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LA MALATTIA IN FILONE DI ALESSANDRIA: VALENZE ANTROPOLOGICHE

Negli scritti di Filone spesso tema malattia: infermità condizione ineluttabile della vita

umana durante vecchiaia, forza è temporanea, malesseri ci fanno vedere nostra

mortalità. Descrive poi diverse malattie (che ci fanno capire quali erano comuni al

tempo): da quelle della pelle e degli occhi alle più gravi. Da stoico vede nella perdita

dell’unità degli elementi che compongono il corpo causa dei mali. La salute è dono

di Dio (de virtutibus) a cui l’uomo deve essere riconoscente, mentre salute

acquisita tramite guarigione Dio la concede tramite medicina. Insomma, tutto

dipende da Dio, attività umana sarebbe sempre inutile (anche se dottori devono

essere comunque ben preparati).

Malattia\peccato: connessi nelle culture classiche (poi diverranno punizione\colpa) –

Filone fa parallelo tra salute corpo e anima: quando una delle due vacilla anche l’altra

ne è influenzata negativamente. Come per salute, anche buone azioni sono merito

di Dio, mentre liberazione dai mali opera di angeli e logoi di Dio.

Corpo e anima sono oggetto di distruzione e di salvezza: malattia e salute

corpo = dissennatezza\saggezza anima che la contaminano o preservano.

Peccati e desideri smodati compromettono la sanità della parte spirituale e si

ripercuotono anche sul corpo distruggendolo. Passioni sono qualcosa di negativo per

l’anima. La pratica delle virtù invece, porta alla forza del corpo. Tramite la preghiera si

può sfuggire alla malattia che invece colpisce chi vive di passioni sfrenate.

Da notare che l’uomo è incline al peccato e che Filone apprezza l’unicità come

elemento divino, l’intelletto come dono di Dio che un giorno si ricongiungerà al tutto.

Interessante che Filone veda anche elementi positivi nella malattia: un rimedio

eventuale, porta l’uomo a riconoscere esistenza e potenza di Dio.

Dio è salvezza e realtà antropologica luogo di inevitabile assoggettamento a male. Ma

L’essere non è tutto negativo: nonostante l’uomo sia portato al peccato, la bontà della

creazione si vede da scienza, medicina, filosofia, etica, interventi divini: tutti doni di

Dio. ASCLEPIO\ESCULAPIO

NELLA LETT. CRISTIANA ANTICA (II-IV d.C.)

Fonti cristiane da II a IV secolo:

Periodo da Commodo ai Severi (180-235) caratterizzato da sincretismo religioso e

tolleranza: cristiani ne approfittano rafforzando strutture e opere missionarie verso

vertici impero. Ai + colti non sfugge pericolo sincretismo: da Historia Augusta

Aless. Severo venerava 4 animae sanctiores: Apollonio di Tiana, Cristo, Abramo e

Orfeo. In questi taumaturghi dove Asclepio e Cristo sono assimilabili, c’è segno

tendenza passaggio da sacro a mistico, seguendo vie ascetiche dei theioi andres.

Questo era grosso pericolo: nel III sec. Inizia diatriba tra misteri e cristianesimo,

quando anche la chiesa andava assestandosi. Gli Apologeti con a capo Tertulliano

combattono misteri come imitazioni diaboliche. I padri della chiesa con a capo

Clemente Alessandrino (ti mostrerò Logos descrivendolo a somiglianza dei tuoi

misteri) iniziano a mostrare a greci il mistero del Logos con immagini a loro

familiari: cristianesimo greco ne rimarrà per sempre segnato.

Clemente Alessandro: si pone su piano pagani per mostrare che loro miti sono falsi

e che Logos supera inganni. Parla per questo di Asclepio: della sua morte per mano d

Zeus e della sua avidità (Pindaro). Tramite stesse fonti pagane, scredita Asclepio per

evidenziare superiorità di Cristo.

Origene: (Contra Celsum) – Asclepio: cristianesimo è rottura insanabile con passato.

Per dimostrarlo dice che miracoli sono ambigui, li fanno anche pagani come Asclepio.

Ricorda morte di questo, e che lui come Apollo sono demoni. Punto non è miracolo, è

se si hanno attributi per rivendicare propria divinità: disciplina, giustizia, pudicizia…

cose che dei pagani non hanno.

Giustino: (Apologia e Dialogo) – critica idolatria, poi dice che guarigioni di Asclepio e

altri sono imitazioni diaboliche delle prerogative di Cristo. Demoni depistano uomini

attirandoli verso idolatria.

Tertulliano: (ad Nationes - Apologeticum) – attacco contro misteri pagani,

Esculapio: rispetto a predecessori aggiunge che egli esercitava disonestamente

medicina, non è modello da seguire, né nella vita né per la preghiera. Tra tutti

personaggi imperiali unico che merita è Cristo.

Arnobio: (Adversus Nationes) – Esculapio: dice cosa nuova: Gesù, a diff. Esculapio,

portò aiuto senza distinzioni a buoni e cattivi, caratteristica di Dio è non negare a

nessuno benevolenza. Inoltre, fa notare che nonostante templi e sacrifici a Roma verso

Esculapio, città più volte ha sofferto peste.

Lattanzio (allievo Arnobio) – (Divinae Institutiones): Asclepio nato da Apollo non ha

fatto nulla per onori divini se non sanare Ippolito, inoltre meritò di essere fulminato da

Giove e oltretutto quindi muore.

Rischio che Gesù fosse assimilato a un theios aner, a un taumaturgo o un

guaritore, incombeva tra II e IV secolo, specie con sincretismo Commodo e

Severi. Anche per cristiani Asclepio esercitava fascino pericoloso (influsso

raffigurazione Asclepio su raffigurazione Cristo). Per questo scrittori Cristiani tolgono

credibilità ad Asclepio calandosi nel terreno pagano, servendosi senza esitare dei miti

stessi per dimostrarlo (auctores probati della tradizione classica: poeti epici, lirici,

tragici, considerati depositari miti pagani). Evidenziano aspetti scabrosi e immorali,

da nascita a morte Asclepio, per dire che non poteva essere un dio e nemmeno un

theios anèir. Da Giustino a Lattanzio, tra III e IV secolo, Asclepio è ridicolizzato

e Cristo predicato come unico medico, benefattore salvatore.

LA VITTORIA DI CRISTO SU ASCLEPIO

MALATTIA E GUARIGIONE NELLA STORIA FILOTEA DI TEODORO DI CIRRO

Malattia, peccato e guarigione: Gesù predicatore:

TEODORETO DI CIRRO (393 – 466 d.C.) - monaco, presso Antiochia - terapia o

cura delle malattie elleniche (ultima Apologia cristianesimo antico) – in polemica

con neoplatonico Porfirio, dice che Cristo ha cacciato da Roma falsi dei come Asclepio,

liberando uomini.

Era tradizionale all’epoca scontro Asclepio\Cristo: quest’ultimo rivela origine

demoniaca di Asclepio e tramite esorcismi e guarigioni fa capire come liberarsi da

vecchi idoli. Poteri di Cristo erano superiori a quelli degli altri personaggi guaritori, egli

scacciava anche i demoni.

X Cristiani attenzione x cura malati deriva da passo in Matteo: “Guarite infermi,

risuscitate i morti, sanate i lebbrosi, cacciate i demoni”. Azione esorcistica si

intrecciava con taumaturgica, perché x primi cristiani come per altri causa malattie

non è naturale ma da azione di spiriti malvagi. Fonti canoniche presentano Gesù

non come medico ma come guaritore: non si sofferma su diagnostiche

malattie, guarisce e basta, come uomo in lotta contro peccato e male. Azione

Gesù per autenticare suo ruolo di inviato del Padre.

Da questi racconti di guarigione deriveranno azioni guaritrici che affolleranno vite dei

santi, da I° prototipo Vita di Antonio di Atanasio di Alessandria, che saranno

anch’esse in funzione di testimoniare la potenza di Dio e smascherare falsi

dei.

LO SFONDO STORICO – SOCIALE DELLA SCONFITTA DI ASCLEPIO:

Teodoreto di Cirro: scrive nel 423, proclama vittoria Cristo su Asclepio, infatti in quel

periodo Cristianesimo ha quasi vinto su paganesimo: editti e leggi imperatore Limitano

e fanno sparire culto pubblico, cristiani convertono ampie élite culturali pagane,

imperatori prendono distanze da culto pubblico e terminano finanziamenti a templi.

Per quanto riguarda le tecniche di guarigione alcuni sostengono che Cristiani hanno

solo rimpiazzato Asclepio con Cristo mantenendo inalterate pratiche mediche\rituali

pagane, come si evincerebbe in molte vite dei santi. Tuttavia, autori cristiani imitavano

modelli letterari pagani per poter arrivare meglio a loro, usando loro forme espressive.

Inoltre, è risaputo che sia per uomini pagani che cristiani, malattie non avevano

origine naturale ma da peccati e impurità, questo giustificherebbe derivazione

pratiche medico-rituali. Difficile generalizzare un contesto molto fluido, guarigioni

Cristiane rimasero legate a sistema di templi con rinnovati processi di incubazione, ma

cristianesimo le riadatta alla sua vocazione salvifica, favorendo nascita di istituzioni

assistenziali per lenire e guarire.

La storia filoteia (latino Historia Religiosa) di Teodoreto ci offre un quadro di

quelle che erano le arti di guarigione cristiane nella Siria del IV-V secolo: parla di 28

monaci e 3 donne protagonisti della nascita e successo monachesimo in Siria, per

dimostrare che monachesimo Siriano (Pietro il Galata, Macedonio ecc.) non è da meno

di quello Egiziano di Antonio.

Uomo di cultura ellenistica e pratico di arte medica, Teodoreto distingue 2 tipi di

miracoli dei suoi viri dei: quelli che toccano ordine naturale cosmo e quelli delle

guarigioni ed esorcismi, e solo per sette di essi ci racconta le guarigioni (Pietro il G. ,

Macedonio, Giacomo il Cirrestico, unico con resurrezione).

Contrariamente ad altri testi, Teodoreto descrive precisamente sintomi e mali, quasi

con linguaggio medico.

Come avvengono queste guarigioni e come possono farci capire come Cristo

ha vinto su Asclepio al tempo di Teodoreto?

Teodoreto stesso racconta d’esser testimone della loro efficacia, inoltre lui nasce da

una guarigione straordinaria ottenuta per la madre sterile da eremita Pietro il Galata e

Macedonio che l’avrebbe guarita dalla sterilità facendogli mettere al mondo Teodoreto.

Macedonio cura una donna facendo segno croce su acqua e facendogliela bere: medici

tradizionali erano stati inefficaci e Macedonio non opera esorcismo per curarla, ma

resta nello stesso ambito della medicina tradizionale, potenziando però l’acqua con

una preghiera a Dio, importante anche la fede del malato x guarigione.

Madre di Teodoreto ha conosciuto Pietro il Galata da giovane x malattia a occhi che

medici non guarivano, dopo aver provato tutto va da Pietro: prima cura sua anima

facendole passare amore per gioielli (ribadendo che anche x cristiani guarigione corpo

era legata a quella anima e che malattia\peccato sono connessi); poi segnandola con

segno croce e con mano sugli occhi la guarisce nel nome di Dio (intimandogli

d’abbandonare medicine tradizionali). Lei si dà all’ascesi e quando partorendo

Teodoreto sarà colta da febbre, di nuovo Pietro la guarisce tramite preghiere.

MESSAGGIO OPERA TEODORETO: arti guarigione cristiana non pretendono di

sostituire quelle mediche che sono abilitate ad essere usate in casi normali,

la sfida si gioca sulle

Dettagli
Publisher
A.A. 2017-2018
12 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/07 Storia del cristianesimo e delle chiese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Elakos86 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia del cristianesimo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Canetti Luigi.