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PERFETTAMENTE MISCELATO
Ipotesi:
1) Particelle aventi stesso diametro e densità sedimentano con la stessa
velocità, ;
2) Esiste un meccanismo di ridistribuzione delle particelle nel generico
volumetto.
Concentrazione media decrescente esponenzialmente nel tempo t (equivalente lunghezza x):
L’efficienza di abbattimento aumenta esponenzialmente nel tempo:
Cicloni
Moto di una particella in un flusso di gas
Ipotesi:
- Particella perfettamente sferica in moto con velocità ;
- Aria in moto con velocità ;
- Forze di galleggiamento NON trascurabili;
- Moto piano (r,θ)
Equazione del moto
In direzione radiale:
Si ottiene: Sapendo che la generica particella più sfavorita segue la seguente
traiettoria:
La particella più sfavorita verrà “catturata” dal ciclone quando:
ovvero il tempo impiegato dalla particella più
sfavorita per percorrere la distanza r1 – r2 è
inferiore (o al limite uguale) al tempo impiegato
dal vortice primario discendente per invertirsi e
trasformarsi in vortice secondario ascendente.
Da studi sperimentali è stato calcolato che
il vortice primario inverte il suo senso in
corrispondenza di una lunghezza
caratteristica del ciclone nota come:
LUNGHEZZA NATURALE Z.
La lunghezza del vortice primario può essere calcolata come:
Dove:
Numero di avvolgimenti che Raggio medio del
subisce il nastro solido prima vortice discendente
di invertirsi
Il tempo di residenza nel vortice primario corrisponde al tempo massimo utile per l’intercettazione:
Nella pratica spesso si utilizza direttamente il Dp,min come Dp,cut ai
fini della determinazione dell’efficienza totale di abbattimento:
Dp,cut=diametro minimo delle particelle intercettabili con rendimento
0.5
Dp,min= diametro minimo delle particelle intercettabili con rendimento unitario
Nota la distribuzione granulometrica delle particelle presenti nella corrente gassosa è sempre
possibile determinare l’efficienza di abbattimento globale attraverso la formula:
Stima delle perdite di carico
Le perdite di carico in un elemento unitario di separazione sono dovute a:
1) Geometria dell’elemento (condotti di imbocco/sbocco, raccordi…); ∆P 1
2) Caratteristiche dell’aeriforme che attraversa l’elemento. ∆P 2
La perdita di carico totale dell’elemento risulterà:
Perciò sarà necessario fornire al fluido da depurare una potenza pari a:
4 – Colonne di assorbimento e adsorbimento
Colonne di assorbimento
Colonne di assorbimento a piatti
Ipotesi
• Colonna isobara ed isoterma;
• Flusso delle correnti: controcorrente;
• Un solo componente assorbito (1 soluto);
• Su ogni piatto vengono raggiunte le condizioni di equilibrio tra le fasi che
lasciano il piatto stesso.
Consideriamo un problema di progetto
In questo caso sarebbero noti:
• T, P operative;
• portata e composizione della corrente gassosa in
ingresso alla colonna (GM e Y0);
• composizione del liquido assorbente in ingresso
alla colonna (XN+1);
• 1 specifica di recupero o di purezza per il soluto
da assorbire (YN).
Deve essere determinata:
la portata di liquido circolante in colonna
Dall’equazione di Bilancio Materiale per il tronco di colonna compreso tra il generico piatto n+1 e
la testa della colonna (N) si ricava l’equazione della RETTA DI LAVORO (espressione della
conservazione di materia (soluto) in colonna.)
Accettando l’ipotesi di SOLUZIONI DILUITE (caso che spesso si incontra nella pratica industriale)
i rapporti e le frazioni molari tendono a coincidere perciò è possibile scrivere l’equazione di
equilibrio come: lineare nei rapporti molari (CASCATE LINEARI).
Determinazione della portata minima di liquido in colonna
Maggiorando oppurtunamente (generalmente +30%) il rapporto (L/G)min trovato è
possibile ottenere la portata effettiva di liquido circolante in colonna.
Colonne di assorbimento a corpi di riempimento
Consideriamo un problema di progetto
In questo caso sarebbero noti:
• T, P operative;
• portata e composizione della corrente gassosa in ingresso
alla colonna;
• composizione del liquido assorbente in ingresso alla
colonna;
• 1 specifica di recupero o di purezza per il soluto da
assorbire.
Devono essere determinati:
• l’altezza del riempimento necessaria ad assicurare la specifica fornita
• il diametro della colonna
Altezza del riempimento
Diametro di colonna
Viene utilizzato il diagramma di Sherwood che riporta delle curve y vs. x parametrizzate rispetto
alle perdite di carico massime ammissibili in colonna al fine di evitare il fenomeno del FLOODING
(ingorgo della colonna).
Le variabili x ed y sono, a loro volta, funzioni di parametri caratteristici del sistema.
Dipende quindi da: il rapporto liquido – gas, concentrazione liquido,
concentrazione gas.
Imponendo le perdite di carico massime per unità di altezza di riempimento in colonna (tali da
evitare il fenomeno di flooding): È possibile ricavare il valore di y corrispondente a quello di
x trovato in precedenza semplicemente selezionando la
curva corrispondente alle perdite di carico massime assunte.
Dalla formula di y è possibile calcolare il flusso massivo di gas circolante in colonna.
Il fattore F viene calcolato mediante apposite tabelle conoscendo la dimensione caratteristica dei
corpi di riempimento. Il fattore C viene letto dalla tabella al di sotto del diagramma di Sherwood.
Di conseguenza è possibile calcolare la sezione della colonna ed il suo diametro.
Colonne di Adsorbimento
ADSORBIMENTO:
interazione chimico - fisica superficiale tra una fase FLUIDA
ed una SOLIDA assimilabile ad una concentrazione selettiva
di uno o più componenti della fase fluida alla superficie del
solido.
L’operazione viene condotta introducendo il fluido da “depurare” in colonne riempite di fase
adsorbente (solido).
Le colonne hanno configurazione verticale per evitare che la corrente fluida by-passi parte
dell’adsorbente.
Gli impianti di adsorbimento sono in genere costituiti da almeno 2
apparecchiature in parallelo di cui una funzionante in modalità di
rigenerazione del solido adsorbente.
5 – Dinamica delle particelle
Aria atmosferica = miscela di gas (aria secca) + vapore (1 – 3%)
A seconda del loro stato di aggregazione gli inquinanti possono formare con l’aria:
- Miscele eterogenee: aria + inquinanti solidi/liquidi = AEROSOL
- Miscele omogenee: aria + gas/vapori
Depurazione di una miscela eterogenea: separazione dell’aria atmosferica dalla componente solida
o liquida.
Mezzi di separazione:
1) Applicazione di campi di forza alla miscela (modifica del moto delle particelle + deviazione
verso sistemi di raccolta):
- CAMERE DI CALMA (forze gravitazionali)
- CICLONI (forze centrifughe)
- PRECIPITATORI ELETTROSTATICI (forze elettrostatiche)
2) Interposizione di ostacoli fissi o mobili (intercettazione delle particelle + raccolta):
-FILTRI A MANICHE
Definizioni:
- GRANULOMETRIA: proprietà che identifica le singole particelle in base alle loro dimensioni
caratteristiche.
- CLASSE GRANULOMETRICA: insieme di particelle le cui dimensioni caratteristiche si
collocano entro un dato intervallo dimensionale.
L’efficienza di una generica apparecchiatura di separazione rispetto ad una certa classe
granulometrica i viene definita come:
L’efficienza complessiva di una generica apparecchiatura di separazione si ottiene dai dati di
distribuzione granulometrica delle particelle costituenti la miscela e dai dati di efficienza frazionata
rispetto a ciascuna classe granulometrica.
Più frequentemente, per definire le prestazioni di abbattimento, si utilizza la grandezza permeanza
(e) definita come complemento all’unità dell’efficienza di abbattimento:
E’ facile intuire che la permeanza fornisce un’informazione relativa alla quantità di inquinante che
attraversa il sistema di abbattimento senza esservi trattenuto.
Nel caso di più apparecchiature di depurazione poste in serie la permeanza totale del sistema di
abbattimento è data dal prodotto delle permeanze delle singole apparecchiature.
Nel caso di più apparecchiature poste
in parallelo, la permeanza totale del sistema di abbattimento è
data dalla somma, normalizzata dalle singole portate, delle
permeanze delle singole apparecchiature.
e =
tot
6 – Precipitatori elettrostatici e filtri a maniche
Precipitatori elettrostatici Particelle solide/liquide, in sospensione all’interno di un
flusso gassoso, vengono caricate elettricamente
(sfruttando il fenomeno noto come EFFETTO
CORONA) per passaggio nelle vicinanze di un elettrodo
di emissione (ad elevato potenziale assoluto).
Successivamente vengono deviate per azione del campo
elettrico generato e fatte depositare su opportuni elettrodi
di captazione (a potenziale di terra).
Effetto corona
È un fenomeno per cui una corrente elettrica fluisce tra un elettrodo ad elevato potenziale assoluto
ed un fluido neutro circostante. Il fluido neutro viene ionizzato trasformandolo in plasma in grado di
condurre corrente.
Esistono corone positive o negative a seconda della polarità del potenziale dell’elettrodo a grande
curvatura.
MECCANISMO DI FORMAZIONE DI UNA CORONA POSITIVA
• un evento di ionizzazione esogeno del fluido neutro produce
ELETTRONI PRIMARI e IONI POSITIVI separazione delle cariche
permessa dalla forte intensità del CAMPO ELETTRICO in prossimità
dell’elettrodo di emissione;
• gli ELETTRONI PRIMARI spostandosi verso l’elettrodo di emissione
(polarità positiva) collidono anelasticamente con altre molecole di fluido
neutro ionizzandole EFFETTO VALANGA;
• gli IONI POSITIVI si spostano verso gli elettrodi di captazione
(polarità negativa) e se, lungo il loro percorso, entrano nelle vicinanze di
particelle solide o liquide in sospensione entro il plasma vengono
“catturati” facendo assumere a queste ultime una carica positiva.
• le PARTICELLE di inquinante cariche positivamente si depositano infine sopra l’elettrodo di
captazione.
MECCANISMO DI FORMAZIONE DI UNA CORONA NEGATIVA
• un evento di ionizzazione esogeno del fluido neutro
produce ELETTRONI PRIMARI e IONI POSITIVI;
• ELETTRONI SECONDARI, prodotti per effetto
FOTOELETTRICO alla superficie dell’elettrodo di emissione
(polarità negativa), spostandosi verso l’elettrodo di
captazione (polarità positiva) collidono anelasticamente
con altre molecole di fluido neutro ionizzandole
EFFETTO VALANGA;
• gli ION