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Regolamentazione

Appello 11 gennaio 2018 (1 appello)

1. Definizione di regolazione e di politica della concorrenza, non desiderabilità delle situazioni di monopolio, concetti di efficienza allocativa, produttiva e dinamica.

Le scelte di politica economica intraprese dal decisore pubblico possono avere diverse finalità (redistributive e di rimedio alle cause di fallimento). Lo stato può emanare alcune regole, che gli operatori devono rispettare:

  • interventi ex post, tentativo di limitare delle pratiche che le imprese cercano di porre in essere per incrementare i propri profitti.
  • economica: intervento ex ante, la regolazione deve evolversi al variare delle condizioni di mercato, in base all'andamento della domanda e al variare delle condizioni politico sociali.

L'obiettivo della politica della concorrenza è quello di distinguere tra il normale gioco della concorrenza, cioè il caso in cui...

L'impresa si trova in una condizione di vantaggio competitivo grazie alla propria abilità e alle pratiche ritenute scorrette. Una volta effettuata questa distinzione si deve intervenire solo laddove l'esercizio del potere di mercato porti a risultati sub-ottimali. Per questo la concorrenza deve quindi essere tutelata dagli abusi delle imprese.

Esiste solo un produttore che fronteggia l'intera domanda di mercato. In una situazione di monopolio, il monopolio rispetto alla concorrenza perfetta non è desiderabile perché la quantità prodotta è minore, il prezzo è più alto e si riduce il surplus totale perché c'è perdita netta. Questa perdita netta la vediamo per qualsiasi prezzo superiore ai costi marginali. Più è alto il prezzo, più amplia sarà la perdita di benessere sociale causata dal potere di mercato.

La concorrenza è lo strumento concettuale per raggiungere i tre tipi di efficienza:

  1. Efficienza allocativa
  2. Efficienza produttiva
  3. Efficienza dinamica
Efficienza allocativa: assumendo data la tecnologia si ha efficienza allocativa quando si realizza l'uguaglianza tra costo marginale, ricavo marginale e prezzo. La dimostrazione che in un mercato concorrenziale si ha efficienza allocativa è contenuta nei due Teoremi del Benessere. Efficienza produttiva: i produttori riescono a ottenere la combinazione di fattori produttivi che minimizza il costo di produzione e quindi i beni sono prodotti al minor costo possibile. In concorrenza perfetta nessun produttore potrà sostenere costi superiori a quelli degli altri concorrenti perché il prezzo è dato. Efficienza dinamica: consiste nel processo di miglioramento continuo (es. sviluppo tecnologico). C'è una correlazione tra concorrenzialità del mercato e grado di innovazione in quello stesso mercato. 2. Con riferimento alla regolazione dei servizi di pubblica utilità: A) Peculiarità dei servizi di pubblica utilità a rete. Liberalizzazione e gli interventi necessari per la liberalizzazione delle infrastrutture

C) Il legislatore ha previsto in alcuni casi una deroga alla separazione contabile, prevedendo congiuntamente l'applicazione a tali soggetti di una tariffa parametrica (basata su parametri di settore) al posto di una individuale (basata sui costi dichiarati nei bilanci delle singole imprese). Si spieghi le motivazioni.

I servizi di pubblica utilità sono i beni o i servizi per cui si ritiene utile per il benessere collettivo, che tutta la collettività ne possa beneficiare. Le dimensioni possono essere generali (piano nazionale) o locali (aree locali). Spesso questi servizi sono caratterizzati dalla presenza di una rete per la fornitura del servizio stesso.

A) È un essential facility: è indispensabile per erogare il servizio, è spesso possibile l'utilizzo da parte di più operatori (c'è non rivalità), la domanda di utilizzo della rete.

La rete dipende dalla domanda per il servizio finale: la duplicazione non è desiderabile.

Ci sono due tipologie di rete: one way network (rete collega varie fasi della filiera produttiva, ad esempio la rete elettrica) oppure two way network (rete collega utenti o punti diversi nello spazio, ad esempio la rete telefonica).

Le caratteristiche della rete sono:

  1. La complementarietà della rete (i settori sono caratterizzati da sistemi, un singolo componente avrebbe poco o nessun valore in assenza di un bene complementare)
  2. Esternalità (l'utilità di accedere al servizio dipende dal numero di altri utenti che usano quella rete)
  3. Switching costs (i costi di cambiamento hanno l'effetto di trattenere i clienti)
  4. Economie di scala e sunk costs (la costruzione delle reti comporta costi fissi, mentre i costi variabili sono bassi quindi ci sono economie di scala, gli investimenti in questo settore sono specifici e quindi i costi sono difficilmente recuperabili)

B) consiste in

Interventi di riforma mirati alla rimozione delle restrizioni alla liberalizzazione della concorrenza in un dato mercato. In particolare, si eliminano i vincoli legali e strutturali all'ingresso di nuovi operatori per aumentare la competizione. Per liberalizzare occorre agire sulle infrastrutture e dunque sul monopolio in 3 modi: - Acceso di terze parti in regime di esenzione: il regolatore impone al proprietario obblighi di accesso a terzi soggetti, poiché l'infrastruttura è essenziale. - Regolazione tariffaria: il regolatore definisce le nuove tariffe, con l'obiettivo di promuovere l'efficienza nel settore, la flessibilità, l'incentivazione degli investimenti... - Separazione verticale: Separando verticalmente le fasi della filiera dall'infrastruttura per via diverse ragioni: problemi della corretta ripartizione dei costi, incentivi allo sviluppo della rete, sussidi incrociati, discriminazione.

Nell'accesso alle infrastrutture, la presenza di un operatore verticalmente integrato pone un particolare problema per l'autorità che deve definire la tariffa, perché ci sono delle voci di costo comuni all'intera società e l'impresa (dato che siamo in un mercato con asimmetria informativa) potrebbe allocare i propri costi in modo sproporzionato, assegnandone una quota maggiore all'attività di rete e ottenendo così un riconoscimento tariffario più elevato rispetto ai costi effettivi (sussidi incrociati). Quando un'impresa continua a detenere il controllo della rete e allo stesso tempo compete nelle fasi liberalizzate, può ostacolare i concorrenti, distorcendo la competizione e creando inefficienze. Questo problema può essere risolto imponendo delle forme di separazione tra le imprese che operano nelle attività concorrenziali e quelle che svolgono servizi infrastrutturali (eliminando l'assetto).

verticalmente integrato). Ci sono diversi tipi di separazione verticale, in particolare la è unseparazione contabile processo in cui rete e servizio rimangono in capo alla stessa società, ma questa deve suddividere le voci del bilancio tra le due attività. Questo processo risolve il problema dei sussidi incrociati tramite un maggior controllo sulle tariffe. Un ulteriore grado di separazione implica l'inserimento delle diverse attività in divisioni distinte, questo favorisce la riduzione di comportamenti anti-competitivi, ma non risolve il problema dell'incentivo all'innovazione.

3. Indicare i criteri di valutazione sostanziale applicati dall'autorità antitrust nell'ambito del controllo preventivo delle operazioni di concentrazione. provocano un rafforzamento di un'impresa non in virtù di una Le operazioni di concentrazione sua crescita interna, ma bensì attingendo a economie di terzi. Questo fenomeno è in

Grado di realizzare notevoli vantaggi per le imprese sia sotto il profilo dell'efficienza produttiva, sia sotto quella allocativa. Queste operazioni comportano modifiche della struttura delle imprese interessate, tali da provocare modifiche durevoli delle condizioni di concorrenza di mercato.

Dal punto di vista antitrust il controllo è preventivo. Le fattispecie che ricadono nelle concentrazioni sono diverse: fusione, acquisizione o costituzione di un impresa comune a pieno titolo.

Il principale criterio di valutazione applicato dalle autorità nazionali e comunitarie è il Test di consiste nel valutare se una concentrazione sia in grado di costituire o rafforzare una dominanza, posizione dominante e sia capace di ridurre in misura sostanziale e durevole la concorrenza. In primo luogo, è necessario trovare il mercato interessato dall'operazione e poi i prodotti che sono ricompresi. È di fondamentale importanza il calcolo della quota di mercato: se le quote

La quota inferiore al 20% si presume compatibile, se è tra il 40 e il 50% possono rivelarsi dei problemi. Successivamente, si valuta la concentrazione: se è inferiore a 1000, l'operazione non ha causato un deterioramento delle condizioni concorrenziali sul mercato. Nel giudicare gli effetti di una concentrazione sul mercato interessato, è necessario considerare anche la dimensione nella quale si proietta, quindi è stata posta enfasi alla potenziale, cioè la probabilità che in futuro nuovi concorrenti si possano affacciare al mercato interessato, ridimensionando il potere dell'impresa dominante e sulle barriere all'entrata.

Appello 7 gennaio 2019 (1 appello)

  1. Definizione politica della concorrenza, obiettivi, potere di mercato etc. sono messe in atto da un decisore pubblico, ex post col tentativo di limitare le pratiche che le imprese mettono in atto per incrementare solo il

La politica della concorrenza è un insieme di politiche e leggi finalizzate ad assicurare che la concorrenza sul mercato non subisca limitazioni tali da arrecare danno alla società. Gli obiettivi della politica della concorrenza sono:

  • Benessere sociale: il beneficio che gli agenti economici ottengono dagli scambi reciproci. Aggrega il surplus dei consumatori e dei produttori.
  • Benessere dei consumatori vs benessere sociale totale: è difficile dire quale benessere le autorità privilegiano, pare che l'obiettivo sia quello dei consumatori, dato che è meno difficile da valutare. Ma anche questo ha delle criticità come il fatto che non tiene conto dei profitti delle imprese, anche se sono detenute dai consumatori stessi e una riduzione dei profitti graverebbe anche su di loro.
  • Difesa delle piccole imprese: un trattamento a favore delle piccole imprese per difenderle dall'abuso di quelle più grandi.
  • Promozione del proprio profitto.
dell'integrazione del mercato • Libertà economica, equità, combattimento
Dettagli
A.A. 2020-2021
33 pagine
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SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/01 Economia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher riccigiulia1997 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Mercato, concorrenza e regolamentazione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Oglio Livia.