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I RITMI BIOLOGICI, SONNO E ATTIVITA’ ONIRICA
PARAGRAFO 1. I RITMI BIOLOGICI: molte funzioni del nostro organismo hanno una ritmicità di
24 ore, quindi avvengono nell’arco di queste 24 ore e si ripetono dopo un intervallo di 24 ore, come
la durata della giornata sul pianeta Terra, queste funzioni seguono i ritmi circadiani. Noi siamo
animali diurni, il che vuol dire che siamo attivi nelle ore in cui il sole illumina l’ambiente. Esistono
animali notturni che sono attivi solo quando il sole cala e subentra l’oscurità. Ma dentro di noi
esiste anche un orologio endogeno, che serve a regolare tutte le nostre attività fisiologiche
creando dei ritmi ora di seguito spiegheremo come tutto questo funziona.
Nei mammiferi: alcune cellule gangliari della retina contengono un fotopigmento chiamato
melanopsina che rileva i cambiamenti dell’intensità luminosa all’esterno del nostro corpo, di fatti
nell’arco della giornata sul pianeta Terra, l’intensità luminosa varia, si passa dalla completa
oscurità della notte, alla fiacca luce dell’alba, per poi aumentare la luce a mezzogiorno fino ad
arrivare al tramonto quando la luce ricomincia ad indebolirsi e ritorna alla notte. L’informazione
dell’intensità luminosa viene portata tramite una via retino-ipotalamica al chiasma ottico e poi arriva
fino all’ipotalamo, di preciso al nucleo soprachiasmatico (NSC) che è il nostro orologio biologico o
endogeno e regola tutti i ritmi circadiani. Quindi l’ NSC regola anche il nostro comportamento in
base alla variazione di luce, ad esempio ci viene sonno quando inizia a calare la luce, questo è
indotto dall’ipotalamo.
Esistono ritmi chiamati ritmi ultradiani, che sono molto più corti dei circadiani quindi durano meno
di 24 ore, alcuni durano solo qualche minuto, quindi nell’arco della giornata sulla Terra che dura 24
ore si avranno molto cicli di questi ritmi ultradiani. Ad esempio il nutrimento, noi ci viene spesso la
sensazione di appetito nell’arco della stessa giornata, non solo una volta al giorno.
PARAGRAFO 2. IL SONNO E LA VEGLIA: il sonno ha due stadi, sonno a onde lente ed il sonno
REM. Il sonno ad onde lente viene suddiviso in 4 sottofasi: nel primo stadio si ha un decremento
(diminuzione) del ritmo cardiaco e del tono muscolare, il secondo stadio è caratterizzo da onde
cerebrali (sarebbe l’attività cerebrale misurata tramite elletroencefalogramma) con frequenza
compresa tra i 12 e i 14 Hertz, stadio 3 caratterizzato da onde ampie e lente (le onde delta), stadio
4 infine si hanno molte onde delta.
I sogni sono prodotti durante il sonno REM. Ma recentemente (molto recentemente considera che
l’ho sentito stasera sul telegiornale e oggi è il 17 maggio xD) alcuni ricercatori hanno scoperto che
in realtà non tutti i sogni si mostrano nel sonno REM ma anche nelle fasi precedenti. Il sonno REM
nella storia dell’evoluzione è comparso prima del sonno ad onde lente. I mammiferi in generale
dormono di più durante l’infanzia rispetto all’età adulta.
Esperimenti sulla deprivazione del sonno hanno fatto notare come i suoi effetti variano da persona
a persona e sono soprattutto dipendenti da fattori quali età e caratteristiche della personalità del
soggetto in questione.
Le funzioni biologiche del sonno: il sonno consente di conservare le energie poiché consumiamo
meno risorse energetiche mentre dormiamo, il sonno consente un ripristino di determinate funzioni
corporee, ad esempio l’ormone della crescita viene prodotto soprattutto durante il sonno ad onde
lente, perché vengono rigenerate la maggior parte delle proteine che si consumano durante le ore
attive diurne.
PARAGRAFO 3. Oggi è noto che il sonno è il prodotto di almeno 4 sistemi neurali: 1. Un sistema
prosencefalico che esegue da solo il sonno ad onde lente 2. Un sistema nel tronco encefalico 3.
Un sistema pontino che è responsabile del sonno REM 4. Un sistema ipotalamico che regola
l’attività delle altre 3 regioni appena menzionate.
IL PROSENCEFALO: il prosencefalo basale produce il sonno ad onde lente.
La FORMAZIONE RETICOLARE: risveglia il prosencefalo, di fatti lesioni di questa zona portano
un continuo stato di sonno.
Il PONTE: lesioni nel ponte portano ad un inibizione del sonno REM.
IPOTALAMO: le persone normali entrano nel sonno REM dopo circa un’ora di sonno ad onde
lente. Gli individui affetti da narcolessia invece entrano in REM dopo pochi minuti essersi
addormentati. La cataplessia invece è un disturbo in cui i pazienti improvvisamente perdono il tono
muscolare e cadono a terra perdendo i sensi. La narcolessia se si presenta durerà per tutta la vita
dell’individuo, la cataplessia invece può esse indotta dopo una forte emozione come la rabbia o
felicità o spavento. Normalmente l’ipocretina serve ad impedire di passare frettolosamente dal
sonno ad onde lente a quello REM, gli individui affetti da narcolessia hanno una perdita del 90% di
ipocretina. I neuroni che producono ipocretina si trovano soprattutto nell’ipotalamo.
Le emozioni
Cosa sono le emozioni?
Il mondo delle emozioni include una vasta gamma di comportamenti osservabili, espressioni di
sentimenti e cambiamenti fisiologici questa diversità, ha molti significati la parola emozione ed a
reso l'argomento difficile da studiare. molti aspetti delle emozioni sembrano inconsci per queste
ragioni l'emozione sono stati molti anni accantonate come campo di studio ma c'è stata una
significativa rinascita di questa affascinante argomento. Non c'è una definizione precisa di
emozioni sono un misto di sentimenti e di reazioni fisiologiche a cui agisce il corpo in diversi
momenti, e ci sono varie teorie dei vari scienziati ma ancora non si è raggiunti a trovare una
definizione completa di emozione, ma si può dire che sono un mix di sentimenti e di reazioni
fisiologiche che vengono scaturite dal nostro corpo a seconda delle varie situazioni ad esempio
quando si fa un incidente stradale si può avere un grande shock della grande paura che hai avuto
nel rischiare la vita e quello è un’emozione un sentimento.
definizione di emozione
Le emozioni sono stati mentali e fisiologici associati a modificazioni psicofisiologiche, a stimoli
interni o esterni, naturali o appresi. Il termine emozioni include intime sensazioni soggettive
insieme con l’espressione o dimostrazioni di particolari risposte somatiche e autonome.
Ci sono quattro aspetti delle emozioni:
1. Sentimenti: in molti casi le emozioni sono sentimenti privati e soggettivi gli uomini riferiscono
una straordinaria gamma di stati che dicono di sentire o farmi esperienza.
2.azioni: le emozioni possono essere azioni comunemente giudicate emozionali, come difesa o
attacco risposta una minaccia.
3. Arousal fisiologico: le emozioni sono stati di Arousal attivazione fisiologico, espressioni o
dimostrazioni di peculiari risposte somatiche e autonomie. Questa è così suggerisce che gli stati
emozionali possono essere definiti da particolari costellazioni di risposte col cuore che possono
essere esaminate anche i nostri animali non umani.
4. Motivazione: le emozioni sono programmi motivazionali che coordinano le risposte per risolvere
specifici problemi adattivi noi siamo motivati a ricercare il piacere di evitare la paura.
Le teorie generali delle emozioni enfatizzano le risposte corporee
In molti stati emozionali possiamo sentire l'accelerazione del battito cardiaco, il calore al viso e alle
mani, il sudore sulle palme delle mani e le sensazioni di nausea nello stomaco. Le forti emozioni
sono quasi imprescindibili dall'attivazione di questi eventi. molte teorie hanno cercato di spiegare lo
stretto legame tra i fenomeni psicologici soggettivi che noi conosciamo come emozioni e le attività
degli organi viscerali e controllata dal sistema nervoso autonomo. La demopsicologia suggerisce
che le reazioni autonome sono provocate dalle emozioni, le emozioni causano la reazione del
corpo.
La teoria di James Lange considera le emozioni come percezioni dei cambiamenti corporei
William James capovolse l'idea della Demopsicologia affermando che le emozioni di cui facciamo
esperienza sono causate da cambiamenti corporei. Secondo questa prospettiva sentiamo la paura
perché percepiamo l'attività corporea scatenata da particolari stimoli. Il medico Lange propose una
simile idea enfatizzando gli eventi fisiologici periferici regolati dal sistema nervoso autonomo nella
percezione delle emozioni. Diverse emozioni quindi sono a sentire diversamente perché sono
generati da una diversa costellazione di risposte fisiologiche. La teoria via ho molti studi te che
tentarono di legare le emozioni alle risposte col cuore un argomento di notevole interesse in
questo campo.
La teoria di Cannon Bard enfatizza i processi centrali
I fisiologi Cannon e Bard criticarono la teoria di James Lange dichiarando che l'esperienza
emozionale inizia prima dei cambiamenti del sistema autonomo di quali sono relativamente lenti.
Inoltre i cambiamenti autonomi che si accompagnano alle emozioni forti sembravano essere
prevalentemente sempre gli stessi, mentre le emozioni percepite erano collera, paura, o grande
sorpresa. Cannon diede rilievo al fatto che queste reazioni corporee: l'aumento del battito
cardiaco, la mobilitazione del glucosio, altri effetti, sono una risposta d'emergenza dell'organismo e
un'improvvisa condizione di minaccia in quanto producono la massima attivazione del sistema
nervoso simpatico prendendo l'organismo pronto la fuga o alla lotta, così la funzione delle
emozioni è quella di aiutarci a fronteggiare un ambiente mutevole. Secondo la visione di Cannon e
di Bard è concepito del cervello decidere quale particolari emozioni costituisce un'appropriata
risposta agli stimoli secondo questa visione la corteccia cerebrale decide simultaneamente la
risposta emozionale appropriata e attiva il sistema simpatico così che il corpo sia pronto per
un'azione appropriata decisa dal cervello. La teoria di Cannon-Bard generò molti studi sugli effetti
delle lesioni cerebrali e della stimolazione elettrica sulle emozioni.
Stanley schachter proposte un'interpretazione cognitiva degli stimoli e degli stati viscerali
Schachter diede importanza ai meccanismi cognitivi nelle emozioni suggerendo che gli individui
interpretano l'attivazione viscerali In relazione agli stimoli evocativi, alla situazione circostante, ai
propri stati cognitivi e a esperienze precedenti. Secondo Schahter le etichette emozionali per
esempio collera, paura e gioia dipendono dalle interpretazioni di una situazione, interpretazioni
raggiunte attraverso i sistemi cognitivi interiori. In un famoso esperimento o iniettata l'epinefrina a
un gruppo di persone, a metà delle quali ho detto che non vi sarebbero stati espr