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CARTESIO

La vita.

  • René Descartes, noto come Cartesio, segna la svolta decisiva per il passaggio dal Rinascimento all'età moderna;
  • Nasce il 31 marzo 1596 a La Hayes, nella Touraine;
  • Viene educato nel collegio dei gesuiti di La Flèche;
  • Nel 1619 trova la propria via nel mondo: egli stesso racconterà di aver fatto in una notte tre sogni rivelatori, capaci di suscitare in lui la prima intuizione del suo metodo;
  • La prima opera in cui egli esprime tale intuizione è costituita dalle Regole per dirigere l'ingegno, composte tra il 1619-1630;
  • Partecipa alla Guerra dei trent'anni;
  • Fonda il razionalismo: corrente che vede nella ragione la verità;
  • Divulga tre saggi sulla Diottrica, sulle Meteore e sulla Geometria: a queste tre opere premette una prefazione intitolata Discorso sul Metodo, pubblicata nel 1637.

Il metodo.

Cartesio non vuole insegnare quanto ha imparato, ma piuttosto descrivere.

sé stesso: per questo parla in prima persona. Il suo problema emerge dal senso di disorientamento avvertito al termine degli studi presso la scuola di Flèche, dove, pur avendo assimilato con successo il sapere del tempo, egli ritiene di non avere acquisito alcun criterio sicuro per distinguere il vero dal falso, avendo appreso soltanto nozioni che poco o nulla servivano alla vita. L'orientamento che Cartesio cerca è nello stesso tempo teoretico e pratico: esso deve condurre a saper distinguere il vero dal falso in vista dell'utilità e dei vantaggi che possono derivarne alla vita umana. Il metodo deve essere dunque un criterio di orientamento unico e semplice, che serva all'uomo in ogni campo teoretico e pratico, e che abbia come fine ultimo il vantaggio dell'uomo nel mondo. Per definire il metodo Cartesio si rivolge alla matematica. Le scienze matematiche, per lui, sono già in possesso del metodo, che applicano normalmente. Ma è ma è necessario giustificarlo attraverso la sua applicazione universale. Questa giustificazione si basa sul fatto che il metodo cartesiano si fonda sull'uomo come oggetto pensante o ragione. Il compito filosofico di Cartesio è quello di formulare delle regole del metodo, prendendo come punto di riferimento il procedimento matematico in cui queste regole sono già applicate. Inoltre, Cartesio cerca di fondare il valore assoluto e universale del metodo attraverso una ricerca metafisica. Infine, cerca di dimostrare la fecondità del metodo in diversi campi del sapere. Le regole del metodo cartesiano sono le seguenti: 1. Evidenza: accettare come vero solo ciò che risulta evidente, ossia chiaro e distinto. 2. Analisi: suddividere ogni problema complesso nei suoi elementi più semplici. 3. Sintesi: risalire dal semplice al complesso. 4. Enumerazione e revisione: enumerare tutti gli elementi individuati attraverso l'analisi e rivedere tutti i passaggi della sintesi. Il metodo cartesiano non trova la sua giustificazione in se stesso, ma è necessario giustificarlo attraverso la sua applicazione universale e la sua fondazione sull'uomo come oggetto pensante o ragione.

ma esige di essere filosoficamente legittimato.

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Publisher
A.A. 2019-2020
3 pagine
3 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-FIL/06 Storia della filosofia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher a_21 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia della filosofia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Ferrara o del prof D'Alfonso Matteo Vincenzo.