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PREADOLESCENZA
La preadolescenza è una "terra di confine", situata tra il periodo della latenza e l'inizio della pubertà e che, secondo Blos, va dagli 11 ai 13 anni. Questa fase è caratterizzata da forti cambiamenti puberali corporei, ormonali e relativi all'emergere della fisicità e della sessualità adulta, un investimento sul proprio corpo, ed un'enorme confusione tra psiche e soma. Questi cambiamenti biologici ed anatomici, che modificano il mondo interno dell'individuo, avvengono in momenti e modi diversi per maschi e femmine. Nelle donne, l'ingresso nella pubertà è dettato dal menarca, ovvero la comparsa delle mestruazioni, che rappresenta un segno chiaro della maturazione sessuale, mentre negli uomini, il semenarca, ovvero l'inizio dello sviluppo dello sperma nei testicoli, avviene più tardivamente e meno nettamente. Un dubbio che spesso assale i preadolescenti riguarda...chi e come si diventerà, soprattutto fisicamente. Se nelle fasi precedenti il bambino era cresciuto in modo lineare e prevedibile, con l'inizio della pubertà si osservano cambiamenti fisici più netti, che spiazzano il preadolescente, e spesso causano una regressione legata ad aspetti corporei, per esempio non avere voglia di lavarsi e tenersi puliti. I preadolescenti sono in bilico tra l'infanzia e l'inizio dei cambiamenti, soprattutto fisici, che portano all'età adulta. In questa fase, sebbene ci sia l'inizio di un pensiero ipotetico deduttivo, la psiche è maggiormente incentrata su aspetti psico-somatici; in seduta i preadolescenti potrebbero non parlare perché non riescono ad esprimere ciò che sta accadendo loro o perché ne sono troppo assorbiti. La preadolescenza è un periodo di confusione, tanto da essere definito "secondo tempo del trauma", perché è proprio in questa
età che si ripresenta e si elabora ciò che è rimasto irrisolto o che è stato traumatico nell'infanzia. Le fasi libidiche precedenti vengono rielaborate e si osserva una riattivazione del complesso di Edipo, superato nella latenza, poiché con la maturazione fisica e sessuale, il preadolescente capisce di poter finalmente concretizzare tale complesso. Per quanto riguarda l'aspetto sociale, il legame familiare è ancora infantile ed il gruppo dei pari, che inizia ad avere importanza e facilita il cammino verso il processo di separazione-individuazione, è costituito da persone dello stesso sesso. Un aspetto importante del colloquio col preadolescente è valutare come egli si pone nei confronti dei cambiamenti che caratterizzano questa fase, quale ruolo informativo ha la famiglia, la scuola e il gruppo dei pari. Per via di questi cambiamenti e dell'incertezza che caratterizza questa fase, il preadolescente è un pazienteal quale serve stare vicino e fornire sostegno, senza però invadere i suoi spazi e lasciandogli il tempo di comprendere e processare ciò che gli sta accadendo. Allo stesso tempo, è necessario costruire un rapporto coi genitori, i quali solitamente segnalano problemi "di superficie" (es. calo nel rendimento scolastico, irritabilità, isolamento, ecc.), che però possono celare una voglia del preadolescente di non fare entrare gli altri nel proprio mondo interno, dettata da un sentimento di non appartenenza, né al mondo infantile, né a quello degli adulti. Da un punto di vista metodologico, è opportuno usare materiale che permetta al paziente di esprimere il proprio mondo interno anche in maniera indiretta, poiché come accennato prima, i silenzi tipici di questa fase rappresentano una difficoltà d'espressione. In questa fascia d'età si possono utilizzare la scrittura o il disegno, come per esempio
Il gioco delloscarabocchio proposto da Winnicott.
ADOLESCENZA
Introduzione all'adolescenza
L'adolescenza è quel periodo che va circa dai 12 ai 19 anni (in inglese i ragazzi di quest'età vengono definiti teenagers) e che si situa tra la fanciullezza e quella che Arnett definisce "emerging adulthood", ovvero quella fascia d'età che va dai 19 ai 24 anni in cui si è giovani adulti. L'adolescenza è stata divisa da Blos in una serie di sottofasi: latenza (7-11 anni); preadolescenza (11-13 anni); adolescenza (13-18 anni), che si suddivide in prima adolescenza (13-15) e adolescenza propriamente detta (15-18); adolescenza tardiva, ed infine post adolescenza. L'adolescenza non fa riferimento solo ad un periodo dello sviluppo, ma indica uno stato di passaggio da quello che è il bambino a quello che è lo stato adulto: è una fase di transizione e di crescita che comprende una serie di aspetti psicologici e sociali.
Innanzitutto, ciò che caratterizza l'adolescenza è un processo di separazione sia fisica che psicologica dai genitori, tanto è vero che durante l'adolescenza si parla di secondo processo di separazione-individuazione: così come il neonato deve gradualmente riconoscersi come entità separata dalla madre, l'adolescente deve riuscire a distaccarsi dalle figure genitoriali e trovare un'identità propria. Tuttavia, nel corso del tempo, l'adolescenza si è molto prolungata e quindi anche questo distacco e il passaggio all'età adulta sono posticipate. Erickson definisce l'adolescenza occidentale come un "moratorium", ovvero un periodo di libertà dalle responsabilità adulte che permette di sperimentare e acquisire abilità di gestione delle emozioni e relazionali, prima di stabilizzarsi nella vita adulta. Inoltre, ad oggi però si parla di società liquida,
nella quale una parte si esalta l'autonomia dei giovani, ma dall'altra li si priva dell'accesso a tale autonomia. Anche la famiglia si può definire liquida, poiché i confini tra genitori e figli sono più labili, c'è un eccesso di condivisione e questo poco aiuta nel processo di separazione e individuazione dei figli. Oltre al distacco dai genitori e la ricerca di una propria identità, l'adolescenza è caratterizzata anche da un forte sviluppo fisico e sessuale. È proprio a partire dalla pubertà e durante l'adolescenza che si assistono a cambiamenti di maturazione corporea e cerebrale e vengono vissuti i primi desideri e le prime esperienze sessuali, che seguono il periodo della latente sessualità dell'infanzia. Non solo, ma si assiste anche a cambiamenti psichici e intellettivi, per esempio si sviluppa il pensiero ipotetico-deduttivo, e a cambiamenti affettivi che riguardano pulsioni, affetti.operativo concreto a quello formale. Questo significa che gli adolescenti acquisiscono la capacità di pensare in modo più astratto, di ragionare in modo più logico e di considerare prospettive diverse. Dal punto di vista emotivo, l'adolescenza è caratterizzata da un aumento dell'intensità delle emozioni e dalla ricerca di nuove esperienze. Gli adolescenti possono sperimentare una vasta gamma di emozioni, come l'euforia, la tristezza, la rabbia e l'ansia. Dal punto di vista sociale, l'adolescenza comporta una maggiore indipendenza dai genitori e una maggiore importanza delle relazioni con i pari. Gli adolescenti cercano di costruire la propria identità e di trovare il loro posto nel mondo. È importante sottolineare che l'adolescenza non è necessariamente un periodo di ribellione o di stress. Molti adolescenti possono assumere comportamenti a rischio, come l'uso di droghe o l'alcol, comportamenti antisociali o comportamenti sessuali promiscui, ma ciò non significa automaticamente che abbiano una patologia o che avranno problemi futuri. È anche importante considerare che durante l'adolescenza le regioni cerebrali coinvolte nelle emozioni si sviluppano prima delle aree coinvolte nel controllo cognitivo. Questo può rendere gli adolescenti più inclini a comportamenti impulsivi e a prendere decisioni basate sulle emozioni. In conclusione, l'adolescenza è un periodo di cambiamento che coinvolge sia gli aspetti cognitivi che quelli emotivi e sociali. È un momento in cui gli adolescenti cercano di trovare la propria identità e di esplorare nuove esperienze. È importante fornire loro un sostegno adeguato durante questo periodo di transizione.concreto al ragionamento astratto, che consente all'adolescente di ragionare per ipotesi e di dialogare allo stesso livello dei genitori e di guardare a sé stesso con gli occhi dell'altro. In ambito di cambiamenti neuropsicologici ed emotività, nel periodo dell'adolescenza c'è uno scatto drammatico che riguarda la prevalenza dell'aspetto emotivo su quello di controllo cognitivo, causato da uno sviluppo delle regioni cerebrali preposte alle emozioni (es. amigdala) che è precedente allo sviluppo delle aree deputate al controllo cognitivo (es. lobi frontali). L'adolescente, nelle proprie scelte, azioni e decisioni, viene più guidato da aspetti emotivi che dalla possibilità di controllarli: è come se, soprattutto all'inizio dell'adolescenza, la parte più razionale del cervello funzionasse meno e prevalesse la reazione emotiva. Questo comporta emozioni molto intense e poco controllate.Spesso le emozioni durante l'adolescenza sono temporanee e legate a un momento specifico. Questo aspetto di prevalenza del mondo emotivo provoca anche il pericolo dei comportamenti a rischio (dipendenza, sessualità promiscua, etc.).
Nel corso dell'adolescenza, il sistema limbico passa sempre di più sotto il controllo della corteccia prefrontale, associata con la pianificazione, il controllo degli impulsi ed un pensiero di ordine più elevato, consentendo l'acquisizione di un maggiore equilibrio e di una maggiore capacità di comprensione degli altri e delle loro intenzioni.
Punto altrettanto fondamentale, che dà inizio pratico all'adolescenza sono i cambiamenti corporei e della sessualità a cui si assiste nella pubertà, momento in cui si delinea la sessualità adulta. I cambiamenti corporei non sono sempre ben accetti dall'adolescente: essi possono spaventare, perché se nell'infanzia il bambino è cresciuto in modo lineare e cosa aspettarsi.
In adolescenza il cambiamento è improvviso e totalmente nuovo, si pensi al momento in cui alle ragazze spunta il seno o ai maschi cambia la voce. Si ha così spesso una tensione psichica causata dalla naturale tendenza alla progressione evolutiva, in contrasto con la fascinazione della regressione tesa a recuperare, o a non abbandonare, il mondo dell'infanzia. La pubertà, inoltre, è caratterizzata da cambiamenti ormonali che causano nell'adolescente le prime esperienze di eccitazione sessuale in termini adulti ed attrazione sessuale. Si parla in questo periodo di innamoramento narcisistico: uno deve piacersi, sentirsi bene con sé stesso, per essere desiderato dagli altri; se non si ha una rappresentazione dell'altro e della sessualità, si rischia una mancata integrazione tra l'esperienza fisica ed affettiva. Un altro cambiamento che caratterizza l'adolescenza è un processo di separazione sia fisica che psicologica dai genitori,
te separarsi dalla madre per sviluppare un senso di identità individuale, anche l'adolescente deve separarsi dai genitori per diventare un individuo autonomo. Durante questa fase, l'adolescente cerca di definire la propria identità, esplorando diverse sfere della vita come l'amicizia, l'amore, la scuola e le attività extracurriculari. Questo processo può essere accompagnato da conflitti e tensioni familiari, ma è fondamentale per lo sviluppo sano e l'autonomia dell'adolescente.