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DELL'AMMINISTRAZIONE.

L'accordo interviene come ulteriore, eventuale e legittimo sviluppo di un

confronto partecipativo.

L'accordo ha senso solo se il privato ha proposte utili all'amministrazione, se quindi è

conciliabile con l'idea dell'amministrazione.

Accordi integrativi e sostitutivi di procedimento → art. 11

Atti che rappresentano un misto tra il provvedimento unilaterale ed il contratto, ma

rimangono accordi di diritto pubblico, che l'amministrazione svolge nell'ambito dei

suoi poteri pubblici.

Procedura tramite la quale si arriva all'accordo: iniziativa del privato che chiede

all'amministrazione un accordo o iniziativa dell'amministrazione che organizza gli

accordi.

A garanzia di trasparenza, attraverso anche la possibilità di calendarizzare incontri con

i partecipanti.

Se si raggiunge l'intesa, l'amministrazione deve fare preventivamente all'accordo un

trasparenza

atto con cui stabilisce di concluderlo → serve a dare garanzia di e di

imparzialità.

La logica degli accordi è che, l'amministrazione con lo stesso ottiene dei

risultati che non potrebbe ottenere con la decisione unilaterale; il privato

invece con l'accordo ottiene un vantaggio dando all'amministrazione

qualcosa in più. PROVVEDIMENTO AMMINISTRATIVO

Il provvedimento è un atto di volontà, ma siamo nel campo di un diritto pubblico quindi

questo decide sull'esecuzione delle leggi. Natura peculiare dell'atto.

È l'atto che rappresenta per il mondo esterno l'esercizio di una determinata funzione.

Segna lo spartiacque tra il momento costruttivo e dispositivo del processo.

Il provvedimento è la decisione dell'amministrazione al termine del

procedimento, deriva dalle risultanze di un'istruttoria.

Sapere cos'è il provvedimento serve a capire contro quale atto il privato può rivolgersi

nel caso in cui l'amministrazione non rispetti le norme → il cittadino può impugnare il

provvedimento come atto di potere dell'amministrazione, in quanto questa stabilisce

autoritativamente una posizione limitando i diritti dei cittadini.

Non sarebbe invece possibile impugnare un atto prima che il procedimento sia

concluso, dal punto di vista legale non si ha l'elemento per andare dal giudice. Atti

amministrativi che precedono il provvedimento non sono in linea di principio

impugnabili, a meno che non segua all'atto un provvedimento: in questo caso sono

entrambi impugnabili.

Elementi del provvedimento:

Requisito soggettivo → l'atto deve essere emesso da un'autorità amministrativa.

– Nel concetto di autorità amministrativa vi rientrano, ovviamente, Comuni,

Provincie, Ministeri, ecc...

a volte però ci sono atti di soggetti formalmente privati ma che stanno in un

certo rapporto con l'amministrazione e per questo vengono considerati atti

amministrativi.

Ci sono casi in cui un soggetto privato, che agisce come privato, ha in realtà

funzioni equiparabili ad un ente pubblico: attività oggettivamente

amministrative trasferite ad un privato, equiparabili al provvedimento

amministrativo.

Non possono esserci provvedimenti amministrativi di autorità non

amministrative!

Sempre a meno che non si tratti di soggetti privati investiti da funzioni

pubbliche.

Requisito oggettivo: l'atto deve essere emanato per il perseguimento di un

– interesse pubblico.

Carattere finalistico – protezione di uno specifico interesse pubblico.

Concretezza del provvedimento: la legge prevede il provvedimento

– amministrativo, come atto che difetta del carattere di generalità ed astrattezza.

I regolamenti non sono in senso stretto dei provvedimenti.

Discrezionalità del provvedimento: quando l'amministrazione provvede è

– sempre chiamata ad una scelta, l'amministrazione fa un'azione che implica

l'apprezzamento dell'interesse pubblico concreto, quindi la decisione di un

interesse prestabilito dalle norme e risultante dall'istruttoria.

= ELEMENTI COSTITUTIVI DEL PROCEDIMENTO

Obbligo di motivazione del provvedimento: l'atto deve necessariamente essere

motivato.

Art. 3 L 241/90

La motivazione è una forma di comunicazione delle motivazioni giuridiche e

di fatto del provvedimento.

Perché l'amministrazione si determina in un certo modo.

Per certi versi, il provvedimento assomiglia ad una sentenza: parte motivazionale e

parte dispositiva.

A volte ci sono forme di motivazione più semplificate: verbale, voto numerico

(necessario chiarire a cosa corrisponde il determinato voto, o non si potrebbe evincere

proprio ad una motivazione).

L'atto immotivato è ILLEGITTIMO e può essere annullato!

La motivazione ha anche la funzione di indurre il privato a conoscere eventuali

illogicità della motivazione.

Arena di argomentazioni che possono essere verificate dal cittadino.

La motivazione deve essere contestuale all'atto del provvedimento:

c.d.per relationem,

ammissibilità della motivazione che appaia come un rinvio

– ad un altro documento.

Provvedimento immotivato. Nel corso del processo l'amministrazione non può

– motivare → vietata la motivazione postuma!

Forma del provvedimento amministrativo → la forma scritta non è obbligatoria! Tutti i

provvedimenti sono scritti perché un provvedimento espresso a voce non manifesta la

volontà dell'amministrazione.

L'elemento oggettivo deve infatti essere rispettato.

La forma scritta non è stabilita da una disposizione, ma questo deve manifestarsi

oggettivamente e lo fa tramite la forma scritta.

A volte possono esservi forme di manifestazione del provvedimento, attraverso altri

fattispecie dell'atto implicito,

provvedimenti → in linea di principio ammessa.

La volontà nel diritto amministrativo non rileva come volontà soggettiva, ma

oggettivamente manifestata dall'autorità.

Il silenzio dell'amministrazione è un provvedimento? No, salvo che si tratti di silenzio

assenso/ diniego. In caso contrario è un semplice comportamento.

Tipologie di provvedimento: classificazione dei provvedimenti in funzione della loro

tipologia.

provvedimenti limitativi della sfera giuridica del privato

– provvedimenti accrescitivi o che conferiscono utilità al privato

Divisione piuttosto generale.

Classificazione fatta rispetto al destinatario degli effetti dell'atto.

Nel primo caso il soggetto ha una contrazione della sua sfera giuridica quindi perdita o

sacrificio di un diritto (atti ablatori; provvedimenti che impongono al privato obblighi di

fare; ecc...) questi diventano efficaci nel momento in cui vengono comunicati in forma

documentale al privato.

L'altra categoria, dei provvedimenti accrescitivi, si contraddistingue per contenere una

serie di tipologie tutte accomunate dall'idea del concedere ed autorizzare.

Autorizzazione → contenuti generali.

Concessione → trasferisce sul soggetto interessato una potestà. Il concessionario

riceve dall'amministrazione anche elementi di potestà ed esercizio di poteri di ordine

ed organizzazione.

L'utilità nel distinguere queste categorie, sta nel fatto che i rapporti poi possono dar

luogo a differenze in caso di controversie.

poteri di certificazione/accertamento = poteri amministrativi che servono a

– creare certezze privilegiate. Tutte le funzioni che hanno lo scopo di dichiarare

l'esistenza di requisiti.

Atti tendenzialmente creati a qualificare dei beni privati = esiste un

– provvedimento che determina l'interesse pubblico del bene privato.

Provvedimenti conformativi dei diritti = funzioni collegate a provvedimenti

– favorevoli o sfavorevoli.

Questi provvedimenti dettano i contenuti di determinati diritti (es: piani

regolatori comunali).

Da essi dipende il contenuto del diritto (es: proprietà immobiliare).

Poteri di ordinanza = ordinanze di necessità in caso di eventi che implicano una

– particolare urgenza di sistemare determinate situazioni.

EFFICACIA DEL PROVVEDIMENTO

Provvedimento come atto autoritativo che produce i propri effetti indipendentemente

dal consenso delle parti. Non è necessario un atto di accettazione del privato

(IMPERATIVITA O AUTORITATIVITA DEL PROVVEDIMENTO).

[legge 241/90]

Art. 21bis → la legge prevede che il provvedimento, se è limitativo (sfavorevole),

acquista efficacia con la comunicazione effettuata al destinatario. L'amministrazione

deve quindi effettuare la comunicazione per rendere efficace il provvedimento. Negli

atti invece favorevoli, questa regola non vale e la legge non dice quando questo

acquista efficacia. ratio

Provvedimenti aventi carattere sanzionatorio → sulla base della della norma (es:

atti di demolizione che mirano a sanzionare il soggetto che ha costruito infrangendo la

legge).

Nei provvedimenti non sanzionatori, l'amministrazione può decidere motivatamente

clausola di immediata efficacia.

che il suo atto ha efficacia anche prima *** =

C'è un caso in cui addirittura si prescinde dalla comunicazione, e sono quindi

immediatamente efficaci, attraverso l'adozione dell'atto → caso in cui a seguito

dell'atto esegue un'attività l'amministrazione.

Regola generale: comunicazione → 1. provvedimenti aventi carattere sanzionatorio

2. provvedimenti aventi carattere cautelare

ed urgente

In base a questa norma, si può dire che gli atti limitativi siano “ricettizi” → acquistano

efficacia grazie alla comunicazione.

ESECUZIONE DEL PROVVEDIMENTO

Attività materiale necessaria per portare il provvedimento a compimento.

Distinto dall'efficacia, in quanto non vi è produzione di effetti ma si tratta appunto di

un'attività materiale.

Attività volte alla effettiva realizzazione della pretesa contenuta nel provvedimento.

Art. 21quater → i provvedimenti amministrativi efficaci sono eseguiti immediatamente,

a meno che non sia stabilito diversamente dalla legge.

L'EFFICACIA PRECEDE L'ESECUZIONE.

Per gravi ragioni e per il tempo strettamente necessario, l'efficacia o l'esecuzione

possono essere sospesi dall'organo che ha emanato l'atto o da altro organo previsto

dalla legge.

Sospendere l'efficacia significa che per gravi ragioni l'effetto viene sospeso, ma il

diritto permane! Se invece si sospende l'esecuzione il soggetto perde il diritto.

Art. 21ter → esecutorietà: oltre l'efficacia e l'esecuzione.

L'esecuzione è semplicemente la necessità dell'amministrazione di compiere ulteriori

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A.A. 2018-2019
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SSD Scienze giuridiche IUS/10 Diritto amministrativo

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher mrx97 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto amministrativo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Ferrara o del prof Magri Marco.