Anteprima
Vedrai una selezione di 7 pagine su 27
Riassunto Economia e Gestione delle imprese con la prof. De Masi Pag. 1 Riassunto Economia e Gestione delle imprese con la prof. De Masi Pag. 2
Anteprima di 7 pagg. su 27.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto Economia e Gestione delle imprese con la prof. De Masi Pag. 6
Anteprima di 7 pagg. su 27.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto Economia e Gestione delle imprese con la prof. De Masi Pag. 11
Anteprima di 7 pagg. su 27.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto Economia e Gestione delle imprese con la prof. De Masi Pag. 16
Anteprima di 7 pagg. su 27.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto Economia e Gestione delle imprese con la prof. De Masi Pag. 21
Anteprima di 7 pagg. su 27.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto Economia e Gestione delle imprese con la prof. De Masi Pag. 26
1 su 27
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

STRUTTURA DEL SISTEMA OPERATIVO

 MACROSTRUTTURA ORGANIZZATIVA (insieme degli organi

 e delle loro relazioni)

STRUTTURA FLAT: struttura caratterizzata da pochi livelli

o decisionali, da un coordinamento decisionale informale e da

una certa flessibilità (adatta a imprese di dimensioni ridotte)

STRUTTURA BUROCRATICA: struttura caratterizzata da molti

o livelli decisionali con meccanismi di coordinamento

formalizzati con procedure codificate (adatte ad attività

complesse e di dimensioni maggiore)

DISLOCAZIONE GEOGRAFICA

 SISTEMA OPERATIVO MONOPLANT: unico stabilimento

o industriale

SISTEMA OPERATIVO MULTIPLANT: dispersione in più aree

o dell’attività produttiva

LAYOUT DEGLI APPARATI PRODUTTIVI (disposizione fisica

 degli impianti all’interno degli stabilimenti produttivi)

LAYOUT PER PROCESSO: dislocazione lineare degli apparati

o con una relazione causa-effetto. Si segue la linea di

produzione di un singolo prodotto (unico prodotto con catena

di montaggio)

LAYOUT PER REPARTO: gli apparati produttivi vengono divisi

o per il tipo di lavorazione che svolgono a prescindere dal

prodotto

CONFIGURAZIONI PRODUTTIVE

 COMPLETA INTEGRAZIONE: l’impresa svolge al suo interno

o tutte le fasi di lavorazione della filiera produttiva

COMPLETA DEINTEGRAZIONE: l’impresa si occupa di una

o singola fase di lavorazione

DECENTRAMENTO PRODUTTIVO: l’impresa si avvale di

o imprese terze per svolgere parte del processo

DI CAPACITA’: parte della domanda viene evasa attraverso

 imprese terze

DI SPECIALITA’: sistematico utilizzo di imprese terze per lo

 svolgimento di particolari fasi della produzione

Parte terza: La fisiologia d’impresa:

condizioni e strumenti di analisi

CICLI OPERATIVI:

 CICLO DELLA PRODUZIONE: ha inizio con l’immissione nel

o processo produttivo delle materie prime e termina con

l’ottenimento del prodotto finito

CICLO ECONOMICO: ha inizio con il sostenimento dei costi per

o l’acquisto dei fattori produttivi e termina con il conseguimento

dei ricavi derivanti dalla vendita dei prodotti sul mercato

CICLO FINANZIARIO: ha inizio con l’uscita monetaria dovuta

o all’acquisto dei fattori produttivi e ha termine con l’entrata

monetaria conseguente alla riscossione dei ricavi di vendita

Nel lungo periodo: -- costi = uscite monetarie

-- ricavi = entrate monetarie

- Se ciclo economico ≠ ciclo produttivo -> si creano scorte di

materie prime e/o di prodotti finiti

- Se ciclo economico ≠ ciclo finanziario -> si creano debiti e crediti

di regolamento

FORMAZIONE E DISTRIBUZIONE DELLA RICCHEZZA

 D’IMPRESA

CONTO ECONOMICO SCALARE: esprime sinteticamente come si

forma e come si distribuisce tra i vari soggetti la ricchezza prodotta

dall’azienda.

Permette di quantificare i vari risultati lordi:

VALORE AGGIUNTO OPERATIVO: fatturato – costi operativi

o interni

REDDITO OPERATIVO: VAO – ammortamenti e costi del

o personale (ricchezza prodotta dalla gestione operativa

REDDITO LORDO: RO – gestione finanziaria e straordinaria

o REDDITO NETTO: RL – gestione tributaria

o REDDITO DISPONIBILE: RN – remunerazione del capitale di

o rischio (può essere reinvestito all’interno dell’impresa per

alimentare i processi di crescita e per aumentare i poteri

aziendali)

ANALISI SOGGETTIVA: consiste nell’approfondire il processo di

formazione della ricchezza individuando, in corrispondenza di ciascuna

componente, i soggetti da cui proviene.

ANALISI QUALI-QUANTITATIVA: deriva dalla possibilità di scomporre

le diverse grandezze in una relazione tra componenti elementari, che

consentono di comprendere come tale valore ha avuto origine.

STRUTTURA PATRIMONIALE

 IMPIEGHI

o CAPITALE FISSO: investimenti in attività destinate a

 convertirsi in flussi di denaro nel medio e lungo periodo o

che per natura sono rappresentati da beni a fecondità

ripetuta

CAPIATALE CIRCOLANTE: attività a breve termine o che per

 natura si esauriscono in un singolo ciclo produttivo

FONTI:

o (secondo il criterio finanziario)

FONTI A TEMPO INDETERMINATO (capitale proprio)

 FONTI A MEDIO/LUNGO TERMINE

 FONTI A BREVE TERMINE

(secondo il criterio della provenienza)

CAPITALE PROPRIO

 Capitale sociale

 Riserve di utili

 Altre riserve

CAPITALE DI CREDITO

 Prestiti

 Debiti di regolamento

 Fondi rischi e oneri

AUTOFINANZIAMENTO

 DA REDDITO: deriva dall’accumulazione del reddito conseguito

o che rimane investito all’interno dell’impresa (utile non

distribuito). È una fonte di finanziamento non onerosa che

permane a tempo indeterminato all’interno dell’impresa.

DA COSTI: è generato dall’imputazione nel conto economico di

o costi non monetari (costi che non generano alcuna uscita

finanziaria nell’esercizio).

LE GRANDEZZE AZIENDALI:

 GRANDEZZE FLUSSO: quantità che modificano una grandezza

o stock o una grandezza massa; hanno significato solo se

osservate in un intervallo di tempo

GRANDEZZE STOCK: entità che permangono

o permanentemente all’interno del patrimonio; subiscono

continui processi di alimentazione e di utilizzo.

Hanno significato in un preciso istante temporale.

GRANDEZZE MASSA: grandezze la cui alimentazione avviene

o una tantum e la cui utilizzazione avviene con processi continui

(immobilizzazioni) oppure la cui alimentazione avviene

regolarmente e la cui utilizzazione avviene una tantum (fondo

TFR). Hanno significato in relazione a un singolo istante

temporale.

LE COMPONENTI DELL’EQUILIBIO ENERGETICO

 FLUSSI POSITIVI > FLUSSI NEGATIVI

I flussi negativi si originano dai rapporti con proprietà, banche,

fornitori, fisco.

I flussi positivi si originano dai rapporti con i clienti

L’equilibrio energetico può essere valutato solo alla liquidazione

dell’impresa.

In situazione di continuità si devono osservare:

EQUILIBRIO ECONOMICO: capacitò dell’impresa di produrre

o un surplus di valore: RICAVI>COSTI

EQUILIBRIO FINANZIARIO: capacità di far fronte alle uscite

o monetarie con le entrate, conservando una struttura

finanziaria equilibrata:

( ) ( ) ( )

giacenza dicassa entrate uscitete

+ >

 al tempo t al tempo t al tempo t+1

Attivo di breve > Passivo di breve (CCN>0)

 patrimonio netto

Buon livello di capitalizzazione

 mezzidi terzi

Devono sussistere entrambi: in mancanza di equilibrio finanziario

l’imprese nonostante l’impresa crei valore non riesce a pagare i

propri finanziatori, la mancanza di equilibrio economico, attraverso la

distruzione di valore, porterà a una situazione di squilibrio

finanziario.

TIPI DI INVESTIMENTO E RELATIVO FABBISOGNO FINANZIARIO

INVESTIMENTI DURATURI: Corrispondono alle attività destinate

 a rimanere durevolmente in azienda. Il loro fabbisogno finanziario

è massimo al momento dell’acquisto e si riduce annualmente

attraverso l’accantonamento delle quote di ammortamento.

Danno origine ad un fabbisogno finanziario strutturale eccetto per

la parte di competenza dell’esercizio.

INVESTIMENTI IN STOCK DI CAPITTALE CIRCOLANTE

 (Capitale circolante fisiologico) Sono destinati ad essere

rinnovati ed utilizzati in modo continuativo. La loro quantità

dipende principalmente dal fatturato.

Danno origine ad un fabbisogno finanziario strutturale.

INVESTIMENTI DI BRVE DURATA: Investimenti destinati a

 liquidarsi nel breve periodo e che derivano da fatti eccezionali o a

carattere transitorio che danno origine ad un fabbisogno

finanziario non strutturale.

LEVA OPERATIVA:

 ANALISI DELLA SOGLIA TECNICA: Indica il numero minimo di unità

(Break Even Point) che è necessario produrre e vendere per coprire i

costi operativi sostenuti dall’impresa:

Costi fissi = BEP

( )−(costo

prezzo unitario variabile unitario)

LEVA FINANZIARIA

 Consente di dimensionare il livello di indebitamento per

massimizzare la reddittività del capitale proprio (ROE)

(return on debts) (return on

L’effetto leva è positivo se: ROD < ROI

investment) (OF ) (RO)

Oneri finanziari Reddito operativo

<

(CD) )

Capitale didebito Capitale investito netto(K

PRINCIPALI INDICATORI DI REDDITIVITA’ AZIENDALE

 )

Reddito netto(RN

ROE= : Indica la redditività del capitale

o Mezzi propri(CP)

investito dagli azionisti

RO K RN

ROE= = ROI × LEVERAGE ×

× ×

K CP RO

( )

Incidenza della gestione

non caratteristica

K :

LEVERAGE= Indica il livello di indebitamento

CP

dell’impresa

( ) RN

Incidenza della gestione :

= Indica quanto incidono le

non caratteristica RO

gestioni non caratteristiche sulla formazione dell’utile

(

Reddito operativo RO)

ROI= : Indica le redditività dell’intero

o )

Capitale investito netto( K

capitale investito nell’attività aziendale

( )

RO RV Tasso dirotazione

=

ROI= ROS

× × degli impieg h i

RV K

RO :

ROS= Redditività media unitaria dell’azienda

RV

( ) RV

Tasso dirotazione :

= Numero di operazione svolte

degli impieg h i K

nell’esercizio

(RV=ricavi di vendita)

Parte quarta: Il governo d’impresa: le

principali decisioni imprenditoriali

POLI DI ATTENZIONE da tenere sotto controllo (individuano gli

 obiettivi di fondo da perseguire nella gestione del sistema

operativo):

SICUREZZA: contenimento del rischio associato all’attività

o d’impresa (in particolare rischio di insolvenza); valutazione

dell’impatto di ogni decisione sull’equilibrio finanziario

FORZA: capacità strategica e sviluppo di una posizione di

o forza POTERE DI MERCATO: fedeltà dei clienti, immagine

 dell’impresa, quote di mercato

POTERE TECNOLOGICO: padronanza dell’innovazione

 tecnologica sul fronte delle tecnologie di processo e di

prodotto e sul fronte delle conoscenze

AUTONOMIA: Strettamente legato ai concetti di sicurezza e di

o forza, è la capacità dell’impresa di essere padrona del proprio

destino. Il presupposto fondamentale per un buon grado di

autonomia risiede nel raggiungimento di un forte equilibrio

economico

Ciascuna innovazione dà luogo, inoltre, ad un’innovazione che

 genera sia effetti qualitativi (know-how) che quantitativi

(dimensione); devono e

Dettagli
Publisher
A.A. 2016-2017
27 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/08 Economia e gestione delle imprese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher sairus96 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia e gestione delle imprese e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Moliterni Rocco.