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I REATI DEL CODICE PENALE E LE DISPOSIZIONI COLLEGATE

Estensione della responsabilità degli enti per gli illeciti amministrativi dipendenti

da reato.

Per combattere la corruzione dei pubblici funzionari è stata introdotta nel nostro ordinamento la

responsabilità delle persone giuridiche, e degli enti privi di personalità giuridica, per determinati

delitti, commessi nell'interesse o a vantaggio di questi: responsabilità, definita amministrativa, di

competenza del giudice penale.

I reati per i quali può essere fatta valere la responsabilità amministrativa dell'ente sono quelli di:

corruzione, malversazione, indebita percezione di erogazioni, truffa e frode informatica

commesse a danno dello Stato o di altro ente pubblico. Sono stati poi inseriti: delitti di falsità di

monete, in carte di pubblico credito e in valori di bollo; i reati societari previsti del codice civile; i

delitti di terrorismo; i delitti di schiavitù e tratta; associazione per delinquere. di tipo mafioso,

finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, riciclaggio, impiego di denaro, beni o utilità di

proveienza illecita. Delitti di devastazione e pubblica intimidazione.

Nell'art. 419 c.p. <<Devastazione e saccheggio>>: <<Chiunque commette fatti di devastazione o

di saccheggio è punito con la reclusione da otto a quindici anni>>.

Nell'art. 420 c.p. <<Pubblica intimidazione col mezzo di materiale esplodente>>:

<<Chiunque, al solo fine di incutere pubblico timore o di suscitare tumulto o pubblico disordine,

fa scoppiare bombe, mortaretti o altre macchine o materie esplodenti, è punito con la reclusione

da sei mesi a tre anni>>.

Competenza giurisdizionale e coordinamento dell'azione penale.

Ciascuno Stato membro si adopera per far sì che la propria competenza giurisdizionale copra

almeno i casi in cui i reati: sono stati commessi interamente o parzialmente nel suo territorio,

indipendentemente dal luogo in cui l'organizzazione criminale è stabilita o esercita le sue attività

criminali; sono stati commessi da un suo cittadino; oppure sono stati commessi a beneficio di una

persona giuridica stabilita nel territorio di tale Stato membro.

Se un reato rientra nella giurisdizione di più Stati membri, ciascuno dei quali è legittimato ad

esercitare l'azione penale in relazione ai medesimi fatti, gli Stati in questione collaborano per

stabilire quale di essi perseguirà gli autori del reato al fine di accertare l'azione penale in un unico

Stato membro. A tale scopo gli Stati membri possono avvalersi dell'Eurojust, per agevolare la

cooperazione tra le rispettive autorità giudiziarie, nonchè coordinare le loro azioni.

Si tiene conto dei seguenti fattori:

 Lo Stato membro nel cui territorio sono stati commessi i fatti;

 Lo Stato membro di cui l'autore del reato ha la nazionalità o nel quale è residente;

 Lo Stato membro di origine delle vittime;

 Lo Stato membro nel cui territorio è stato trovato l'autore del reato.

SULLA SPECIFICITA' DELLA REPRESSIONE DELLE FORME DI CRIMINALITA' ORGANIZZATA

E L'AUTONOMIA DELLE FIGURE DELITTUOSE ASSOCIATIVE

Posizione dei problemi e definizione dell'oggetto della ricerca.

Bisogni di coordinamento e omogeneizzazzione internazionali di superamento delle differenze e

delle divisioni fra i sistemi giuridici e istituzionali dei vari Stati, sono essenziali per la repressione

delle forme di criminalità organizzata.

Nel nostro Paese, l'espressione "criminalità organizzata" ha incominciato a essere usata alla metà

degli anni settanta, in relazione ai fenomeni dei sequestri di persona e di diffusione degli

stupefacenti e alla comparsa dei primi gruppi terroristici. Con l'espansione dei fenomeni

organizzativi delle attività delittuose hanno assunto maggiore rilevanza complessiva, le figure

delittuose autonome associative. In particolare, le figure di <<Associazioni con finalità di

terrorismo o di eversione dell'ordine democratico>>, <<dell'ordinamento costituzionale>>, di

<<Associazione di tipo mafioso>>.

Le ragioni di coordinamento e omogeneizzazzione internazionali riguardano le agenzie, le

tecniche e le attività investigative, le discipline del processo, della custodia cautelare e della prova,

di prevenzione, dei controlli e delle misure patrimoniali, del segreto e della funzione di controllo

degli istituti bancari, del riciclaggio, fiscali.

Il comportamento criminale non è più dominio esclusivo dei singoli, bensì anche di

organizzazioni che pervadono la società civile. La criminalità si organizza sempre più oltre e

attraverso le frontiere nazionali, approfittando anche della libera circolazione delle merci, dei

capitali, dei servizi e delle persone. Le innovazioni tecnologiche come Internet ed i servizi di

banca elettronica si rivelano strumenti utili per commettere reati o per trasferire i proventi in

attività apparentemente lecite.

La frode e la corruzione assumono proporzioni molto ampie, a danno tanto dei cittadini come

delle istituzioni. A fronte dell'evoluzione di queste attività criminose, lo sviluppo di mezzi efficaci

di prevenzione e repressione deve procedere di pari passo.

E pertanto è necessario cercare, a livello europeo, di ottimizzare le sinergie nella cooperazione tra

forze di polizia e autorità giudiziarie; inoltre, pervenire a <<definizioni comuni, norme comuni e

una metodologia comune>>.

Il principale movente della criminalità organizzata è la ricerca del profitto finanziario, che l'attira

verso un numero sempre maggiore di campi d'attività in cui sorge la possibilità di reati

economicicome: corruzione, contraffazione, frode dell'IVA e altra frode fiscale, pirateria, frode ai

danni degli interessi finanziari della Comunità, e le impone pure di riciclare in seguito i proventi.

E' stato formulato l'invito ad adottare un'azione comune volta a rendere perseguibile penalmente,

nell'ordinamento giuridico di ciascuno Stato membro, l'appartenenza di una persona, presente sul

suo territorio, ad un'organizzazione criminale a prescindere dal luogo, all'interno dell'Unione, in

cui tale organizzazione è concentrata o in cui perpetra la sua attività criminosa. Il Consiglio

dell'Unione Europea ha sottolineato, inoltre, <<quanto sia importante per ogni Stato membro

disporre di una normativa ben sviluppata e di ampia portata nel settore della confisca dei proventi

da reato e del relativo riciclaggio. Fra l'altro, di <<istituire procedure speciali per rintracciare,

sequestrare e confiscare i proventi del reato>>.

Infine, tra le <<Raccomandazioni>> alla <<Prevenzione della criminalità organizzata>>, si è fatto

riferimento alla necessità di <<rafforzare la trasparenza nella pubblica amministrazione>>. Va

fatto rilevare come nel Trattato sull'Unione Europea, fra gli obbiettivi de <<L'azione comune nel

settore della cooperazione giudiziaria in materia penale>>, <<la progressiva adozione di misure

per la fissazione di norme minime relative agli elementi costitutivi dei reati e alle sanzioni, per

quanto riguarda la criminalità organizzata, il terrorismo o il traffico illecito di stupefacenti>>.

Lotta contro il tettorismo.

Il terrorismo costituisce una delle più gravi violazioni dei valori universali di dignità umana,

libertà, uguaglianza e solidarietà, rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali sui quali è

fondata l'Unione europea. Esso rappresenta inoltre uno dei più seri attentati alla democrazia e allo

Stato di diritto, principi che sono comuni agli Stati membri e sui quali si fonda l'Unione europea.

L'elaborazione di un quadro giuridico comune a tutti gli Stati membri e, nella fattispecie, di una

definizione armonizzata dei reati di terrorismo, ha consentito di sviluppare ed espandere la

politica antiterrorismo dell'Unione europea.

In questi ultimi anni la minaccia del terrorismo si è rafforzata ed evoluta rapidamente. Tali cellule

terroristiche si collegano a reti internazionali e ricorrono sempre più alle nuove tecnologie, in

particolare a internet.

Internet è utilizzato per ispirare e mobilitare reti terroristiche locali e singoli individui in Europa,

e costituisce inoltre una fonte di informazioni sulle risorse e sui metodi terroristici, fungendo così

da <<campo di addestramento virtuale>>. Attività quali la pubblica provocazione per commettere

reati di terrorismo, il reclutamento e l'addestramento a fini terroristici.

Reati connessi ad attività terroristiche.

Si intende per: "pubblica provocazione per commettere reati di terrorismo", la diffusione di un

messaggio con l'intento di istigare a commettere dei reati. Qualora tale comportamento dia luogo

al rischio che possano essere commessi uno o più reati.

"addestramento a fini terroristici" l'atto di fornire istruzioni per la fabbricazione o l'uso di

esplosivi, armi da fuoco o altre armi o sostanze nocive o pericolose al fine di commettere dei reati.

Ciascuno Stato membro adotta le misure necessarie per garantire che siano considerati reati

connessi ad attività terroristiche i seguenti atti intenzionali;

Pubblica provocazione; reclutamento a fini terroristici; addestramento a fini terroristici; furto

aggravato con l'intenzione di commettere un reato; estorsione commessa con l'intenzione di

perpretare un reato; redazione di un falso documento amministrativo con l'intenzione di

commettere un reato.

GLI ISTITUTI DI COOPERAZIONE GIUDIZIARIA INTERNAZIONALE

La cooperazione giudiziaria nel circuito europeo.

Dopo la precisazione che l'obbiettivo di lungo periodo deve essere rappresentato

dall'armonizzazione dei sistemi processuali e penali dei diversi Stati, è proprio con il Trattato di

Amsterdam che s'individua nel mutuo riconoscimento delle decisioni giudiziali lo strumento

idoneo a rendere più efficienti le procedure di cooperazione giudiziaria.

Con il Trattato di Lisbona, entrato in vigore 1° dicembre 2009, si è compiuto un ulteriore passo

nella costruzione di uno spazio penale europeo, rafforzando l'efficienza e la legittimità

democratica dell'Unione. Introducendo il mutuo riconoscimento, quale elemento che impone

l'esecuzione di una decisione adottata nello Stato richiedente.

Eurojust, organo creato nel 2002, ha lo scopo di promuovere il coordinamento d'indagini e

procedimenti giudiziari fra gli Stati membri dell'Unione europea nella loro azione contro le forme

gravi di criminalità organizzata e transfrontaliera. Con Eurojust la

Dettagli
Publisher
A.A. 2017-2018
54 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/17 Diritto penale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher cesco91yt di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fondamentali di Diritto penale transnazionale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Catania o del prof Zappulla Angelo.