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STATO, AMMINISTRAZIONE E GIUSTIZIA
Nello Stato è presente un forte pluralismo di ordinamenti giuridici, di status e di fonti del diritto, anche nell'età moderna anche se sono presenti forti tensioni che vogliono affermare la forza dello stato ma non raggiungono mai il risultato di Stato assoluto. Tutti questi stati sono il risultato di aggregazioni, le città e le signorie vengono inglobate in questi stati, mantenendo il proprio regime giuridico con correzioni per impedire conflitti. PLURALISMO 1. Istituzionale: esistono numerosi gruppi con privilegi e certe norme si applicano solo in determinati territori, quando gli stati territoriali si aggregano continuano a vivere come enti autonomi. 2. Personale: differente normativa per differenti status. 3. Giurisdizionale: tutte le entità autonome avevano una propria giurisdizione. Tutto ciò ha ripercussioni sulle fonti del diritto => le fonti sono molto variegate e articolate. FONTI DEL DIRITTO 1. Diritto comuneÈ essenziale + numerosi diritti propri2. Consuetudini = in molti territori sono molto importanti, come in Francia, perché i sovrani cercano di approvarle per dargli certezza => in particolare Carlo VII impone la scrittura di esse, producendo 70 raccolte di esse, perché quando la consuetudine viene citata in un processo deve essere dimostrata l'esistenza.
3. Rescritti = sono brevissime disposizioni che il principe usa per risolvere problemi presentati da un suddito con una petizione o per risolvere controversie.
IMPERO= Somma dei diversi stati autonomi, che hanno la loro legislazione ma riconoscono il potere limitato dell'imperatore => Al vertice potere imperatore, ma è più facile che prevalga il potere più basso (locale)
STATO GIURISDIZIONALE= il sovrano deve conservare l'equilibrio tra le entità esistenti sul territorio e quindi è tutore della giustizia. Inoltre il sovrano ha anche la possibilità di dettare le norme.
ma questa non è la funzione principale del sovrano, ma è una funzione di carattere residuale. Abbiamo diverse fasi di evoluzione dello Stato:- STATO PATRIMONIALE
- Tipico negli ordinamenti feudali
- i poteri e i diritti di sovranità sono poteri e diritti che si concepiscono come se appartenessero al patrimonio del principe, che possono essere oggetto di concessione o alienazione
- La proprietà è del sovrano e i sudditi hanno solo il possesso.
- Il regno può essere diviso tra i figli come se fosse una successione testamentaria
- STATO DI POLIZIA
- Per "polizia" non si intende il corpo di oggi, ma "Polis" = città
- Si espandono le funzioni del governo per raggiungere gli obiettivi
- Si indica il ben governare
- Si espandono: le strutture amministrative, i compiti della burocrazia pubblica
- Il potere politico deve garantire una società ordinata il concetto di stato di polizia è riassunto dalla dottrina tedesca
- Benessere: il principe deve garantire il benessere del popolo, assicurando che le necessità fondamentali siano soddisfatte e che ci sia un livello adeguato di qualità della vita.
- Sicurezza: il principe deve garantire la sicurezza del popolo, proteggendolo da minacce interne ed esterne e mantenendo l'ordine pubblico.
- Stato di diritto:
- Dalle 2 rivoluzioni (francese e americana) a oggi, si è sviluppato uno stato compatto che si occupa di raggiungere i propri fini, rappresentando una nazione in cui si ha la separazione dei poteri.
- Le leggi sono scritte nelle costituzioni e sono imposte al popolo indistintamente.
- Il parlamento ha il potere legislativo, il principe ha il potere esecutivo e il potere giudiziario è indipendente.
- Nascita della burocrazia:
- Si ha la necessità di delegare le funzioni di governo a giuristi e funzionari.
- Si creano i segretari che non sono del principe, ma gestiscono rami di affari.
- Il segretario di stato è a capo di un dicastero e sotto di lui ci sono dei collaboratori legati da vincoli di gerarchia.
- Sul piano fiscale:
- Il territorio è diviso.
- Inizialmente le tasse sono straordinarie, non erano regolari e si pagavano in casi di guerra o casi gravi.
- Nell'età moderna si cerca...
Di imporre tasse regolari, per mantenere ad esempio l'esercito
IL RIORDINO DELLE NORME NELL'ETA' MODERNA: LE CONSOLIDAZIONI E I CODICI
Nel tempo si cerca di riunire tutte le molteplici norme e dargli un certo ordine, e con il tempo si inizia ad avere un ordine cronologico e un carattere sistematico = divisione per materia. Le consolidazioni sono la raccolta ordinata di queste norme.
DISTINZIONE CON I CODICI
Sono state elaborate 3 distinzioni, formulate da Viora e poi elaborate da Tarello:
- Sono etero-integrate: sono integrate da altre fonti, mentre il codice si dice auto-integrativo: cioè ricerca di risolvere una lacuna interamente attraverso strumenti logici interni al codice, come l'analogia.
- Le consolidazioni sono delle risistemazioni di materiale vecchio, il codice invece è qualcosa di nuovo, contiene delle norme completamente riscritte, e norme con principi aggiornati.
- Le consolidazioni si riferiscono a diversi soggetti (es. pluralità di
status) mentre il codice si rivolge solo a un unico soggetto, affermando che la legge è uguale per tutti
CRITICHE
- Critica al 2 punto => è difficile definire quando una norma sia o meno nuova, anche perché mettendo insieme norme vecchie si possono creare nuove norme o comunque aggiornate.
- Completezza del codice => l'idea che il codice sia completo è una sorta di mito (si parla soprattutto del codice Napoleonico) perché durante i processi c'era l'idea di equità, cioè che il giudice che conosce il diritto è tenuto a risolvere una controversia trovando una soluzione nel diritto vigente, quindi il giudice può attingere anche fuori dal codice, ma questa idea cadde, perché si dava troppo potere ai magistrati e l'intento era proprio quello di togliere potere ai magistrati => per questo sotto Napoleone il diritto è un potere del legislatore e valido per tutti => da qui si afferma
Che il codice è completo perché i giudici che dovevano risolvere la controversia dovevano usare solo i diritti contenuti nel codice.
DIFFUSIONE CONSOLIDAZIONI
- IMPERO TEDESCO = COSTITUZIONE CRIMINALE CAROLINA
- Opera di Carlo V, e la realizza per sua volontà
- Non è una legge ma è una risistemazione della materia penale
- Composta da 219 art. = frutto di un lungo lavoro che è stato ostacolato da entità presenti nell'impero (presenza stati autonomi)
- Vale per tutto l'impero grazie a una clausola di salvaguardia = Ammette la validità di questa costituzione ma è subordinata alla legislazione dei principi e alle consuetudini.
- È scritta in 2 lingue: tedesco e successivamente latino
- Prevede che solo gli organi dello Stato potevano punire e punire qualsiasi faida privata o vendetta.
- FRANCIA
- Luigi XIV trova un terreno fertile in materia di raccolta legislativa perché i sovrani francesi hanno cercato di raccogliere le norme,
controlli.)- 2. C'è il divieto di interpretazione dell'ordinanza- 3. Nullità delle sentenze contrarie alle disposizioni contenute nell'ordinanza civile.
2. ORDINANZA CRIMINALE- Produce maggiore certezza e un processo criminale molto rigoroso- Non c'è l'assistenza di un avvocato, ma c'è un giudice alla ricerca della prova anche contorture, ma è vincolato dal rispetto di certe norme.1. presenza di 2 testimoni2. Ammissione di colpa dell'accusato- La fase fondamentale è l'interrogatorio
3. ORDINANZA DEL COMMERCIO- Emanata da un mercante, Savarino, quindi non un giurista- Sono 112 art. in 12 libri, elaborati seguendo la teoria del mercantilismo = la ricchezza derivadalla presenza di oro e beni prezioni sul territorio, quindi il sovrano deve intervenire nel commercio.
4. ORDINANZA MARINA- Opera di pregio maggiore, perché si ha una regolamentazione di diritto marittimo e sul contesto privato marittimo-
Contiene numerose consuetudini diverse, infatti fu necessario un lungo lavoro. Tutte queste ordinanze (tranne quella commerciale) contengono una clausola abrogativa = prevede che qualsiasi norma contraria a quelle contenute e’ abrogata => Quindi ci si avvicina all’auto-integrazione
Luigi XIV impone con un editto l’insegnamento del francese in universita’ (prima si studiava solo i diritto comune)
3. PIEMONTE SABAUDO = COSTITUZIONI PIEMONTESI
- Emanate dal Re Vittorio Amedeo II, per creare una legislazione piu’ facile e chiara
- 3 edizioni:
1. 1723 = versione ufficiale
2. 1729 = revisione da parte di Vittorio Amedeo II
3. 1770 = aggiornamento da parte di Carlo emanuele III
- Il periodo in cui vengono emanate e’ importante per l’impero sabaudo, perche’ si è da poco allargato grazie alla concessione del Regno di Sardegna
- L’opera e’ compilata dopo un lungo e raccoglie i pareri di molti giuristi
- Il testo finale e’ bilingue:
francese e italiano- Le consolidazioni non si applicano in Sardegna, perché è stata concessa da Carlo V con una clausola: i Re Sabaudi dovevano rispettare le norme, gli usi e le consuetudini del territorio.
- Non si applicano nel Ducato di Aosta.
Composizione Consuetudine:
Divisa in 5 libri + 6 libro aggiunto nel 1729
- Religione
- Magistrature
- Procedura civile
- Diritto criminale e processuale
- Diritto privato
- Feudi e demanio
Gerarchia delle fonti
- Leggi regie
- Statuti cittadini = derivanti dal periodo comunale ma non sono utilizzabili in ambito penale, sono assoggettati a approvazione del sovrano.
- Giurisprudenza = ruolo per l'elaborazione del diritto
- Diritto comune = si applica solo il testo del corpus iuris civilis senza le interpretazioni dei glossatori e commentatori
- Viene abrogato il potere delle magistrature di emanare regolamenti generali.