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TARIFFA BINOMIA

Una tariffa in due parti o binomia, è una tariffa composta da una parte fissa (e) e da una parte variabile (m). Prendiamo come riferimento un'impresa a prodotto singolo.

Nella figura a sinistra la parte fissa è rappresentata dall'intercetta (e) sull'asse delle ordinate, mentre la parte variabile trova espressione nell'inclinazione della retta (m). La spesa totale di un consumatore, in corrispondenza dei diversi livelli di consumo y, è data dalla relazione: E = e + my ed è espressa nel grafico dall'area sottostante la tariffa binomia. La figura a destra illustra l'andamento della spesa media o prezzo medio per unità acquistata, che è continuamente decrescente all'aumentare delle unità acquistate, e il prezzo unitario che è costante.

Spesa media decrescente: E media = m + e/y

Spesa marginale costante: E marginale = d(E)/dy = m

TARIFFA A BLOCCHI (Tariffa trinomia (3 parti)

Nel caso di tariffe a...

più parti (multipart) si modifica, in generale, la forma del la funzione di spesa del consumatore. In particolare, nel caso di tariffe a tre parti avrà la seguente relazione:

Spesa totale del consumatore E = e + m1y se y ≤ y1

Spesa totale del consumatore E = e + m1y + m2 (y-y1) se y > y1

Le figure seguenti mostrano l'andamento delle grandezze di spesa aggregate, marginali e medie.

L'estensione dell'analisi alla tariffa composta da tre parti consente di rilevare, nella figura seguente a destra, che la spesa marginale assume un andamento tipico, con riferimento al quale la tariffa viene anche detta "a blocchi".

Il grafico rappresenta gli intervalli di consumo in corrispondenza dei quali il prezzo viene mantenuto costante. In questo caso, le unità di consumo comprese fino al livello y1 possono essere acquistate al prezzo m1, mentre tutte le unità superiori a y1 al prezzo m2.

La differenziazione nel prezzo consente di introdurre la distinzione tra prezzo marginale, che

è riferito alle unità che appartengono all'ultimo «blocco», e prezzoinframarginale, che è riferito a tutti i blocchi che lo precedono

Tariffa a n parti con n molto elevato.

Una tariffa a n parti consiste nel considerare una tariffa composta da una parte fissa(e) e da n - 1 parti variabili (m1, m2, … , mn - 1) con i = 1,2,..,n-1. Se il valore di n èmolto elevato, la funzione di spesa totale è data dalla relazione E = e + G(y) doveG(y) è la spesa totale variabile nell'intervallo di tempo considerato. Nella figuraseguente (a sinistra), la relazione è illustrata da una curva continua, crescente inmodo meno che proporzionale, con intercetta pari alla quota fis-sa e. Analogamentele funzioni di spesa media e marginale sono continuamente decrescenti (Spesamarginale non decresce a blocchi ma in modo continuo).

Nel caso in cui si considerano tutti i consumatori, questo andamento divental'espressione dei ricavi

risolto in modo univoco, ma dipende dalle specifiche dell'impresa e del settore in cui opera. Tuttavia, esistono alcune strategie comuni che possono essere adottate. Una possibile strategia è quella di adottare una tariffa differenziata, in cui i prezzi durante il periodo di picco sono più alti rispetto al periodo fuori picco. Questo incoraggia i consumatori a spostare la loro domanda verso il periodo fuori picco, riducendo così la domanda durante il picco e bilanciando l'utilizzo degli impianti. Un'altra strategia è quella di adottare una tariffa fissa durante tutto l'anno, ma offrire incentivi o sconti durante il periodo fuori picco. Questo può incoraggiare i consumatori a spostare la loro domanda verso il periodo fuori picco, senza dover necessariamente aumentare i prezzi durante il picco. In entrambi i casi, è importante che l'impresa sia in grado di stimare in modo accurato la domanda durante il periodo di picco e il periodo fuori picco, al fine di dimensionare correttamente la capacità produttiva degli impianti. In conclusione, la scelta delle regole di pricing e la ripartizione dei costi tra il periodo di picco e quello fuori picco dipendono dalle specifiche dell'impresa e del settore. Tuttavia, l'obiettivo principale è quello di bilanciare la domanda e l'offerta durante il periodo di picco, al fine di garantire un servizio adeguato a tutti i consumatori.risolto fissando uno stesso prezzo per i due periodi (On/Off-Peak): l'applicazione di un prezzo uniforme per unità di servizio fornito determinerebbe una riduzione della domanda fuori picco, e incoraggerebbe un ulteriore espansione della domanda di picco con conseguente necessità di un ampliamento ulteriore della capacità produttiva. L'introduzione di prezzi diversi, più alti per la fornitura dei servizi nei periodi di picco e più bassi nei periodi fuori picco, rappresenta una scelta ottimale da parte dell'impresa che, scoraggiando la domanda nei periodi di picco e favorendo quella nei periodi fuori picco, ottiene un migliore utilizzo degli impianti. Inoltre l'impresa è indotta a compiere delle scelte ottimali anche in termini di dimensioni della capacità produttiva e di composizione degli impianti nei casi in cui, come avviene per la fornitura dell'energia elettrica, la struttura produttiva può essere costituita.daimpianti caratterizzati da tecnologie diverse. Prezzi di picco Singolo impianto Nel caso di un singolo impianto, un' unica struttura produttiva è destinata a servire i consumatori durante tutti gli intervalli di tempo e il problema principale è quello di attribuire una quota di costo dell'impianto agli utilizzatori dei diversi intervalli di tempo. Sulla base di alcune ipotesi, si giunge a dimostrare che i prezzi di picco coprono interamente i costi della capacità produttiva, che i prezzi fuori picco sono uguali ai costi variabili e, inoltre, che il risultato conseguito è ottimale. Dal lato della domanda, si considerano due periodi di identica lunghezza, con funzioni di domanda indipendenti tra loro e costanti nel tempo. L'ipotesi di costanza nel tempo equivale ad affermare che il picco di domanda è stabile all'interno del periodo considerato (firm peak). A parità di prezzo le funzioni di domanda, P1 (y1) e P2(y2), sono tali.quantità massima domandata nel picco (y--). Dopo questo punto, il costo marginale di breve periodo diventa infinito, poiché non è possibile fornire ulteriori quantità di capacità produttiva. Il costo marginale di lungo periodo, invece, rimane costante per tutta la gamma di quantità prodotte, poiché è possibile modificare la capacità produttiva nel lungo periodo.produzione massima, (y--), che poi diventa verticale. Il costo marginale di lungo periodo è dato da una retta parallela all' asse delle ascisse al livello b + B. La soluzione del problema di picco richiede di fissare il prezzo fuoripicco uguale al costo marginale di breve periodo, P2 = b, che consente l' utilizzo efficiente dell'impianto. Il prezzo di picco viene invece posto uguale a P1 = b + B ed è, pertanto, uguale sia a SRMC che a LRMC. In particolare l' uguaglianza del prezzo al costo marginale di lungo periodo consente di individuare la dimensione ottima dell'impianto e la sua utilizzazione efficiente. Applicando un prezzo identico a entrambe le domande, la scelta di un prezzo uniforme, Pu, porta ad individuare un livello di produzione y1' che richiederebbe un impianto di dimensione superiore a quella ottima. In questo caso, la collettività subirebbe due perdite secche, espresse nella figura dalle due aree ombreggiate. La prima perdita

è associata alla domanda di picco, poiché i consumatori ottengono un incremento di produzione a un prezzo inferiore al LRMC e, quindi, non contribuiscono a sufficienza ai costi che essi generano. La seconda è ·legata alladomanda fuori picco. In questo caso i consumatori domandano un livellò di produzione che non comporta un utilizzo ottimo dell'impianto e, in un certo senso, contribuiscono in maniera superiore ai costi che generano. Il risultato raggiunto, offre una giustificazione teorica al criterio della diversa contribuzione ai costi in base alla responsabilità di coloro che li determinano. Si tratta, tuttavia, di un risultato fortemente condizionato dàlle ipotesi che stanno alla base di questo modello e che sono considerate, di solito, estremamente restrittive. In particolare, se il problema viene riformulato ipotizzando che la funzione della produzione sia caratterizzata da una continua sostituibilità tra i fattori o che

le funzioni di domanda dei diversi intervalli non siano indipendenti o siano molto prossime tra di loro e il periodo di picco possa spostarsi, i risultati ottenuti in precedenza non sono più validi.

Si supponga, ad esempio, di introdurre l'ipotesi di tecnologia flessibile. Questa permette una continua sostituibilità tra i fattori e, una volta scelto l'impianto, comporta costi marginali di produzione crescenti. Il risultato ottimale consisterà, in questo caso, nella scelta di un impianto in corrispondenza del quale il risparmio di costo variabile sia uguale al costo di un'ulteriore unità di capitale e nella definizione di un prezzo uguale al costo marginale in ogni periodo.

Se si ipotizza invece che la domanda di picco non resti fissa in un periodo, ma si sposti su un altro periodo (shifting peak), la soluzione ottimale consiste nel determinare, nei due periodi, quantità uguali con prezzi diversi. Questo criterio sancisce che:

A) gli...

utenti di picco pagano un prezzo che copre i costi marginali della capacità B) utenti fuori picco pagano un prezzo che copre solo i costi operativi. Si tratta di un risultato fortemente condizionato dalle ipotesi estremamente restrittive di questo modello.

Anche in questo grafico le funzioni di domanda di picco e fuori picco sono espresse dalle funzioni P1 (y1) e p2(y2) e sono abbastanza prossime tra di loro. La funzione p(y) rappresenta la domanda aggregata ottenuta per somma verticale delle due domande e il costo marginale di breve periodo è posto uguale a zero, per semplificare la costruzione del grafico, mentre il costo unitario costante per unità di capacità produttiva, è ancora indicato con B. In questo caso, l'applicazione del criterio definito in precedenza, in base al quale gli utenti di picco pagano un prezzo che copre i costi marginali della capacità e quelli fuori picco pagano un prezzo che copre solo i costi operativi, porta ad un esito

del tutto diverso. Infatti se si applicaalla domanda di picco il prezzo p =
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A.A. 2020-2021
24 pagine
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SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/01 Economia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher antonio_madeo di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia delle Istituzioni e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Perugia o del prof Polinori Paolo.