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Classificazione delle aziende

AZ. COMMERCIALI

AZ. DI SERVIZI

DIMENSIONE

AZ. PICCOLE

AZ. MEDIE

AZ. GRANDI

DISLOCAZIONE E SPECIE DI ATTIVITÀ

AZ. INDIVISE

AZ. DIVISE

Il criterio discriminante ha lo scopo di individuare la funzione dominante.

Le aziende di erogazione sono unità che svolgono un processo di consumo: la ricchezza proviene dall'esterno per essere poi distribuita a vantaggio di membri interni/esterni. Le aziende di erogazione in senso stretto possono essere divise in aziende di consumo. Nel primo caso i beneficiari dell'attività produttiva sono soggetti esterni al sistema, i quali ottengono i beni e servizi gratuitamente spesso pagando un prezzo simbolico allo scopo di coprire i costi seppur in misura minima. La copertura dei costi è infatti solitamente garantita dallo Stato, dai singoli individui o da alcune imprese.

Esempi di aziende di erogazione in senso stretto si riscontrano nelle fondazioni.

negli istituti di ricerca, nelle associazioni che hanno scopo di beneficenza. Nelle aziende di consumo, invece, a beneficiare delle proprie risorse sono i membri interni all'azienda stessa. All'interno della famiglia, ad esempio, a beneficiare del patrimonio sono gli stessi membri della famiglia. Le aziende di produzione, imprese, o attuano in prevalenza la funzione produttiva, ovvero producono nuova ricchezza: per questo si parla di aziende di produzione sia nel caso di aziende industriali sia per le aziende di servizio che commerciali. Alcuni autori adottano lo scopo come criterio discriminante per la classificazione delle aziende, ovvero si sostiene quindi che l'azienda di produzione abbia essenzialmente il fine del lucro, mentre il soddisfacimento dei bisogni umani sia caratteristica dell'azienda erogazione. la duplicità del fine contrasta con l'ipotesi dell'unicità dello scopo identificabile con il conseguimento dell'equilibrio economico.valere nel tempo. A queste due classi di aziende si ne aggiunge una terza in cui è presente allo stesso: l'azienda composta. In questa categoria rientrano ad esempio le aziende Sanitarie Locali, le aziende detenute da enti pubblici territoriali, le piccole aziende a carattere familiare. La categoria degli enti pubblici territoriali in passato veniva inserita tra le aziende di erogazione. Il secondo criterio discriminante per la classificazione delle aziende è il tipo di soggetto economico, ovvero la persona o l'insieme di persone che, detenendo le leve del potere aziendale, indirizza e controlla la gestione. La figura del soggetto economico deve essere tenuta distinta da quella del soggetto giuridico, che rappresenta invece il soggetto al quale fanno capo i diritti e le obbligazioni derivanti dall'attività aziendale. Questa distinzione si rende necessaria poiché spesso due figure noncoincidono.
Privato
Laddove il soggetto economico è anche l'azienda si definisce tale, altrimenti si pubblica.
Classifica come la terza classificazione si fonda invece sulla natura del soggetto giuridico e si riferisce unicamente alle aziende private: nelle aziende individuali il soggetto giuridico è costituito da una persona fisica, quando esso è collettiva, composto da più individui l'azienda è e si parla di società.
Le aziende di produzione sono poi ulteriormente distinte in base all'oggetto dell'attività svolta in:
- Aziende industriali: aziende che realizzano prodotti con il requisito della fisicità
- Aziende commerciali che si occupano del trasferimento dei beni nel tempo e nello spazio adattandoli alle esigenze dei clienti; più precisamente, le aziende commerciali acquistano i beni nel momento e nel luogo in cui si realizza l'attività di produzione, per aziende di servizi poi distribuirli in periodi successivi.in beni e risorse necessari per il funzionamento dell'azienda nel breve termine. Gli investimenti in fattori a lungo termine, invece, rappresentano le risorse impiegate per l'acquisto di beni durevoli come macchinari, immobili, brevetti, ecc. I parametri operativi si riferiscono alle attività svolte dall'azienda e possono essere misurati attraverso indicatori come il volume di produzione, il fatturato, il margine di profitto, ecc. Infine, i parametri relazionali riguardano le relazioni dell'azienda con i suoi stakeholder, come i clienti, i fornitori, i dipendenti, gli azionisti, ecc. Possono essere valutati attraverso indicatori come la soddisfazione dei clienti, la reputazione dell'azienda, la fiducia degli investitori, ecc. In base a questi parametri, le aziende possono essere classificate come piccole, medie o grandi. Tuttavia, è importante sottolineare che il concetto di dimensione è relativo e può variare a seconda del settore in cui opera l'azienda.dall'azienda (questo dato si ricava dal bilancio di esercizio e in particolare da un primo documento definito stato patrimoniale). Parametri operativi: con i parametri operativi si passa da ciò che è in potenza a ciò che è in atto, riguardano il funzionamento dell'azienda. Abbiamo parametri quantitativi fisici come il volume di vendita, che dipende sia dai volumi produttivi sia dalla politica commerciale: la capacità produttiva è ciò che avrei potuto produrre mentre i volumi di produzione sono ciò che ho prodotto. Il fatturato invece è un parametro quantitativo monetario che può risentire di spinte inflazionistiche quando nasconde un'effettiva diminuzione di volumi di vendita con un aumento di prezzi. Parametri relazionali: sono relativi al rapporto azienda/ambiente, sono essenzialmente l'ampiezza degli sbocchi e il peso che l'azienda ha sul mercato. L'ampiezza degli sbocchi o quote di mercato rappresenta la percentuale di un segmento.di 10 persone e avere un fatturato annuo inferiore a 2 milioni di euro. Una piccola impresa, invece, può impiegare fino a 50 persone e avere un fatturato annuo inferiore a 10 milioni di euro. Una media impresa può impiegare fino a 250 persone e avere un fatturato annuo inferiore a 50 milioni di euro. Infine, una grande impresa può impiegare più di 250 persone e avere un fatturato annuo superiore a 50 milioni di euro.di 10 dipendenti di avere un fatturato annuo ho un attivo patrimoniale non superiore ai 2 milioni. Un'ultima classificazione si fonda sulla dislocazione delle attività svolte, in relazione a tale criterio si distinguono aziende quando svolgono la propria attività in una sola area e divise aziende la cui attività è divisa in filiali/sezioni dislocate sul territorio. 1.4 Profili di osservazione della realtà aziendale Sono tre profili di osservazione della realtà aziendale ovvero quello della struttura, della dinamica e del rapporto con il sistema ambientale. STRUTTURA Lo svolgimento dell'attività aziendale richiede l'esistenza e l'utilizzabilità di adeguate condizioni produttive. Tra queste troviamo quelle controllabili di fatto da parte dell'azienda, ovvero le risorse aziendali, e le condizioni produttive di contesto, che sfuggono al suo dominio. Per struttura s'intende il sistema di risorse.

produttivefattori di produzioneinteragenti, queste risorse a volte assumono la veste di dimezzi produttivi rimunerati in forma esplicita; nello specifico la rimunerazione in certicasi si presenta sotto forma di costo, in altri sotto forma di utile di periodo. In ognicaso la rimunerazione deve essere esplicita ovvero corrispondere a una ciframonetaria, si essa misurata o meno da una variazione numeraria negativa. I fattoriproduttivi quindi sono risorse esprimibili in termini monetari, infatti la differenza trarisorse fattori e risorse non fattori risiede proprio nella possibilità di rilevazione delcapitale lavoroloro valore. Per la dottrina aziendalistica il lavoro e il capitale sono i due fattoriprimitivi della produzione, di entrambi è portatore l'uomo: nel primo caso egli presta lapropria attività rimanendo interessato come persona all'azienda, nel secondo casoinvece, pur non inserendosi come persona nell'unità produttiva resta ad essointeressato

per l'utilizzazione del capitale fornito e il compenso che può eventualmente trarne. Il capitale da solo è sterile, come anche il lavoro è inanimato, perciò entrambi i fattori sono necessari congiuntamente per lo svolgimento dellagestione. Il fattore primigenio lavoro solitamente si concreta nell'attività decisionale o nella attività esecutiva, anche se queste possono essere viste come due estremi tra i quali vi è una fitta gamma di lavori intermedi che racchiudono entrambi i caratteri. L'elemento primigenio capitale può assumere varie forme: è disponibile in vestemonetaria, come generico potere di acquisto, in seguito trova specializzazione convertendosi in fattori produttivi specifici che possono avere carattere materiale o immateriale nel caso in cui siano privi fisicità. Tali fattori specifici possono essere inoltre in relazione alla loro possibilità di utilizzo: alcuni elementi esauriscono la

L'oroutilità in un solo atto produttivo altri invece sono ad uso durevole e partecipano a più atti produttivi, senza esaurirsi in un unico ciclo di produzione, in questo caso si tratta di fattori pluriennali.

I fattori di cui l'azienda si avvale per la formazione della propria struttura produttiva possono provenire dall'esterno oppure trovare origine al suo interno: nel primo caso provengono dall'ambiente in cui l'azienda opera nel secondo, invece, dalla stessa attività produttiva, si tratta di fattori tangibili o intangibili che l'unità operativa produce al suo interno, per necessità o per convenienza, a volte saltuariamente o con una certa continuità. Si pensi ad esempio a elementi come conoscenze, competenze, creatività, dedizione al lavoro, possedute da una particolare reputazione, credibilità, fiducia e fedeltà azienda, ma anche di cui gode la stessa presso clienti e dipendenti. Si tratta di risorse immateriali che contribuiscono alla creazione di valore per l'azienda.

Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
23 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher gaiabruschi5 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia aziendale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pisa o del prof Gonnella Enrico.