Il metabolismo dei farmaci
OGNI FARMACO PUO' DARE ORIGINE A PIU' DI UN METABOLITA. IL METABOLISMO DEI FARMACI Riassunto: Prima di essere eliminati, la maggior parte dei farmaci viene metabolizzata (inattivazione). Il metabolismo di un farmaco può servire alla sua attivazione (profarmaco). Il fegato è l'organo maggiormente implicato MA non l'unico. I farmaci sono trasformati in molecole più idrosolubili, facilmente eliminabili (Enzimi di Fase I e Fase II). Gli enzimi deputati al metabolismo sono presenti in varie isoforme e la loro espressione può essere regolata. Aumentata espressione di un enzima: perdita di efficacia per un farmaco (induzione enzimatica). Ridotta attività di un enzima deputato al metabolismo: tossicità inaspettata per un farmaco (inibizione enzimatica).
[Descrivete il metabolismo dei farmaci; Descrivere la fase I/ fase II dei farmaci; Descrivi il processo di induzione/inibizione enzimatica.]
ESCREZIONE (sia del farmaco che del...
Escrezione biliare e circolo enteroepatico
- Le cellule epatiche trasferiscono varie sostanze, inclusi i farmaci, dal plasma alla bile per mezzo di sistemi di trasporto (Trasportatori per gli anioni, Trasportatori per i cationi, Trasportatori per gli acidi biliari).
- Coniugati idrofili dei farmaci (glucuronati) concentrati nella bile sono immessi nell'intestino.
- Tra le attività svolte dalla popolazione batterica a livello gastroenterico vi è la metabolizzazione di diversi farmaci (biotrasformazione extraepatica).
- Reazione di idrolisi e di riduzione (deconiugazione) (Fase III)
- Il farmaco può essere riassorbito ed il circolo può ripetersi: circolo enteroepatico
- Risultato: "riserva" di farmaco ricircolante (fino al 20% del farmaco totale presente nell'organismo)
- Il circolo enteroepatico diventa predominante in presenza di escrezione biliare prevalente.
- Azione prolungata
Esempi
importanti dal punto di vista clinico: i glucuronidi della morfina sia escreti nell'urina sia eliminati con la bile vengono idrolizzati MORFINA e la maggior parte della morfina può essere riassorbita. La morfina orale non possiede una spiccata azione analgesica quando somministrata in dosi singole a causa della sua scarsa biodisponibilità (quota di farmaco che raggiunge la circolazione sistemica/circolo sanguigno). L'efficacia dellasomministrazione cronica a dosi ripetute sembra risultare dalla presenza del circolo enteroepatico, che permette una ricircolazione della morfina e dei suoi metaboliti. Le dosi analgesiche efficaci variano considerevolmente da paziente a paziente (variazione individuale nel metabolismo del farmaco). Per questi motivi è necessario somministrare la morfina a dosi personalizzate e monitorare il suo effetto analgesico di giorno in giorno.
Vie di eliminazione dei farmaci
- Principali:
- RENALI (escrezione)
- EPATICHE (metabolismo)
- Secondarie:
- ...
POLMONARE (tramite arie espirata)
b. INTESTINALE
c. CUTANEA (sudore)
d. SALIVARE
e. LACRIMALE
f. MAMMARIA (con latte materno)
Escrezione renale
Il rene ha il compito di filtrare continuamente il sangue. È uno degli organi più irrorati e riceve infatti il 25% della gittata cardiaca, che corrisponde a circa 1,2-1,5 l/min. L'escrezione renale dipende da:
- Filtrazione: il farmaco libero entra nel filtrato glomerulare.
- Il sangue arriva al nefrone attraverso l'arteriola afferente ed esce attraverso quella efferente. Dalle due arteriole si origina una fitta rete di capillari (glomerulo renale) che è avvolta dalla dilatazione del tubulo renale denominata CAPSULA DEL BOWMAN.
- A livello del glomerulo renale avviene l'ultrafiltrazione. Questo processo consiste in un passaggio di acqua, e di tutti i componenti di basso peso molecolare presenti nel sangue, attraverso l'endotelio dell'arteriola e dell'epitelio del tubulo renale. Una volta avvenuto
Questo passaggio l'ultrafiltrato si ritrova a livello del TUBULO CONTORTO PROSSIMALE
- Che cos'è l'ultrafiltrato? Con il termine ultrafiltrato s'intende tutto il contenuto ematico che passa dal sangue all'interno dei tubuli renali.
- Non vengono filtrati farmaci legati alle proteine plasmatiche.
2. Secrezione tubulare:
- Con il processo di secrezione s'intende il passaggio di sostanze che sono state ultrafiltrate, ma che possono eventualmente passare dal sangue al tubulo renale attraverso la secrezione tubulare.
- Alla base di tutto questo processo ci sono i meccanismi di trasporto, quindi c'è la presenza di carriers che aiutano nell'eliminazione di certe sostanze quando quest'ultime non vengono ultrafiltrate a livello del glomerulo renale.
- Agiscono contro gradiente.
- Farmaci non filtrati vengono secreti direttamente dall'arteriola efferente ai tubuli mediante due carriers, uno per gli acidi (penicillina)
meccanismi di trasporto
- È un trasporto mediato da proteine particolari con bassa specificità di substrato
- Rappresenta il meccanismo maggiormente responsabile dell’eliminazione dei farmaci
Riassorbimento:
Con il termine riassorbimento s'intende il passaggio di sostanze, presenti nel lume del tubulorenale che ritornano nella circolazione sistemica. Fenomeno influenzato dal pH urinario e dalla pKa del farmaco.
Riassorbimento dei farmaci non-ionizzati. Il processo è:
- diffusione passiva
- pH-dipendente
- alcalinizzazione o acidificazione delle urine negli avvelenamenti
I farmaci che si ionizzano facilmente, cioè acidi e basi, vengono escreti in maniera pH dipendente.
A pH alcalino i farmaci che sono acidi deboli si trovano sotto forma ionizzata, quindi sono meno riassorbiti a livello renale e più velocemente escreti.
Viceversa, a pH acido i farmaci che sono basi deboli si trovano sotto forma ionizzata.
Quindi sono meno riassorbiti a livello renale e più velocemente escreti. Fase Farmacodinamica Perché una sostanza ha una determinata azione o tossicità? → Farmacodinamica porta alla comprensione dei meccanismi d'azione → Farmacocinetica studia il correlati ad assorbimento, decorso nel tempo e l'intensità dell'effetto distribuzione, metabolismo ed escrezione. Che cosa studia la farmacodinamica? La farmacodinamica studia gli effetti biochimici ed il meccanismo d'azione dei farmaci e si propone di: • identificare i siti d'azione dei farmaci • delineare le interazioni fisiche o chimiche tra farmaco e cellula • caratterizzare la sequenza completa degli eventi che seguono la formazione del complesso farmaco-recettore Quali sono i bersagli dell'azione dei Farmaci? a) Recettori classici di sostanze endogene (per i neurotrasmettitori (adrenalina) b) Canali ionici (calcio-antagonisti; anestetici locali) c) Enzimi- (aspirina: ciclo-ossigenasi)
- d) Trasportatori (omeprazolo: pompa protonica)
Che cos'è un recettore?
Il recettore di un farmaco è un qualsiasi componente macromolecolare dell'organismo, per lo più di natura proteica, dotato di propria funzione:
- presente sulla superficie o all'interno della cellula
- dispongono di un sito di legame specifico che consente il legame con un determinato composto
- la conformazione e la funzionalità della proteina recettoriale mutano in seguito al legame con il ligando.
I recettori possono essere proteine integrali di membrana.
Qual è l'effetto del Farmaco sul recettore?
- Legame Farmaco-Recettore con un agonista dà inizio alla catena di eventi biochimici che portano agli effetti farmacologici osservati.
- L'antagonista si lega al recettore, ma lo blocca ed impedisce il legame con l'agonista o la sostanza endogena (Esempio blocca il legame del neurotrasmettitore).
- Un farmaco
è potenzialmente capace di modificare la velocità con la quale si svolge qualsiasifunzione dell’organismo. →• Non creano effetti, ma si limitano a modulare funzioni già in atto i farmaci influenzano inmodo quantitativo le funzioni fisiologiche delle cellule bersaglio, ma non impartiscono nuovefunzioni.
Che tipo di legame si forma tra Farmaco e Recettore?
Il contatto tra farmaco e recettore deve persistere un tempo significativo e sufficiente per generarel’effetto biologico:
- legami a bassa energia
- numero di legami elevato
- la superficie della molecola di farmaco e quella del recettore sono chimicamente complementaril’una all’altra.
INTERAZIONE FARMACO-RECETTORE (Complesso farmaco recettore stabile e duraturo)
- Attrazione elettrostatica con formazione di legami ionici.
- Il complesso farmaco-recettore viene stabilizzato dalla formazione di numerosi ponti idrogeno eforze di vsan der Waals.
Tipi di legami a bassa energia: legami ionici,
ponti di idrogeno, forze di Van der Waals
Famiglie di recettori
-
Recettori IONOTROPICI (collegati a canali ionici):
- Coinvolti principalmente nella trasmissione sinaptica veloce
- Sono proteine contenenti circa 20 domini trasmembrana che formano 5 subunità organizzate intorno ad un canale.
- Il legame con il ligando e la conseguente apertura del canale avvengono in pochi millisecondi
- Esempi: Recettori per l'acetilcolina di tipo nicotinico (nACh), Recettori per il Gaba A (GABA: acido γ-amminobutirrico).
-
Questo tipo di recettore mostra diversi punti di attacco farmacologico:
- Sito di legame per il trasmettitore, sul quale agiscono agonisti ed antagonisti (agonista: gaba).
- Poro ionico che può essere chiuso da "bloccanti".
- Siti di legame allosterico tramite i quali è possibile la modulazione della funzione del recettore (es. benzodiazepine).
-
Recettori collegati alle proteine G:
- Definiti anche recettori
metabotropici
- Tutti contengono sette regioni transmembrana
- Uno dei loop intracellulari è più grande degli altri ed interagisce con la proteina Gα
- Proteina G è una proteina di membrana comprendente tre subunità (la sub. ha attività GTP-asica) α
- Quando il trimero si lega al recettore occupato dall'agonista, la subunità si dissocia (perde GDP) ed attiva un effettore (enzima di membrana o canale ionico). In alcuni casi la subunità βγ può rappresentare l'attivatore. Il guanosintrifosfato o GTP è un ribonucleotide trifosfato formato dalla guanina, dal ribosio e da tre gruppo fosfato.
- L'attivazione dell'effettore viene terminata quando la molecola di GPT legata viene idrolizzata
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
-
Farmacologia, riassunto
-
farmacologia riassunto
-
Riassunto esame Farmacologia, prof. Rossi, libro consigliato Farmacologia
-
Riassunto esame Farmacologia, prof. Rossi, libro consigliato Farmacologia