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ALE LE

1. TURISMO MOTIVAZIONALE: tipologia di turismo di 30 anni fa, si concentra sulle passioni,

desideri, motivazioni che influenzano la scelta turistica. (per esempio, scialpinismo, canoismo, aree

archeologiche, mangiar bene…)

La montagna in questo caso non sarebbe scelta in quanto tale, ma in qualità di contenitore all’interno del

quale si può svolgere una determinata attività; quindi in qualità di contenitore di singole motivazioni.

2. TURISMO ESPERIENZIALE: tipologia di turismo di 15 anni fa, obiettivo non è tanto quello di

vedere luoghi più o meno nuovi, ma è fare nuove esperienze, situazioni, che la routine quotidiana

difficilmente concede. (per es. escursioni, visite a città, tour enogastronomico, cena tipica…).

Si aggiunge quindi un ulteriore gradino rispetto al turismo motivazionale, non ci si accontenta più di

soddisfare passioni, ma si mira a fare esperienze nuove. (Gli agriturismi in Italia sono cresciuti dal 1996

ad oggi di 20000 unità, e il loro vantaggio è sempre stato l’offerta di una esperienza che altri non

offrono, tra cui il “ritorno alla campagna”).

Chi ha avuto successo quindi? Chi è riuscito ad offrire sempre nuove esperienze al cliente. (esempio

azienda in Umbria che offre agli ospiti la possibilità di fare materialmente la vendemmia e acquistare

l’anno successivo il vino prodotto da loro stessi), (altro esempio agriturismo in alto Adige che offre la

“cura delle mele” derivante dall’antica Roma).

3. TURISMO EMOZIONALE: da 8 anni fa ad oggi, l’esperienza nuova in questa tipologia può anche

andar bene, ma per raggiungere una vera soddisfazione si devono provare nuove emozioni (leggere libri

più volte, vedere film più volte). Possono essere anche stesse esperienze, ma sicuramente si avranno

diverse emozioni. Ad oggi il turista avrà quindi delle motivazioni, delle esperienze da ricercare, ma

soprattutto guarderà alle nuove emozioni, provare un qualcosa che fino al giorno prima non si era

provato. Chi vende turismo deve sapere ed essere in grado di dare nuove emozioni se si intende essere

competitivi.

Le motivazioni fondamentalmente non mutano più di tanto nel tempo, per cui è necessario capire le

esperienze ricercate, ma soprattutto saper offrire una pluralità emozionale.

19-10-18

Nel 2010 l’organizzazione mondiale per il turismo fece una stima di quello che da lì a dieci anni

sarebbe accaduto, in termini di incrementi di flussi turistici nel mondo. (vedi grafico)

PREVISIONI 2020 TURISMO (Fonte: UNTWO)

Nel fare questa ricostruzione, sono partiti dagli anni 50 fino ad arrivare al 2010. Il motivo di questa

ricostruzione risiede nel provare ad intuire ciò che sarebbe accaduto nei successivi dieci anni; da questa

ci si rese conto di alcuni elementi di sicuro interesse.

Sull’asse delle ordinate troviamo la dimensione del flusso turistico, espressa in “milioni di persone” e,

sull’asse delle ascisse abbiamo il tempo, espresso in anni.

Le fasce di vari colori (sovrapposte) riguardano l’andamento dei vari grandi mercati turistici (N.B.

Sono flussi turistici per paese di origine, non per destinazione!)

Quindi, la domanda che ci si è posta è:I turisti che viaggiano, da dove partono, da dove provengono?

Un ragionamento del genere non era stato ancora fatto a livello mondiale, non ci si era chiesti da dove

provenissero i turisti e, soprattutto, ci si era chiesti poco o nulla come sarebbe andata a finire. E’ la

prima volta che si inseriscono all’interno di questi ragionamenti alcuni mercati che, fino a qualche

tempo prima, risultavano inesistenti.

Noi abbiamo il “triangolo scaleno” in blu, più basso di tutti perché è il più grande, che è il mercato

europeo.

In quel periodo, chi fa turismo? Tanti, ma soprattutto gli europei. Quindi i flussi turistici partono, per

grandissima parte, dai paesi europei. Come si sono comportati? Sono cresciuti costantemente!

Domanda all’aula: Abbiamo avuto una fase di sviluppo in termini di andamento di flussi turistici?

Così, a occhio, guardando come si comporta il grafico, possiamo affermare che grandi cambiamenti

nelle regole e negli equilibri alla base dei flussi turistici provenienti dall’Europa, non ce ne sono stati.

Ricordate che abbiamo più volte detto che,per quanto riguarda il fenomeno quantitativo tempo,

possiamo avere un andamento lineare o “frastagliato” (vedi grafico sottostante), ma è un andamento

che nel tempo si dimostra costante, anche se c’è una forte crescita.

q t

Abbiamo, ancora, detto più volte che è possibile affermare la presenza di un fenomeno differente dalla

crescita, chiamiamolo sviluppo se vogliamo, quando ci troviamo di fronte ad una situazione del genere:

(vedi grafico sotto)

q t

Quando dopo un periodo più o meno lungo, non ha importanza, i dati che sembrano rispecchiare una

regola, ad un certo punta sembra accadere qualcosa. Questo qualcosa fa saltare in aria gli equilibri

precedenti.

Io mi sento di affermare che, questo qualcosa di diverso, in Europa non c’è stato!

ATTENZIONE, è ovvio che il dato del 1950 è molto più piccolo del dato del 2010, ma non è così

difficile intuire che ho avuto un fenomeno di crescita costante. Questo non vuol dire che “stiamo messi

male”.

Esempio: un ragazzo che comincia a lavorare, si suppone che aggiunga al suo reddito 100€ in più ogni

anno (1200 - 1300 - 1400 - 1500, ecc.) se, da un momento all’altro, la sua busta paga diventa di 10000

€ al mese, vuol dire che è successo qualcosa (promozione o cose simili)! Si è rotto un equilibrio

interno.

In Europa (intesa come luogo di partenza dei turisti), questo qualcosa non è accaduto! Semplicemente,

di anno in anno è cresciuto il numero di turisti, è cresciuto il numero di vacanze che fanno le stesse

persone, è cresciuto il fenomeno turistico in uscita dall’Europa, ed anche in termini interessanti!

Tuttavia, c’è un messaggio molto più interessante all’interno di questo grafico: questo messaggio lo

possiamo intuire andando a selezionare “il fenomeno giallo”, che riguarda l’Asia e i Pacifico, e

riportandolo all’interno di un altro grafico:

Flussi

in

Uscita 198 202 t

0 0

Il fenomeno giallo si comincia a vedere non prima del 1980, e ha un andamento crescente.

Fino al 1980-90, chi erano i cinesi che andavano in vacanza? Quelli che vincevano i viaggi premio

aziendali perché erano stati “impiegati dell’anno”, quindi la vacanza era il viaggio premio per 10

persone su 10.000, perché erano stati i più “bravi”.

Perché non esistevano i flussi turistici cinesi? ll regime non prevedeva le ferie ( i sindacati stanno

nascendo in questi anni). Il regime ti diceva se dovevi studiare o lavorare, e prevedeva orari di lavoro,

non esisteva riposo settimanale o ferie, un’economia chiusa. Qual era il risultato? Il risultato era che la

Cina non conosceva il resto del mondo e il resto del mondo non conosceva la Cina. Da un punto di

vista economico, molti non avevano neanche i soldi per andare fuori, ci si basava su un’economia di

sussistenza.

Cosa accade negli anni 80-90 poi 2010 fino ad arrivare ai nostri tempi? Passaggi sociali, culturali ed

economici importantissimi!

Varie realtà, non solo asiatiche, cominciano ad aprirsi e ad avere fortissimo interesse economico nel

resto del mondo. L’Europa per la Cina, e viceversa, rappresentano un interessantissimo luogo/territorio

di investimento economico!

Fino agli anni ‘80 la conoscenza della Cina da parte dell’Europa era veramente ridotta al minimo.

Quando c’era la guerra in Iran, gli americani dicevano: “bombardamento chirurgico, morti solo militari,

nessun civile con problemi”. Gli Iracheni, di contro, accusavano gli americani di aver colpito ospedali,

città e via dicendo. Da dove sono arrivate le informazioni veritiere? Gli studenti universitari Iracheni

hanno comunicato, tramite internet (prima che lo vietassero) con gli studenti universitari nel resto del

mondo, dicendo che gli americani sì avevano bombardato una caserma, ma in prossimità di essa vi era

un ospedale.

Oggi, se io voglio sapere non ho problemi, se voglio fare vacanza ho tantissimi strumenti per decidere

dove fare vacanza, ma soprattutto ci sono una serie di elementi che mi colpiscono senza che io me ne

possa render conto. Perché io, essere umano, consumatore, sono una spugna, assorbo tutto ciò che

arriva! Quello che arriva va ad influenzare tutte le scelte della mia vita, e tra queste, ovviamente, va ad

influenzare anche la scelta turistica.

La scelta turistica NON È’ una scelta banale! Ognuno è ciò che mangia, ognuno è ciò che legge,

ognuno è quel che viaggia! Faccio turismo sulla base di ciò che io sono! Questo vuol dire che farò

sempre la stessa tipologia di turismo? Assolutamente no! Quello che sono oggi lo sarò ancora ma in

modo diverso fra 30 anni.

Il turismo che facciamo rispecchia ciò che noi siamo.

Il turista russo, nel momento in cui diventa ricco, deve fare “vacanze che fanno i ricchi”, perché deve

dimostrare di essere ricco. Perché lo deve dimostrare? Perché il percorso storico-culturale che ha

seguito, lo ha portato ad agire così.

Invece il turista cinese non tende a spendere molto in vacanza, perché è il prodotto di una cultura molto

differente (rispetto a quella russa).

Però dagli anni 90, cosa accada al turista cinese? Hanno la disponibilità per andare in vacanza

(vengono introdotte le ferie), cominciano ad avere una disponibilità economica e cominciano ad avere

una propensione mentale a “fare la vacanza”.

Il numero di ricchi cinesi, oggi, è di gran lunga superiore al numero di ricchi italiani, francesi, tedeschi,

spagnoli, e questo è dovuto al fatto che il passaggio da una tipologia di economia di sussistenza ad

un’economia di mercato, tutte quelle che erano imprese statali sono diventate imprese private, ed erano

grandi imprese! Quindi ci sono tanti grandi imprenditori cinesi, e anche loro vogliono dimostrare di

essere i ricchi (non allo stesso modo dei russi), ma, soprattutto, cominciano a comportarsi, più o meno

spontaneamente, all’occidentale. Cominciano ad avere i bisogni e i vizi dell’occidentale. Si vestono

all’occidentale. Perché? Perché la moda, tendenzialmente, nasce in Italia! Tutti i grandi sarti che hanno

fatto l’economia della moda sono per il 90% Italiani. Ma se i cinesi si stanno aprendo verso l’occidente

da un punto di vista di abbigliamento e acconciature, si stanno aprendo verso l’occidente an

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Publisher
A.A. 2018-2019
72 pagine
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-GGR/01 Geografia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher jordyfox di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Geografia e pianificazione turistica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Brogna Marco.