IL MODELLO DI LEIPER
→ esistono vari modi per individuare un modello e le singole discipline che studiano il turismo.
Secondo Leiper i 3 elementi fondamentali sono:
1. I TURISTI → l’agente principale di tutto il sistema
2. LO SPAZIO → a. La regione di origine del viaggiatore, b. La regione di destinazione del turista, c. la
regione del transito
3. L’INDUSTRIA TURISTICA → ovvero il complesso di attività imprenditoriali e organizzative coinvolte
nella produzione di servizi turistici.
Il modello di Leiper spinge a considerare il fatto che tutti i suoi elementi sono in relazione fra loro e
interagiscono come parti di un unico sistema.
Il turismo quindi è un sistema complesso in cui interagiscono.
TASSONOMIA DEL TURISTA
Le più importanti classificazioni del turista vengono fornite dal WRO e da UNSTAT
La prima distinzione fa riferimento allo spostamento del turista:
1. TURISMO IN USCITA O OUTGOING → turismo dei residenti di un Paese verso il resto del mondo
2. TURISMO IN ENTRATA o INCOMING → turismo all'interno di un Paese effettuato dai non residenti
3. TURISMO DOMESTICO o DOMESTIC TOURISM → turismo effettuato all’interno di un Paese dai
residenti del Paese stesso.
Una seconda distinzione riguarda la motivazione del viaggio. Le classi individuate sono 3:
1. MOTIVAZIONI DI PIACERE → tempo libero e svago, sport, visite a siti specifici, turismo culturale, visite
a parenti e amici. In generale motivi che scegliamo liberamente.
2. MOTIVAZIONI PROFESSIONALI → congressi, convegni. Riunioni, fiere, con spese di norma a carico
dell’impresa
3. ALTRI MOTIVI → studio, salute, pellegrinaggi religiosi.
LE FASI EVOLUTIVE DEL TURISMO (1 / 3)
Prototurismo → dall’antichità alla rivoluzione industriale (da Dante a Goethe fino alla rivoluzione industriale).
Turismo moderno → dalla rivoluzione industriale al 1930-40
Turismo di massa → la prima vera fase del turismo, dal dopoguerra all’economia neoindustriale
Turismo globale → dagli anni ‘90 in poi.
LEZIONE 21/02
IL PROTOTURISMO
→ fenomeno di élite perché non era in passato un fenomeno diffuso, ma riguardava poche persone.
Di questo tipo di turismo hanno fatto parte diversi personaggi famosi, che poi hanno prodotto delle opere a
riguardo. Non possiamo parlare di turismo, perché queste persone hanno avuto impatto zero: andavano in
viaggio e venivano ospitati da altre persone (non in strutture), producevano opere ma non era ancora
considerato turismo.
Di turismo vero e proprio si inizia a parlare negli anni 40, dopo la guerra, quando si diffonde una nuova classe
sociale, la borghesia imprenditoriale.
Quindi nelle città del nord nasce l’idea di trovare delle realtà abitative alternative per le famiglie soprattutto per
l’estate, soprattutto a Milano, Torino e Bologna.
Questa nuova classe sociale, la borghesia, spinge per queste nuove abitazioni (seconde case) ma anche per i
mezzi di trasporto.
Si creano le prime autostrade tra MI, TO e BO ma anche vicino alle coste.
I primi tipi di turismo sono:
- Balneare
- Alpino → turismo montano che inizia a diffondersi in questi anni
- Termale → i Romani frequentavano molto le terme
Nascono per la prima volta anche professioni ad hoc per il turismo.
Nasce il turismo sociale, che si sviluppa per agevolare i bambini figli di operai che lavorano nelle fabbriche.
Si creano delle strutture economiche per questi bambini (colonie).
IL TURISMO DI MASSA
Negli anni 50/60 nasce il turismo di massa.
I fattori favorevoli sono:
- il fatto che c’è il boom economico
- Entrambi i genitori iniziano a lavorare
- Automobile → FIAT costruisce sempre più automobili private
Da un fenomeno d'élite diventa un fenomeno che coinvolge sempre più persone e famiglie. Ciò si riflette sulle
destinazioni, che rispondono costruendo sempre più strutture. Più domanda = più offerta.
Le strutture si diffondono soprattutto nelle aree alpine e balneari e sono di diversi tipi. Iniziano a diffondersi
anche le seconde case sempre di più.
Incremento e articolazione dell’offerta (aumenta il numero e la tipologia delle strutture ricettive, della
ristorazione, dei servizi e delle attrazioni turistiche) → perché le richieste/domande sono sempre di più e
sempre più varie perché le persone che vanno in vacanza hanno diverse esigenze (attività per bambini, attività
di divertimento, sport ecc).
I flussi si concentrano per periodo e in determinate destinazioni turistiche.
I flussi ci sono per lo più in estate. Questo porta alla nascita di attività di management turistico.
Siamo negli anni 80, la domanda è forte e l’offerta continua a crescere fino al momento in cui iniziano a
mancare gli elementi che attraggono i clienti in queste destinazioni:
- Ambientali
Cambiano le prospettive perché cambia il mondo → globalizzazione, e l’individuo cambia la domanda.
Lavorare nel settore turistico vuol dire avere vacanze in momenti differenti rispetto agli altri → un albergatore
turistico può andare in spiaggia fuori dall’estate, quindi va alle Maldive, a Sharm el Sheik ecc. → cambia la
domanda.
Dagli anni 90 in poi ciò che conta non è molto la meta ma l’esperienza.
Durante il turismo di massa invece era importante andare per far vedere.
LE MOTIVAZIONI DEL TURISTA
Le motivazioni cambiano, in base al periodo temporale (età), emozionale (single, coppia, famiglia con figli),
moda (località più alla moda in un dato momento), disponibilità di tempo e reddito ecc.
La scelta della meta dipende da molte valutazioni che una persona fa. Dipende da:
sistema di valori;
➢ esperienze acquisite;
➢ stato psicologico.
➢
Come si crea la domanda?
Da un bisogno (relax, divertimento, salute ecc) che va di pari passo con le aspettative → es voglio divertirmi
ma vado in un’isola deserta: anche se è un bel posto la vacanza non mi piace perché non rispetta i miei
bisogni e aspettative.
E’ importante quindi sapere cosa si cerca.
Cosa importante: il cliente paga prima, quindi chi lavora lavora su un già venduto. Anni fa non era così, si
pagava sul momento.
Gli stadi del processo di formazione della domanda: come si crea la domanda?
bisogno;
➢ riconoscimento del bisogno;
➢ ricerca di informazioni;
➢ identificazione e valutazione delle alternative;
➢ immagine delle destinazioni;
➢ decisione (scelta);
➢ acquisto.
➢
LE MOTIVAZIONI PRINCIPALI DEL VIAGGIO
Le categorie che raggruppano i motivi prevalenti del viaggio sono utili per ricondurre questa vasta gamma di
esigenze nel quadro di motivazioni generali.
Le principali categorie di motivazioni sono legate a:
finalità «sanitaria» (riposo, ritemprare l’organismo, “cambiare aria”, cure);
➢ migliorare e non contraddire il proprio abituale modello di vita (arricchire l’esperienza che si compie tutti
➢ i giorni, ad esempio con gite scolastiche, viaggi d’istruzione, stages ecc.);
modificare i comportamenti abituali e i luoghi in cui si vive;
➢ turismo come integrazione (emotiva, spirituale, culturale, professionale).
➢
Quindi, si viaggia per soddisfare molteplici bisogni, come rigenerazione, integrazione sociale, evasione,
comunicazione, libertà, autorealizzazione, felicità, curiosità ecc.
Tra gli altri studiosi, Radzik seleziona quattro motivazioni (natura, cultura, divertimento e rapporti sociali) e
Cohen distingue cinque generi di vacanza:
ricreativo (svago); diversivo (fuga dalla routine); esperienziale (ricerca di esperienze autentiche); sperimentale
(esperienze alternative); esistenziale (verso centri spirituali).
Il turismo di massa ha contribuito a rendere più complessa l’interpretazione del fenomeno: più la domanda
cresce e più aumenta la sua eterogeneità. La domanda è ora mutevole, segmentata e diversificata.
LA SCELTA DELLA META TURISTICA
Accessibilità e fruibilità → la destinazione deve essere accessibile, facilmente raggiungibile.
Strutture ricettive (alloggio, ristorazione)
Infrastrutture → che infrastrutture ci sono e che tipo di qualità hanno. Ne fanno parte anche le strutture
sanitarie.
Presenza di attrattive e loro standard qualitativo
Caratteristiche naturalistiche
Carattere urbano/eventi → se ci sono attività, festival, eventi ecc
Immagine (associazione mentale con promozione e campagne di marketing) → ciò che l’immagine della meta
turistica attiva in noi.
Ambiente/patrimoni culturali
Costo della vita → guardo se costa tanto o poco
Situazione geopolitica (sicurezza in primis) → territori che un tempo erano mete turistiche di grande
importanza con i vari cambi geopolitici sono magari oggi posti in cui è meglio non andare. Sharm El Sheik è un
esempio: un tempo era una meta importante, ma oggi non è più così per motivi geopolitici.
Perché cambia la domanda?
● L’aumento della popolazione femminile attiva → oggi diversamente da un tempo anche le donne
lavorano, e questi cambiamenti portano ad una variazione della domanda
● l’incremento delle persone single → es persone che vivono da sole
● la propensione al matrimonio in età avanzata → va di pari passo con il fattore “invecchiamento della
popolazione”. Ci sono sempre più coppie che si sposano in età avanzata
● la crescita delle coppie senza figli → sempre meno figli/figli più tardi
● l’invecchiamento della popolazione.
ALCUNI TREND NEL PROFILO DEL TURISTA
→ il turista attiva le sue scelte in maniera autonoma, grazie al fatto che oggi siamo capaci di navigare in rete in
autonomia e prenotare.
Il turista ha l’accesso diretto per poter scegliere ciò che vuole.
Se negli anni ‘90 il massimo del lusso era il viaggio all inclusive, oggi il turista tende ad abbandonare questa
tendenza e ad avere un approccio più individuale, basato sulle sue personali esigenze e creare un viaggio ad
hoc.
Il turista oggi chiede pacchetti turistici molto personalizzati, e se la personalizzazione non è esattamente come
l’ha richiesta il turista si lamenta. E’ un turista che chiede qualità, negli alloggi, nei servizi, nei prodotti, nel
trattamento ecc.
Cerca sempre di più la vacanza last minute, perché spesso ai lavoratori si libera il tempo all’ultimo momento,
ma se un tempo il last minute era economico ora è costoso, soprattutto se dobbiamo prenotare un volo.
RIASSUNTO
● È indipendent
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