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Gli incentivi devono essere flessibili, chiari, condivisi, realistici ed esaustivi
Struttura:
-
Forma giuridica: scegliere l'assetto legale è delicato per due motivi:
- I rapporti tra i soci vengono messi per iscritto sotto forma di regolamento che quasi sempre rimane inalterato a lungo. Più tale regolamento è chiaro (posizioni e responsabilità generali definite), maggiori sono i vincoli per i soci ma minori sono i rischi di conflitti sociali.
- Gli aspetti fiscali, gli adempimenti amministrativi e la tutela legale variano da una forma all'altra, e bisogna quindi analizzare in fase di avvio di una nuova attività tutti gli aspetti positivi e negativi delle varie opzioni.
- Servizi esterni: primariamente vengono inseriti i servizi assicurativi, quelli legali e quelli fiscali, ma anche altri servizi che possono essere di importanza maggiore in specifici settori (es. l'impresa di...).
(pulizie in una banca)
3) Licenze: sono le licenze necessarie allo svolgimento dell'attività. Valore di mercato della licenza (se cedibile) e difficoltà per il rilascio (tempo di espletamento, ricerca informazioni, costi amministrativi, personale dedicato, ecc.) compongono il valore della licenza. Bisogna esplicitare:
- Natura e caratteristiche delle autorizzazioni, elencando le varie licenze che regolano l'attività prescelta
- Accessibilità alle licenze, chiarendo i requisiti da soddisfare
- Iter di rilascio, esplicitando tempi medi per ottenere le autorizzazioni e eventuali altri vincoli indipendenti dall'impresa (es. numero chiuso di licenze)
5) Risorse di finanziamento
• Per finanziamento si intende il totale del capitale investito, capitale apportato dai soci (capitale netto) e capitale di debito. La natura del business, il contesto economico, l'assetto societario, le condizioni commerciali vigenti nel mercato sono alcuni
dei fattori che influenzano la quantità e la qualità del capitale investito ottimale per l'attività ad oggetto.- Mix delle fonti finanziarie: le decisioni sul mix ottimale sono conseguenza di un esame attento dell'intera iniziativa, dal punto di vista strategico ed operativo. L'ottimizzazione della struttura finanziaria avviene sia in termini di quantità di fondi (sottostimati compromettono il progetto, sovrastimati deprimono la redditività) sia in termini di loro composizione. In questo capitolo bisogna illustrare le forme di finanziamento con cui si prevede di sostenere l'attività alla luce del fabbisogno necessario, esplicitando e motivando eventuali richieste di credito.
- Fasi sequenziali fino alle decisioni sul mix:
- Il piano aiuta l'imprenditore a comprendere il business, la visione imprenditoriale è chiara, le strategie sono esplicitate, il piano operativo è coerente con gli obiettivi
1) L'attività è monitorata per evidenziare scostamenti dalle previsioni.
2) Con le proiezioni economico-finanziarie si valuta la redditività attesa e la capacità del progetto di remunerare adeguatamente i capitali di finanziamento e/o investimento richiesti.
3) La completa analisi della situazione finanziaria corrente dell'impresa e la definizione della natura dell'attività esercitata indirizzano l'imprenditore verso la scelta del canale e della tipologia di finanziamento più appropriati in relazione alla destinazione delle risorse affluite.
• Capitale investito: complessivo ammontare delle risorse necessarie per l'avvio e la gestione corrente dell'impresa, espresso in bilancio dal totale delle attività (o passività).
1) La natura del fabbisogno finanziario di un'impresa varia in funzione di:
§ Ammontare e composizione di attivo, capitale netto e capitale di debito: la regola generale esigerebbe
che le attività correnti fossero finanziate con le passività a breve e con il capitale netto e le attività fisse con le passività consolidate e il capitale netto.
Tipologia di attività svolta: se l'impresa opera in un settore capital intensive è impossibile evitare una struttura dell'attivo sbilanciata verso le attività immobilizzate.
Situazione del mercato: se ci sono incertezze su provvedimenti legislativi attesi, gli istituti finanziari potrebbero rilasciare soltanto finanziamenti di breve periodo alle imprese di determinati settori.
2) Fabbisogno corrente: ammontare delle attività correnti (capitale circolante).
Liquidità: tutto ciò che è monetariamente disponibile per far fronte agli impegni correnti di spesa nell'immediato o nel breve periodo (inclusi crediti).
Disponibilità: investimento per costituire il magazzino (prodotti finiti, materie prime e semilavorati).
Fabbisogno strutturale: investimenti che costituiscono sistema azienda e struttura, come macchinari, veicoli, impianti, attrezzature, ecc., ovvero le immobilizzazioni alla base dell'attività. Sono le attività fisse, che drenano molte risorse inizialmente e che una volta acquistati rendono possibile l'inizio dell'attività di impresa (ovvero con gli investimenti in circolante che consentono l'avvio della produzione).
4) Il bilancio è migliore se le attività correnti sono maggiori delle attività immobilizzate e se il capitale netto è maggiore delle passività consolidate (a loro volta maggiori di quelle correnti).
5) Capitale Circolante Netto (CCN): è la differenza tra attività e passività correnti, con un suo valore negativo che è evidenza uno squilibrio finanziario e quindi un rischio di insolvenza. Se negativo bisogna aumentare l'attivo corrente (dismissione macchinario o aumento CS)
o diminuire il passivo a breve termine (tramutando parte del capitale di debito a breve in finanziamento di lungo periodo).- Fonti: si distinguono in
- Fonti interne: create da azioni del management
- Capitale sociale: è la forma più classica di finanziamento interno, volta all'incremento di liquidità. Oltre a versamenti monetari anche l'apporto di un bene può contribuire al suo miglioramento se tale bene fosse necessario all'attività e oggetto di un acquisto prossimo.
- Utili: l'accantonamento in una riserva di utili conseguiti e non distribuiti nei vari esercizi costituisce un fondo di capitale da cui attingere nei momenti di difficoltà finanziaria.
- Prestito soci: si effettua senza delibera assembleare, può essere sottoscritto anche solo da una parte dei soci senza modifiche di quote, è capitale di debito e non di rischio e può essere infruttifero o fruttifero. Con l'ingresso
dinuovi soci invece c'è diluizione del capitale sociale, condividendo un rischio di capitale ma anche una possibile crescita del valore di business.
Modifiche della struttura di bilancio esistente: azioni per creare risorse per la gestione che non determinano variazioni nell'entità del capitale investito, come ad esempio consolidare una parte di debiti a breve di un finanziamento di lungo periodo
Fonti esterne: derivanti da negoziazioni del management con mercato e ambiente esterno
Finanziamento commerciale: saldo tra il credito concesso ai clienti nelle condizioni di pagamento e il credito ottenuto dai propri fornitori nell'effettuare i pagamenti. Dilazionare le forniture costituisce un risparmio finanziario, visto che le uscite sono posticipate; concedere dilazioni nella riscossione dei crediti costituisce un costo, con l'impresa che entra in possesso delle somme dovute in tempi successivi.
Debiti verso banche e istituti finanziari:
fidi su scoperti di conto corrente, mutui, finanziamenti su operazioni commerciali, ecc. Una componente fondamentale del credito (quasi sempre richiesta nelle istruttorie di fido) è il collaterale, ovvero una garanzia esterna da fornire per ottenere i fondi di prestito. Il collaterale può essere monetario, in titoli o in beni materiali. Inoltre ciò comporta maggior coinvolgimento e spirito di abnegazione, e questo è sinonimo di maggior garanzia.
Collocamenti azionari, obbligazionari e altri titoli:
una società in forma azionaria agevola il reperimento di capitali sul mercato, soprattutto in caso di quotazione in borsa. Le azioni determinano un aumento di capitale sociale, le obbligazioni e gli altri strumenti un aumento delle passività.
Leasing e pagamenti rateali:
il leasing è un controllo di locazione mediante il quale la società di leasing concede l'uso di un bene strumentale a fronte del pagamento di canoni periodici.
Che includono capitale e profitto. L'impresa può utilizzare un bene di grande valore contro un pagamento di un canone ed ottenere agevolazioni fiscali. Anche le forme rateali sono forme di finanziamento, con quota capitale ed interessi.
- Leasing finanziario: la società acquista da terzi mediante il finanziamento di una società di leasing
- Leasing operativo: il finanziamento è concesso direttamente dalla società produttrice del bene
- Sale and lease-back: l'azienda vende il bene ad una società finanziaria che lo ricede con contratto di locazione. L'imprenditore ottiene la differenza tra il valore e il primo canone, la società finanziaria ottiene la proprietà del bene e i canoni periodici.
- Leasing agevolato: è una forma in cui lo stato agevola gli investimenti in aree depresse del territorio, impegnandosi a pagare parte dei canoni a carico dell'impresa.
Fondi pubblici e agevolazioni
finanziarie e/o fiscali da leggi speciali: possono essere agevolazioni dirette, se a fondo perduto o a tasso agevolato, o indirette, come gli incentivi fiscali. Il problema principale è la comunicazione e la trasparenza sull'esistenza e le caratteristiche delle agevolazioni; spesso infatti le imprese non le sfruttano perché non ne sono a conoscenza.
Ammortamento: proposta di piano di rientro di eventuali finanziamenti esterni. I potenziali finanziatori dovranno valutare l'ammontare del credito richiesto alla luce dell'attrattività del progetto ma anche le modalità di rimborso. L'obiettivo è presentare l'ammortamento del capitale di prestito il più vicino possibile alle possibili richieste dell'istituto erogante.
- Ammortamento a rate costanti (alla francese): rate costanti in cui la quota capitale cresce e la quota interessi decresce
- Ammortamento a rate decrescenti: quota costante di rimborso capitale
più quotainteressi decrescente