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Effetto della televisione sui comportamenti aggressivi dei bambini
Friedrich e Stein, 1973 → ad un campo estivo hanno osservato per tre settimane il comportamento di un gruppo di bambini inetà prescolare, e hanno misurato i loro comportamenti aggressivi (baseline: misurazione in condizioni normali). Nelle quattro settimane successive i bambini sono stati divisi casualmente in tre gruppi, e tutti guardavano mezz’ora di tv algiorno: il primo gruppo guardava programmi violenti, il secondo guardava programmi con un messaggio di gentilezza neiconfronti degli altri e il terzo guardava dei documentari sulla natura. Il risultato fu che nei bambini che avevano più comportamenti aggressivi, dopo l’introduzione della tv, avevano aumentato icomportamenti aggressivi se avevano guardato programmi violenti (gruppo 1), ma non se erano nel gruppo 2 e 3. Nei bambini che invece avevano un numero basso di comportamenti aggressivi non si è notato cambiamento,indipendentemente dai programmi che avevano guardato. Differenze conl’esperimento in laboratorio:- I risultati sono più facilmente generalizzabili alla vita reale.
- Friedrich e Stein non avevano modificato il video.
- I comportamenti aggressivi erano misurati in contesti quotidiani, e non in contesti che potevano spingerli a comportarsi in modo aggressivo.
- I partecipanti erano assegnati casualmente ai gruppi.
- La variabile dipendente era sotto il controllo degli sperimentatori.
essere ecologica, non deve per forza essere svolta sul campo: in alcuni casi il comportamento scelto può essere osservato in un ambiente naturale ma sbagliato, oppure può essere più ecologica una situazione costruita in laboratorio.
L'importanza dell'osservazione per le scienze dell'educazione
L'oggetto di studio delle scienze dell'educazione sono i comportamenti; il loro scopo è descriverli, prevederli e controllarli.
In psicologia dello sviluppo osserviamo delle cose che ci sono già per capire cosa ha agito; in psicologia dell'educazione misuriamo e facciamo il grafico, poi possiamo introdurre un intervento per vedere se il comportamento si modifica.
Descrivere: per indagare un oggetto di studio è indispensabile descriverlo, quindi osservarlo e misurarlo, per cui esso deve essere di natura empirica. È empirico tutto ciò che possiamo percepire coi sensi.
Gli errori di valutazione possono essere
cioè permette di verificare e ripetere i risultati ottenuti. Per ottenere una buona osservazione, è importante seguire alcuni aspetti tecnici: - Utilizzare una selezione selettiva, ovvero condurre l'osservazione con uno specifico scopo in mente. - Pianificare l'osservazione in modo da rendere chiari il chi, il quando, il come e il dove osservare. - Documentare l'osservazione in modo da avere un materiale utilizzabile. - Controllare l'osservazione in modo da poter verificare e ripetere i risultati ottenuti.cioè passibile di verifica.
Le categorie di codifica devono essere:
- Esaustive, cioè devono rappresentare al meglio il comportamento che stiamo analizzando;
- Esclusive, cioè le azioni in una categoria devono avere punti di similitudine tra loro e non devono avere niente in comune con le azioni al di fuori della categoria;
- Omogenee, cioè nello stesso schema di codifica le categorie devono avere lo stesso livello di descrizione e di complessità, e nella stessa categoria i comportamenti devono essere molto simili tra loro;
Quando si definisce il comportamento che si vuole osservare bisogna essere molto specifici, e assicurarsi che la definizione sia così precisa che un altro osservatore possa osservare esattamente ciò che si aveva in mente. Bisogna identificare azioni osservabili e misurabili, e scrivere la definizione in modo che chi la legge sappia quali azioni sono comprese e quali no.
Bisogna sempre usare il test dell'uomo morto: per
capire se una regola è posta bene, bisogna pensare se l'uomo morto può farla; se l'uomo morto può farla, non è posta bene. Le definizioni quindi devono essere chiare e inequivocabili (es: invece di dire "non fare chiasso" dire "fare silenzio"). I parametri di misura del comportamento: i parametri di misura più utilizzati sono: - Frequenza: numero di volte in cui un comportamento si verifica nell'unità di tempo; - Durata: intervallo di tempo durante cui si verifica un comportamento; - Intensità: forza con cui un comportamento fa la sua comparsa; - Latenza: tempo che passa tra un certo evento e l'esibizione dei primi segni del comportamento; - Topografia: aspetto fisico o forma di un comportamento, oppure l'insieme delle sue caratteristiche strutturali e procedurali. - Raccogliere dati sulle dimensioni di un comportamento: ci sono diverse procedure di misurazione per.raccogliereinformazioni quantitative sul comportamento target (che si vuole modificare) e le dimensioni che si vogliono cambiare. Questi dati forniscono delle informazioni utili per determinare la severità e l'inadeguatezza di una dimensione di un comportamento e l'efficacia del nostro intervento su esse. Esistono diversi tipi di misurazione: Misure basate sulla ripetibilità: - Conteggio: registrare quante volte avviene un comportamento. - Tasso o frequenza: si calcola dividendo il numero di risposte registrate per il tempo in cui è stata fatta l'osservazione. Misure basate sull'estensione temporale: - Durata: lasso di tempo durante cui si verifica la risposta. - Total duration: registrare il tempo totale della risposta; - Duration per occurrence: registrare la durata di ogni comportamento e riportare la media e il range della durata. Misure basate sul locus temporale: - Latenza: tempo che intercorre tra un evento specifico el'esibizione dei primi segni del comportamento. Misure definizionali: - Topografia: forma fisica di un comportamento (es: scrittura). - Intensità: forza con cui viene emesso un comportamento. Time-sampling Il time-sampling è un metodo che fornisce un livello di informazione attendibile e prevede un campionamento casuale delle osservazioni. Il vantaggio è l'ottimizzazione, perché permette di osservare un maggior numero di soggetti con minor dispendio di energie; il limite è che si raccolgono meno informazioni sul comportamento rispetto ad una registrazione continua. Esistono tre principali metodi di raccolta con time-sampling: 1. Whole-interval recording: viene usato per misurare comportamenti continui o comportamenti che si verificano ad un tasso così alto che l'osservatore non riesce a distinguere una risposta dalla successiva. L'osservazione viene divisa in brevi intervalli, e alla fine di ognuno l'osservatoreregistra se il comportamento target si è verificato lungo tutta la durata dell'intervallo. I dati raccolti con WIR si riportano con percentuale degli intervalli in cui il comportamento target è stato registrato (N di X / N di intervalli totali 100).
Vantaggio: fornisce una stima della durata di un comportamento e permette di dire se il comportamento si verifica o no durante la sessione di osservazione.
Limite: i dati ottenuti sottostimano la percentuale totale di periodo di osservazione in cui il comportamento è stato esibito; più lungo è l'intervallo più è rischiosa la stima.
2. Partial-interval recording: l'osservazione viene divisa in brevi intervalli, e alla fine di ognuno l'osservatore registra se il comportamento target si è verificato durante l'intervallo. Non è importante quanto dura o quante volte è esibito, ma solo che si verifichi in un punto durante l'intervallo.
osservazione in cui il comportamento è stato esibito. 1. PIR (Partial Interval Recording): i dati raccolti con PIR si riportano con percentuale degli intervalli in cui il comportamento target è stato registrato. Vantaggio: è possibile registrare il presentarsi di più comportamenti contemporaneamente. Limite: i dati ottenuti sovrastimano la percentuale totale di periodo di osservazione in cui il comportamento è stato esibito. 2. Momentary time-sampling: l'osservazione viene divisa in brevi intervalli, e alla fine di ognuno l'osservatore registra se il comportamento target si sta verificando nel momento in cui l'intervallo termina. I dati raccolti con MTS si riportano con percentuale di intervalli in cui il comportamento target è stato esibito e viene usato per stimare la proporzione del tempo totale in cui il comportamento si verifica. Vantaggio: l'osservatore non deve prestare attenzione per tutta la durata dell'intervallo; Limite: i dati ottenuti potrebbero sottostimare la percentuale di periodo di osservazione in cui il comportamento è stato esibito.Osservazione in cui il comportamento è stato esibito; è ideale un intervallo di 2 minuti.
Per garantire l'oggettività dei dati osservati è meglio che siano presenti due osservatori indipendenti, che devono essere addestrati ad usare il sistema di codifica scelto e devono raggiungere una concordanza fra di loro: perché ciò avvenga serve una verifica sulla chiarezza delle categorie scelte e sulla precisione degli osservatori.
Se i codici sono ben utilizzati e vi è concordanza fra gli osservatori ma la rilevazione non risulta oggettiva, bisogna rivedere la definizione delle categorie e si deve usare un nuovo sistema di codifica. Se invece gli osservatori non raggiungono la concordanza bisogna prolungare il tempo di addestramento prima di raccogliere i dati.
L'interobserver agreement (OIA) è il grado in cui due o più osservatori indipendenti riportano lo stesso valore osservato dopo aver misurato lo stesso evento.
È importante avere questo dato perché: - Un buon OIA garantisce la competenza del novizio; - Un buon OIA accresce la sicurezza che la definizione del comportamento target è chiara e che lo strumento di valutazione sia affidabile.