau polinesiano, Potlach della Columbia britannica e Kula Melanesiano). - Per Mauss ciò che tiene insieme la società non può essere il sistema politico, troppo lontano dalla quotidianità dei cittadini, ma è la dinamica del dono che contraddistingue tutte le culture. - PerMauss le relazioni economiche possono essere: il commercio che riguarda alcuni oggetti ma non tutti (tabù sui beni alimentari visto da Polanyi); lo scambio che consiste nel trasferimento di merci; il dono che non consiste nel semplice trasferimento di beni da una persona ad un'altra, ma è un fenomeno che comprende molti e diversi aspetti della vita sociale e che diventa il paradigma stesso della comunità (fatto sociale totale). Nel modello di Mauss, il dono è un'attività obbligatoria che fa parte di un insieme di rapporti tra individui e gruppi che si realizzano a partire dalla concatenazione di tre obblighi: donare/dare, accettare il dono/ricevere e donare a propria volta dopo l'accettazione del dono/ricambiare (sistema delle prestazioni totali). Il dono ha lo scopo di far funzionare la società, creando una rete di obblighi, per cui evitare di donare o ricambiare equivale ad una dichiarazione di guerra. N.B. La triplice legge diMauss non è sufficiente a risolvere l'ambiguità dello scambio, in quanto il circuito del dono può produrre sia rapporti equilibrati (reciprocità) che squilibrati (sfida). Ciò che si costruisce nel dono è la relazione: di reciprocità, anche reciproca dipendenza; di manipolazione (dono perverso); di sottomissione (es. dell'elemosina). Il dono è una pratica altamente organizzata, ritualizzata e solennizzata che chiama in gioco aspetti religiosi e magici. Gli oggetti donati sono caricati di un significato spirituale (hau) che li lega al possessore tanto da esserne un'estensione della personalità e che li distingue dalle merci, oggetti anonimi e intercambiabili. Donare significa, quindi, dare all'altro una parte di sé attraverso un bene/oggetto o anche una persona (es. matrimonio). Il dono oggi: secondo Godelier il dono oggi cessa la sua funzione normativa e di reciprocità e diviene un atto.volontario, personale e generalizzato (es: AVIS) che non si rivolge a qualcuno di individuabile, ma ad una categoria anonima (es. poveri).-Il dono nella società moderna è disinteressato perché non è portatore di interessi economici, esauditi e soddisfatti dal mercato. Il fatto che sia disinteressato è un aspetto ideologico della società contemporanea, in quanto questo conserva comunque l'inalienabilità che deriva dalla rilevanza simbolica ed emotiva che lo scambio acquisisce nelle relazioni sociali.-Es. dono del sangue, del midollo, degli organi (campo medico), peer-to-peer, open source software, blogs (condivisione nella rete), le banche etiche e del tempo, i gruppi di acquisto solidale, il mercato equo-solidale, il volontariato.-Il MAUSS (movimento anti-utilitarista nelle scienze sociali): nato negli anni '80 per volere di Alain Caillé (Il terzo paradigma. Antropologia filosofica del dono) attua una riflessione

sociopolitica sull'attualità. La società non si basa sull'egoismo dei singoli o su una stringente rete di vincoli, ma su una più sottile relazione di spontaneità e di obblighi come quella che si manifesta nel dono. La teoria di Mauss è stimolo critico nei confronti della società contemporanea che ha perso i valori di condivisione e solidarietà. Nella società dominata dal mercato, gli studi di Mauss suggeriscono una subordinazione delle attività economiche ad altri valori e la riattivazione di un modo meno strumentale di concepire i rapporti umani. Nel terzo paradigma (quello del dono) i legami sociali nascono a partire dalle relazioni che gli individui intrattengono gli uni con gli altri (relazioni orizzontali).

1.3.1. Il kula (Malinowski):

-Il Kula (etm. andare) studiato da Malinowski tra il 1916 e il 1918 presso le popolazioni melanesiane dell'arcipelago delle isole Trobriand è una forma di

Ritualità legata al dono. Si tratta di uno scambio "rituale", in quanto legato a regole apparentemente prive di un significato economico immediato.

Nel Kula avviene lo scambio parallelo di due diversi tipi di oggetti: oggetti di prestigio (bracciali femminili senso antiorario e collane maschili senso antiorario) e beni di consumo (oggetti di uso quotidiano, difficili da reperire, provenienti da varie zone dell'arcipelago specializzate in particolari manufatti, e anche da molto più lontano). Inoltre, è un modo per far circolare cultura, informazioni e persone.

Processo di Kula: attraverso una spedizione via mare accuratamente preparata (realizzazione delle barche, rifornimento, ritualità magica etc..) gli abitanti di un'isola ne raggiungono un'altra. L'arrivo è accompagnato da un elaborato rituale magico e da cerimonie pubbliche annunciate da trombe. A questo punto inizia l'esposizione di vari oggetti preziosi.

(doni di apertura) e quando uno degli ospiti accetta il dono deve rispondere con un altro(dono che chiude). Solo a questo punto si può avviare lo scambio dei bracciali/collane. Il periodo di scambi“sacri” può durare anche giorni dopo di che gl
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A.A. 2021-2022
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-DEA/01 Discipline demoetnoantropologiche

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher gretalavanda di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Antropologia culturale ed etnologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Casella Anna.