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CELLULE KILLER

Popolazione eterogenea che presenta recettori Fc-μR o Fc-γR (per IgM e IgG) capaci di legare anticorpi mediante la loro porzione Fc attivata a sua volta dal legame Fab-Ag AZIONE CITOTOSSICA CELLULO-MEDIATA → ANTICORPO-DIPENDENTE

Esempio: cellula può presentare proteine Opsonizzazione: legame avirali espresse sulla membrana oppure ponte che un anticorpo svolge tra un antigene, legato con la espresse da MHC I legame anticorpo → porzione Fab, e una cellula che Ag cellula killer uccide cellula legata da → abbia un recettore specifico per anticorpo- la porzione Fc attivata. dipendente

CELLULE NATURAL KILLER

Cellule prive di TCR, CD4, CD8 e Fc-γR in grado però di riconoscere cellule in talune situazioni:

  • Infezione cellulare
  • Evoluzione neoplastica (tumore)
  • Rigetto di trapianto

Le cellule NK agiscono sulla base di segnalamenti non ancora del tutto chiariti. Rappresentano il secondo principale

Il meccanismo anti-infezioni intracellulari in termini di immunità naturale delle cellule è rappresentato dalle cellule NK e dall'interferone γ. Questi meccanismi non specifici sono in grado di proteggere l'organismo prima che intervengano i meccanismi specifici.

I macrofagi fagocitano le cellule infette e liberano IL-1, presentando poi l'antigene con MHC per attivare i meccanismi specifici di tipo II, come i linfociti T helper che riconoscono l'antigene tramite il recettore TCR-sp. Una volta attivato, il linfocita T produce proliferazione di linfociti T TCR-sp., linfociti B BCR-sp. e crea una memoria di linfociti B e T.

Nel caso di infezioni virali, le cellule NK e l'interferone γ svolgono un ruolo importante. Le cellule NK riconoscono le cellule infette e le distruggono. L'interferone γ, invece, promuove la proliferazione dei linfociti T TCR-sp., dei linfociti B BCR-sp. e contribuisce alla creazione di una memoria di linfociti B e T.

I meccanismi effettori dell'immunità cellulo-mediata includono la citotossicità diretta. Questa può essere antigene-specifica, in cui le cellule effettrici sono i linfociti T citotossici killer, oppure cellulo-mediata anticorpo-dipendente (ADCC), in cui le cellule aventi recettori Fc-μRe Fc-γR si legano alla porzione Fc degli anticorpi per distruggere le cellule bersaglio.

Complemento 137

dell'anticorpo legato all'antigene (opsonizzazione)

3. CITOTOSSICITÀ SPONTANEA: cellule effettrici sono le cellule natural killer che sono in grado di riconoscere e distruggere cellule tumorali in assenza di un'evidente sensibilizzazione specifica, e inoltre, la loro attività non viene "ristretta" dagli antigeni di istocompatibilità;

CITOTOSSICITÀ INDIRETTA 138

INTERLEUCHINE (LINFOCHINE)

Citochina = Le citochine sono mediatori polipeptidici, non antigene-specifici, che fungono da segnali di comunicazione fra le cellule del sistema immunitario e fra queste e diversi organi e tessuti. Le citochine prodotte da cellule del sistema immunitario sono dette linfochine o interleuchine.

(IL-1): prodotta durante la fagocitosi soprattutto da macrofagi attivati

INTERLEUCHINA-1

Funzioni PROINFIAMMATORIE

Vasodilatazione agevola fuoriuscita di elementi corpuscolati del sangue proliferazione di granulociti e macrofagi

Contribuisce

all'attivazione dei linfociti T helper (affinché siano più attivi al colloquio con APC) e alla maturazione e all'espansione clonale dei linfociti B BCR-specifici

Stimola linfociti T a produrre IL-2

È il pirogeno endogeno = causa febbre

Fagocitosi è sia effetto che causa dell'infiammazione

poiché appunto libera IL-1(IL-2):INTERLEUCHINA-2

Prodotta da T helper attivati

Induce proliferazione di linfociti B e T attivati e cellule NK

Meccanismo di autoesaltazione: IL-2 prodotta dai linfociti T induce proliferazione di altri linfociti T che presentano a loro volta recettori per IL-2 e produrranno IL-2

Previene malattie autoimmuni promuovendo la differenziazione di alcune cellule T immature in cellule T regolatorie che sopprimono altre cellule T che sono altrimenti innescate per attaccare le normali cellule sane del corpo.

Citochina Prodotta da Induce

Interleuchina-1 Macrofagi attivati Stimola T helper a produrre

IL-2 - Iniziatore della risposta infiammatoria

INFIAMMAZIONE→Interlechina-2 T helper attivati Proliferazione B e T attivati

  • Promuove la sintesi di Ac da parte dei linfociti B
  • Stimola la proliferazione e la tossicità sia dei linfociti Tc e
  • delle cellule NK

Meccanismo di autoesaltazione

  • CELLULO-MEDIATA e UMORALE→Interleuchina-3 T helper attivati Proliferazione e differenziamento di T immaturi
  • Attiva eosinofili e promuove l'attività fagocitaria e
  • citotossica dei macrofagi INFIAMMAZIONE→Interleuchina-4 T helper attivati Proliferazione B attivati UMORALE→Interleuchina-6 Fibroblasti, macrofagi e T Promuove maturazione finale dei linfociti B e la sintesi deglihelper anticorpi, mediatore del processo infiammatorio con IL-1

Interleuchina-8 Ruolo chemiotattico?

Colony Stimulating Factor Macrofagi Proliferazione di macrofagi e granulociti

CSF (fattori stimolanti laproliferazione di coloniecellulari)

Tumor Necrosing Factor

TNFα da macrofagi TNFα: citotossicità verso cellule tumorali(TNF) attivati, linfociti, monociti, TNFβ: azione verso cellule tumorali e cellule bersagliocellule NK È uno dei principali meccanismi di lisi cellulare nell’ambitoTNFβ: linfociti T attivati dell’immunità cellulo-mediata139I fattori di necrosi tumorale (TNF) sono secreti dai macrofagi e dai linfociti T in risposta all’azione delleinterleuchine. Il rilascio di questi fattori ha numerose conseguenze:Maggiore produzione di proteine del complemento• Innalzamento della temperatura corporea• Maggiore vasodilatazione• Aumento del tasso catabolico• Shock settico (forte calo di pressione e morte)• Macrofago (APC) fagocita Ag eproduce IL-1 che attiva linfociti Te B e stimola i linfociti T aprodurre IL-2. I linfociti T helperriconoscono Ag presentato damacrofago e producono IL-4 cheinduce la proliferazione dilinfociti B BCR-sp (se produconoIL-2 eIFNγ stimolano risposta cellulo-mediata). Linfociti B leganti Ag vengono riconosciuti e attivati dal T helper TCR-sp, si evolvono quindi in plasmacellule da cui derivano anticorpi e cellule della memoria.

Fagocitosi Ag fa produrre al macrofago IL-1, la quale porta all'attivazione di linfociti B (che producono plasmacellule e poi anticorpi e cellule della memoria) e di linfociti T helper.

I linfociti T helper producono poi IL-2 che causa proliferazione di linfociti T e B attivati e cellule NK.

I linfociti T citotossici distruggono cellula bersaglio con meccanismo perforina-like. = meccanismo di difesa antivirale

INTERFERONI

Gli interferoni sono proteine prodotte dalle cellule infettate dai virus, se si riconosce la presenza di RNA a doppio filamento all'interno della cellula si ha la de-repressione di geni che codificano per interferone α e interferone β.

Gli interferoni vengono liberati all'esterno della cellula andando ad allarmare cellule eventualmente non

ancoravirus-infette per fare in modo che, se e quando, verranno infettate avranno già attivi i meccanismi aspecifici antivirali al loro interno.

Inducono le altre cellule vicine a resistere all'infezione

  • Stimolano i GB ad innescare la risposta infiammatoria e immunitaria

All'interno della cellula si avrà la progressione di due differenti meccanismi:

  • Produzione di endonucleasi; distruzione degli acidi nucleici virali
  • Endonucleasi = enzima idrolitico che scinde il legame fosfodiesterico all'interno di una catena polinucleotidica, dividendola in due polimeri

Meccanismi capaci di inibire la sintesi proteica; inibizione della produzione virale

  • Interferone

Struttura Prodotto da Indotto da Azione

  • α Proteina Leucociti, Virus RNA Inibisce i virus macrofagi doppia catena, att. cellule eterologhe
  • β Glicoproteina Fibroblasti Virus e acidi nucleici prodotti da batteri Inibisce i virus
  • γ Lipoproteina Linfociti T Ag Migliora efficienza
con cui le cellule infette processano gli attivati antigeni virali e li presenta ai Tc (induce aumento dell'espressione di molecole esposte dai macrofagi con MHC II → Amplifica la risposta di T (CD4 e CD8) e NK (no azione antivirale) CELLULO-MEDIATA → Interferoni e cellule NK sono i principali meccanismi antivirali a carattere naturale 141 SCHEMA IMMUNITÀ UMORALE E IMMUNITÀ CELLULO-MEDIATA 142 143 144 IMMUNITÀ MUCOSALE O LOCALE Meccanismi immunitari specifici che si realizzano a livello delle mucose. I nutrienti che assumiamo vengono assorbiti dalla mucosa intestinale ed entrano nel circolo, il problema dell'immunità mucosale svolta a livello intestinale è quello di gestire il not-self degli Ag alimentari e in parallelo gestire le comunità dei not-self sulle superfici mucosali (fuori = gestione, non difesa) Sistemi innati non specifici mucosali sono: muco, ciglia, secrezioni, movimenti peristaltici, succo gastrico, lattoferrina e
  • lisozima
  • Sistema specifico mucosale: IgAS; mentre in circolo sono presenti le IgA
  • Le situazioni possono essere:
    • Sulla mucosa;
    • Dentro la mucosa;
    • Sotto la mucosa (sottomucosa);
    • Organismo.
  • Sulle mucose, soprattutto quella intestinale, sono presenti grandi quantità di antigeni (alimentari, microbici, virali, ecc.), in che modo ci difendiamo?
  • Sulle mucose sono presenti cellule M che effettuano dei prelievi a campione di quello che è presente sulla superficie sia intestinale che bronchiale (i due principali compartimucosali dell'organismo) che possono essere antigeni alimentari, microbici, ecc.
  • Ciò che viene prelevato viene portato a livello della sottomucosa verso i centri linfoidi associati alle mucose dove avremo la classica triade necessaria per la produzione di anticorpi = linfociti B, cellule APC e linfociti Thelper
  • Sulla base di ciò che è stato presentato, vengono prodotte IgA contro quei determinati antigeni che
erano• stati prelevati a caso dalla superficie<p>Le IgA vengono prodotte in forma dimerica e, nel risalire<br>verso la superficie, acquisiscono un ulteriore componente<br>chiamato frammento secretorio, sintetizzato dalle cellule<br>epiteliali, che prende il nome di “S” formazione IgA<br>Il frammento secretorio ha due funzioni:</p><ul><li>Ancoraggio della IgA sulla mucosa</li><li>Maggiore resistenza all’azione di</li><li>enzimi digestivi</li></ul><p>A questo punto le IgA prodotte possono ritornare in superficie o andare in circolo. Se riportate in superficie<br>andranno a dar luogo a:Neutraliz
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Publisher
A.A. 2021-2022
185 pagine
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SSD Scienze agrarie e veterinarie AGR/16 Microbiologia agraria

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher stella.dfc di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di microbiologia ed epidemiologia veterinaria e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Teramo o del prof Tiscar Pietro Giorgio.