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Artisti leonardeschi
Gian Giacomo Caprotti detto il Salaì (Oreno 1480-1524)
- San Giovanni Battista
- Monna Vanna
Francesco Mèlfi (forse Milano 1491/93-Vaprio d'Adda dopo il 1568)
- Flora
- Leda con ciglio
Giovanni Ambrogio de Predis (Preda, Svizzera 1455-Milano 1508)
- Ritratto di dama
- Bianca Maria Sforza
Bernardino Luini (Dumenza 1482-Milano 1532)
- Interesse per Leonardo da Vinci
- Breve soggiorno a Venezia
Giovanni Antonio Boltraffio (Milano 1467-1516)
- Influenzò Bergognone
- Pala Casio, Bologna
- Madonna Litta
Francesco Napoletano (Napoli 1470 ca.-Venezia 1501)
- Madonna Lia
- Pala sforzesca
Giovanni Agostino da Lodi (Lodi 1470-1519)
- Linguaggio anticlericale
- Assunzione della Vergine
Andrea Solario (Milano 1460-1524)
- Soggiorno a Verona
- Inizio XV secolo Milano
- 1516 Roma
- 1524 Pavia, Assunzione della Certosa di Pavia
Giampietrino (Milano...
(1495-1521) Atmosfera sfumata.
CESARE DA SESTO (Sesto calende 1477-Milano 1523)
- Leda e il cigno;
- Adorazione dei Magi;
GIROLAMO ROMANINO detto IL ROMANINO (Brescia 1485-1566)
- Anticlassicismo dovuto a rapporti con maestri veneti e milanesi;
- Interessa per pittura nordica;
- Conoscenza di Lorenzo Lotto;
- Attenzione verso realtà quotidiana quasi popolaresco evidenti negli affreschi del duomo di Cremona;
- Influsso tizianesco;
- 1513 Padova;
- 1516 Brescia;
- 1531-32 Trento.
ALESSANDRO BONVICINO detto IL MORETTO (Brescia 1498 ca.-1554)
- Influsso del Savoldo, Tiziano e Lorenzo Lotto;
- 1521 Brescia;
- 1553 Bergamo;
- Colore di ordine veneta, gamma di toni grigi e argentini, grande valore espressivo;
- Ricerca della quotidianità reale;
- Partecipe alla tradizione Lombarda.
GIAN GEROLAMO SAVOLDO (Brescia 1480-1548)
- Parma;
- Firenze;
- Venezia;
- Spunti giorgioneschi con taglio della mezza
figura e ambientazione;
- Sperimentazione luministica;
- Ripresa delle pitture di genere fiamminghe.
ALTOBELLO MELONE (attivo dal 1497 al 1517)
- Influssi lombardi e ferraresi;
- Ricerche illuministiche;
- Alta carica espressiva della narrazione.
GIROLAMO ROMANINO (Brescia tra 1484 e 1487-dopo 1562)
- Tra i più importanti esponenti scuola lombarda;
- Rapporti con maestri veneti;
- Anticlassicismo espresso con stile estroso e fortemente espressivo con narrativipopolare; Pagina 17 di 38
- Formazione tra Brescia e Venezia su Giorgione e Tiziano e milanese con Bramantino e Berdino Zenale;
- Conoscenza Lotto;
- Attenzione a realtà quotidiana;
- Carica drammatica.
GIOVANNI ANTONIO PORDENONE (Pordenone 1484 ca.-Ferrara 1539)
- Formazione su esempi della scuola di Tolmezzo e opere di Giorgione;
- 1518 probabile soggiorno romano;
- Stile diventa più drammatico;
- Suggestioni nordiche;
- Si ispira al Correggio
e Parmigianinio e Tiziano;
- Attivo soprattuto in Friuli e città minore dell'entroterra veneto;
- 1538 Ferrara.
GAUDENZIO FERRARI (Valduggia, bassa Valsesia provincia di Vercelli1485-Milano 1546)
- Formazione a Milano presso Stefano Scotto;
- Dominato dall'arte del Bramantino;
- 1505 Roma;
- Influenza leonardesca e del Correggio;
- Linearissimo di trasforma poi in forme più ampie e bizzare;
- Colore disteso in larghe superfici cromatiche;
- Interesse per la pittura veneta;
- Ultimi lavori periodo milanese più deboli eccetto affreschi S. Maria della Pace oaa Brera.
DOSSO DOSSI (forse Mantova 1490 ca.-1542 ca.)
- Formazione a Venezia sugli esempi di Giorgione e Tiziano, si ritiene infatti che lesue prime opere fossero quelle più giorgionesche e tizianesche;
- 1516 Ferrara dove rimase con il fratello fino alla morte;
- 1517 ca. o 1520 importante viaggio a Roma in cui conosce Raffaello;
- Carenza di dati fino al 1519;
- Formazione a Modena;
- Ispirazione da Mantegna;
- Si avvicina alla pittura protoplasmatica di Lorenzo Costa e Pietro Perugino;
- Interesse per opera di Leonardo;
- 1517-18 Roma, probablemente vede affreschi di Raffaello e Michelangelo neiPalazzi Vaticani;
- Classicismo disteso e morbido;
- Naturalismo padano;
- Risiede a Parma fino al 1530, poi torna a Correggio;
- Nella sua maturità complessa ricerca luministica.
- Più fedele allievo di Raffaello;
- 1515 collaborò cartoni per glia arazzi della Cappella Sistina;
- Trascurò morbidezza del corrivo, suo era stile più duro e incisivo;
- Forti chiaroscuri;
- 1524 Mantova;
- Collezionista di opere antiche;
- Amicizie con Baldassarre Castiglione
- Scene mitiche, storiche, allegoriche, ispirate all'antico ma con sentimento di inquietudine;
- Primi esempi di paesaggio classico frascati a colori;
- Influenzò molto la scuola romana;
- 1515 trasferisce a Roma entra bottega di Raffaello;
- Bravo nel chiaroscuro e disegno di bassorilievi antichi;
- Affermò soprattutto per la decorazione delle facciate;
- Attratto da Rosso Fiorentino e Parmigianino;
- Riferimenti alla cultura archeologica;
- Va via da Roma dopo il sacco del 1527;
- Breve soggiorno a Napoli;
- Messina;
- Ultima fase diventa più eccentrico e anticlassico con elementi di realismo a volte grottesco.
- Tra i più importanti maestri del manierismo;
- Grazia e raffinatezza;
- Grande valore pittorico anche nelle sue incisioni;
- Eleganza del contorno, purezza di
sagoma e forme modellate come fossero materia;
- Dipinge come ornamento spesso le anfore, simbolo del suo ideale estetico;
- Formazione da pittori locali di Parma con rigore disegnato;
- Guardò molto l'opera di Correggio ma sempre rielaborandoli in chiave personale;
- 1523 Roma, apprende il manierismo raffaellesco;
- Fatto prigioniero durante il sacco del 1527;
- Tornato libero andò a Bologna tra 1527 e 1530;
- 1531 tornò a Parma;
- Raffinatissima ritrattistica;
- Forse il primo in Italia ad usare tecnica dell'acquaforte.
PERIN DEL VAGA (Firenze 1501-Roma 1547)
- Allievo di Raffaello nell'impresa delle Logge Vaticane;
- Allievo a Firenze del Ghirlandaio;
- 1517 Roma dove si esercitò a ricopiare da Michelangelo e Raffaello;
- 1522-23 Firenze;
- Torna a Roma;
- Trasferisce a Genova eletto console dell'arte dei pittori;
- Breve soggiorno a Pisa;
- Torna a
miserabile;
- Stese sua autobiografia tra 1558-66 pubblicata prima volta 1728;
- Cerca di conciliare scultura monumentale e rifinitura di oreficeria.
GIAMBOLOGNA (Douai, Francia settentrionale 1519-Firenze 1608)
- 1540 Anversa studia scultura;
- A Roma apprende l'arte di Michelangelo;
- 1562 Firenze;
- 1563-67 Bologna;
- Gusto decorativo ed eleganza del movimento.
FRANCESCO SALVIATI (Firenze 1509 ca.-Roma 1563)
- Amico di Vasari;
- Allievo di Andrea del Sarto;
- 15331 si trasferisce a Roma al servizio del cardinal Salviati da cui prese il nome;
- Assimilazione della maniera romana post-raffaellesca;
- Tra i maggiori esponenti del tardo manierismo;
- 1539 Venezia e Romagna;
- Forte influsso dato dalla conoscenza diretta del Parmigianino;
- Stile decorativo fluido ed elegante; Pagina 20 di 38
- 1548 torna a Roma;
- Influsso opera tarda di Michelangelo;
- 1555-57 Parigi.
GIORGIO VASARI (Arezzo 1511-Firenze
1574) • Artista manierista, attivo come pittore e soprattutto architetto ad Arezzo, Bologna, Napoli, Roma; • Lavora soprattutto per i Medici a Firenze; • Vite Famoso per la raccolte delle del 1550 degli artisti italiani del Trecento e Quattrocento, prima opera storiografica artistica; • Studiò a Firenze con Andrea del Sarto; • Conosce Michelangelo; • Frequenta la corte medicea; • 1532 e 1538 viaggi a Roma lavorando per il cardinale Farnese; • 1540 Venezia; • 1544-45 Napoli; • 1554 Firenze; • Fondò l’Accademia delle arti del disegno nel 1563; • Collezionista di maestri italiani.
DOMENICO BECCAFUMI detto il MECHERINO (Valdibiena, Siena 1486ca.-Siena 1551) • Studiò opere del Perugino, Sodoma e Raffaello; • Eccezionali qualità luministiche e irreale vitalità.
GIOVANNI ANTONIO DE’ SACCHIS detto IL PORDENONE (Pordenone 1484 ca.-Ferrara 1539) • Formazione su pittori della scuola di
Tolmezzo;
- La sua pittura divenne più morbida dopo che si confrontò con le opere del Giorgione;
- 1518 probabile soggiorno romano, stile divenne più ampio drammatico;
- 1520-22 Cremona;
- Ispirazione dal Correggio e Parmigianino e Tiziano per alcune pale d'altare;
- Lavorò in Friuli e città minori dell'entroterra del Veneto;
- 1538 Ferrara.
IACOPO ROBUST