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L'INTELLIGENZA
Dalla nascita fino ad un certo punto della vita esiste un graduale incremento dell'efficienza intellettiva, dopo il quale avviene un arricchimento qualitativo che è strettamente legato ai risultati dell'esperienza. Lo sviluppo dell'intelligenza avviene per gradi successivi più o meno accelerati rispetto al parallelo incremento dell'età cronologica dell'individuo. In questo orizzonte, lo psicologo per la sua valutazione, pensa all'utilizzo di un certo strumento piuttosto di un altro. Così nascono i test, per cercare di capire i fattori che costituiscono l'essere umano. Se da un lato vengono considerati per valutare le persone in un'ampia gamma di situazioni sociali, dall'altra vengono criticati come selettivi. La psicometria (insieme di tecniche di elaborazione di dati psico-attitudinali), sorta nell'ambito della psicologia differenziale negli USA ed Inghilterra, ha precisato le sue.tecniche con la psicologia sperimentale. L'interesse degli psicologi era quello di definire le caratteristiche di base dell'individuo. Per orientarsi tra i test bisogna fissare i criteri di base per effettuare una classifica: test d'intelligenza generale, di abilità speciale e di personalità. Test d'intelligenza generale: patrimonio genetico fondamentale per i meccanismi di sviluppo ma anche le condizioni in cui si può sviluppare un'intelligenza normale. Pertanto i geni e l'ambiente costituiscono in egual misura o sviluppo del QI (uomini e donne non hanno differenze significative per lo sviluppo d'intelligenza). I fattori ambientali operano già prima che il bambino vada a scuola: influenza della famiglia nel formare l'immagine di sé, la fiducia dell'ambiente esterno la curiosità e il bisogno di successo. Gli psicologi rilevano due fatti per quanto riguarda la differenziazione tra razza bianca enera: test che misurano il mondo occidentale e le osservazioni negli USA indicano una sovrapposizione tra razza e contesto sociale. La metodologia statistica si riferisce ad analizzare l'atto intelligente in momenti diversi, differenziandolo a seconda del tipo di prestazione a cui si applica (allievi pronti ma differenziati in base alle materie). Spearman sviluppò l'ipotesi sul calcolo e sulla correlazione tra votazioni scolastiche (alunni alle elementari) e punteggi dei test. L'effetto della prestazione intellettiva è dato da due fattori: fattore "g" e l'efficienza del soggetto nelle varie prove. Binet compì un'esperienza sullo sviluppo mentale dei bambini e su ciò che li differenzia (tra normale e subnormale), al fine di individuare quelli meno dotati per collocarli in scuole speciali. La scala Binet ha lo scopo di misurare le capacità di base nei bambini. Concetto di QI che è dato dal rapporto tra età.
mentale e cronologica, pertanto Binet supponeva che un bambino normale e uno ipodotato fossero simili ma di età inferiore. Fu possibile definire un indice di normalità intellettuale per ogni età cronologica. Le critiche riguardarono la non considerazione dei fattori emotivi/culturali che sono in realtà sempre considerati condizionanti.
Secondo Wechsler l'intelligenza è la capacità complessa dell'individuo di agire secondo uno scopo determinato e costituisce due scale per la costruzione dei test che sono la scala verbale e di performance in cui i risultati si sovrappongono.
Test d'intelligenza: di personalità, test carta-e-matita (bambini piccoli e poco comunicativi), strumenti SAT (stile di attaccamento) e le Blacky Pictures (per disturbi relazionali). Le scale di Wechsler vengono utilizzate per misurare l'intelligenza del soggetto (non bisogna ridurla solo al QI).
Teorie multifattoriali: fattori chiamati in causa secondo
Il compito da affrontare. Modello di struttura dell'intelletto (secondo tra dimensioni): operazioni, contenuti e prodotti. Scale d'intelligenza: Wechsler (dai 6 ai 16 anni e 11 mesi), Stanford (dai 2-4 anni per misurare la capacità generale non tenendo conto di quelle scolastiche) e Leiter (per conoscere il modo di operare del bambino).
Correnti di pensiero. Rousseau si colloca come padre di una pedagogia rivoluzionaria che si oppone a tutte le correnti in materia di educazione. Elabora un'immagine dell'infanzia ponendo al centro lo sviluppo autonomo articolato in 4 tappe: infanzia, fanciullezza, preadolescenza e adolescenza.
Nasce a Ginevra nel 1712 e a Savoia compie la sua affettiva affermazione culturale. Inizia la sua carriera di scrittore collaborando all'Enciclopedia. Scrive il trattato educativo l'Emilio e il contratto sociale di riflessione politica, temi che vengono condannati a Parigi e Ginevra e pertanto fu costretto a fuggire in Svizzera.
Muore nel 1778. Rousseau propone il ritorno dell'uomo ad una condizione naturale, interrogandosi sulle origini del male dell'uomo individuate nella società. L'unica salvezza è l'idea di contratto come volontà sociale. Il modello relativo all'uomo è l'Emilio e il contratto è l'educazione regolata dallo stato. L'Emilio segue la crescita e l'educazione del fanciullo dalla nascita al matrimonio. Emilio maturerà sotto la guida del precettore che lo corregge, impedisce le cattive abitudini e che eviterà ogni tipo di anticipazione dell'apprendimento per far vivere il più a lungo possibile l'infanzia. L'obiettivo è quello di formare l'uomo. L'educazione avverrà in modo naturale e lontano dall'ambiente sociale. La formazione avviene in 5 fasi (nei 5 libri): età infantile, la puerizia, l'età dell'utile (EmilioL'autore di questo testo parla di vari argomenti legati all'educazione. Inizia parlando di Jean-Jacques Rousseau e del suo libro "Emilio", in cui Rousseau sostiene che l'educazione dovrebbe seguire la natura dell'individuo e non essere influenzata dalla società. L'autore menziona anche il personaggio di Emilio, che viene educato in modo isolato dalla società.
Successivamente, l'autore parla di Johann Heinrich Pestalozzi, un pedagogista che ha sviluppato la teoria dell'educazione popolare. Pestalozzi credeva che l'educazione dovesse avvenire attraverso l'esperienza diretta con le cose e che il sentimento e la religione fossero importanti per la rigenerazione sociale. Il suo romanzo pedagogico più famoso è "Leonardo e Gertrude".
L'autore sottolinea l'importanza di rispettare i ritmi di sviluppo dell'individuo e l'influenza dell'ambiente e della famiglia sull'educazione. Infine, l'autore fa riferimento al concetto di natura, che non è univoco e tiene conto delle diverse influenze che possono modellare l'individuo.
istinti come limiti da superare. Gertrude educa i suoi figli partendo dall'intuizione: cuore, spirito ed arte garantisco lo sviluppo della vita spirituale. L'attività scolastica pertanto deve suscitare un senso d'affetto e fiducia. L'intuizione scandisce 3 momenti: forma, numero e nome. Herbart pone la pedagogia come scienza il cui l'etica definisce gli scopi e la psicologia indica il percorso che coltiva un pensiero indipendente. La realtà è un complesso di molteplici reali che entrano in contatto con altri originando relazioni di fusioni tra simili, tra diversi e contradditori. L'educazione ha il compito di sottrarre il fanciullo dalle esperienze casuali affinché possa fermare un carattere forte senza lasciarsi condizionare da impulsi irrazionali. Le immagini inoltre garantiscono l'assimilazione di nuovi contenuti. La scientificità della pedagogia avviene attraverso dell'identificazione dei mezzi e delle condizioni.
La conquista però è la cultura morale. Il bambino con la suasfrenatezza rischia di trascinarlo verso il disordine e l’educatore sorveglia abituandolo al rispetto delle regole. Siavvale di proibizioni/premi ma bandisce ogni eccesso.la disciplina rappresentala capacità di autocontrollo è una conquista stabile di personalità.Nel ‘900 i comportamenti individuali e sociali si trasformarono con la crescita dell’edonismo in cui il soggetto fariferimento ai propri bisogni ed interessi (individuo chiamato uomo-massa). Secolo del nuovo in cui l’orizzonteantropologico-sociale è mutato creando una maggiore uguaglianza che è caduta nell’omologazione.Nel processo di ideologizzazione l’educazione è rivolta ad un nuovo soggetto con nuovi protagonisti come la donna, ibambini e il disabile, rinnovando le istituzioni formative come la scuola e la famiglia.Dewey è considerato il più grandePedagogista del '900 in quanto collega il suo pensiero ad una direzione sociale (partecipazione dell'individuo alla conoscenza sociale della specie). La formazione dell'intelligenza avviene mediante studi scientifici tramite l'educazione cognitiva. Il processo di educazione avviene dalla nascita plasmando le facoltà dell'individuo tramite l'interazione e la continuità che collegano l'apprendimento all'esperienza (come scambio attivo tra soggetto e natura).
Si sofferma sul pensiero politico e di democrazia che deve essere costantemente ricostruita attraverso l'educazione scolastica. Importante il valore dell'intenzionalità centrato sugli interessi infantili e quello di elaborare nuovi valori. Dewey si sofferma sui caratteri democratici non solo nell'ambito didattico ma anche di organizzazione amministrativa. Materia di studio è anche l'introduzione al lavoro e la riduzione delle discipline formali.
sviluppando i momenti di partecipazione e collaborazione. La democrazia deve operare a tutti i livelli, soprattutto nella vita quotidiana, per questo è importante addestrare i giovani a questo tipo di comportamento. Affinché l'educazione realizzi il suo compito è necessario che si ponga al centro il metodo della scienza caratterizzato dalla libera indagine. PROCESSI DI APPRENDIMENTO E MECCANISMI INNATI Il comportamento animale dipende da disposizioni psichiche innate che obbligano a rispondere automaticamente a precisi stimoli. L'istinto è una reazione attivata da uno stimolo specifico: è un comportamento di appartenenza, una tensione che attua un processo interno per poi definire il comportamento finale. Nell'uomo non sono stati trovati meccanismi innati. Esso infatti può pensare, scegliere, agire ed è in grado di adattarsi al contesto grazie a una vasta gamma di comportamenti. La plasticità è la capacità.che ha l'individuo di apprendere e rappresenta il processo di acquisizione/trasformazione. L'educazione è un'azione rivolta ad uno scopo, come sviluppare le attitudini dell'individuo. A rendere possibile l'apprendimento è l'intelligenza, che è influenz