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Germania: il disfacimento della repubblica di Weimar accelera l'asvolta estremista a destra

Dovuta in particolar all'inefficienza dei governi minoritari della Zentrum a fronte della crisi economica, parallelamente alla situazione italiana Hitler diventa cancelliere poiché si fa interprete degli interessi della borghesia industriale. Nel '33 viene emanato il decreto presidenziale sulla "difesa del popolo e dello Stato" che in un'unica soluzione abolisce tutte le libertà costituzionali, che sancisce la svolta totalitaria insieme al successivo decreto sui pieni poteri, cui segue il commissariamento dei Lander, il boicottaggio delle imprese ebree, l'espulsione dai pubblici uffici degli oppositori politici con la conseguente creazione della Gestapo (polizia politica, fa arresti preventivi senza l'autorizzazione della magistratura). Dopo la morte di Hinderburg Hitler assume la carica di presidente del Reich. Nel '34 vengono aboliti i sindaci.

elettivi e iconsigli federali, segue l'abolizione dei sindacati. Anche qui assistiamo ad un ampliamento del Welfare state con le assicurazioni contro gli infortuni; all'uso politico del diritto penale accompagnato da norme speciale che ampliano i poteri della polizia, delle SS e della giustizia militare. Questi regimi si configurano come un rifiuto del sistema liberale, rifiuto che si manifesta nei regimi autoritari (Austria), militari (Jugoslavia e paesi balcanici) fino ad arrivare alle dittature (Spagna e Portogallo). L'Urss occupa un posizione peculiare che si impone come modello del socialismo, giuda del movimento internazionale dei partiti comunisti attivi nei paesi europei. (Rivoluzone russa 1917). Le democrazie rappresentative sopravvivono solo nei paesi con una lunga tradizione liberale (UK, Francia) e impegnate sul fronte del risanamento economico interno presteranno poca attenzione alle vicende del continente. L'Italia si inserisce nel gioco diplomatico, in dupliceiniziando con il tag

e terminando con il tag

, il testo formattato sarà il seguente:

Da unaparte gli accordi di Locarno (conferma dei confini stabiliti nel Trattato di Versailles e disarmo-tentato processo distensivo tra le potenze europee, appoggia però tutti i movimenti nazionalisti nell'area balcanica e centrorientale) col "Patto a quattro" (revisione dei trattati di pace) si accredita come potenza mediatrice. Mussolini si appresta al rilanciare la domanda interna tramite l'espansione coloniale in Etiopia (verrà sanzionata dalla Società delle Nazioni), aprendo una frattura con quanto stabilito nei patti precedenti, assumendosi il ruolo di fautore del predominio degli Stati totalitari, sancendo la frattura con la stipula dell'Asse Roma-Berlino nel '36 volto alla condivisione di un comune indirizzo di politica estera (riconoscimento del mar mediterraneo come mare italiano e appoggio alle rivendicazioni coloniali tedesche), che da sostegno a Francisco Franco. L'alleanza italo-tedesca viene sancita

Dall'adesione dell'Italia al Patto Anticomitern. Inizio Seconda guerra mondiale: 1 settembre 1939

Entrata in guerra dell'Italia: 10 giugno 1940

1941 Hitler invade l'Urss, Usa entrano in guerra dopo l'attacco a Pearl Harbor

Punti istituzionali: dopo lo sbarco americano in Sicilia il Gran Consiglio vota un ordine del giorno favorevole al passaggio del comando delle forze armate al re, il quale solleva Mussolini dall'Incarico e lo fa arrestare. L'incarico di governo viene affidato al generale Badoglio. Si ricompongono i partiti, che danno all'opinione pubblico un'alternativa al governo monarchico-militare. L'armistizio viene firmato 3 settembre 1943.

La Germania reagisce occupando l'Italia centrosettentrionale, nella quale dopo la liberazione di Mussolini verrà istituito lo Stato fantoccio della Repubblica di Salò. L'Italia è spaccata in 2 ma la sopravvivenza del Regno è garantita dagli alleati al centro-sud.

Il Comitato di liberazione nazionale rivendica il voto popolare per la decisione della forma di Stato. Si opta per il compromesso istituzionale, Vittorio Emanuele III abdica in favore del figlio Umberto ma è chiaro sin da subito a Bonomi che il Comitato è favorevole ad un governo schiettamente democratico. Dopo la lotta partigiana a fianco degli alleati (sfondamento linea gotica il 25 aprile 1945) i partigiani non si riconoscono più nel governo Bonomi e si costituisce il governo Parri che nel luglio '45 istituisce il Ministero per la Costituente col compito di definire gli strumenti per lo studio della costituzione e la legge elettorale. – partiti: PCI, PSIUP, Partito d'Azione (per smembrato per contrati ideologici), PLI, PDL (Democrazia del lavoro, Bonomi) - In quel periodo la Consulta nazionale pur non avendo poteri decisionali è un equivalente funzionale del Parlamento sulle questioni inerenti la legge elettorale e il referendum. Il governo Parri si

Dimette alla fine del '45 a causa di conflitti interni. Assume la guida del governo DE Gasperi (PPI) che nel '46 2 D.L.lgt stabilisce la data per l'elezione della costituente, un sistema elettorale con forte impianto proporzionale, e con l'altro si definiscono i poteri della costituente e i rapporti tra essa e il governo. Viene associata all'elezione della costituente il referendum per la scelta della forma istituzionale. Ultimo iter della transizione istituzionale. Il potere legislativo resta delegato al governo durante la fase costituente, a eccezione delle materie costituzionali, delle leggi di ratifica dei trattati internazionali e delle leggi elettorali.

Caratteristiche: il PCI (Togliatti) abbandona l'impianto leninista optando per l'unità nazionale (formula della democrazia progressiva, che opera una frattura tra pratica e teorie/ no alla rivoluzione che espropria i capitalisti, la classe operaia può governare senza prendere il potere).

Da qui in poi (’43) la politica italiana sarà in mano alla DC e ai giochi di coazione per mantenere il potere. La DC (Scelba, Piccioni, Gonella) si presenta come contraltare alle sinistre, partito presso cui si fonda la futura classe dirigente democristiana (Andreotti, Fanfani, Luzzatti, Dossetti), eredita le linee programmatiche del PPI (decentramento, riforma agraria fondata sulla piccola proprietà). Sul piano internazionale De Gasperi preferisce gli accordi con USA nel processo di costruzione della Repubblica parlamentare. I partiti di massa adesso sono: PCI, DC, PSIUP (partito socialista italiana di unità proletaria, Nenni). Si creano nonostante gli attriti ideologici il blocco dei social-comunisti. Il presidente dell’Assemblea Saragat (PSIUP) opta per la costruzione di un robusto collegio dirigente (Commissione dei 75) composto in proporzione alla consistenza numerica dei gruppi parlamentari con il compito di elaborare una costituzione da sottoporre.

All'Assemblea. Cambiamenti istituzionali:

Preponderanza della nuova organizzazione partitica a struttura rigida in contrapposizione debole organizzazione basata sulle personalità politiche dell'epoca liberale;

Costituzione lunga e programmatica (enunciazione particolareggiata dei principi fondamentali e della struttura dei poteri pubblici);

Rigida = sottoposta a procedura aggravata di revisione/maggioranza rinforzata, 2/3 dei parlamentari; doppio lettura con ricorso a referendum popolare se le modifiche sono votate a maggioranza semplice;

Al fine di impedire provvedimenti contrari ai principi del Testo la Corte costituzionale è incaricata di giudicare la legittimità della legislazione ordinaria.

La Costituzione entra formalmente in vigore il 1 gennaio 1948, rappresentando una discontinuità rispetto all'assetto politico-istituzionale tradizionale, sia per i contenuti che per il modo in cui si svolge l'approvazione.

Riprende i tratti dello Stato liberal-democratico,

aggiornato alla lucedel dibattito degli anni '30 e '40, reggendosi su tre punti cardine: sovranità popolare, partiti politici, funzione di governo. Si mette daparte il vecchio Stato liberale di diritto e si esalta la sovranità popolare. Nessuna forza politica è disposta a concedere all'altra la possibilità di essere portatrice di un indirizzo politico e di farsi interprete del popolo sovrano, poiché dopo l'esperienza fascista i costituenti concepiscono la maggioranza come istituto da tenere sempre sotto controllo tramite l'opposizione, possiamo quindi parlare di democrazia consociativa, a conferma di ciò è dedicato spazio alla questione solo in 5 articoli nel testo costituzionale, il che non rende ben definita la posizione del governo. I punti essenziali in questa parte del testo sono dedicati alla centralità del Parlamento, organizzato su una struttura bicamerale, alla costituzione rigida con controlli di costituzionalità,

alla tutela delle minoranze e alla relativadebolezza del capo del governo. A tutto ciò va aggiunto l’impiantoproporzionale della legge elettorale che sebbene non specificato neltesto, è stato utilizzato per l’elezione dell’Assemblea e sarà poiincorporato nella legge ordinaria per il rinnovo del Parlamento nel1948. Alla legge ordinaria si rinviano – tratto dalla Costituzione – ledecisioni su alcuni temi in dibattito e in discussione (ordinamentoregionale, degli enti locali e della Presidenza del CDM). Nel processocostituente va quindi individuato un “pacchetto” minimo di regolecondivise da tutte le parti, al quale dovrà seguire una seconda fasedi attuazione e di adattamento tramite il ricorso agli strumenti dellalegge ordinaria e secondo le procedure e i principi indicati nellaCarta costituzionale. I tratti distintivi della nostra Costituzione(incompletezza e natura programmatica) creano un sistema digaranzie reciproche,

Finalizzate a posticipare la discussione di questi temi che hanno creato divergenze tra le forze politiche. La novella democrazia dei partiti si reggerà sul consenso della direzione politica di questi soggetti, ai quali spetta il compito di trovare una soluzione alle questioni lasciate aperte durante l'elaborazione della Costituzione. Indubbiamente la Carta costituzionale costituisce una discontinuità sul piano politico istituzionale ma l'ordinamento dello Stato, e soprattutto l'amministrazione non conosce una profonda frattura. Vengono riportati nell'alveo della tradizione liberale temi come il principio dell'imparzialità dell'amministrazione, l'accesso tramite concorso, e limiti al diritto di appartenenza ai partiti per alcune categorie di funzionari: magistrati, militari di carriera, personale di polizia nonché d

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A.A. 2019-2020
61 pagine
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SSD Scienze politiche e sociali SPS/03 Storia delle istituzioni politiche

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher l.provenza93 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia delle Istituzioni politiche e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Palermo o del prof Scichilone Giorgio.