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Estratto del documento

L’accoppiamento avviene con l’introduzione del cirro nella vagina o in

mancanza di questa nell’utero. Qui arrivano anche le cellule vitelline,

che contornano le uova fecondate e le accompagnano nell’utero. Da

queste cellule fuoriesce anche il materiale che costituirà il guscio delle

uova. Il numero di uova prodotte dai trematodi è molto alto in

concomitanza con la loro condizione di parassitismo.

I trematodi si distinguono in tre ordini: Monogenei, Digenei,

Aspidobotri.

- Monogenei: sono parassiti esterni di vertebrati acquatici dotati di un

disco adesivo posto posterioremente e formato da numerose

ventose. La condizione di parassitismo è diretta e l’organismo si

accresce in un solo ospite.

- Digenei: sono parassiti interni e compiono il loro ciclo utilizzando

due ospiti. Hanno due ventose allineate sulla linea mediana

ventrale. Il loro ciclo può essere illustrato seguendo il ciclo di

parassita di numerosi animali domestici e

Fascicolo hepatica

bovini.

Le uova di f. Hepatica giungono nel duodeno dell’ospite, percorrendo

tutto l’intestino finiscono con le feci nell’ambiente. La schiusa in

ambiente rigorosamente acquatico porta alla nascita di un miracidio,

larva ciliata e dotata di occhio che ricerca l’ospite intermedio

generalmente una chiocciolina d’acqua dolce. Il miracidio assunto per

via alimentare penetra nel corpo della chiocciolina e si colloca

nell’emocele ospite. Qui si trasforma in un nuovo stadio detto

Questa contiene molte cellule che si dividono

sporocisti.

successivamente dando origine le Ogni redia origina un’altra

redie.

generazione di redie e da queste si originano le Questo stadio

cercarie.

larvale è a forma ovale con una coda mobilissima, abbandona la

chiocciolina per situarsi sulle piante in riva al bacino. L’ospite definitivo

si nutre di tali piante e assume anche le cercarie infestandosi.

- Aspidobotri: nematodi con cavità gastro-vascolare semplice e

organo adesivo ventrale molto esteso. Sono endoparassiti di

molluschi, pesci, rettili.

Cestodi

I cestodi sono platelminti specializzati che nello stadio maturo, vivono

nel lume intestinale di vertebrati; sono privi di apparato digerente. Il

loro corpo è allungato e nastriforme formato da 3 parti caratteristiche:

lo dotato di ventose e/o uncini che permettono di aderire alla

scolice

parete intestinale dell’ospite. Il breve tratto che segue lo scolice e

collo

forma la zona di accrescimento del verme.

La tratto più lungo, costituito da una serie di segmenti detti

strobila

proglottidi. Le proglottidi sono continuamente prodotte dal collo e

perciò vengono spinte sempre più lontano dallo scolice. Contengono gli

apparati riproduttori e consentono la riproduzione sessuale .

L’epidermide è priva di ciglia ed è costituita da un sincizio che poggia

sulla muscolatura e ad intervalli si incista nel parenchima con

estensioni citoplasmatiche che contengono i nuclei. All’esterno

l’epidermide è ricca di pliche e di microvilli che aumentano la

superficie del corpo e permettono l’assorbimento di materiale

nutritivo presente nell’intestino dell’ospite.

La muscolatura è costituita da uno strato circolare e uno longitudinale

ed è disposta sotto il tegumento sinciziale. Altri muscoli longitudinali,

trasversali e dorso ventrali si trovano in profondità nel parecnhima.

L’apparato escretore, è costituito come in linea generale da

protonefridi e da due canali laterali o acquiferi che percorrono il

cestode dallo scolice fino all’ultimo proglottide terminando con due

pori escretori. In questi platelminti la respirazione avviene per

diffusione, ma in alcune fasi parassitarie si ha un metabolismo

anaerobico.

Il sistema nervoso è formato da un addensamento di cellule nervose

nello scolice da cui dipartono due cordoni che decorrono lateralmente

per tutta la strobila.

L’apparato riproduttore è situato nelle proglottidi. Queste sono

ermafroditi e proteandre poiché dopo essere prodotte dal collo

sviluppano l’apparato ripr. Maschile.

Successivamente la stessa proglottide che intanto si troverà più

lontana dallo scolice perderà l’apparato maschile, e svilupperà quello

femminile. Quindi le proglottidi vicino allo scolice cioè quelle più

giovani, presentano apparato maschile, mentre quelle più lontane

dallo scolice ossia quelle più vecchie presentano apparato femminile.

La fecondazione è interna e si realizza fra proglottidi in fase sessuale

diversa. Ciò è possibile grazie a ripiegamenti del corpo specificamente

nel tratto nastriforme.

Il ciclo dei cestodi comporta il passaggio in uno o più ospiti intermedi,

in cui la larva (oncosfera) si trasforma in altri stadi larvali intermedi,

incistandosi a volte in tessuti muscolari o addirittura nervosi. La cisti è

spesso rotondeggiante e contiene già lo scolice invaginato ( cisti-

cerco). L’ospite definitivo ingerisce il cisticerco e questo giunge

nell’intestino estroflette lo scolice si ancora alla parete intestinale ed

inizia a produrre proglottidi. La classe dei Cestodi comprende due

sottoclassi: cestodari, eucestodi.

I cestodari sono da considerarsi cestodi primitivi, non hanno apparato

digerente e si rifanno molto alla struttura dei trematodi, con corpo

ovale e depresso privo di proglottidi. Sono ermafroditi con larva

provvista di dieci uncini.

Gli Eucestodi comprendono diversi ordini, ma noi tratteremo le specie

più diffuse. parassita dell’uomo denominato tenia. Ha

Taeniarhynchus saginatus:

scolice con 4 ventose ma priva di uncini. Può giungere a 10 m di

lunghezza, gli ospiti intermedi sono generalmente bovini.

L’infestazione nell’uomo avviene per ingestione di cisticerchi presenti

in carni non cotte bene.

ha un solo scolice che oltre alle ventose presenta un

Taenia solum:

rostello un rilievo apicale armato da due corone di uncini. L’ospite

intermedio è il maiale.

Rotiferi

I rotiferi sono dei piccoli metazoi pseudocelomati. Presentano organi e

tessuti per lo più sinciziali e sono eutelici: il numero di nuclei è fissato

alla nascita e resta costante per tutta la vita.

Il corpo comprende tre parti: un capo un tronco e un piede che

termina con delle appendici in numero da una a quattro denominate

dita da cui sboccano ghiandole pedali che producono un secreto

adesivo.

Il capo porta una caratteristica corona di ciglia ( apparato rotatorio)

che circonda un campo apicale sprovvisto di ciliatura.

Il corpo è rivestito da un epidermide sinciziale contente, appena sotto

la membrana citoplasmatica esterna uno strato di materiale proteico

simile alla cheratina, questa struttura è detta: lamina

intracitoplasmatica. Essa conferisce all’epidermide robustezza ed

elasticità che contrastano il liquido pseudocelomatico, per consentire

l’attività dei muscoli che si inserciscono sulla superficie interna

dell’epidermide.

Nelle forme striscianti l’epidermide è suddivisa in anelli, in altre forme

l’epidermide del tronco si presenta spessa e costituisce una lorica

struttura forte e robusta.

La muscolatura è organizzata in vari fasci muscolari, con disposizione

circolare longitudinale. Oltre alla muscolatura parietale esistono

numerosi muscoli cutaneo-viscerali.

L’apparato digerente inizia con la bocca situata nel capo in stretto

rapporto con la corona e prosegue con la faringe l’esofago, lo stomaco

e l’intestino che si apre dorsalmente con un ano in una cloaca al limite

fra tronco e piede. La faringe presenta l’organo masticatore mastax

costituito da muscoli e pezzi masticatori contenenti chitina e

scleroproteine. I pezzi masticatori ( trophi) sono sette: un fulcro, due

rami, due unci, due manubri. Alla faringe segue un corto esofago ricco

di fibre muscolari che formano uno sfintere con lo stomaco nella zona

di connessione. E qui sboccano un paio di ghiandole gastriche. Lo

stomaco è sacciforme con pareti spesse: formate da grosse cellule

ciliate e ricche di icnlusioni. Lo stomaco continua con un breve

intestino tubolare che si apre con una cloaca terminale.

Il sistema escretore consta di un paio di tubuli protonefridiali, disposti

ai lati del canale digerente. I due tubuli si aprono in una vescica

urinaria connessa con la cloaca, oppure confluiscono in un dotto

comune che si riversa direttamente nella cloaca.

Il sistema nervoso: è costituito da un cervello situato dorsalmente al

mastax da cui dipartono una coppia di nervi cefalici e un paio di nervi

faringei, ed un paio di nervi ventro laterali destinati agli organi del

tronco e del piede.

Gli organi di senso comprendono macchie oculari pari, setole sensoriali e

papille, fossette ciliate e antenne

dorsali.

I sessi sono sempre separati.

Nematodi

I nematodi sono noti anche come vermi cilindrici e sono assai

numerosi.

Hanno corpo allungato e filiforme con dimensioni molto piccole e c’è

molta omogeneità all’interno del phylum. Hanno colonizzato vari

ambienti e vivono sia liberi che da parassiti. È importante ricordare che

a questo phylum appartiene anche C. elegans noto organismo modello

per gli studi genetici e biologia dello sviluppo. La loro notevole

presenza in molti ambienti è sicuramente da attribuire alla presenza di

una spessa cuticola nonché ad una facilità di adattamento metabolico,

passando da attuare un metabolismo aerobio ad uno anaerobio in

base alle varie necessità. La loro uniformità a livello strutturale è

invece da attribuire ad un elevata pressione del liquido

pseudocelomatico, pertanto si sviluppa una spessa cuticola che deve

essere flessibile e resistenze alle variazioni di pressione di tale liquido.

Questa cuticola può essere divisa in 3 regioni: cortex, zona mediale e

zona basale.

- Cortex: trilaminare, primo strato ad essere deposto, contiene lipidi e

glicproteine.

- Strato mediano: ha una struttura variabile, talvolta contenente delle

formazioni bastoncellari.

- La zona basale invece mostra fibre grossolane che nelle specie più

grandi, si può dividere in tre strati disposti ad elica.

Sottostante la cuticola vi è un epidermide formata da cellule spesso

riunite in un sincizio. La muscolatura circolare è assente in questi

organismi. È presente soltanto una muscolatura longitudinale. In questi

organismi accade una cosa peculiare per quanto riguarda le cellule

muscolari e le cellule nervose ì, in quanto sono le prime ad allungarsi

verso le seconde per ricevere lo stimolo e non al contrario come

succede nel resto degli

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I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher fernandomolinario di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Zoologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Oliverio Marco.