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CAPITOLO III: RIPENSARE IL RAPPORTO TRA TURISMO E TERRITORIO

Magnaghi sviluppa ulteriormente l’analisi del rapporto locale/globale evidenziandone tre

Globalizzazione vs sviluppo locale –

modelli nello sviluppo territoriale: 1) approccio funzionale alla globalizzazione; 2) ricerca di equilibri fra locale e globale; 3) sviluppo locale

versus globale. il primo, detto anche top down, è il modello della competizione in cui gli attori locali sfruttano le risorse territoriali in un

contesto competitivo dato; tale modello si presenta come un tentativo di valorizzazione territoriale, in quanto la competizione globale

impone la ricerca e la differenziazione di prodotti legati alle peculiarità locali. Il secondo, detto anche globale, è il modello in cui si cerca

un equilibrio tra la necessità di valorizzare le peculiarità locali nella competizione globale e il rafforzamento delle identità locali, le sole in

grado di rinnovare l’uso del patrimonio territoriale come risorsa: in tale approccio, nonostante la ricerca di un’armonia, la relazione locale­

globale è squilibrata a favore del globale, per cui i territori sono in grado di essere parte del villaggio globale sono adeguandosi alle regole

e ai modelli di sviluppo fissati. Il terzo, detto anche approccio bottom up, è il modello in cui lo sviluppo locale è fondato sulla

valorizzazione del milieu locale (valori culturali, sociali, ambientali, produttivi, territoriali) con l’obiettivo di attivare relazioni non gerarchiche

verso un sistema di relazioni globali costruite dal basso e condivise. Questo approccio cerca una risposta alternativa alle forme di

omologazione e di dipendenza dalla globalizzazione e lo fa puntando sul rafforzamento delle società locali. Il passaggio da una logica di

contrapposizione locale­globale a una di interazione ha portato a un modello in cui lo sviluppo proviene dal basso attraverso la

valorizzazione del milieu del territorio con l’obiettivo di attivare un sistema di relazioni condivise dagli attori locali in un processo di

globalizzazione dal basso, piuttosto che un modello in cui gli attori locali sfruttano le risorse territoriali al solo scopo di fronteggiare una

crescente competizione globale. Nel

Globalizzazione e turismo: l’evoluzione della domanda e dell’offerta turistica dal locale al globale –

nuovo scenario caratterizzato dalla progressiva liberalizzazione dei mercati agli scambi internazionali di beni e servizi, dallo sviluppo delle

tecnologie dell’informazione, dei mezzi di comunicazione e dei trasporti, dell’abbattimento dei vincoli tariffari, le distanze tra le aree

geografiche diminuiscono sempre più e aumenta la mobilità dei soggetti, delle risorse, condivise da un numero sempre maggiore di

soggetti e che circolano a una velocità crescente nel tempo. Tale processo ha influenzato profondamente anche il settore turistico, i cui

confini geografici sono stati ridefiniti a seguito del progressivo ampliamento del raggio d’azione della domanda, determinando profondi

mutamenti anche sul lato dell’offerta. Dopo un lungo periodo di stabilità, in cui le forme della pratica turistica si erano consolidate in alcuni

tipi ben definiti, dall’inizio degli anni 90 numerosi fenomeni innovativi hanno interessato il settore, modificando il modo di vivere

l’esperienza turistica, innescando radicali cambiamenti nel sistema dell’offerta attraverso una dinamica competitiva tra le mete tradizionali

e le nuove destinazioni. Gli elementi fondamentali del cambiamento della domanda e dell’offerta in relazione con le dinamiche della

globalizzazione sono: ­ l’abbattimento dei confini e delle barriere politiche, economiche e socio­culturali tra i diversi stati; ­ la nascita di un

mercato economico e turistico globale; ­ l’ingresso nel mercato turistico di nuovi paesi che assurgono a divenire destinazioni turistiche; ­

l’evoluzione delle forme di trasporto e la riduzione dei tempi e dei costi connessi allo spostamento; ­ la rivoluzione informatica e

telematica.

Alcuni ritengono che stia nascendo una politica globale, in cui i confini territoriali hanno perso la propria importanza: nel vecchio sistema,

gli stati interagivano secondo regole che essi stessi avevano definito; attualmente il potere politico e l’attività degli stati si espande ben

oltre i confini nazionali: la nascita di problemi e mercati globali ha portato allo sviluppo di accordi e di istituzioni internazionali che operano

con un potere autonomo (il fondo monetario internazionale, la banca mondiale). Questo non vuol dire che c’è stato un deterioramento del

potere degli stati, ma che sono cambiate le modalità con cui tale potere viene esercitato. In campo turistico, emblema di tale processo di

organizzazione sovranazionale è la nascita del world tourism organisation, e di una serie di altre strutture che, seppur non

specificatamente nate per il turismo, con la loro attività incidono su tale settore. Altro elemento con forti ripercussioni nel settore turistico è

la nascita di un mercato comune per lo scambio di merci e capitali, e la forte crescita economica che sta caratterizzando paesi un tempo

considerati in via di sviluppo e che fino ad ora non venivano considerati quali potenziali generatori di flussi turistici. Con l’estendersi

geografico del campo d’azione del turismo, anche la concorrenza si è inasprita; in particolare nell’ultimo decennio si è assistito

all’affermarsi sul mercato di nuove destinazioni (Croazia, Turchia, Egitto), in grado di predisporre un’offerta turistica fortemente

competitiva, sia in termini di qualità del prodotto sia in termini di prezzo. Questi fattori hanno comportato l’intensificazione e

l’internazionalizzazione dei flussi turistici. Il secolo scorso si è caratterizzato, infatti, per la riduzione delle distanze determinata

dall’accelerazione tecnologica nel campo dei trasporti e delle comunicazioni. L’uso delle ict (tecnologie dell’informazione e della

comunicazione) ha modificato il modo di vivere, di lavorare e di divertirsi delle persone. In chiave turistica, la rivoluzione informatica ha

contribuito a semplificare l’accesso alle informazioni e a ridurre i costi della ricerca, ampliando il ventaglio di scelta delle alternative

disponibili e rendendo accessibili destinazioni lontane e poco conosciute. In un panorama turistico di questo tipo, in cui l’omogeneità

dell’offerta tradizionale è evidente, le risorse locali rappresentano fonti di vantaggio competitivo ed elementi di differenziazione sempre

più importanti. Il proliferare di forme turistiche orientate alla differenziazione qualitativa, il cui potenziale competitivo risiede nel rispetto

dell’identità e alle risorse specifiche del territorio, ha rappresentato una risposta naturale all’evoluzione della competizione turistica,

soprattutto per le aree del mezzogiorno, che, sebbene ricche di attrattive, per anni non hanno saputo valorizzare la propria vocazione

turistica. Importante è anche l’impatto che le dinamiche della globalizzazione producono a livello culturale, economico e ambientale. A

livello culturale, da un lato il turismo globale consente il contatto tra società e culture differenti, di apprezzarne le peculiarità; dall’altro, nel

caso in cui l’afflusso turistico è disatteso dalla popolazione locale e avviene in modo repentino e di massa, la globalizzazione del turismo

è fonte di chiusura da parte delle comunità locale. A livello economico, il turismo può essere un fattore di sviluppo, ma è anche alla base

della percezione di un forte divario tra lo stato di benessere del turista e il modo di vivere della popolazione locale. A livello ambientale, la

globalizzazione dei flussi turistici ha un impatto positivo se va verso un’idea di turismo sostenibile, negativo se diviene sfruttamento del

territorio. Il concetto di sistema locale si è

Dal concetto di sistema locale territoriale a quello di sistema turistico locale –

evoluto da una base formale (le forme fisiche, il paesaggio) a una struttura funzionale, in relazione prima a una maggiore rilevanza delle

componenti immateriali (relazioni) e poi, in conseguenza della crescente dinamicità dell’ordine spaziale, fino a giungere alla definizione di

sistema locale come un sistema che interagisce con l’esterno secondo regole proprie. Con tale espressione si indica quindi un’entità

territoriale definita e delimitata nello spazio, un insieme di soggetti interagenti che, in funzione a specifici rapporti che intrattengono con

un certo ambiente, si comportano come un soggetto collettivo. Alla base di tale definizione si ha l’adozione di una prospettiva di

autonomia del sistema locale, che non può essere interpretato come una parte qualunque del sistema complessivo, ma piuttosto come

un sistema dotato di una sua specificità, che lo distingue dagli altri sistemi. La funzione principale del sistema locale non è infatti quella di

produrre beni e servizi, ma di produrre e riprodurre se stesso. Quando le interazioni tra i soggetti che compongono un sistema locale

sono auto contenute entro un certo ambito territoriale, si definiscono i sistemi locali territoriali. I sistemi locali territoriali, o slot, sono

dunque una sottoclasse formata dai sistemi locali: il concetto di locale non coincide con quello di territoriale: locale non è sinonimo di

piccolo spazio circoscritto, ma è piuttosto un modo di concepire il territorio, di guardare alle specificità come elementi rilevanti dell’analisi.

I sistemi locali territoriali sono dunque delle entità geografiche concettuali, attraverso cui descrivere la realtà; tuttavia esse non sono delle

entità virtuali, ma hanno un fondamento territoriale. Nel concetto di sistema locale territoriale, si combinano infatti, diverse visioni di

territorio: 1) il territorio come spazio della prossimità, che facilita l’interazione tra gli attori; 2) il territorio come patrimonio che definisce un

comune senso di appartenenza ai luoghi; 3) il territorio come ecosistema, cioè come un insieme influenzato dall’esito del rapporto tra

naturalità e antropizzazione.

In ambito turistico, il concetto di sistema locale territoriale ha trovato un’espressione nella definizione dei sistemi turistici locali; l’articolo 5

definisce i STL come contesti turistici omogenei, comprendenti ambiti territoriali appartenenti anche a regioni diverse, caratterizzati

dall’offerta di beni culturali, ambientali e di attrazioni turistiche, compresi i prodotti tipici dell’agricoltura e dell’artigianato locale. La stessa

definizione rievoca alcuni elementi dei sistemi locali territoriali, tanto da poter considerare l’STL come una specializzazione produttiva

degli slot. Le assonanze tra le due costruzioni emergono, in tal senso, dal riferimento a contesti turistici caratterizzati da un’offerta

turistica costruita sull’individuazione e la valo

Dettagli
A.A. 2013-2014
17 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-GGR/01 Geografia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher roberta.morelli.98 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Geografia del turismo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bari o del prof Copeta Clara.