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Capitolo 1 - Natura della Contabilità

Direzionale

  1. Necessità: Facoltativa
  2. Scopo: Strumento per assistere il management
  3. Utilizzatori: Gruppi ristretti di identità note
  4. Struttura Sottostante: 3 principali finalità
  5. Fonti dei Principi: Qualunque cosa apporti ritenute utile
  6. Prospettiva Temporale: Storica e prospettico
  7. Tipo delle Informazioni: Monetarie e non monetarie
  8. Precisione delle Info: Basso
  9. Frequenza: Cambia con lo scopo
  10. Tempestività: Report redatti tempestivamente alla termine del periodo di misurazione
  11. Oggetto del Reporting: Impresa o porzioni di essa
  12. Responsabilità: Virtualmente nessuna

Generale

  1. Necessità: Obbligatoria
  2. Scopo: Produrre informazioni per utilizzatori esterni
  3. Utilizzatori: Gruppi ampi ignoti
  4. Struttura Sottostante: Es. Fondamentale del bilancio ATTIVITÀ = PASSIVITÀ + CAP. NETTO
  5. Fonti dei Principi: Codice civile e principi contabili
  6. Prospettiva Temporale: Storica
  7. Tipo delle Informazioni: Prevalentemente monetarie
  8. Precisione delle Info: Alto
  9. Frequenza: Trimestrale e annuale
  10. Tempestività: Ritardi di settimane e mesi rispetto ad evento economico
  11. Oggetto del Reporting: Intera impresa
  12. Responsabilità: Fiscalmente supporta reclami

Modalità di costruzione dei costi secondo la contabilità direzionale:

  1. Le configurazioni di costo pieno
  2. Le configurazioni di costo per centro di responsabilità
  3. Le configurazioni di costo differenziale

1. Costo Pieno

Rilevano e valorizzano tutte le risorse utilizzate per lo svolgimento di una determinata attività. È costituito dalla somma dei costi di esercizio, classificandoli in costi diretti (4a), costi comuni (4b), più costi indiretti.

2. Costo per Centro di Responsabilità

Unità organizzativa guidata da un manager responsabile delle attività e dei risultati di questa unità.

In base al volume di output:

  • Variabili - variano rispetto ai volumi di output
  • Fisso - costi che sostengono per tenere in piedi una determinata risorsa modulistica
  • Semivariable - compratura fisso e uno variabile e.g., luce conforme trend o verso ampia

Equazione dei Costi

GT = CF + CVU × Q (Q = volume op)

In realtà, i costi fissi non sono fissi all'infinito, possono variare nell'intervallo del volume noto o a secondarie unità produzioni:

Costi fissi - volume

Costotot, Cost variabile, Cost fissi

Ricavi, Costtotali

Capitolo 5: Ulteriori aspetti dei sistemi

Processi di produzione:

  • Produzione per singolo pezzo
  • Per lotti
  • Di serie
  • Per processo

Le imprese che producono singoli pezzi determinano i costi per commessa.

Costi per commessa

  • Accumulare i costi di ciascun prodotto

Codice identificativo costi maturati accumulando una singola commessa.

Costi per processo

Rileva i costi complessivamente sostenuti in un periodo.

Unità di produzione equivalente

Una quantità equivalente a unità completato.

Adottare un sistema di costi per processo può essere utile per smaltire le procedure di registrazione dei costi.

La determinazione dei costi per commessa permette di individuare subito eventuali problematiche relative alla produzione.

Costo della manodopera diretta (MOD)

  • Quantità di ore di manodopera utilizzata e il costo orario della manodopera.

Costo del materiale diretto

  • Quantità di materiale utilizzato e prezzo unitario.

Allocazione dei costi indiretti

I centri di costo

Un centro di costo può essere definito come un oggetto di costi intermedi.

Centri di costo

  • Centro di costo di produzione
  • Centro di costo di servizio

Basi di allocazione

A valore: costo manodopera, costo materie prime.

Quantitative: ore di manodopera, ore funzionamento.

CAPITOLO 3 - PRINCIPI CONTABILI DI BASE C.E

RICAVI - COSTI DI COMPETENZA = UTILE

L'utile non corrisponde all'aumento di cassa

UTILE ≠ AUMENTO DI CASSA

  1. PRINCIPIO DI PRUDENZA
    • Attribuire o sostituirne al reddito
      • Allentare e poi distribuire i ricavi

Vanno inseriti i ricavi solo quando sono ragionevolmente certi

  • Non anticipare costi non ancora ragionevolmente possibilità

PRINCIPIO DI REALIZZABILITÀ DEI RICAVI

La misurazione monetaria di ricavi indica quanto

V a mis. - Realizzazzione di ricavi

  • PRUDENZA
    • Indica quante rivi devono essere riconosciuti
  • REALIZ. RICAVI
    • Indica quanti ricavi possono essere riconosciuti
  1. PRINCIPIO DI COMPETENZA

Importante anche di competenza o matching principle tra ricavi e costi; e l'effetto di entrambi deve essere riconosciuto nello stesso periodo amministrativo

LA RICONOSCIUTA DEI COSTI DI COMPETENZA

COSTO - Misura monetaria data risorsa utilizzata per uno scopo

SPESA - decremento di un'attivita (cassa) o incremento di una passivita (debito)

COSTO DI COMPETENZA - di un certo periodo è un esborso o un consumo di un periodo amministrativo, risorse consumate nel periodo

ESBORSO - Uscita di cassa

COSTI DI PERIODO - Costi funzionali all'attività complessivamente svolta nell'esercizio e quindi direttamente correlabili al conseguimento dei ricavi in quel periodo. Negatività, ma non a singole transazioni. Di quest'anno

DIVIDENDI - non sono un costo di competenza. Sono la distribuzione di un'attività

COSTO DEL VENDUTO (c.d.V) = (RIMANENZE INITIAL + ACQUISTI DEL PERIODO) - RIM. FINALI

MARGINE LORDO = RICAVI - COSTO DEL VENDUTO

RISERVA DI UTILI - DIVIDENDI = UTILI NON DISTRIBUITI

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Publisher
A.A. 2019-2020
15 pagine
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SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher andryc.98 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fondamenti di economia aziendale e dell'innovazione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Grimaldi Rosa.