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TEORIE DELLA MOTIVAZIONE

TEORIE DEL CONTENUTO:

  • Maslow, gerarchia dei bisogni
  • Teoria X e Y McGregor

Il comportamento del dirigente si modifica a seconda dell'immagine che ha del lavoratore.

  • X = lavoratore pigro, esercito l'autorità
  • Y = gran lavoratore, ricorro a premi, complimenti e buoni rapporti.

TEORIA DEI FATTORI DUALI Herzberg 1966

  • FATTORI IGIENICI: Condizioni sul lavoro, sicurezza, condizioni fisiche ed economiche, rapporti di lavoro, supervisione. Se assenti creano insoddisfazione, ma non bastano per essere soddisfacenti.
  • FATTORI MOTIVANTI: Riconoscimento, possibilità di carriera, apprezzamento, posizione sociale. Se presenti aumentano la soddisfazione.

TEORIA DELL'ACORIA DELL'ACHIEVEMENT – POTERE – AFFILIAZIONE

Uno di questi tre tratti sono predominanti in ogni persona e ne influenzano il comportamento nel lavoro.

TEORIE DEL PROCESSO

TEORIA DEI RINFORZI (BAMBINO)

Imparo dalle conseguenze come fa il bambino quando si fa male.

Il rinforzo negativo (punizione) ha effetti di breve termine e porta ad una maggiore scontrosità. Il rinforzo positivo (premio) invece ha effetti di lungo termine.

GOAL SETTING (locke 1968)

Maggiore è la difficoltà dell'obiettivo e migliore è la prestazione. L'obiettivo deve essere sfidante.

ASPETTATIVA VALENZA

Aspettativa: probabilità soggettiva di raggiungere l'obiettivo.

- Aspettativa sforzo - Prestazione

Aspettativa Sforzo-risultato

Gruppo (1994)

DAFT: "Un unità organizzativa composta da due o più persone che interagiscono e coordinano il loro lavoro per raggiungere uno specifico obiettivo".

Hawthorne: Le persone a lavoro non sono motivate esclusivamente dalla retribuzione e dalle condizioni di lavoro; Importanti i riconoscimenti ed il senso di appartenenza.

Elementi fondamentali di un gruppo:

  1. Obiettivo
  2. Designazione formale dei partecipanti
  3. Svolgimento abituale dell'attività

DIFFERENZE TEAM E conqualcosa.

GRUPPO: interagisce innanzitutto per permettere ai suoi membri di condividere informazioni e per aiutarsi reciprocamente nelle decisioni relative alle rispettive sfere di responsabilità.

TEAM: è un gruppo nel quale il risultato degli sforzi individuali è molto superiore alla somma degli input dei singoli membri. Un gruppo di lavoro per essere team deve essere efficace ed efficiente, con risultati alti e non formato in maniera casuale.

VIRTUAL TEAM: è un gruppo che utilizza tecnologie informatiche per superare la dispersione spaziale tra di essi per raggiungere l'obiettivo comune.

EFFICACIA NEL GRUPPO:

  • Settore: influenza molto la performance
  • Organizzazione: dove i fattori più importanti sono cultura e sistemi di gestione
  • Specificità: informale, formale, permanenti, temporanei

TIPOLOGIE DI TEAM:

  • PROBLEM SOLVING TEAM: gruppo composto da 5/12 individui provenienti dallo stesso dipartimento e che si riuniscono per alcune ore ogni settimana per discutere sulle

modalità per migliorare la qualità, l'efficienza e l'ambito lavorativo con l'obiettivo di risolvere i problemi;

TASK FORCE: gruppo che ha il compito di risolvere una determinata situazione di breve periodo, di prendere decisioni, è un gruppo temporaneo composto di competenze forti;

Self managed work team: gruppo autogestito, 10/15 individui che si assumono responsabilità del proprio lavoro in sostituzione dei responsabili precedenti (di solito gruppi permanenti, no TEAM LEADER);

SPONSORSHIP: sponsor/garante attraverso: GOAL SETTING (fissazione obiettivi); RISORSE (termini economici, materiali, informazioni, mezzi); COMUNICAZIONE (tra il gruppo e il resto dell'organizzazione); VISIBILITÀ CONTINUA (far conoscere il gruppo nell'organizzazione, altrimenti ci sarà avversione verso di esso);

Struttura di un gruppo: ruoli e alle funzioni svolte dai singoli individui nel gruppo e alle forze che ne mantengono l'organizzazione;

STATUS DEL GRUPPO:

Posizione relativa di una persona in un gruppo o in una società ed è una misura del valore, del rango.

Stadi sviluppo gruppo maturo: orientamento, conflittualità, coesione, strutturazione.

RUOLO: schema di comportamento da parte dell'attore sociale ma può essere definito anche come le aspettative ovvero ciò che si chiede che venga interpretato.

Job description: si intende la descrizione del lavoro che deve svolgere un determinato soggetto, ed è in questo ambito che emerge la figura del mansionario.

Processo di assunzione dinamica: emissione delle aspettative di ruolo da parte del gruppo. Assunzione del ruolo da parte dell'individuo in base alla percezione delle aspettative ricevute e dell'adattamento compiuto.

Comportamento di ruolo risultante.

TENSIONI DI RUOLO: ambiguità di ruolo; distorsione di ruolo; incongruenza di ruolo; conflitto di ruolo;

Ruolo di compito: promotore; ricercatore; elaboratore;

coordinatore, orientatore; valutatore; stimolatore; assistente; segretario.

Ruolo di mantenimento e costruzione del gruppo: incoraggiatore; armonizzatore, negoziatore, moderatore, orientatore, osservatore, seguace.

Leadership: è una forma di problem solving organizzativo che mira a raggiungere gli obiettivi organizzativi attraverso l'influenza sulle azioni altrui.

PROCESSO DECISIONALE NELL'ORGANIZZAZIONE

  1. Modello razionale
    • identificazione del problema
    • ricerca di soluzioni
    • scelta di una soluzione
    • implementazione e valutazione
  2. MODELLO EURISTICO
    • Regole pratiche e procedure automatiche che permettono di prendere una decisione velocemente senza doverci pensare. Best praticies= insieme di procedure standard. "in questo caso si fa così"
  3. MODELLO GARBAGE CAN
    • Si raccolgono le idee in forma anonima e poi si sceglie la migliore.
  4. MODELLO CIBERNETICO
    • Processo prova-errore
  5. Modello intuitivo

Comportamento di routine automatico

Provo finché non ci colgo

Modello intuitivo

Decido in base a quello che mi sento di fare. Sono influenzato da una serie di esperienze che si manifestano inconsciamente. La vocina nella testa che ti dice che stai facendo una cazzata

Stili nel processo decisionale

Si classificano in base all'orientamento al valore e alla tolleranza verso l'ambiguità

  1. Stile direttivo: bassa tolleranza all'ambiguità. Alto orientamento al compito. Razionale, deciso e concentrato sui fatti.
  2. Analitico: più tolleranza all'ambiguità, analizzo tutto ciò che ho a disposizione. Disposto ad affrontare situazioni incerte.
  3. Concettuale: alta tolleranza all'ambiguità, lungimirante.
  4. Razionale: forte orientamento verso le persone. Buon rapporto coi colleghi, so ascoltare ed evitare il conflitto.

Processo decisionale di gruppo

Può essere condotto dal singolo o dal gruppo. Gli individui portano competenze nel gruppo e...

le mettono a disposizione di tutti. Vantaggi:
  • Disponibilità maggiore di conoscenze e informazioni
  • Diversi approcci alla soluzione del problema
  • Commitment e condivisione degli obiettivi
Svantaggi:
  • Conformismo di gruppo, aderisco all'opinione generale senza valutare
  • Devianza rispetto all'opinione di gruppo
  • Groupthink: il gruppo si considera invincibile e considera nemici tutti quelli esterni che non sono d'accordo (Bullismo)
  • Risk shift: il gruppo prende decisioni con un grado di rischio molto elevato che però si divide tra tutti
  • Polarizzazione: Quando ci sono valori, opinioni e competenze diverse si creano punti di vista contrastanti ed è difficile giungere ad una decisione condivisa
Il gruppo per decidere deve:
  1. Pianificare il futuro e definire gli obiettivi
  2. Lavorare sulle priorità per raggiungere l'obiettivo
  3. Incoraggiare tutti a partecipare
  4. Prevedere la difficoltà e disporre di un piano di emergenza
  5. Eliminare stereotipi e pregiudizi

Tecniche per migliorare il processo decisionale

Brainstorming (Osborn): ognuno elabora le sue idee, si raccolgono e si scrivono su una lavagna. Si valutano tutte. Si usa per generare le idee che faranno da spunto per avere altre idee finché non si arriva alla decisione, dando importanza alla quantità di idee più che alla qualità.

  • nessun limite, esprimete tutte le idee anche quelle folli e assurde
  • sospendere il giudizio, non criticare subito un'idea e non ammazzarla con frasi negative
  • ignorare le gerarchie, sono tutti uguali allo stesso livello durante il brainstorming

Nominal group: ognuno scrive in silenzio la sua idea, si raccolgono e ognuno ha 30 secondi per criticarla o appoggiarla. Poi ognuno dà un punteggio ad ogni idea e si vede quella con più punti.

Metodo Delphi: si usa quando i membri del gruppo sono distanti geograficamente. Si utilizzano questionari online per raccogliere le idee in forma anonima. Si raccolgono tutte le idee e si...

Rigirano ad ognipartecipante. Si utlizza quando non si riesce ad organizzare un incontrofaccia a faccia

PROCESSO COMUNICATIVO

Comunicazione= trasmettere informazioni o creare relazioni conl'interlocutore.

Ha la funzione del: Controllo, motivazione, condivisione dlelo status, delle emozioni e delle informazioni.

La comunicazione si svolge tramite un canale (voce, messaggio, gesto). Il messaggio viene codificato dalla fonte e decodificato dal ricevitore.

Il ricevitore rilascia un feedback indispensabile per una comunicazione non distorta.

DIREZIONE DELLA COMUNICAZIONE

Orizzontale: tra livelli uguali

Verticale. Bottom up, up-down. Comunicazione tra i vari livelli gerarchici

METODO DI COMUNICAZIONE

Verbale- non verbale- tono di voce-prossemica-gesti.

Bisogna interpretare tutti questi aspetti altrimenti è facile che il messaggio arrivi distorto.

ORGANIZZAZIONE DELLA COMUNICAZIONE

NETWORK FORMALE

Circolare (l'informazione passa da un soggetto all'altro a catena) + accuratezza

a per facilitare la trasmissione e l'elaborazione delle informazioni.
Dettagli
Publisher
A.A. 2014-2015
11 pagine
SSD ING-IND/35 Ingegneria economico-gestionale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher OLEGNA89 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Comportamento organizzativo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi del Molise o del prof .