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I.​

Sistema Noradrenergico

Tutti i neuroni che liberano noradrenalina si trovano nel tronco encefalico (locus coeruleus); il sistema

noradrenergico viene attivato da stimoli nuovi e inaspettati: la noradrenalina aumenta la reattività

delle strutture e dei neuroni.

△ Il sistema noradrenergico incide su diversi aspetti contemporaneamente:

- Attenzione su stimoli significativi;

- Stato di veglia;

- Ritmi circadiani;

- Apprendimento e memoria;

- Emozioni (stress e ansia);

- Umore (gratificazione);

△ I recettori per la noradrenalina sono metabotropi e associati alla proteina G; questi sono:

- Alfa 1

- Alfa 2

- Beta 1

- Beta 2

II. Sistema Dopaminergico

Questa sintetizza e metabolizza come la noradrenalina.

△ I recettori per la dopamina sono tutti metabotropi (associati alle proteine G):

- D1

- D2: ne è piena la corteccia associativa prefrontale; questa può assumere forme diverse

(polimorfismo genico), pertanto è diverso in ogni persona ("substrato dell'individualità");

- D5 26

Riassunto di Neuroscienze ­ Barbara Nido e Daniele Scalise

△ I sistemi dopaminergici sono 4:

- Sistema Nigro-Striatale

: contiene circa il 70% delle dopamine del sistema nervoso centrale;

permette il controllo dei movimenti (l'inizio). Il Parkinson è dovuto alla morte dei neuroni

dopaminergici (cause sconosciute). I suoi sintomi possono essere alleviati con la Levodopa che

permette ai neuroni ancora vivi di lavorare di più.

- Sistema Mesolimbico

: il corpo cellulare si trova nell'area tegmentale ventrale (VTA). I neuroni

vengono proiettati ai nuclei della base (nucleo accumbens centro del piacere). I neuroni

escono e regolano le strutture corticali (ippocampo). A questo è anche legato il

comportamento e il senso di gratificazione.

- Sistema Mesocorticale : ha origine nel VTA e arriva nelle cortecce prefrontali. Si occupa di

interazione, apprendimento, memoria, programmazione di azioni e comportamenti,

percezione sensoriale e funzioni cognitive. Nella schizofrenia questo sistema è alterato

(recettori D2). Controllo amore e sentimenti.

- Sistema Ipotalamo-Ipofisario : grazie alla dopamina l'ipofisi regola le ghiandole.

III. Sistema Serotoninergico

La serotonina viene sintetizzata dal triptofano (non presente nel corpo).

△ I suoi recettori sono:

- Metabotropi (SNC); questi sono attivati dalla moscarina;

- Ionotropi (SNP); questi sono attivati dalla nicotina.

I suoi corpi cellulari si trovano nei nuclei del rafe (9 nuclei a livello della linea mediana).

△ I nuclei del Rafe si suddividono in due gruppi

:

Porzione rostrale :

Proiettano a tutto il sistema nervoso centrale (ponte e mesencefalo); controllano:

- Percezione sensoriale: lesioni del rafe aumentano la reattività agli stimoli sensoriali;

- Ritmi circadiani: lesioni nervose portano alla perdita del sonno;

- Comportamento: aggressività, comportamento sessuale, comportamento alimentare;

- Umore.

Porzione caudale (bulbo)

Controlla:

- Percezione degli stimoli sensoriali;

- Nocicezione.

N.B. Questi 3 sistemi si sovrappongono in diverse aree cerebrali e interagiscono tra loro

influenzandosi a vicenda. I neuroni hanno funzioni complesse e integrate.

Le sostanze che agiscono su questi sistemi sono:

△ Anfetamine:

- Si legano e attivano i recettori per la noradrenalina o la dopamina;

- Inibiscono il riassorbimento;

- Inibiscono gli enzimi che degradano le ammine.

Gli effetti delle anfetamine comportano un aumento di quantità di dopamina e noradrenalina

disponibili; si ottiene un aumento della reattività e una maggiore stimolazione motoria.

△ Cocaina: inibisce il riassorbimento della dopamina.

△ LSD e Peyote: agiscono sui nuclei del Rafe e vengono usati per indagare il subconscio. 27

Riassunto di Neuroscienze ­ Barbara Nido e Daniele Scalise

IV. Sistema Colinergico

Viene liberata acetilcolina (induce agitazione e eccitazione).

△ I suoi recettori sono:

- Metabotropi (SNC); questi sono attivati dalla moscarina;

- Ionotropi (SNP); questi sono attivati dalla nicotina.

Nucleo basale del Meynert :

Contiene la maggior parte dei neuroni colinergici e regola lo stato di veglia e processi di attenzione; la

sua lesione induce letargia. 28

Riassunto di Neuroscienze ­ Barbara Nido e Daniele Scalise

09. Sistemi Sensoriali

Ricevono le informazioni sensoriali che andranno poi a formare la rappresentazione della realtà.

△ Percorso

L'informazione sensoriale passa attraverso il sistema nervoso che lo trasforma in codice neurale.

I sistemi sensoriali hanno il compito di elaborare ed interpretare le informazioni in modo attivo:

scelgono le informazioni che verranno elaborate trascurandone altre: il sistema elabora in questo

modo per permettere di comprendere immediatamente quali sono gli aspetti essenziali della realtà.

Tutte le informazioni selezionate vengono trasformate in codice neurale (correnti elettriche), sono

queste che provocano quel che noi chiamiamo sensazione.

Probabilmente le informazioni vengono elaborate grazie a conoscenze innate e conoscenze apprese.

I. Funzioni dei sistemi sensoriali:

- La prima funzione dei sistemi sensoriali è stata quella di identificare certi stimoli sensoriali ed

elaborarli (cibo o pericolo).

- Le informazioni sensoriali sono fortemente usate per regolare tutti i movimenti (sistemi

sensoriali e motori si scambiano costantemente informazioni).

- Allo stesso modo queste informazioni vengono utilizzate per la regolazione dell'ambiente

interno (omeostasi).

Per tutte queste ragioni la struttura del sistema sensoriale sarà estremamente complessa e ramificata.

II. Come viene elaborata l’informazione?

- Il tutto nasce dallo stimolo sensoriale (ambiente esterno);

- questo va a raggiungere delle strutture che servono specificamente per ricevere gli stimoli

sensoriali (recettori sensoriali);

- Una delle vie evolutivamente più antiche e quella che porta l'informazione al midollo spinale

per regolare le risposte motorie (es. i riflessi);

- A questo punto l’informazione può ramificarsi ed andare alle strutture del sistema nervoso

centrale (che servono per regolare l'ambiente interno e i ritmi circadiani. Es. ipotalamo),

oppure raggiungere le cortecce sensoriali (evolutivamente più recenti) per creare

rappresentazioni delle percezioni.

△ Meccanismo :

1. Arriva l'informazione sensoriale ai recettori (prima interfaccia fra il mondo esterno e

l’ambiente interno): i recettori ricevono gli stimoli e li trasformano in codice neurale (corrente

elettrica);

2. Le correnti elettriche arrivano al neurone sensoriale primario;

3. Il neurone porta l'informazione dai recettori al sistema nervoso centrale;

4. L’informazione viene inviata al neurone sensoriale secondario;

5. L'informazione può ramificarsi (ed andare ad esempio nell'ipotalamo) oppure prendere la via

più recente (talamo) e da qui poi essere ritrasmessa alle cortecce sensoriali.

III. Traduzione degli stimoli sensoriali

I recettori forniscono 4 informazioni fondamentali sugli stimoli che traducono:

- Modalità

- Durata

- Intensità

- Localizzazione spaziale 29

Riassunto di Neuroscienze ­ Barbara Nido e Daniele Scalise

III.I. Modalità

È essenziale sapere che tipo di informazione ci sta raggiungendo.

- Stimolo meccanico (meccanocettori);

- Stimolo chimico (chemocettori);

- Stimolo termico (termocettori);

- Stimolo elettromagnetico (fotocettori).

△ Stimolo adeguato

Stimolo in grado di attivare un recettore specifico con il minor contenuto di energia.

Un esempio sono i coni e i bastoncelli: questi sono attivati da stimoli luminosi con energia bassissima;

uno stimolo meccanico, per attivarli, necessita di una quantità di energia decisamente maggiore.

△ I sistemi sensoriali dipendono dai loro recettori

Da diversi tipi di recettori prendono vita diversi sistemi sensoriali; questi sono:

- Sistema visivo;

- Sistema uditivo;

- Sistema olfattivo;

- Sistema gustativo;

- Sistema somatosensoriale.

Esistono poi diversi sottotipi di recettori che rispondono a diverse caratteristiche dello stimolo

(submodalità):

- Chemocettori per il dolce;

- Chemocettori per l'amaro;

- Coni per i colori;

- Bastoncelli per la visione notturna.

△ Codice della linea attivata

Ogni volta che lo stimolo attiva un determinato recettore, questo fornirà sempre la stessa sensazione

(Esempio: coni e bastoncelli danno sempre la sensazione visiva).

△ I potenziali di recettore

Tutte le informazioni sensoriali che raggiungono i recettori sono trasformati in potenziali locali

(variabili a seconda dell'intensità dello stimolo).

Un potenziale di recettore è un potenziale locale che si forma a livello del recettore.

Si possono avere due tipi di recettori: ​

- Recettori formati dalle terminazioni del neurone sensoriale primario (Esempio: organo

tendineo del Golgi)

- Recettori formati da cellule anatomicamente separate dal neurone sensoriale primario

(Esempio: coni e bastoncelli)

I recettori sensoriali sono:

- Meccanocettori;

- Chemocettori;

- Termocettori;

- Fotocettori. 30

Riassunto di Neuroscienze ­ Barbara Nido e Daniele Scalise

△ Meccanocettori

Sono attivati da stimoli di natura meccanica e sono siti nei polpastrelli, nei muscoli e nelle cellule

ciliate. All'interno di questi recettori è presente il canale ionico.

Vengono utilizzati per:

- Contatto con un oggetto;

- Modificazione della cute;

- Modificazioni della membrana cellulare;

- Modificazione del recettore (stiramento): il canale ionico si apre passano gli ioni e quindi

l'informazione da meccanica viene trasformata in elettrica (Potenziale locale).

△ Chemocettori

Sono attivati da molecole chimiche e si trovano nelle cellule olfattive e gustative.

Quando arriva una sostanza chimica il recettore si attiva e va ad aprire canale; l'informazione di

natura chimica viene quindi trasformata in corrente elettrica (potenziale locale).

△ Termocettori

Sono recettori per il caldo o il freddo.

△​

Fotocettori

Sono i coni e i bastoncelli presenti nella retina.

III.II. Intensità

L'intensità degli stimoli dipende dalla quantità di molecole che compongono lo stimolo (nel caso di

stimoli chimici), oppure dal contenuto di energia (nel caso di stimoli fisici).

L'intensità della stimolazione viene tradotta in un'ampiezza variabile; a questo punto il recettore deve

inviare l'informazione al sistema nervoso centrale (nel neurone sensitivo primario vengono prodotti

dei potenziali d'azione): l'intensità degli stimoli di

Dettagli
A.A. 2014-2015
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/02 Psicobiologia e psicologia fisiologica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher LiritDuCoudray di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Neuroscienze e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Sacchetti Benedetto.