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PROVENTI FINANZIARI
In questo caso le operazioni si avviano dal lato delle uscite con la concessione di un credito che
rileverà un –denaro e misurerà il costo di concessione del credito. Il circuito si concluderà nel
momento in cui viene restituito il denaro e quindi si rileva un +denaro che misura il ricavo di
riscossione del credito. Se è vantaggioso per colui che ha concesso il prestito rileverà un aggio, se
invece la differenza è negativa rileverà un disaggio. Alla restituzione della somma accreditata il
creditore si aspetta di rilevare dei proventi finanziari e quindi gli interessi passivi(per il debitore) e
attivi(per il creditore).
Schema generale di interpretazione dei fatti gestionali
E U
+DENARO +DENARO
+CREDITI DI FUNZIONAMENTO -CREDITI DI FUNZIONAMENTO
-DEBITI DI FUNZIONAMENTO +DEBITI DI FUNZIONAMENTO
RICAVO COSTO
+CAPITALE NETTO -CAPITALE NETTO
VENDITA PRODOTTI/SERVIZI ACQUISIZIONE FATTORI PRODUTTIVI
ACCENSIONE PRESTITO ESTINZIONE DEBITO
RISCOSSIONE CREDITO CONCESSIONE CREDITO
PROVENTI FINANZIARI ONERI FINANZIARI
INTERESSI ATTIVI INTERESSI PASSIVI
AGGIO DISAGGIO
Tutte le operazioni descritte finora possono essere racchiuse in questo schema generale. Da questo
schema generale possiamo dedurre uno schema semplificato rappresentato dai valori riguardanti i
debiti e i crediti di finanziamento nel settore numerario che a questo punto diventerà finanziario, e
nel settore degli investimenti e dei recuperi ci saranno solo l’incremento e il decremento del capitale
nello e le vicende del risultato economico.
Schema del capitale e del risultato economico
E U
+DENARO -DENARO
DI FINANZIAMENTO DI FINANZIAMENTO
+CREDITI -CREDITI
DI FUNZIONAMENTO DI FUNZIONAMENTO
DI FINANZIAMENTO DI FINANZIAMENTO
-DEBITI +DEBITI
DI FUNZIONAMENTO DI FUNZIONAMENTO
RICAVO COSTO
VENDITA PRODOTTI/SERVIZI ACQUISIZIONE FATTORI PRODUTTIVI
+CAPITALE NETTO -CAPITALE NETTO
REINTEGRO PERDITE DISTRIBUZIONE UTILI
Schema globale delle variazioni
Ogni singola operazione produce delle variazioni di valore che ci consente di misurare la variazione
conseguente alle operazioni del nostro capitale. Dallo schema originale delle operazioni ne
facciamo derivare 4 gruppi di operazioni, esattamente delle variazioni finanziarie positive e
negative e variazioni economiche positive e negative.
Settore finanziario
V.F.+ V.F.-
+DENARO -DENARO
DI FINANZIAMENTO DI FINANZIAMENTO
+CREDITI -CREDITI
DI FUNZIONAMENTO DI FUNZIONAMENTO
DI FINANZIAMENTO DI FINANZIAMENTO
-DEBITI +DEBITI
DI FUNZIONAMENTO DI FUNZIONAMENTO
Settore economico
V.E.+ V.E.-
Ricavi per vendita di fattori produttivi Costi per acquisto di fattori produttivi
+CAPITALE NETTO -CAPITALE NETTO
Esempi di operazioni
MISURAZIONE NEGATIVA MISURAZIONE POSITIVA
V.F.- V.F.+
V.E.- V.E.+
COMPENSAZIONE FINANZIARIA COMPENSAZIONE ECONOMICA
V.F.+ V.F.- V.E.+ V.E.-
ESERCIZI:
1-Ciclo di produzione
Supponiamo che l’azienda Beta acquisti materie prime per un importo pari a 7000€. Il pagamento
avviene secondo le seguenti modalità: 3000€ in contanti, per i restanti 4000€ l’azienda ottiene una
dilazione di pagamento del suo fornitore. Si proceda alla rilevazione delle variazioni relative al
momento dell’acquisto, nonché al momento della scadenza della dilazione.
ACQUISTO DI MATERIE
SETTORE FINANZIARIO V.F.+ V.F.-
-DENARO 3000€
+DEBITO 4000€
SETTORE ECONOMICO V.E.+ V.E.-
COSTO 7000€
SCADENZA DELLA DILAZIONE
SETTORE FINANZIARIO V.F.+ V.F.-
-DEBITI DI FUNZ. 4000€ -DENARO 4000€
SETTORE ECONOMICO V.E.+ V.E.-
2-Erogazione di dividendi
Si supponga che l’azienda Alfa al termine dell’esercizio provveda all’erogazione dei dividendi per
un ammontare pari a 15000€. Si rilevino le relative variazioni al momento dell’erogazione dei
dividendi. EROGAZIONE DEI DIVIDENDI
SETTORE FINANZIARIO V.F.+ V.F.-
-DENARO 15000€
SETTORE ECONOMICO V.E.+ V.E.-
-CAPITALE NETTO 15000€
EROGAZIONE DIVIDENDI
3-Finanziamenti attinti a titolo di prestito
Si supponga che l’azienda Gamma ottenga un finanziamento a titolo di prestito per un ammontare
pari a 10000€. Gli interessi da corrispondere alla scadenza ammontano ad un valore pari a 750€. Si
proceda alla rilevazione delle variazioni al momento dell’accensione del prestito e al momento della
restituzione. ACCENSIONE DEL PRESTITO
SETTORE FINANZIARIO V.F.+ V.F.-
+DENARO 10000€ +DEBITI DI FINANZ. 10000€
SETTORE ECONOMICO V.E.+ V.E.-
ESTINZIONE DEL PRESTITO
SETTORE FINANZIARIO V.F.+ V.F.-
-DEBITI DI FINANZ.10000€ -DENARO 10750€
SETTORE ECONOMICO V.E.+ V.E.-
COSTI 750€(INTERESSI PASSIVI)
4-Finanziamenti attinti
Si supponga che l’azienda Beta ottenga un finanziamento a titolo di prestito per un valore nominale
pari a 20000€. La somma erogata è pari a 15000€. Gli interessi da corrispondere alla scadenza
ammontano ad un valore pari a 1200€. Si proceda alla rilevazione delle variazioni al momento
dell’accensione e al momento dell’estinzione del prestito.
ACCENSIONE DEL PRESTITO
SETTORE FINANZIARIO V.F.+ V.F.-
+DENARO 15000€ +DEBITI DI FIN. 20000€
SETTORE ECONOMICO V.E.+ V.E.-
COSTO 5000€
(DISAGGIO DI EMISSIONE)
ESTINZIONE DEL PRESTITO
SETTORE FINANZIARIO V.F.+ V.F.-
-DEBITI DI FIN. 20000€ -DENARO 21200€
SETTORE ECONOMICO V.E.+ V.E.-
COSTO 1200€
(INTERESSI PASSIVI)
5-Finanziamenti attinti
Si supponga che l’azienda Alfa ottenga un finanziamento a titolo di prestito per un valore nominale
di 10000€. La somma effettivamente erogata ammonta ad un valore pari a 12000€. Gli interessi da
corrispondere alla scadenza ammontano ad un valore pari a 1500€. Si proceda alla rilevazione delle
variazioni al momento dell’accensione e dell’estinzione del prestito.
ACCENSIONE DEL PRESTITO
SETTORE FINANZIARIO V.F.+ V.F.-
+ DENARO 12000€ + DEBITI FIN. 10000€
SETTORE ECONOMICO V.E.+ V.E.-
RICAVO 2000€
(AGGIO DI EMISSIONE)
ESTINZIONE DEL PRESTITO
SETTORE FINANZIARIO V.F.+ V.F.-
-DEBITI FIN. 10000€ -DENARO 11500€
SETTORE ECONOMICO V.E.+ V.E.-
COSTO 1500€
(INTERESSI PASSIVI)
La veste giuridica dell’azienda
Quando un’impresa si costituisce deve affrontare il problema di quale forma giuridica scegliere. Per
forma giuridica si intende la tipologia d’impresa a cui farà capo l’azienda e le norme ad essa
conseguenti. Ci sono 3 tipologie possibili:
1-Impresa individuale;
2-Impresa societaria che si divide in diversi tipi di società;
3-Onlus;
La scelta della forma giuridica dipende da diversi fattori:
1-Dalla dimensione dell’impresa: al crescere delle dimensioni economiche(numero addetti, sedi
operative, ecc..) la forma giuridica più appropriata è quella societaria e,in particolare, la società di
capitali;
2-Dal grado di rischio;
3-Dal capitale di cui uno o più soggetti dispongono:il capitale assume un ruolo fondamentale poiché
ad esempio per avviare una società per azioni occorrono almeno 120.000€(capitale minimo per
costituire una S.P.A.), mentre per avviare una società a responsabilità limitata occorrono 10000€
(capitale minimo per costituire una S.R.L). Per la costituzione, invece, di imprese individuali la
legge non prevede alcun importo minimo. Nell’impresa individuale è lo stesso titolare, in quanto
soggetto giuridico, che risponde degli obblighi derivanti dall’attività aziendale. Il soggetto giuridico
dell’azienda è la persone, o le persone, alla quale si riferiscono i diritti e gli obblighi derivanti dalle
operazioni aziendali.
Le imprese societarie
Le imprese societarie si dividono in 2 gruppi:
1-Società a scopo di lucro: hanno come primo scopo il guadagno;
2-Società a scopo mutualistico: non hanno come primo scopo il guadagno;
Le imprese societarie si dividono in società di persone e società di capitali.
Le società di persone sono caratterizzate dalla centralità dei soci, i quali rispondono illimitatamente
e solidalmente per le obbligazioni verso i terzi derivanti dall’attività aziendale. La società
semplice(S.S) può avere ad oggetto solo l’esercizio di attività economiche non commericiali e non
ha personalità giuridica ma ha autonomia patrimoniale imperfetta e cioè vuol dire che i soci
rispondono alle obbligazioni non solo con il capitale sociale dell’azienda ma anche con il loro
patrimonio personale e quindi rispondono anche solidalmente poiché ognuno può essere chiamato a
pagare l’intero e illimitatamente poiché rispondono con il proprio patrimonio personale presente e
futuro. La società in nome collettivo(S.N.C) è simile all’S.S. poiché ha la stessa autonomia
patrimoniale imperfetta e i soci rispondono in modo solidale e illimitato, ma si differenzia da essa
poiché può avere ad oggetto l’esercizio di attività economiche commerciali. Nella società in
accomandita semplice(S.A.S) abbiamo un’autonomia patrimoniale imperfetta e abbiamo due tipi di
soci, gli accomandatari e gli accomandanti. Gli accomandatari rispondono illimitatamente e
solidalmente mentre gli accomandanti rispondono in base al capitale conferito e cioè in base a
quanto hanno investito.
Le società di capitali
Le società di capitali sono dotate di personalità giuridica. La caratteristica fondamentale delle
persone giuridiche è l’autonomia patrimoniale perfetta o limitazione della responsabilità. Per
autonomia patrimoniale perfetta si intende la separazione del patrimonio personale di ogni membro
della società, dal patrimonio sociale della persona giuridica. In altre parole non si può accedere al
patrimonio personale dei soci in caso di debiti, fallimento o pignoramento dell’impresa. Quindi ciò
comporta che in caso di debiti la persona giuridica non risponde solo con il suo patrimonio. La
società per azioni(S.P.A.) è dotata di personalità giuridica, ha un’autonomia patrimoniale perfetta e
in questo caso il capitale è diviso in azioni e l’importo minimo da investire è di 120.000€. La
società in accomandita per azioni(S.A.P.A) ha anch’essa il capitale diviso in azioni ma senza una
sogli minima di investimento ed è caratterizzata da due tipi di soci, gli accomandatari e gli
accomandanti. Gli accomandatari hanno un’autonomia patrimoniale imperfetta e quindi rispondono