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OLIGOPOLIO

Le caratteristiche sono:
  • Piccolo numero di imprese che dominano il mercato
  • Prodotti simili/identici (omogenei)
  • Barriere all'ingresso
  • Interdipendenza nelle decisioni delle imprese (interazioni strategiche sono di fondamentale importanza)

TEORIA DEI GIOCHI E L'ECONOMIA DELLA COOPERAZIONE

La teoria dei giochi è lo studio del comportamento degli individui in situazioni strategiche. In una situazione strategica, ciascun individuo nel decidere quali azioni intraprendere, deve tener conto delle reazioni degli altri individui rispetto alla sua azione. Una matrice dei payoff è una tabella che mostra le possibili combinazioni di risultati (payoff) a seconda della strategia prescelta da ogni giocatore. Un esempio di situazione strategica è il dilemma del prigioniero, che spiega la ragione per la quale è difficile mantenere la cooperazione, anche quando questa sarebbe reciprocamente vantaggiosa. Ognuno applica una strategia dominante, che è l'opzione ottimale per un giocatore.

Indipendentemente dalle strategie scelte dagli altri giocatori. Il perseguimento del proprio interesse porta a non cooperare e quindi ad escludere un accordo vantaggioso.

Equilibrio di Nash: si raggiunge quando i soggetti economici determinano la loro strategia ottimale che rappresenta il miglior risultato possibile in reazione alle decisioni degli altri giocatori. Nessun giocatore può migliorare la propria condizione. Nessuno ha un incentivo a cambiare strategia.

Nell'esempio l'equilibrio di Nash viene stabilito in (0,0) P = 10. Infatti con P=20 (1,1) o P=30 (2,2), i due soggetti possono sempre cambiare strategia (uno dei 2 potrebbe abbassare il prezzo). Tale situazione non verrebbe ritenuta il miglior risultato.

Possibile reazione alle decisioni degli altri giocatori.

EQUILIBRIO DI MERCATO OLIGOPOLIO EQUILIBRIO DI NASH

  1. Capacità produttiva superiore al monopolio e inferiore alla concorrenza perfetta
    • Conc. Perfetta
    • OLIG
    • MONO
  2. Profitti < Profitti < Profitti
    • MONO
    • OLIG
    • C.P
  3. Q <Q <Q

COMPORTAMENTO COOPERATIVO (DUOPOLIO MERCATO CON 2 IMPRESE)

I duopolisti possono concordare un risultato di monopolio secondo:

  • Collusione tacita: il comportamento delle imprese conduce a un risultato anticoncorrenziale in ragione della consapevolezza delle imprese di essere interdipendenti (Equilibrio di Nash).
  • Cartello (proibiti dalle leggi antitrust in modo da evitare la formazione di monopoli): gruppo di imprese che agisce in maniera coordinata. Essi esistono a livello nazionale e internazionale formali e informali.

Per stabilire se aumentare la produzione, l'oligopolista deve tenere in considerazione:

  • Effetto quantità: Se P > C', ++ Q ++ Profitto

Effetto prezzo: se la produzione aumenta, aumenta anche la quantità totale venduta. Diminuisce quindi il prezzo di tutti gli altri litri venduti. Un oligopolio non collusivo = concorrenza perfetta effetto prezzo inesistente siccome l'impresa è PRICE TAKER.

MACROECONOMIA

  • Microeconomia: studio del comportamento delle imprese e degli individui a livello individuale, a livello di singolo mercato, a livello di settore.
  • Macroeconomia: studio dell'andamento del sistema economico nel suo insieme, a livello aggregato, analisi delle azioni di tutti gli individui ed imprese, aggregazione dei comportamenti individuali.
  • Nata negli anni '30 con Keynes che si era interessato alla Grande Depressione (fino al 25% di disoccupazione e forte riduzione della produzione), a come combattere la recessione economica, ai cicli economici (fasi di espansione dell'economia e fasi di contrazione). Soluzione utilizzare politiche economiche: politiche monetarie e fiscali.

Friedman inoltre riteneva che fosse necessario tenere a freno le fasi di espansione.

Effetto sinergico delle azioni individuali: Milioni di azioni individuali che si accumulano producono un effetto maggiore della loro semplice somma. L'effetto combinato di azioni individuali può portare ad effetti diversi rispetto a quello che l'individuo intendeva produrre.

Paradosso della parsimonia: La prudenza amplifica la tendenza negativa del sistema economico. Ogni azione genera delle conseguenze (es. la famiglia che risparmia riduzione della domanda aggregata licenziamenti e viceversa).

Le principali questioni macroeconomiche sono:

  1. Quali sono i fattori che riducono la produzione e l'occupazione? Come si può aumentare quest'ultima?
  2. Qual è l'origine dell'inflazione e come si può tenere sotto controllo?
  3. Quali sono i fattori che influiscono sulla crescita economica?

TEORIA E POLITICA

Macroeconomisti si occupano di

questioni relative alla politica economica (in quanto nella sua teoria Keynes propone l'intervento dello Stato rispetto a Smith e alla mano invisibile). Secondo Keynes le crisi possono essere mitigate dall'intervento dello Stato tramite:
  • La politica monetaria: variazioni di moneta per alterare i tassi d'interesse e incidere sulla spesa generale
  • La politica fiscale: variazioni di spesa pubblica e tasse per influenzare la spesa complessiva.

CICLO ECONOMICO

Il ciclo economico è l'alternanza nel breve periodo di:

  • Recessioni: periodi di flessione economica nei quali diminuiscono la produzione e l'occupazione (in molti paesi si ha recessione quando si verifica una diminuzione della produzione per almeno due trimestri consecutivi). Spesso si formano il minimo ciclico. I danni delle recessioni:
    • Tasso di disoccupazione
    • Possibilità dei lavoratori di trovare un nuovo lavoro
    • Tenore di vita di molte famiglie (licenziamenti)
    • Vita sociale
Tasso di povertà Tasso di working poor Tasso di profitti per le imprese Espansioni: periodi di rialzo dell'economia nei quali aumentano la produzione e l'occupazione. Formazione del picco ciclico. Tendenza persistente all'aumento della produzione economica nel lungo termine. Fondamentale per l'incremento dei salari e del tenore di vita (crescita del benessere). La crescita deve essere sia quantitativa che qualitativa. Sviluppo sostenibile (di fondamentale importanza soprattutto per i PVS) Inflazione: aumento del livello generale dei prezzi. Nel breve periodo è legata al ciclo economico (diminuzione in fasi di depressione e aumento in fasi di espansione). Nel lungo periodo è determinato dall'offerta di moneta (necessita più tempo di reazione). Deflazione: diminuzione del livello generale dei prezzi. Economia

aperta: economia che scambia beni e servizi con altri paesi.

Avanzo commerciale: Esportazioni > Importazioni: il valore di beni e servizi acquistati all’estero è minore di quelli venduti a paesi esteri.

Disavanzo commerciale: Importazioni > Esportazioni: il valore di beni e servizi acquistati all’estero è superiore di quelli venduti a paesi esteri.

SCUOLE DI PENSIERO MACROECONOMICO

ECONOMISTI CLASSICI (PRIMA DEL 1929), CARATTERISTICHE:

  • EquilibrioLibera concorrenza stabilito dalle imprese e dalle famiglie
  • Brevi periodi di disoccupazione, ma prima o poi il mercato si sarebbe riparato
  • “Laissez-faire”, evitare un intervento dello Stato
  • Le forze di mercato guidano l’economia.

MACROECONOMIA KEYNESIANA (ANNI ’30), CARATTERISTICHE:

  • Spesa pubblica, tassazione
  • Utilizzo della politica fiscale per uscire da fasi congiunturali negative
  • Il mercato poteva rimanere in disequilibrio per molto tempo.

MONETARISMO (’50 -’70),

CARATTERISTICHE:
  • Nel lungo periodo prezzi e salari si aggiustano
  • Nel lungo periodo una politica espansiva porta all'inflazione
  • + più moneta + inflazione.
MACROECONOMIA KEYNESIANA, SINTESI NEOCLASSICA ('40-'70), CARATTERISTICHE:
  • Rigidità dei prezzi e dei salari (Hicks)
  • La variazione della domanda aggregata crea fluttuazioni
  • Utilizzo di politiche attive macroeconomiche (Samuelson)
NUOVA MACROECONOMIA CLASSICA ('70-'80), CARATTERISTICHE:
  • Deregolamentazione del mercato
NUOVA MACROECONOMIA KEYNESIANA ('90), CARATTERISTICHE:
  • Autoregolamentazione dei mercati
  • La macroeconomia deve basarsi sui principi della microeconomia
  • Abbandono del paradigma dei mercati concorrenziali
  • Mercati imperfetti, informazione imperfetta, razionalità limitata
  • Rigidità dei prezzi e DEI SALARI
  • Rimangono le principali idee keynesiane (importanza Dom. Aggreg., correlazione tra disoccupazione e ciclo economico)
intervallo di tempo, sommando la spesa per i consumi, gli investimenti, la spesa pubblica e le esportazioni nette (esportazioni meno importazioni). Questo metodo misura la domanda aggregata dell'economia.  Approccio del reddito: Somma dei redditi generati dalla produzione di beni e servizi finali, inclusi salari, profitti, interessi e redditi da affitto. Questo metodo misura il reddito generato dall'attività economica.  Approccio del valore aggiunto: Somma del valore aggiunto in ogni fase della produzione di beni e servizi finali. Questo metodo misura il contributo di ciascuna fase della produzione all'economia complessiva. L'inflazione è l'aumento generale e sostenuto dei prezzi dei beni e dei servizi in un'economia nel corso del tempo. Può essere misurata tramite l'indice dei prezzi al consumo (IPC), che tiene conto dei prezzi di un paniere di beni e servizi rappresentativo dei consumatori. L'inflazione può influenzare l'attività economica in vari modi, ad esempio riducendo il potere d'acquisto dei consumatori, aumentando i costi delle imprese e influenzando le decisioni di investimento. La disoccupazione è la percentuale di persone in età lavorativa che sono senza lavoro ma che cercano attivamente un'occupazione. Può essere misurata tramite il tasso di disoccupazione, che confronta il numero di disoccupati con la forza lavoro totale. La disoccupazione può influenzare l'attività economica riducendo il reddito disponibile dei lavoratori, diminuendo la domanda di beni e servizi e influenzando la fiducia dei consumatori e degli investitori. La spesa per i consumi rappresenta la spesa delle famiglie per l'acquisto di beni e servizi. Questa spesa è un importante indicatore dell'attività economica, in quanto riflette la domanda dei consumatori. Il saldo della bilancia commerciale rappresenta la differenza tra le esportazioni e le importazioni di un paese. Un saldo positivo indica un'eccedenza delle esportazioni rispetto alle importazioni, mentre un saldo negativo indica un deficit commerciale. Il saldo della bilancia commerciale può influenzare l'attività economica, ad esempio attraverso l'effetto sulle entrate e sulle uscite di valuta estera, sull'occupazione e sulla competitività delle imprese.

periodo ditempo.

Approccio della produzione: Somma del VALORE AGGIUNTO in un'economia in un dato periodo di tempo.

Approccio del reddito: Somma dei REDDITI dei fattori che hanno contribuito alla produzione in un datoperiodo di tempo.

Spesa beni e servizi finali = Somma valore aggiunto = Somma dei redditi

APPROCCIO DELLA SPESA - METODO DELLA SPESA

Valore dei beni e servizi finali (esclusi beni intermediari come nel esempio) prodotti in un'economia in un certo periodo di tempo.

Economia composta da 2 imprese:

impresa 1 produce acciaio utilizzando solo l'input lavoro:

Consumo (C): beni e servizi acquistati dai consumatori;

Investimento (I): talvolta chiamato investimento fisso per d

Dettagli
A.A. 2021-2022
56 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/01 Economia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher stefano.mattaboni di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia politica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università della Svizzera italiana - Usi o del prof Filippini Massimo.