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PSICOLOGIA SOCIALE
Per molti anni gli psicologi sociali hanno discusso su chi incidesse di più tra situazione
scocioambientale e disposizioni della persona, ma il vero interesse è come queste interagiscono per
determinare i nostri pensieri, sentimenti e azioni, cioè quali tipi di situazioni particolari portano
specifici tipi di persone a comportarsi in modi specifici.
2. le
Il comportamento dipende da una visione socialmente costruita della realtà:
cognizioni, i sentimenti e i comportamenti degli individui sono sociali di natura, perché coinvolgono e
sono influenzati da altre persone con cui interagiamo per tutta la vita. Ma anche quando siamo soli ne
sentiamo l’influenza e quindi la nostra visione della realtà è modellata dai nostri collegamenti con gli
altri: le nostre figure di riferimento ci forniscono dei continui feedback. Leon Festinger (1954)
sottolinea che fare riferimento ai nostri “comparatori” sociali è un processo essenziale per capire noi
stessi. Ogni giorno cerchiamo di giustificare le nostre azioni basandoci su chi è significativo per noi: la
nostra conoscenza e il conseguente comportamento sono prodotti della reale società in cui viviamo.
3. Fritz
Il comportamento è fortemente influenzato dalla nostra cognizione sociale:
Heider (1958) sottolinea il ruolo importante delle relazioni causali sulle e delle azioni altrui nel
determinare il comportamento delle persone. Percepiamo che ci sono diverse persone che svolgono un
ruolo importante nella nostra esistenza quotidiana, perciò spendiamo molto tempo ed energia
pensando alle loro azioni cercando di comprender loro e le ragioni di quello che dicono e fanno: il
modo in cui ogni individuo tenta di comprendere gli altri, oltre alla precisione della comprensione,
influenza molto il suo comportamento sociale.
4. Il metodo scientifico è il modo migliore per comprendere il comportamento
la scienza è il modo migliore per capire cause e conseguenze di pensieri, sentimenti e
sociale:
comportamenti della vita sociale. La psicologia sociale enfatizza il metodo scientifico e utilizza
l’approccio del metodo sperimentale come base: esso implica la formulazione di ipotesi sulla base di
modelli teorici preesistenti, la speculazione e l’osservazione sistematica o casuale. Le ipotesi sono
predizioni in base alle quali determinate variabili indipendenti possono causare qualcosa in termini di
variabili dipendenti, le quali vengono espresse (operazionalizzate) per la valutazione empirica della
loro veridicità. La riproducibilità dell’esperimento è carattere fondamentale di questo metodo, poiché
protegge dall’incidenza delle circostanze ed è un’arma contro le frodi sperimentali: l’alternativa alla
scienza è il dogma o il razionalismo, in cui la comprensione si basa sull’autorità che dice cose
definitivamente vere (antichi filosofi, leader carismatici, religione). ! 8
PSICOLOGIA SOCIALE
Modulo 2
IL PENSIERO SOCIALE
Gli psicologi della Gestalt hanno proposto che gli individui costruiscono attivamente la
comprensione della realtà: la mente seleziona quali parti di informazioni individuare e le organizza in
una rete di conoscenze. Gli stessi psicologi anno elaborato esercizi di percezione visiva per dimostrare
l’attività della mente mentre costruisce significati (esercizi il fatto che lo
con disegni a più interpretazioni):
stesso stimolo fisico possa essere visualizzato in più di un modo dimostra che chi percepisce ha un
ruolo attivo nell’elaborare ciò che è percepito (= il tutto è più della somma delle sue parti). Questo ha
influenzato la psicologia sociale e aperto quesiti: si ipotizza che la mente, quindi, assuma un ruolo
attivo anche nel plasmare come una persone attribuisce un senso alle persone, alle idee e agi eventi.
• Quali sono i processi mentali specifici attraverso i quali si costruisce una comprensione
significativa del mondo sociale? E come?
Per rispondere a queste domande nasce la Social Cognition negli anni 70, che si focalizza sulle
modalità in cui organizziamo le impressioni per costruire immagini mentali apparentemente reali
(schemi) e delle scorciatoie (euristiche cognitive) che imbocchiamo int questo processo, oltre che di
come gli uomini cercano di spiegare il comportamento.
1. LA PERCEZIONE INTERPERSONALE : è lo studio sulla formazione delle impressioni e
la percezione della persona.
- fin dal primo impatto descriviamo le persone
La formazione delle impressioni:
rifacendoci ai tratti della personalità, esprimendo impressioni influenzate da alcune informazioni più
che da altre. Solomon Asch (1946) sostiene che alcuni attributi (tratti centrali) sono fortemente
correlati nelle nostre menti ad altri numerosi attributi (tratti periferici): questo ci consente di fare
inferenze su una persona fino a formare facilmente un’impressione integrata. (serie di esperimenti di
Asch in cui alcuni soggetti dovevano formarsi un’impressione di qualcuno descritto con una lista di tratti di personalità.
Le liste vengono modificate, manipolando tratti centrali come “freddo vs dotato di calore umano”: questo sposta il
giudizio da persona calcolatrice a persona saggia).
Ma come fanno le persone a decidere quali sono i tratti centrali e quali i periferici? Secondo
Asch si tratta del processo di “Correlazione Cognitiva” che rimanda ad un modello della Gestalt
chiamato “configurazionale”, un modello olistico (contrapposto al modello algebrico).
a. Il modello configurazionale prevede che ci si formi un’impressione globale degli altri
attraverso forze unificanti: in questo modo le forze possono modificare parzialmente un singolo
tratto, se serve per garantire l’unità. Così, ogni tratto subisce modifiche a seconda del contesto in
cui deve inserirsi: il significato associato al contesto fa emergere componenti e dimensioni diverse,
esprimibili con formule linguistiche specifiche (“intelligente” sostituito da “brillante” per un artista,
! 9
PSICOLOGIA SOCIALE
“dotato” per un bambino, “saggio” per un anziano). È un’ipotesi concettuale di tipo unitario e di
livello sovraordinato.
b. Il modello algebrico invece è un modello elementaristico e suppone che la formazione
dell’impressione globale derivi da valutazioni sistematiche dei singolo tratti esaminati, poi
giustapposti, come fosse una combinazione additiva tra tratti positivi e negativi. È un’ipotesi
processuale, guidata dai dati in ingresso.
- Le distorsioni (Biases) nella formazione delle impressioni
1) Effetti “primacy” e “recency”:
Primacy —> l’ordine della presentazione delle informazioni (esperimento di Asch: sei tratti descrittivi,
in ordine dai più positivi ai percepiti come più negativi, per un gruppo e invertito l’ordine per l’altro gruppo di
partecipanti. I tratti presentati all’inizio hanno fortemente influenzato l’impressione finale, positiva o negativa a seconda
Le prime informazioni agiscono come ancoraggi cognitivi iniziali e quindi si
del gruppo e della lista).
ipotizza che funzionino come i tratti centrali. Le prime impressioni su una persona sono difficili da
cambiare.
Recency —> quando le informazioni più recenti hanno più impatto sul destinatario (accade
quando si è distratti o scarsamente motivati a conversare con qualcuno). Sono più comuni.
2) Positività e negatività: in assenza di informazioni le persone tendono a percepire le
informazioni migliori degli altri e a formare un’impressione positiva ( Sears, 1983). Tuttavia
un’informazione negativa attrae la nostra attenzione e assume un significato sproporzionato, perché
siamo sbilanciati verso la negatività (Fiske, 1980). Cambiare un’impressione negativa alla luce delle
successive informazioni positive è molto difficile da cambiare, rispetto al contrario. Siamo sensibili alle
informazioni negative perché:
a. L’informazione inusuale è distintiva, attraggono più l’attenzione rispetto alle usuali che sono
nella norma (Skowronski & Carlston, 1989)
b. Implicano un potenziale pericolo, anche se indirettamente, quindi il loro riconoscimento ha
un valore adattivo per l’individuo e la specie.
3) I costrutti personali e le teorie implicite di personalità:
- Secondo George Kelly le persone sviluppano convinzioni idiosincratiche durature su cui
basare i propri giudizi e, tra queste convinzioni, gli attributi sono i più importanti per formulare un
giudizio sulle persone. Abbiamo diversi sistemi di costrutti personali e probabilmente si organizzano
in modo da formare differenti impressioni sulla stessa persona: si sviluppano nel tempo come forme
di adattamento della percezione della persona e quindi resistono al cambiamento.
- Tendiamo a sviluppare teorie implicite della personalità, vere e proprie filosofie sulla natura
umana (Wrightsman, 1964), principi generali relativi a quali caratteristiche si combinano per
formare certi tipi di personalità (esempio da Rosenberg & Sedlak, 1972: si tende a presumere che le persone
Molte di queste teorie sono ampiamente condivise
intelligenti siano anche gentili ma non egocentriche). ! 10
PSICOLOGIA SOCIALE
all’interno della stessa cultura, ma differiscono da altre culture; sono tuttavia resistenti al
cambiamento e possono essere organizzate idiosicraticamente sulla base di esperienze personali
(Smith & Zarate, 1992).
4) L’apparenza fisica: è molto probabile che l’apparenza fisica abbia un effetto primacy, essendo
una delle prime informazioni di cui disponiamo. Secondo Zebrowitz e Collins (1997) le impressioni
basate sull’aspetto fisico possono essere estremamente accurate. Uno dei giudizi immediati riguarda
quanto troviamo una persona attraente: si tende a pensare che chi ci attrae fisicamente abbia anche
buone qualità e una “bellezza interiore, spirituale e morale” (Schiller, 1882). Tuttavia formare
impressioni sulla base dell’apparenza può avere anche effetti indesiderabili (esempio da Knapp, 1978: negli
USA gli uomini alti sono considerati attraenti e hanno compensi economici più alti del 10% rispetto agli uomini alti
meno di 1,83 m - esempio da Heilman e Stopeck, 1985: i dirigenti maschi considerati attraenti sono anche considerati
più capaci dei meno attraenti —> interessante che per quanto riguarda le donne è esattamente il contrario).
5) Gli stereotipi: le impressioni che si formano sono fortemente influenzate da assunzioni
pienamente condivise sulla personalità, sugli atteggiamenti e sui comportamenti di individui in base ai
gruppi di appartenenza (etnia, sesso, nazionalità, razza). In genere si tende a creare un’impr