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Il tentativo di illustrare le caratteristiche salienti della grammatica e del lessico settentrionale delle opere scritte in un francese ricco di occitano

In queste opere, il tentativo di illustrare le caratteristiche salienti della grammatica e del lessico settentrionale delle opere scritte in un francese ricco di occitano è unito al proposito di insegnare il corretto modo di poetare: abbiamo a che fare con grammatiche filologi chiamano franco-italiano. Il prestigio della lingua combinato con un'altra antica ars, pure di origine d'oil era inferiore a quello della lingua d'oc e così in Italia nonostante la sua ampia diffusione, non venne prodotta nessuna grammatica del francese.

I trattatisti forniscono così agli aspiranti poeti una serie di informazioni riguardanti essenzialmente i generi lirici, la metrica, la tecnica poetica della grande lirica cortese. Questo è avvenuto invece in Inghilterra dove il francese era stato importato dai Normanni dopo la conquista del 1066.

la conquista

Questo scopo è evidente già nel titolo della prima dell’isola nel 1066 quando Guglielmo il Conquistatore razos de trobargrammatica occitana, le (i soggetti del sconfisse il re degli Inglesi, Hardold, diventando a suapoetare) del poeta catalano Raimon Vidal. Iniziare alla volta sovrano d’Inghilterra. I Normanni erano unascienza dello scrivere poesia è l’obbiettivo di un’altra popolazione di origine scandinava che, stanziatasi daregles de trobargrammatica occitana, le di Joifrè de tempo nel nord della Francia, era stata profondamenteFoixà, sempre catalano, ma attivo in Sicilia. francesizzata e aveva adottato come propria lingua ilfrancese. Così il francese è stato in Inghilterra la linguadella corte, dell’aristocrazia e degli strati sociali più elevati fino al XIV secolo e addirittura al XV secolo. Le questione letteraria,

Più precisamente solo poetica, anzi opere grammaticali di ambito inglese dedicate alla in particolare della poesia lirica, non della lingua in sé. Illingua francese riguardano essenzialmente l'ortografia trattato stesso è scritto in latino, anche se quasi la pronuncia, come per esempio l'Ortographia Gallica, contemporaneamente Dante scrive in volgare ilin latino, scritta alla fine del XIII o all'inizio del XIV Convivio, e già il suo maestro Bruentto Latini avevasecolo. La prima vera e propria grammatica francese a scritto dei trattati in volgare. Grazie all'inclinazionenoi nota è opera di clercs parisiens attivi in Inghilterra. tipicamente medievale a inquadrare i problemi in È ancora un donato per l'esattezza un Donait francois riflessioni di portata molto ampia, Dante ci dà alcunescritto agli inizi del '400, per il signor Jehan Barton. osservazioni sulla lingua, le lingue d'Europa, sul

Queste opere erano destinate a tenere viva la norma Si tratta di osservazioni quasi sempre uniche nel del buon francese in una realtà plurilingue in cui panorama medievale. l'inglese riprendeva progressivamente piede dopo essere stato a lungo subordinato al francese. Sia pure in Alcuni studiosi moderni hanno visto in Dante il primo un senso diverso che per l'occitano anche in questo dialettologo: egli infatti nei capitoli X-XVI del I libro del caso l'impulso all'attività grammaticale è venuto dal De vulgari eloquentia passa in rassegna molti dialetti italiani, offrendone degli esempi in forma di citazioni di grande prestigio acquisito da una lingua e dal desiderio italiani, offrendone degli esempi in forma di citazioni di tutelarne la purezza in un ambiente straniero. brevi frasi caratteristiche che dovevano essere sempre o quasi dei versi. Il fine di Dante non è quello del Dante e l'eccellenza linguistica dell'italiano moderno linguistica e dialettologo, che è

interessato a Nei casi descritti nel paragrafo precedente, le opere dedicate alle lingue romanze nascono in situazioni che possiamo chiamare di bilinguismo. Ma in Italia, con Dante, al passaggio tra '200 e '300, si crea una situazione nuova. Dante dà inizio alla trattatistica dedicata all'italiano e lo fa in una prospettiva nuova, contrapponendo questa volta il volgare al latino. Era tardi proprio per opera sua, e dei suoi successori Petrarca e Boccaccio, qualcosa che ancora nessuno aveva fatto o pensato. Petrarca e Boccaccio, costituirà la base della lingua letteraria italiana. Nel trattato incompiuto che si potrebbe chiamare De vulgari eloquentia, Dante comprendeva lo stesso fiorentino, che invece più di ciascuno dialetto italiano. La condanna di Dante, a suo giudizio, sembrano gli elementi migliori di una koinè poetica, che assommi in sé tutte le lingue romanze.tradurre in "modo di scrivere bene in volgare", de vulgari eloquentia Dante per primo afferma l'eccellenza di un volgare italiano, che immagina come una lingua sopra-municipale che potrà servire da mezzo per l'espressione letteraria per tutti i poeti d'Italia. Folchetto di Marsiglia, Arnaut Danierl, Pier delle Vigne, Guido Guinizzelli e altri ancora - ritorneranno nella Divina Commedia a confermare o a correggere alcuni dei giudizi espressi nel trattato latino. Più tardi il Petrarca riprenderà il tema dantesco dell'eccellenza dei poeti: nel trionfo dell'amore compare infatti una vocabolario che portòsostanziali novità nell'affollata folla di poeti di generazioni e ormai di secoli diversi, conoscenza di quello che oggi chiamiamo latino sparsi per una "verde piaggia". In questa folla ci sono anche i "ciciliani che fur giá primi e quivi eran da appartenenti a farsi tarde della latinità, di espressioni": nel paragone statico che il Petrarca stabilisce tra i poeti anteriori e quelli posteriori, i loro meriti di iniziatori scompaiono. I giudizi di valore che Dante aveva espresso nel De Vulgari Eloquentia e nella Commedia si trasformano qui nel quadro di evidente ispirazione classica del trionfo: ma l'essenziale non è cambiato.alla luce forme, e qualche voltaQuesto passo dei trionfi sarà un punto di riferimento interi testi, storicamente intermedi.dopo un oblio di più di due secoli la lirica occitanica edaranno così inizio agli studi filologici di provenzalistica In Italia il più importante tra gli eurditi del XVIII secolo ècioè di lingua e letteratura occitana antica in Italia. il modenese Ludovico Antonio Muratori, antiquario,storiografo, infaticabile editore di documenti e cronacheErudizione settecentesca medievali relativi alla storia d’Italia (AntiquitatesUn discorso a parte merita l’attività degli eruditi e Italiacea Medii Aevi, Rrum italiacarum scriptores). Per ilantiquari del Settecento. In Francia ma anche negli altri nostro soggetto è degna di interesse la XXII dellepaesi di lingua romanza, furono attivi diversi studiosi dissertazioni sopra le antichità italiane uscite postumeche ampliarono notevolmente le conoscenze allora

Nel 1751 si traccia un importante profilo storico sul Medioevo e sulla prima letteratura in lingua italiana. Gli studiosi, dedicandosi all'origine della lingua italiana volgare, riscoprirono e pubblicarono testi e documenti antichi, riprendendo con spirito nuovo e pragmatico tutte le vecchie discussioni.

Alla fine del '700 e all'inizio dell'800 si compie in Francia, che fu, come si sa, il centro e il faro della cultura filosofica e letteraria europea, una vera e propria rivoluzione illuminista. L'idea che le culture classiche forniscano dei modelli da imitare, e che da quei modelli, considerati universalmente validi, non si possa sfuggire, viene messa in dubbio. Il movimento culturale che ha preso il nome di "Histoire des Trobadours" è nato dal desiderio di tirare fuori dall'oblio la poesia e la lingua dei trovatori. Per far ciò, Sainte Palaye ha trascritto con cura numerosi componimenti.

Contenuti prodotto tutto ciò: Romanticismo. Da qui prende origine l'importante corrente di pensiero dell'Idealismo tedesco, parole: il suono diventerà in tutte le parole, (esponenti principali: Fichte, Schelling e Hegel). Qualunque sia il loro significato. Idea centrale solo attraverso lo studio del C'è una regolarità nei cambiamenti fonetici come c'è una regolarità nei fenomeni naturali: la ricerca del mutamento e dello sviluppo di un'istituzione (lingua, letteratura, società) si possa conoscerne la vera natura. Può essere considerata una scienza. Punto di vista dello storicismo, è nuovo perché rompe con l'idea classica che vedeva nel cambiamento solo una degenerazione e una decadenza [fallacia classica].

cambiamenti.Il termine legge, tratto da discipline scientifiche come laLa lingua dell'800 è storica nel senso che prende in fisica e la chimica, non era casuale. Le leggi fonetiche,esame la lingua nel suo divenire, ne esamina per essere tali, dovevano essere senza eccezioni. Piùl'evoluzione continua attraverso continua attraverso il tardi questa idea è stata spesso criticata. Ma, pertempo. È comparativa perché punta a raggruppare, quanto si debba ammettere che anche la miglioremediante il confronto, le lingue affini in famiglie e a ricerca non è mai stata capace di eliminare del tutto ledefinire i rapporti intercorrenti tra esse. eccezioni, l'esigenza di rigore cui tale impostazionePrimo importante traguardo: riuscire a dimostrare la rispondeva era giusta e ha avuto una funzione positiva.derivazione di molte delle lingue dell'Europa e di alcunedell'Asia da un comune capostipite l'Indo-Europeo.

L'idea centrale che accomuna tutti i diversi movimenti scaturiti dalla temperie romantica è che solo attraverso lo studio del mutamento e dello sviluppo delle lingue e dei testi, fatto con una prospettiva nuova, si può comprendere appieno la complessità e la ricchezza della cultura umana.
Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
47 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/09 Filologia e linguistica romanza

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher fedezambon di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Filologia romanza e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Padova o del prof Peron Gianfelice.