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Tutti i vacuoli occupano una posizione specifica al di sotto della m.c., con un

poro escretore che si apre all’esterno, e sono circondati da ampolle con circa

sei canali di alimentazione. Tali canali sono a loro volta circondati da fini

tubuli, che si connettono ai canali durante il riempimento delle ampolle e, alle

loro estremità inferiori, al sistema tubulare di endomembrane. Le ampolle e i

vacuoli contrattili sono circondate da fascetti di fibrille per la contrazione di

queste strutture; quando il vacuolo si contrae per svuotare il proprio contenuto,

le ampolle si disconnettono per impedire il reflusso.

Riproduzione

Nei protozoi la riproduzione va intesa come il processo che determina la

formazione di nuovi individui mediante divisione cellulare ed è, quindi, solo di

natura asessuale.

La scissione binaria prevede un solco di divisione longitudinale o trasversale.

Nel primo caso, tipico dei flagellati, il solco coincide con l’asse longitudinale

della cellula e i due prodotti della divisione appaiano l’uno come l’immagine

speculare dell’altro.

Nel secondo caso, che si verifica nei ciliati, il solco taglia trasversalmente la

cellula, producendo due individui che mostrano una corrispondenza punto a

punto delle loro strutture cellulari. Quando la divisone genera cellule diverse

per dimensioni e morfologia, il processo è detto gemmazione e si manifesta

tipicamente nei ciliati sessili. L’individuo ancorato al substrato rilascia una o

più cellule figlie liberamente natanti, le quali, al momento di acquisire la vita

sessile, si ingrandiscono per raggiungere le dimensioni finali.

Nella scissione multipla, il nucleo della cellula genitrice si divide molte volte

per mitosi e i prodotti di divisione si circondano ognuno di un proprio territorio

citoplasmatico per formare numerose cellule figlie. Nota anche come

schizogonia, è comune fra gli apicomplessi ed alcune amebe. Quando questo

processo porta alla formazione di spore, si parla di sporogonia.

Fenomeni sessuali

La meiosi gametica è presente nei ciliati e in alcuni gruppi di flagellati e di

amebe; solo i gameti sono aploidi e il ciclo biologico si svolge completamente

allo stato diploide. Negli apicomplessi, si verifica, invece, la meiosi zigotica,

che si compie subito dopo la fecondazione e la formazione dello zigote, che

rappresenta l’unico stadio diploide. Esso va poi incontro a divisioni mitotiche,

originando una generazione aploide. Nei foraminiferi si verifica una meiosi

intermedia, per cui il ciclo biologico comporta l’alternarsi di una generazione

aploide e di una diploide.

La singamia, comporta la fusione tra gameti sessualmente complementari,

morfologicamente identici (isogameti) o diversi (anisogameti).

L’autogamia comporta l’unione di gameti o di nuclei gametici, prodotti da uno

stesso individuo. Infine la gamontogamia implica uno scambio di gameti o

nuclei gametici fra individui appaiti, detti gamonti. Nei ciliati è nota come

coniugazione.

Incistamento e disincistamento

Una peculiarità dei protozoi è la loro capacità di formare cisti: forme di vita

quiescenti ricoperte da un involucro resistente e caratterizzate da una

riduzione più o meno drastica delle attività metaboliche. Solo i protozoi

parassiti che vengono direttamente trasferiti da un ospite a un altro non

formano cisti, è inoltre raro nelle forme marine. La formazione di tali strutture è

generalmente ciclica, tuttavia in alcune forme a vita libera l’incistamento è

provocato da condizioni ambientali avverse. Durante l’incistamento vari tipi di

organuli, quali ciglia o flagelli, vengono riassorbiti e l’apparato del golgi

secerne le sostanze necessarie alla formazione della parete, attraverso

vescicole che vengono portate in superficie.

Principali taxa di protozoi

Phylum Euglenozoa

Sono caratterizzati dalla persistenza dei nucleoli durante la mitosi e alla

presenza di creste mitocondriali discoidali . Hanno inoltre una serie di

microtubuli longitudinali al di sotto della membrana cellulare, che

contribuiscono a rinforzare in una pellicola.

Il subphylum Euglenida presenta individui caratterizzati da cloroplasti con

clorofilla b, circondati da una doppia membrana. Euglena viridis è un

flagellato che vive prevalentemente nei corsi d’acqua dolce e nelle pozze con

abbondante vegetazione.

Sono organismi a forma di fuso, con una membrana esterna, al di sotto della

quale vi sono strisce di materiale proteico e microtubuli che formano una

pellicola abbastanza rigida e flessibile. Un flagello esce da un vestibolo, a

forma di fiasca all’estremità anteriore della cellula e un altro corto flagello

termina all’interno del vestibolo. Alla base di ogni flagello vi è un cinetosoma e

un vacuolo contrattile si svuota nel vestibolo. Una macchia oculare, detta

stigma, permette l’orientamento verso la luce. I granuli di paramylon, dalla

forma varia, costituiscono un materiale di riserva simile all’amido. La

nutrizione di Euglena è normalmente autotrofa, eccetto quando l’organismo è

tenuto al buoi, diventando saprozoica.

Si riproduce per scissione binaria e può incistarsi.

Phylum Ciliophora

Appartenenti agli Alveolata, sono caratterizzati dalla presenza di un complesso

di alveoli, che si presentano come strutture sacciformi piatte, ognuna

delimitata da una membrana unitaria ancorata immediatamente al di sotto della

m.c.

Abitano prevalentemente ambienti d’acqua dolce e marina e sono i protozoi

strutturalmente più complessi e specializzati. Per la maggior parte conducono

una vita libera, ma alcuni sono commensali e parassiti. Tutti posseggono

ciglia in un certo stadio del ciclo vitale, le quali battono sempre in maniera

coordinata grazie alla propagazione di onde di depolarizzazione della m.c. .

Le ciglia si dispongono in file ordinate longitudinali o diagonali; possono

coprire l’intera superficie corporea, o limitarsi alla sola regione orale, dove

tendono ad associarsi in strutture, dette membranelle orali usate per

convogliare il cibo nella citofaringe. Nei ciliati, noti come ipotrichi, le ciglia

della faccia ventrale si associano in ciuffi, denominati cirri, con funzione di

locomozione.

I cinetosomi, insieme a un sistema strutturale di fibrille, sotto la pellicola,

formano l’infraciliatura. Molti ciliati sono dotati di peculiari organi estrudibili,

quali le tricocisti e le toxocisti: le prime hanno funzione difensiva, le

seconde, in seguito a stimolazione meccanica o chimica, espellono in modo

esplosivo un materiale filamentoso paracristallino e tossico, per paralizzare la

preda.

La maggior parte dei ciliati è olozoica, difatti, in quasi tutte le specie è

presenta un citostoma (bocca cellulare) che può presentarsi o come

un’apertura semplice o può essere rivestito da un’area peristomale con

ciliatura specializzata alla filtrazione del cibo particolato. I ciliati di acqua

dolce, e alcune specie marine, possiedono uno o più vacuoli contrattili per la

regolazione osmotica del citoplasma. Tali vacuoli sono in genere alimentati da

uno o più canali di raccolta, occupano una posizione fissa nell’organismo e il

loro contenuto è rilasciato all’esterno per mezzo di pori escretori.

Sono tutti plurinucleati e contengono sempre, almeno un macronucleo che si

divide per amitosi, poliploide e responsabile di tutte le funzioni metaboliche

dell’organismo; un micronucleo che si divide per mitosi, diploide, con ferma

sferica e che entrano in attività solo nei processi sessuali per generare i nuclei

gametici attraverso la meiosi.

I cicli vitali dei ciliati normalmente presentano sia una fase asessuale, in cui la

riproduzione avviene per scissione binaria, sia una fase sessuale, che si

esplica attraverso il processo di coniugazione. Essa comporta l’unione

temporanea di due individui allo scopo di permettere un reciproco scambio

genetico. Durante questa unione il macronucleo di entrambi i coniuganti viene

distrutto e completamente riassorbito, mentre il loro micronucleo va in meiosi

ed origina quattro nuclei aploidi. Tre di questi degenerano ed uno si divide

mitoticamente per generare due pronuclei aploidi, uno dei quali (migrante)

viene scambiato tra i partner della coppia, mentre l’altro (stazionario) permane

nella cellula di origine. Quando il pronucleo migrante si unisce a quello

stazionario, si ristabilisce l’assetto cromosomico diploide.

Phylum Dinozoa

Circa la metà dei Dinozoi è autotrofa e contiene cromatofori con clorofilla a

e b. L’altra metà è eterotrofa, con capacità di ingerire cibo particolato

attraverso una regione boccale situata nella parte posteriore. Sono fra i più

importanti produttori primari nell’ambiente marino. Si distinguono per la

presenza di due flagelli disposti in posizione equatoriale l’uno e in posizione

longitudinale l’altro, entrambi alloggiati in un proprio solco. Il corpo cellulare

può essere sia nudo sia ricoperto da piastre o valve di cellulosa. Si possono

rivelare altamente dannosi quando nelle acque proliferano eccessivamente,

originando la così detta marea rossa. Inoltre Pfiesteria piscicida secerne

potente ittiotossine, dannose per i tessuti dei pesci che ne vengono a contatto.

Phylum Apicomplexa

Sono tutti endoparassiti con un ciclo vitale che di solito coinvolge un

invertebrato come vettore e prevede un’alternanza tra una fase sessuale e una

o due fasi asessuali. La maggior parte produce spore infettanti ( oocisti), di

norma ricoperte da un rivestimento resistente. Prendono il nome da una serie

di strutture che formano un complesso apicale specifico degli stati di

sporozoite e merozoite, deputati a penetrare all’interno delle cellule ospiti. Le

roptrie e i micronemi sono, ad esempio, implicati nella lisi della parete

cellulare. Il movimento è dovuto a fibrille contrattili, che generano onde di

contrazione lungo le superfici corporee.

Gli apicomplessi includono i coccidi e gli emosporidi, parassiti intracellulari

sia di invertebrati sia di vertebrati, e le gregarine, che si localizzano

principalmente nel tratto digestivo e nelle cavità corporee di invertebrati.

Plasmodium è l’agente patogeno della malaria; i vettori di questo parassita

sono le zanzare femmine della specie Anopheles (vedere ciclo). Toxoplasma è

un comune parassita dei tessuti intestinali dei gatti, ma produce anche stadi

che vanno a localizzarsi in altri organi, non generano gameti e oocisti.

Phylum Foraminifera

In questo clado di amebe, esili pseudopodi si estendono attraverso aperture

del guscio, poi si ramificano e concorrono a formare una rete protoplasmatica

(reticulopodi) in cui intrappolano la preda. Qui la preda viene poi digerita e i

prodotti della digestione sono portati all&r

Dettagli
A.A. 2017-2018
9 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/05 Zoologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher simone.valeri.14 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Zoologia degli invertebrati e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof De Mattheis Elvira.