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Schema individuazione gruppi della sospensione
I triangoli ABC e DEF sono collegati al telaio mediante coppie sferiche, così come il portamozzo CDG, connesso ai triangoli in C e D. I triangoli sono pertanto obbligati a ruotare intorno agli assi AB e EF, che in generale sono sghembi e non paralleli ad alcun asse di simmetria della vettura: le traiettorie dei punti C e D sono circonferenze ortogonali a tali assi. Il portamozzo si orienterà parallelamente alla direttrice CD, assumendo una posizione angolare rispetto a tale direttrice univocamente determinata, poiché la presenza dell'asta GH (braccetto dello sterzo) vincola il punto G a mantenersi a distanza costante dal punto fisso H.
Muovendo il punto H in direzione trasversale Y rispetto al telaio vettura, si realizza il meccanismo di sterzata. Il trasferimento delle sollecitazioni dalle ruote al telaio, avviene per mezzo dell'asta DL (gruppo molla-ammortizzatore). Il bilanciere DH
comanda la torsione della barra antirollio.Corso di Meccanica del Veicolo 24Sospensioni a Triangoli – Il Programma SOSPLa rappresentazione scheletrica della sospensione a doppio triangolo, conazionamento dei gruppi elastici tramite bilanciere adottata dal programmaSOSP, è invece illustrata nella figura 1 3. 98 525 23 227 624Z 118 2 1014 11 17X Y 34 16 1312iarcMaidosenS 20Figura 13 – Schema della sospensioneLa sospensione è dunque un sistema ad un grado di libertà, assumendocome parametro variabile la posizione angolare del triangolo inferiore,oppure a due gradi di libertà ( e ster), se il punto 18 ha la possibilità dimuoversi parallelamente all'asse Y (caso della sospensione sterzante). Loschema proposto è dunque valido sia per la sospensione posteriore (nonsterzante, punto 18 fisso, un solo grado di libertà), che per lasospensione anteriore (sterzante, punto 18 mobile, due gradi dilibertà).Si supponga
dunque di assegnare la posizione angolare del triangoloinferiore 3-12-4 fissando un valore per e di voler procedere alla chiusura,della sospensione avendone definita la geometria, cioè le dimensioni e leposizioni di tutti i membri che la costituiscono.
Corso di Meccanica del Veicolo 25Sospensioni a Triangoli – Il Programma SOSPPoiché il portamozzo 10-11-12 è un elemento rigido, ne consegue che iltriangolo superiore 1-10-2 dovrà assumere una posizione tale che la distanza10-12, tra il suo estremo libero e quello del triangolo inferiore, sia pari a quellaeffettivamente misurata sul portamozzo. La posizione angolare del triangolosuperiore è pertanto individuata, in armonia con quanto sopra detto, in uninsieme di al più due possibili soluzioni. L'esperienza ha mostrato che, in virtùdelle lunghezze 3-12, 1-10, 10-12 adottate nella pratica costruttiva, le duesoluzioni sono sempre reali; la differenza fra i due valori angolari
trovati è poi abbastanza evidente, cosa che rende facile l'individuazione della soluzione congruente con il sistema studiato.
Una volta fissate le posizione dei punti 12 e 10, risulta automaticamente individuato l'asse di rotazione del portamozzo 10-11-12 pensato come triangolo.
Occorre successivamente definire, con analogo procedimento, le posizioni angolari del triangolo 10-11-12 tali che la distanza 11-18 sia pari alla lunghezza stabilita per il tirante sterzo. Anche in questo caso, le usuali dimensioni delle componenti rendono facile l'individuazione automatica della soluzione congruente.
Stabilita la posizione del triangolo 10-11-12, sono pure individuate le posizioni dei punti 13 e 17 ad esso solidali, nonché la posizione assunta nello spazio dall'asse ruota e la posizione del punto 20 (punto di contatto a terra dello pneumatico) necessari alla caratterizzazione della geometria della sospensione: la posizione
della ruota, rispetto al sistema di riferimento assoluto solidale con il telaio della vettura, è determinata in funzione del solo parametro o di e ster nel caso di γ, γsospensione sterzante.
La simulazione prosegue con il posizionamento dei membri della catena di comando dei gruppi elastici sospesi. Dalla posizione del punto 12, o del punto 10 se la sospensione è del tipo pull-rod anziché push-rod, è possibile Corso di Meccanica del Veicolo 26Sospensioni a Triangoli – Il Programma SOSPrisalire a quella del punto 16, detto attacco del puntone o attacco deltirante a seconda del caso.
Si ricava poi la posizione del bilanciere, descritto dal triangolo 6-7-8, posizionandone il punto mobile 7 ad una distanza dal punto 16 pari allalunghezza del puntone, o del tirante. La scelta fra le due soluzioni possibili è, in questo caso, lasciata all'operatore, oppure effettuata confrontando i valori associati a ciascuna soluzione, con i valori
appartenenti ad un intervallo assegnato. Diversamente da quanto avviene per gli altri triangoli mobili, infatti, la varietà delle soluzioni adottate per il posizionamento dell'asse del bilanciere (ad esempio, sospensione ad ammortizzatori orizzontali) non sempre consente di eseguire una scelta immediata fra le soluzioni.
Dalla posizione del punto 7 si ricavano le posizioni dei punti 8 (attacco ammortizzatore) e 22 (attacco meccanismo barra antirollio). La misura della distanza fra il punto mobile 8, solidale al bilanciere, ed il punto fisso 5, solidale al telaio, rappresenta la misura della lunghezza dell'ammortizzatore, di fondamentale importanza per il calcolo delle forze esercitate dai gruppi elastici.
Nota la posizione del punto 22, è possibile individuare la posizione della metà della barra antirollio che compete alla sospensione studiata: essa si trova ponendo il triangolo 23-24-25 ad una distanza dal punto 22 pari alla lunghezza del tirante barra. II
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Sospensioni a Triangoli - Il Programma SOSP per lo svolgimento delle espressioni, che hanno portato a soluzioni inesattezze.
Occorre poi considerare alcuni fondamentali vantaggi insiti nel procedimento iterativo: il ridotto numero delle istruzioni di programmazione e conseguente facilità di debugging; la possibilità di diminuire il numero di passi di calcolo in funzione
del livello di precisione desiderato, che rende più rapida le operazioni di calcolo; una maggiore leggibilità del programma: lo schema adottato, infatti, riconduce la risoluzione della sospensione a più posizionamenti successivi di triangoli rotanti, utilizzando sempre la stessa subroutine.Corso di Meccanica del Veicolo
Sospensioni a Triangoli - Parametri di Assetto
3 PARAMETRI DI ASSETTO
3.1 Introduzione
Nella pratica progettuale automobilistica, è usuale riferirsi ad alcune grandezze caratterizzanti il funzionamento delle sospensioni, dette comunemente parametri di assetto. Di seguito sono riportate alcune definizioni di tali parametri, unitamente a considerazioni di carattere progettuale sulla scelta di valori opportuni.
Definiamo il sistema di riferimento principale X, Y, Z, di modo che l'asse X coincida con la direzione di marcia e sia posizionato in corrispondenza della mezzeria del veicolo; l'asse Z con la verticale al suolo orientata verso
1'alto;1'asse Y trasversale alla direzione di marcia ed orientato in maniera tale che la terna X, Y, Z sia trirettangola levogira.
3.2 Altezza da terra
L'altezza da terra è pari alla differenza fra la coordinata Z del punto a terra della ruota e quella del punto più basso della vettura solidale al telaio. Tale parametro riveste una importanza fondamentale, in quanto da esso dipendono sia gli effetti aerodinamici dovuti all'effetto suolo, sia la tendenza della vettura ad essere più o meno soggetta al fenomeno del rollio in curva. L'assoluta rilevanza di questa grandezza rende pertanto necessario fissarne già in fase progettuale i valori presunti ottimali: in funzione di questi dati viene impostato in seguito il progetto della sospensione ed ultimata la messa a punto.
Per la vettura in esame, si è rilevato un valore dell'altezza da terra statico di 25 mm per la sospensione anteriore e di 35 mm per quella posteriore; sono state
Esaminate le variazioni dei parametri di assetto, quando l'altezza da terra varia nel range 0/50 mm per la sospensione anteriore, e 10/60 mm per quella posteriore.
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Sospensioni a Triangoli - Parametri di Assetto
3.3 Semicarreggiata
È la coordinata Y del punto a terra della ruota; misura la semidistanza tra le due ruote dello stesso asse, nell'ipotesi in cui la sospensione destra e sinistra si trovino nelle medesime condizioni di assetto. Tale punto è calcolato in corrispondenza della sezione posta a metà della larghezza della ruota, perciò la coordinata in oggetto coincide con la metà della carreggiata a terra del treno di un veicolo.
Particolare interesse riveste la misura del recupero di carreggiata, ovvero la legge con la quale varia la carreggiata in funzione dell'altezza da terra o di.
Normalmente si cerca di contenere la variazione della semicarreggiata γ entro valori trascurabili anche.
quando la ruota subisce una escursione molto ampia, in maniera tale da non avere effetti secondari di sterzata del veicolo quando una sola ruota, incontrando una deformazione del fondo stradale, subisce una variazione della sua altezza da terra. Secondo alcuni progettisti, al contrario, una ridotta e costante variazione della semicarreggiata in funzione della altezza da terra, determina il regolare riscaldamento degli pneumatici attraverso il lavoro di deformazione della gomma prodotto dalle variazioni dell'altezza da terra dovute alle piccole irregolarità del fondo stradale. E interessante notare come, quando la vettura è soggetta al fenomeno del