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Metodi di Archivio
Il primo modo in cui gli psicologi sociali possono osservare i fenomeni consiste nel non raccogliere alcun dato. È utile quando i ricercatori sono interessati all'effetto degli eventi sociali sul comportamento (soprattutto se gli eventi studiati si sono verificati nel passato). È problematico in quanto i dati, non essendo stati raccolti pensando a ricerche di tipo psicologico sociale, potrebbero non essere disponibili e non fornire informazioni utili.Approcci Correlazionali
La ricerca correlazionale è il primo approccio che risponde totalmente al metodo scientifico. Prevede di misurare due o più variabili e di esaminare quanto sono tra loro collegate. Le correlazioni sono, generalmente, ricavate dai dati ottenuti tramite survey (indagine di ricerca che pone domande, con interviste o questionari ad un campione rappresentativo di una popolazione o categoria). È utile poiché, grazie alla tecnica del survey, è possibile fareRiferimento a campioni molto ampi e costi contenuti; poiché, essendo somministrate su ampia scala, i ricercatori possono avere maggiori certezze sulla possibilità di generalizzare i risultati ed estenderli. È problematico poiché c'è l'assenza di manipolazione sperimentale, quindi non è possibile determinare la direzione causale tra le variabili; poiché, se i questionari non sono accuratamente costruiti, possono essere male interpretati dai partecipanti, ci possono essere bias di risposta e tendenza dei partecipanti a scegliere le alternative più "nette" (come "completamente d'accordo" e "per nulla d'accordo", ignorando le alternative centrali).
METODI SPERIMENTALI
L'esperimento è il metodo di ricerca preferito in psicologia sociale che consente anche di fare inferenze di causalità. Sono il modo migliore per confermare o confutare le teorie sul comportamento.
La variabile indipendente è quella che viene manipolata dallo sperimentatore; la variabile dipendente è quella che si modifica in relazione alla precedente manipolazione dell'altra. I partecipanti sono assegnati ad uno dei due gruppi (controllo e sperimentale) in modo casuale.
Caratteristiche della richiesta: i partecipanti desumono delle informazioni che fanno loro intuire ciò che lo sperimentatore si aspetta che accada, modificano il loro comportamento in base a ciò.
Effetti dello sperimentatore: lo sperimentatore potrebbe, senza rendersene conto, influenzare la prestazione o la risposta dei partecipanti.
Soluzione: doppio cieco = lo sperimentatore ignora le ipotesi e quale sia la condizione del partecipante.
ESPERIMENTI IN LABORATORIO
Il laboratorio è una stanza apposita, in cui i partecipanti vengono testati o osservati. Può essere attrezzato (televisioni, microfoni, videocamere, ecc.) o provvisto di sola scrivania e sedia.
utile poiché c'è il massimo controllo delle condizioni (quindi c'è basso pericolo di variabile confondente); hanno una validità interna alta e un'alta ripetibilità.
È problematico poiché il livello elevato di controllo delle condizioni rende l'esperimento piuttosto artificiale; poiché manca di validità esterna; risulta difficile applicare le conclusioni di un esperimento svolto in laboratorio al comportamento che ha luogo in un contesto naturale.
-ESPERIMENTI SUL CAMPO
L'esperimento può anche essere effettuato in un ambiente naturale, cioè sul campo. È utile poiché ha maggiore validità esterna ed è meno soggetto alle caratteristiche della richiesta rispetto a quello in laboratorio (poiché i partecipanti in genere ignorano di prendere parte ad una ricerca).
È problematico poiché la situazione non è controllabile quanto in quello in laboratorio,
Quindi risulta difficile eliminare l'impatto delle influenze esterne; poiché è impossibile assegnare in maniera casuale i partecipanti ad una condizione.
METODI QUALITATIVI
La ricerca qualitativa si basa sull'idea che i ricercatori non siano semplici osservatori passivi del fenomeno che stanno studiando, ma che partecipino attivamente allo studio, insieme alle persone che stanno studiando. Il ricercatore è essenziale per l'interpretazione dei dati e ha accesso a una comprensione migliore e più ricca del comportamento osservato (potendolo interpretare come conoscenza vissuta in prima persona).
Mezzi: interviste strutturate e semi-strutturate, focus group, osservazione.
Approcci: ricerca etnografica, teoria radicata, psicologia sociale critica.
Il costruttivismo sociale afferma che la realtà e i significati sono costruiti attraverso l'interazione sociale.
ETICA DELLA RICERCA
I problemi etici hanno una notevole rilevanza per gli psicologi sociali,
Poiché la ricerca sociale coinvolge sempre le persone. Il codice etico italiano è guidato da tre principi generali: competenza, integrità professionale, responsabilità sociale.
Cinque temi trattati, sia nel Codice etico italiano che in quello americano, sono importanti:
- Benessere dei partecipanti: è fondamentale che il benessere fisico e psicologico dei partecipanti sia salvaguardato.
- Inganno: per evitare i problemi causati dalle caratteristiche della richiesta, è importante che i partecipanti non conoscano gli obiettivi della ricerca. Quindi, molti studi di psicologia sociale implicano una qualche forma di "inganno". Confederato = attore che finge di essere un qualsiasi partecipante allo sperimento.
- Riservatezza: ai partecipanti a ricerche di psicologia sociale si chiede spesso di rivelare informazioni di natura personale o intima.
- Consenso informato: i partecipanti danno il loro consenso totale e spontaneo per iscritto.
ATTRIBUZIONE (capitolo 2)
La spiegazione del comportamento altrui è oggetto d'indagine della ricerca sull'inferenza sociale e sulla cognizione sociale (=processi di pensiero attraverso i quali conosciamo le altre persone).
L'attribuzione non riguarda tanto i fatti, quanto la comprensione del modo di applicare le regole dei modelli al comportamento sociale quotidiano.
SCIENTISTA INGENUO
Fritz Heider (1958): gli individui sono motivati da due bisogni primari
- Il bisogno di una visione coerente del mondo
- Il bisogno di esercitare un controllo sull'ambiente
Questa aspirazione alla coerenza e alla stabilità, alla capacità di prevedere e controllare, può indurre le persone a comportarsi come scienziati ingenui (=sottopongono a una verifica razionale e logica le proprie ipotesi sul comportamento altrui).
’EORIA DELL ATTRIBUZIONEL’attribuzione causale è un bisogno fondamentale dell’individuo, poiché conferisce al suo mondo un significato, lo rende comprensibile, definibile e prevedibile, così da ridurre l’incertezza (Heider).
L’essere umano ha la propensione ad attribuire l’intenzionalità propria della sua specie a cose che hanno poca o nessuna capacità di possedere una tale intenzionalità.
TIPI DI ATTRIBUZIONE
- Attribuzione interna (o personale): spiegazione che individua una causa interna all’individuo
- Attribuzione esterna (o situazionale): spiegazione che individua una causa esterna all’individuo
Es. personalità, umore, capacità, attitudini…
Es. le azioni degli altri, la natura della situazione, le pressioni sociali, il caso…
Stabilità: il grado in cui le cause sono relativamente stabili e permanenti rispetto a condizioni temporanee e
Controllabilità: la misura in cui le cause possono essere influenzate dagli attori oppure essere imprevedibili Compiere attribuzioni Attribuzione = conclusione alla quale possiamo giungere nel tentativo di spiegare il comportamento individuale. Teoria dell'inferenza corrispondente Jones e Davis (1965): gli individui cercano di attribuire l'azione compiuta da un attore a una caratteristica stabile della personalità. Un'attribuzione disposizionale, essendo stabile e costante, è una conclusione molto più valida per prevedere un comportamento futuro. Le cause disposizionali di un comportamento ci aiutano a soddisfare il nostro bisogno di coerenza e di un mondo prevedibile. Corrispondenza tra comportamento e personalità (elaborando tre tipi di informazione): 1. Desiderabilità sociale: il grado in cui il comportamento osservato rispetta oppure viola le norme sociali 2. Scelta: se il comportamento è stato scelto liberamente,È molto più probabile che sia il risultato di una caratteristica della personalità o di un'attitudine sottostante.Effetti non comuni: quando un comportamento ha un'unica conseguenza e non una serie di possibili conseguenze - MODELLO DELLA COVARIAZIONE
Kelley (1967): la causalità viene attribuita utilizzando il principio della covariazione. Se qualcosa deve essere considerata la causa di un comportamento particolare, deve essere presente quando il comportamento è presente e assente quando questo è assente (quindi, deve co-variare).
Giungere ad un'attribuzione interna o esterna (necessari tre tipi di informazioni):
1. Consenso: quanto la reazione delle persone nella scena sia simile a quella della persona target (la sua presenza implica una causa situazionale, l'assenza una causa disposizionale)
2. Coerenza: quanto la persona bersaglio (che viene giudicata) reagisca in modo simile in situazioni diverse (la sua presenza implica unacausa disposizionale (l'assenza di una causa situazionale). 3. Distintività: quanto la persona bersaglio reagisca in modo simile in contesti sociali diversi (la sua presenza implica una causa disposizionale, l'assenza una causa situazionale). L'impatto combinato delle tre determinerà il tipo di attribuzione e bisogna cercare di stabilire la presenza/assenza di questi tre tipi di informazione. ERRORI DI ATTRIBUZIONE Descrivono la tendenza a compiere un tipo di attribuzione, interna o esterna, invece di un'altra. Le attribuzioni compiute in questo modo non sono necessariamente errate, ma sono fatte in modo più veloce e meno scrupoloso, affidandoci all'istinto e a ciò che sentiamo. - ERRORE FONDAMENTALE DI ATTRIBUZIONE Jones e Harris: la persona osservata è l'aspetto più saliente della situazione e, perciò, un'attribuzione interna div