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LA PRIMA GUERRA MONDIALE

CAUSE remote.

1) Tensioni e rivalità che covavano alla fine del XIX tra le principali potenze europee e che avrebbero

inevitabilmente portato ad uno scontro.

• la poderosa ascesa economica tedesca, le sue mire egemoniche ed espansionistiche e la Weltpolitik. Sul

finire dell’800 la Germania divenne una potenza industriale e finanziaria; dopo l’ascesa al trono di Guglielmo

II iniziò un nuovo corso volto ad inserire l’impero tedesco nella gara per l’acquisizione di colonie e di aree di

influenza (weltpolitik mondiale) con l’intento di trasformarlo in una grande potenza internazionale.

→politica

Questa svolta nella politica estera provocò attriti con le altre nazioni europee e lo sgretolamento del sistema

di alleanze che Bismarck aveva intessuto per scongiurare il pericolo di un accerchiamento della Germania.

• tensione tra Francia e Germania. La Francia sempre più preoccupata dai progetti espansionistici tedeschi

(la Germania infatti nel 1887 decise di non rinnovare il trattato segreto di “contro-assicurazione”, che era

stato stipulato nel 1887 con la Russia per garantirsi la neutralità in caso si guerra con la Francia), oltre che

ansiosa di rivendicare la sconfitta subita a Sedan nel 1870 (revanscismo), si avvicinò alla Russia in funzione

anti-tedesca nel 1891 stipularono una convenzione militare segreta che nel 1894 si trasformò in una vera

e propria alleanza, Duplice Intesa, con le quali le 2 potenze si promettevano reciproco aiuto nel caso di un

attacco tedesco.

• tensione tra Inghilterra e Germania. Inoltre la politica di Guglielmo II allarmò l’Inghilterra, la cui indiscussa

supremazia sui mari venne sfidata dal robusto programma riarmo navale tedesco avviato nel 1897 con il

“piano Tirpitz”. Inoltre la penetrazione economica che la Germania aveva iniziato ad attuare nell’impero

ottomano (costruzione ferrovia Costantinopoli Baghdad da parte di imprese tedesche) e l’impronta

aggressiva che il nazionalismo aveva assunto (ideologia bellicista, antiparlamentare e antidemocratica)

preoccupava l’Inghilterra e ciò comportò una convergenza sempre più stretta tra gli interessi dei britannici e

dei francesi che nel 1904 stipularono l’Intesa Cordiale in funzione anti-tedesca ( segnò il superamento delle

dispute coloniali in Africa: Londra vide riconosciute le pretese sull’Egitto, Parigi ottenne il Marocco). Questa

alleanza anglo-francese irrigidì le posizioni della Germania che vide compromessi i propri interessi in

Marocco. Per ostacolare i piani espansionistici di Parigi in Africa settentrionale la Germania nel 1905 si fece

garante dell’indipendenza del Marocco→ alla conferenza di Algeciras (1905-1906) convocata per risolvere la

questione ed evitare un conflitto anglo-tedesco, la Francia ricevette l’appoggio dell’Inghilterra, della Russia,

della Spagna e anche dell’Italia mentre la Germania poteva contare solo sull’appoggio austro-ungarico. L’esito

di questa conferenza rese evidente l’isolamento del governo tedesco.

Inoltre l’Inghilterra si avvicinò alla Russia e nel 1907 siglarono un accordo→ con questo accordo la Duplice

intesa (1894) si trasformò in Triplice Intesa (1907) che di fatto si contrapponeva alla Triplice Alleanza.

• attriti tra la Russia zarista e l’impero austro ungarico per l’area balcanica.

2) Sistema di alleanze contrapposte in Europa ( in cui le nazioni si garantivano reciproco appoggio e sostegno

in caso di guerra aveva creato una situazione talmente tesa per cui ogni conflitto regionale poteva

trasformarsi in una guerra di larga scala).

1882 Triplice Alleanza 1890 weltpolitik 1894 Duplice Intesa

(Francia e Russia) in

Politica estera della

Germania Austria e Italia funzione anti-tedesca

Germania sempre più

aggressiva 1904 Intesa Cordiale

1897-1912 (Francia e Inghilterra)

Riarmo navale tedesco (Superamento rivalità

piano tirpitz coloniali in Africa)

1907 Triplice Intesa Rivalità anglo-tedesca

Inghilterra Francia Russia 1907 accordo anglo-russo

sui mari (Superamento delle rivalità

coloniali in Asia)

3) La debolezza dell’Austria Ungheria e la difficile situazione nei Balcani; l’irredentismo degli slavi del sud;

la minaccia Serba, al centro dell’irredentismo slavo.

La debolezza dell’impero asburgico era data dalla sua stessa grandezza, dalla frammentazione etnica e

sociale che caratterizzava il grande impero, dovuta alla compresenza di etnie diverse. In particolare, gli

salvi del sud –serbi, croati, sloveni e bosniaci- iniziarono a rivendicare la propria indipendenza (la Bosnia

e l’Erzegovina erano state annesse all’impero asburgico nel 1908 in seguito alla rivolta dei giovani turchi

che scosse l’Impero ottomano) e avevano eletto la vicina Serbia come baluardo per un riscatto generale

dei popoli slavi soggetti all’Austria- Ungheria. La Serbia (che aveva vista riconosciuta la sua indipendenza

nel 1878 nel Congresso di Berlino – organizzato dalle potenze europee per porre un argine

all’espansionismo russo nei Balcani, e aveva sancito l’indipendenza di Serbia, Montenegro e Romania e il

passaggio della Bosnia-Erzegovina sotto l’amministrazione austriaca) era divenuta sempre più grande e più

forte ( in seguito alla prima guerra balcanica ottobre 1912/maggio 1913 - alleanza in funzione antiturca tra

Serbia Grecia Bulgaria e Montenegro, che vinse e si spartì una fetta dell’impero ottomano, Macedonia

Tracia e Creta- e alla seconda guerra balcanica giugno/agosto 1913 – scoppiata perché la Bulgaria che

aveva sostenuto il maggior peso bellico nella precedente guerra di fronte a una spartizione poco equa

attaccò Serbia e Grecia. Alla fine del conflitto la Bulgaria chiese la pace e il Kosovo passò alla Serbia-) aveva

come obiettivo creare un grande Stato che riunisse gli slavi meridionali e perciò divenne il punto di

riferimento del movimento irredentista slavo in funzione antiasburgica. (irredentismo= movimento

politico e culturale di tipo nazionalistico che ha come fine la riunificazione alla madrepatria dei territori

affini per lingua, cultura, etnia, ma politicamente soggetti al dominio straniero). Il piccolo regno serbo

sostenuto dalla Russia era ormai diventato il principale ostacolo all’espansione austriaca nei Balcani.

Il focolaio di crisi più pericoloso all’inizio del XX secolo era dato dall’instabile situazione dei Balcani

- Mire egemoniche sia dell’Austria che della Russia

- Le rivendicazioni indipendentistiche degli slavi soggetti all’impero-asburgico

- Il crescente ruolo della Serbia che si pone al centro dell’irredentismo slavo

Il conflitto mondiale.

Il 28 giugno 1914 l’erede al trono austriaco, l’arciduca Francesco Ferdinando, venne assassinato insieme alla moglie

nel corso di una visita ufficiale a Sarajevo, capitale della Bosnia-Erzegovina, (annessa nel 1908) per mano dello

studente serbo Gavrilo Princip. (La Bosnia era una provincia dell’impero asburgico abitata quasi per la metà da serbi, e serbo era anche

Gavrilo Princip. Il Regno di Serbia, rafforzato dalle guerre balcaniche del 1912-1913, era divenuto infatti il fulcro del movimento irredentista slavo e

d’altronde l’obiettivo dell’attentato non era casuale visto che Francesco Ferdinando era uno dei più convinti assertori di una politica tesa a

. Il governo di Vienna attribuì la responsabilità alla società segreta serba

contrastare i progetti espansionistici dei nazionalisti serbi)

“Mano nera” ed inoltrò un ultimatum alla Serbia (che prevedeva una dichiarazione di condanna per l’accaduto, la

punizione dei responsabili e una serie di condizioni che intaccavano pesantemente la sovranità serba rendendola un

satellite dell’impero asburgico). La Serbia, forte del sostegno russo, respinse l’ultimatum e così il 28 luglio 1914

l’imperatore Francesco Giuseppe dichiarò guerra alla Serbia.

A questo punto le reti di alleanze che si erano consolidate negli anni precedenti scattarono quasi automaticamente.

•La Russia, ergendosi a protettrice die popoli slavi iniziò subito (30 luglio) a mobilitare le proprie truppe a sostegno

della Serbia;

•La Germania si sentì direttamente minacciata ed intimò con un ultimatum alla Russia di revocare la mobilitazione,

ma al rifiuto dello zar, dichiarò guerra alla Russia l’1 agosto. La Germania aveva anche indirizzato alla Francia (legata

da un trattato alla Russia) un ultimatum con la richiesta di rimanere neutrale, ma questa rispose mobilitando le

proprie forze: seguì la dichiarazione tedesca di guerra alla Francia il 3 agosto (lo stesso giorno, sempre il 3 agosto

1914 l’Italia e la Romania si proclamarono neutrali). Il giorno successivo le truppe tedesche invasero il Belgio per

procedere direttamente verso Parigi, violandone la neutralità, e ciò spinse la Gran Bretagna (interessata a

salvaguardare la sicurezza degli stati che si affacciavano sulla manica) a dichiarare guerra alla Germana il 4 agosto.

•Il 6 agosto l’Austria aprì formalmente le ostilità contro la Russia.

• il 12 agosto la Francia e la Gran Bretagna dichiarano guerra all’Austria.

•il 23 agosto il Giappone dichiarò guerra alla Germania (esso mirava a scalzare le postazioni tedesche in Estremo

Oriente). E l’1 novembre la Turchia si schierò al fianco degli imperi centrali.

Le dichiarazioni di guerra luglio-agosto 1914 1 agosto→la Germania 4 agosto→ la Gran Bretagna

28 giugno 1914 dichiara guerra alla Russia dichiara guerra alla

Attentato di Sarajevo 3 agosto→Germania Germania

dichiara guerra alla Francia

4 agosto→la Germania

invade il Belgio neutrale

28 luglio 1914→l’Austria 12 agosto→ la Francia e

dichiara guerra alla Serbia L’Inghilterra dichiarano

guerra all’Austria

30 luglio 1914→la Russia 6 agosto→ l’Austria dichiara

proclama la mobilitazione guerra alla Russia

generale in sostegno della

Serbia

≥ PARTECIPAZIONE POPOLARE: All’annuncio della guerra nell’agosto 1914 le strade di Vienna, Berlino, Parigi, Londra si

riempirono di gente→ l’idea del conflitto non solo fu subito accettata ma produsse un’ondata di frenesia ed esultanza che

spinse migliaia di persone a riconoscersi in un sentimento patriottico che superava qualsiasi appartenenza politica e sociale. Le

differenze di classe, di partito, di opinione, si annullarono per un fine superiore: la difesa degli interessi nazionali. (comunità di

agosto). Si ebbe perciò il fenomeno del volontarismo: un prorompente spirito di fratellanza e solidarietà nazionale indusse

molti civili a presentarsi come volontari per il fronte. (I volontari come fenomeno di massa

Dettagli
A.A. 2018-2019
11 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/04 Storia contemporanea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher francesca.olivieri510 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia contemporanea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi della Basilicata o del prof Attorre Lucio.