Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
IN MONOPOLIO L’ IMPRESA DECIDE LA Q A CUI VENDERE, E LA SUA
FUNZIONE DI DOMAND DETERMINA IL PREZZO A CUI VENDERE.
RAGIONI: un monopolio si può giustificare:
a) con la presenza di norme che escludono l’entrata di nuovi
concorrenti (norma come nel caso dei brevetti = MONOPOLIO
LEGALE
b) Per ragioni economiche, quali innanzitutto quella di una struttura di
costi in cui il costo fisso risulti preponderante. In tal caso il costo
medio è ben + alto del cmg e quindi non si riesce a far profitto
quando concorrenza. Altro caso accordo di imprese in un cartello.
= si verifica il monopolio natuarel quando la cp, così come
qualsiasi altra forma di mercato non sono alternative possibili al
monopolio in quanto le imprese andrebbero in perdita. C’è quindi
una ragione economic ache spinge al monopolio. Si può limitare il
potere contrattuale del monopolista naurale sottoponendolo a
regolazione mediante il mandato dato a un’ agenzia indipendente
di regolazione. MONOPOLIO NATURALE.
Grafico monopolio naturale: 24/02
5 CAUSE DEL MONOPOLIO:
CONTROLLO ESCLUSIVO DI INPUT
1) FONDAMENTALI.
ECONOMIE DI SCALA:
2) “può dar luogo al così detto
monopolio naturale: se la curva del costo medio di lungo periodo è
sempre decrescente, allora un’ unica impresa è in grado di
produrre a costi medi inferiori rispetto a due o più imprese che si 74
dividessero il mercato. “
Economia di scala determinano quindi un monopolio di tipo
naturale, sempre!
IL BREVETTO
3) “garantisce a suo possessore il diritto esclusivo,
per un certo periodo di tempo, allo sfruttamento dei benefici da
esso derivanti. I brevetti sono indispensabili se si vuole favorire la
ricerca, ma comportano dei costi sociali derivanti dallo
sfruttamento monopolistico di tali risultati.”
I brevetti determinano una condizione di monopolio. Esso viene
conferito per via legale e ha protezione della sua invenzione,
quindi ha una posizione di preminenza sul mercato.
ECONOMIE DI RETE
4) (o di network). “In alcuni mercati un
prodotto acquista tanto + valore per i consumatori quanto maggiore
è il numero degli utilizzatori. “
Un prodotta acquista valore quando tutti lo hanno. (esempio:
Windows vs Mac windows dominava ed era rilevante).
LICENZE MOOPOLIO LEGALE.
5) “licenze governative o
appalti, l’autorità pubblica rilascia licenze per l’ ingresso in taluni
settori o per la fornitura di servizi. Si pensi alla concessione della
licenza alla Lottomatica o alle licenze che le autorità locali
rilasciano ai taxi”
Sono tutti i monopoli concessi per legge sigarette = monopolio
legale di Stato.
“Nel lungo periodo il fattore più importante tra questi è
rappresentato dalle economie di scala che spiegano le economie
di rete e le concessioni governative. “
COME SI COMPORTA IL MONOPOLISTA? Il prezzo a cui egli vende il
prodotto non è indipendente dalla q venduta. Egli ha come obiettivo la
massimizzazione del profitto, con la differenza che, a differenza dell’
impresa operante in concorrenza perfetta, ha di fronte a sè tutta la curva
della domanda di mercato: quindi tutti i consumatori si rivolgono al
monopolista x l’acquisto dei beni oggetto di monopolio esclusivo. l’
impresa in monopolio fronteggia tutta la domanda di mercato, ma
nonostante ciò non può scegliere indipendentemente il prezzo dalla
quantità, infatti per lui p e q sono legati alla domanda di mercato:
- se sceglie il prezzo deve andare a cercare la q venduta
sulla domanda di mercato,
- e se decide la quantità da produrre il p è stabilito dalla
domanda di mercato. Solitamente ci si trova nel secondo
caso: il monopolista sceglie la quantità che gli permette la
condizione di massimizzazione di profitto e, il prezzo, data
la q, è stabilito dalla funzione di domanda di mercato.
L’ impresa monopolista, nel fronteggiare una domanda inclinata
negativamente, ha una diversa struttura di costo della CP, dove il P non è
fissato dal mercato: Rt= P x Q dove P è la mia funzione di domanda 75
quindi posso scrivere:
RT= f(Q) x q
IL PREZZO è DATO DALLA FUNZIONE DI DOMANDA (che viene
interamente fronteggiata).
Il ricavo totale non cresce sempre proporzionalmente alla q venduta, ma
può aumentare o diminuire in base all’elasticità della curva di domanda
fronteggiata dal monopolista.
RMG RME RICAVO MEDIO RME IN MONOPOLIO: il rme di un’ impresa in
monopolio è dato dal ricavo per unità di prodotto. Se l’impresa produce
un solo bene, il suo ricavo medio sarà uguale al prezzo.
RICAVO MARGINALE RMG IN MONOPOLIO: è l’incremento di ricavo
dovuto ad un incremento unitario di quantità offerta e venduta
ANDAMENTO RME RMG: in monopolio, essendo l’impresa in grado
di influenzare il prezzo, si avrà un ricavo marginale e un ricavo medio
entrambi decrescenti rispetto alla quantità prodotta. RAGIONI
ECONOMICHE: infatti l’ impresa vende di + solo se riduce il prezzo ai
consumatori, ma questo non deprimerà i ricavi. è così perché
offrendo di + il monopolista fa calare il prezzo di mercato e fa ridurre a
sua volta il ricavo totale.
Graficamente nel caso lineare avremo: 27/01
! il ricavo medio, ovvero il prezzo, potrà essere decrescente solo in quanto
il rmg è ad esso inferiore.
SPECIFICAZIONI SU RMG:
in monopolio il rmg dell’ impresa è inferiore al prezzo, infatti in
monopolio l’ aumentare della q venduta porta a una riduzione del
prezzo su tutte le unità vendute che viene a deprimere l’aumento del
ricavo conseguentemente. Dunque il rmg ne risentirà di più del ricavo
medio, che è uguale al prezzo, e quindi sarà ad esso inferiore.
Se un monopolista avesse rmg negativo, dovrebbe ridurre la q
prodotta in modo da beneficiare di un aumento del ricavo marginale ed
evitare perdite marginali che peserebbero sui profitti
LEGAME TRA RMG PREZZO E ELASTICITA’ DELLA DOMANDA:
in monopolio si può dimostrare che il ricavo marginale non coincide
con il prezzo e anzi, risulta per q prodotte positive sempre inferiore al
prezzo steso. Il prezzo coincide invece con il ricavo medio. Se il
monopolista volesse vendere un’ unità in più di prodotto, dovrebbe
accettare su tutte le unità vendute, una riduzione di prezzo e questo
andrebbe a ridurre ancora di più il rmg. Di quanto inferiore il rmg
rispetto a p dipende dall’ elasticità della domanda del monopolista. Si
può infatti dimostrare che: rmg = p(1- 1/epsilon) dove epsilon è 76
l’elasticità della domanda del monopolista espressa in valore assoluto.
Se dunque l’elasticità assume un valore pari a 1, si vede dalla formula
che il rmg risulterà pari a 0, indipendentemente dal valore numerico
assunto dal prezzo
MASSIMIZZAZION Anche qui il problema della massimizzazione del profitto si risolve in
E PROFITTO termini grafici, individuando il punto in cui risulta massima la distanza tra le
curve di RT e CT. In tale punto le pendenze delle rette tangenti alle due
curve sono identiche, in quanto hanno uguale inclinazione. anche qui
calcolo quindi la retta tangente che nel punto di max ha inclinazione pari a
0. Ma le pendenze non sono altro che cmg e rmg. Quindi è sempre valida
la condizione di ottimo che pone: cmg = rmg, come in cp.
! A differenza della cp, qui il rmg, non coincide col prezzo (quindi rmg è
costante), ma è inferiore al prezzo, in quanto non è + costante, ed inoltre
non è più una retta come in cp, ma è una parabola rivolta verso il basso.
Invece, la curva di ct rimane come in cp.
Anche qui quindi la condizione di massimizzazione del profitto è rmg =
cmg.
Se non ho il rmg, esso ha uguale punto di partenza sull’ asse y della
funzione di domanda, mentre si colloca a metà dell’asse x rispetto alla
posizione della funzione di domanda. Cmg invee è una retta orizzontale
all’ asse x. Dall’ intersezione tra cmg e rmg trovo q* e conseguentemente
p* il monopolista determina la q e stabilisce il prezzo massimo possibile,
stabilito dalla sua funzione di domanda:
pag 129:
Illustrate graficamente in che modo un monopolista che abbia
come obiettivo la massimizzazione del profitto sceglie il prezzo di
vendita e la quantità prodotta da immettere sul mercato. (4 punti)
In un mercato di monopolio vi è un solo produttore e molti acquirenti
(consumatori) “price-takers”. Dalla curva di domanda si ricava innanzitutto
la curva del ricavo marginale. Per massimizzare il profitto il monopolista
sceglie il livello di produzione q* in corrispondenza del quale il ricavo
marginale è uguale al costo marginale. Data la quantità di equilibrio q*, il 77
prezzo di equilibrio p* è determinato dalla curva di domanda. I profitti del
monopolista sono rappresentati dall’area del rettangolo ABCD.
Graficamente: sol 1 pag 2
COME VIENE COME STABILIRLO: Essendo il rmg, ovvero il prezzo, pari a p[1-
STABILITO (1/epsilon)] e dato che la condizione di massimo profitto richiede al
PREZZO IL monopolista di produrre in modo tale da eguagliare il rmg al cmg c, è facile
MONOPOLIO dedurre da questa condizione che p =[ 1/ (a- 1/epsilon)] c.
Il prezzo di monopolio sarà più alto del costo marginale nella misura di un
margine di profitto o mark-up che dipende in via inversa dall’ elasticità
della domanda: + alta è l’elasticità della domanda in valore assoluto, più
basso è tale mark-up. Graficamente 15/09
PROBLEMA: Se il prezzo del monopolistia è P = 20-Y se produrrà 10 78
unità, a quanto ammonta il rmg ? può convenirli produrre 10 unità?
Se P = 20-y e si producono 10 unità, considerando che rmg = 20 -2y; se
sostituiscono Y = 10, si avrà che rmg = 0. Quando rmg si annulla, il ricavo
totale è massimo questo coincide con la massimizzazione del profitto
allorchè il cmg sia pari a 0. Sebbene non così probabile, può accadere
che Y= 10 sia ottimale.
+ PAG 166 LEGGERE
DOMANDA DI FUNZIONE DI DOMANDA: La funzione di domanda esprime la relazione
MERCATO fra quantità domandata dai consumatori, Q, e prezzo di mercato, p,
MONOPOLISTA praticato dal monopolista. = La domanda di mercato esprime la relazione
fra quantità domandata dai consumatori, Q, e prezzo di mercato, p. In
base alla legge della domanda, quando il prezzo aumenta la quantità
domandata si riduce (fanno eccezione i beni di Giffe