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LE STRATEGIE PER IL CONTROLLO:
1- Procedimento a singolo cieco controlla soltanto gli effetti di confusione provenienti dai
soggetti sperimentali e non dagli sperimentatori. Esso consiste nel nascondere ai soggetti sia
lo scopo generale della ricerca , sia la condizione alla quale ognuno di essi è sottoposto.
2- Procedimento a doppio cieco per controllare le minacce provenienti dai ricercatori, bisogna
evitare e ridurre al minimo i contatti tra ricercatori e soggetti. Occorre la collaborazione di
assistenti ben addestrati che realizzano tutte le fasi della sperimentazione e gestiscano i
rapporti con i soggetti. I collaboratori non devono conoscere né le ipotesi dell’esperimento
né a quale gruppo sono stati assegnati i singoli e neppure a quale gruppo appartengono le
risposte quando sono chiamati a valutarle. Cieco è il soggetto sperimentale sia lo
sperimentatore stesso che si trova nella stessa situazione di ignoranza del soggetto
sperimentale.
3- Automazione delle istruzioni
4- Uso di più osservatori o più valutatori nelle ricerche osservative il controllo si effettua
mediante l’impiego di due o più osservatori, in quelle in cui si usa l’analisi del contenuto si
effettua attraverso l’impiego di due o più codificatori, in quelle che usano domande aperte le
cui risposte hanno bisogno di essere codificate si esercita attraverso l’impiego di due o più
valutatori.
5- Uso della tecnica dell’inganno consiste nel far credere ai soggetti che la situazione
sperimentale sia qualcosa di diverso da quella che gli sperimentatori stanno in realtà
studiando e manipolando. A volte può dare un contributo fondamentale alla conoscenza dei
fenomeni psicologici.
6- Drammatizzazione o role playing comporta la costruzione di una situazione fittizia,
durante la quale il soggetto deve comportarsi come se tale situazione fosse reale. Questa
simulazione può riguardare tanto la variabile indipendente, quanto quella dipendente.
Questo metodo però consente di raccogliere informazioni solo su come il soggetto dice che
si comporterebbe e non sul suo reale comportamento.
7- Preavviso-S comporta di mettere al corrente i soggetti della situazione sperimentale a cui
sono sottoposti, come avvisarli dell’effetto di un determinato farmaco o dello scopo
dell’esperimento.
CONTROLLO ATTRAVERSO LA SELEZIONE DEI SOGGETTI DALLA POPOLAZIONE E
L’ASSEGNAZIONE AI GRUPPI :
Una selezione dei soggetti assicura :
1- l’equivalenza dei gruppi, per cui è possibile attuare l’esperimento di controllo.
2- La possibilità di generalizzare i risultati alla popolazione.
Due sono i momenti fondamentali nel processo generale di scelta dei soggetti per l’esperimento:
12 1- riguarda la selezione o estrazione dei soggetti dalla popolazione per formare un campione di
una certa numerosità
2- assegnazione dei soggetti di questo campione ai diversi gruppi o condizioni sperimentali.
METODI DI SELEZIONE DEI SOGGETTI DALLA POPOLAZIONE:
Popolazione indica tutti gli eventi di interesse cui si rivolge il ricercatore per la sua indagine.
Si divide in :
a- popolazione bersaglio cioè la popolazione completa
b- popolazione accessibile quella che il ricercatore può avvicinare.
Campione è un piccolo insieme di eventi, tratto dalla popolazione di interesse che ci si auspica
abbia le stesse caratteristiche della popolazione. Il ricorso al campione è determinato dal fatto che il
ricercatore riesce a studiare solo un limitato numero di comportamenti, di animali o di persone.
La rappresentatività del campione il campione deve essere rappresentativo della popolazione cioè
che ne rifletta adeguatamente le caratteristiche. Le caratteristiche della popolazione devono essere
presenti nel campione in proporzioni uguali a quelle della popolazione.
Tre metodi di campionamento :
a- Campionamento causale di ampiezza n quando ogni elemento di un insieme ordinato di N
elementi appartenenti ad una popolazione ha la stessa probabilità di essere scelto per formare il
campione.
Le regole più comuni per estrarre un campione casuale sono due :
1- campione casuale con RIPETZIONE O REINSERIMENTO ogni elemento della
popolazione può essere osservato più volte in quanto dopo ogni estrazione viene reinserito
nell’insieme d’origine.
2- Campionamento causale SENZA RIPETIZIONE O REINSERIMENTO nessun elemento
estratto viene reinserito e perciò non è possibile osservare uno stesso elemento più di una
volta.
c- campionamento causale stratificato richiede una preliminare suddivisione della
popolazione in strati, da ognuna delle quali viene estratto un campione in modo causale.
d- Campionamento ad hoc molto spesso i ricercatori si accontentano di condurre gli
esperimenti con soggetti facilmente reperibili e disponibili spesso invitati a collaborare
perché interessati alla ricerca e quindi non scelti in modo casuale da una particolare
popolazione.
Quattro metodi di assegnazione dei soggetti ai gruppi o alle condizioni:
1- assegnazione casuale offre i seguenti vantaggi :
a- controlla le minacce alla validità interna ed esterna
b- mantiene sotto controllo simultaneamente più variabili
c- è l’unico procedimento che può controllare anche i fattori sconosciuti che possono influire
sui risultati
2-pareggiamento quando sono presenti le tre seguenti caratteristiche :
a- esiguità dei campioni
b- sospetto che vi sia una variabile rispetto alla quale i soggetti differiscono e che sia correlata
in qualche modo con la variabile dipendente
c- possibilità di esaminare i soggetti prima dell’esperimento
13 Il procedimento per pareggiare un campione di soggetti si svolge come segue :
a- si dispongono in ordine crescente o decrescente i soggetti sulla base di una prov preliminare
relativa alla variabile influente
b- si formano delle coppie in base all’ordine precedente
c- si assegnano a caso i membri di ciascuna coppia ai gruppi
d- si applicano i trattamenti e quindi si esaminano le differenze tra i membri delle coppie
3- Metodo dei blocchi che consiste nell’abbinare le caratteristiche dei gruppi.
Prima di tutto bisogna identificare la variabile in base alla quale formare i blocchi, poi
misurarla in tutti coloro che dovranno appartenere al campione sperimentale, ed infine
suddividere i soggetti in base alla media e alla deviazione standard ottenute in tali misure.
Ponendo in blocchi i soggetti sulla base della loro somiglianza nella caratteristica il
ricercatore elima la confusione causata dagli effetti che questa può avere nella relazione tra
variabili sperimentali. Questo metodo offre il vantaggio di effettuare il controllo sia con un
numero minore di soggetti, sia con uno scarto inferiore di soggetti residuali non utilizzabili.
Tuttavia il metodo dei blocchi controlla solo una variabile per volta e non più variabili.
4- Soggetti come controllo di se stessi sottoporre ciascun soggetto a ciascuna condizione
dell’esperimento, cioè adottare la tecnica del disegno entro soggetti. La variabile
proveniente dalle differenze tra i soggetti viene ridotta considerevolmente.
ALCUNI EFFETTI DI DISTURBO DOVUTI AI SOGGETTI
1- La selezione dei soggetti le difficoltà di reperire i protagonisti della ricerca ha indotto gli
studiosi a ricorrere prevalentemente ai soggetti più facilmente avvicinabili. Questi gruppi hanno
caratteristiche non facilmente generalizzabili. EX A-ricerche sui topi albini per le quali sono state
messe in dubbio le capacità di generalizzazione dei risultati condotti in laboratorio.
B- ricerche con studenti universitari , molti ricercatori sostengono che essi non siano in grado di
rappresentare la popolazione umana in generale. Tale uso presenta notevoli problemi per la validità
esterna dei risultati, in quanto si tratta di una popolazione con caratteristiche particolari, infatti è
emerso che gli studenti universitari si comportano meno emotivamente ed impulsivamente della
popolazione generale. Sears afferma che gli studenti universitario siano differenti dalla popolazione
generale per diversi motivi come cristallizzazione degli atteggiamenti, maggior abilità cognitive,
una tendenza marcata ad accondiscendere all’autorità, una relazione più stabili con i pari. Altri
autori fecero notare come le ricerche condotte siano prive di validità esterna. Quando la selezione
comporta un’interazione i dati dell’esperimento non hanno validità esterna, quindi non possono
essere generalizzati.
2-SOGGETTI VOLONTARI E NON VOLONTARI un oggetto di disturbo è la presenza di
volontari come soggetti sperimentali. Con il termine volontario si indicano sia i soggetti che non
vengono ricompensati per la loro prestazione, sia coloro che ricevono ricompense in denaro o altro.
E’ considerato volontario chi non rifiuta di dare la sua collaborazione alla ricerca pur avendone la
possibilità. Si pone il problema di come si possano generalizzare all’intera popolazione i risultati di
esperimento condotto con soggetti volontari. Da questa disponibilità o acquiscenza proviene la
tendenza a dare una buona immagine di sé, a fare bella figura, ad accondiscendere a ogni richiesta
del ricercatore. Tale atteggiamento chiamato DESIDERABILITA’ SOCIALE costituisce un effetto
di disturbo nelle ricerche che utilizzano la scala della AUTOVALUTAZIONE. Chiedendosi se le
differenze tra soggetti volontari e non volontari è così rilevante da sconsigliare qualsiasi tipo di
generalizzazione bisogna dire che alcuni autori hanno dato risposta negativa. Prima di tutto perché
la maggior parte delle ricerche condotte per chiarire questo problema ha studiato le caratteristiche
dei volontari e non di tutti coloro che effettivamente partecipano alla ricerca. In secondo luogo
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l’effetto dovuto alle differenze delle caratteristiche dei volontari e dei non volontari è spesso
funzione del compito. In terzo luogo si deve osservare che nelle ricerche sulle funzioni psicologiche
basilari, come la percezione, apprendimento o la memoria l’uso prevalente di soggetti volontari ha
probabilmente un influsso minore di quello che avrebbe se si studiassero variabili molto più
influenzabili dall’età o dalle caratteristiche di personalità.
Per tenere ignari i soggetti sono stati adottati altri sistemi: il ricorso a collaboratori o all’inganno.
Tra i soggetti volontari sono stati inclusi anche coloro che collaborano dietro ricompensa in denaro
o altro, sembra che al variare della qualità della ricompensa pecuniaria vari anche il desiderio dei
soggetti di partecipare all’esperimento, e che negli studenti la disponibilità a collaborare sia
correlata con il tipo di riconoscimento fruibile all’interno del