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Sono per lo più animali a vita libera, con una bocca che si apre sul lato

ventrale del corpo e conduce all’intestino spesso attraverso una faringe.

L’intestino può essere presente o assente, semplice o ramificato; il faringe può

essere semplice, ripiegato o bulboso. I rappresentanti dell’ordine Tricladida,

fra cui le planarie d’acqua dolce, sono ectolecitici e presentano un intestino a

tre rami. I turbellari sono essenzialmente forme striscianti che si muovono

grazie ad una combinazione di movimenti ciliari e muscolari. Le planarie più

piccole nuotano per mezzo delle ciglia. Altre forme si muovono, con l’estremità

cefalica leggermente alzata, scivolando su un tappeto di muco secreto dalle

ghiandole adesive marginali. I policladi di dimensioni maggiori e i turbellari

terrestri si muovono grazie a contrazioni muscolari. In alcune planarie

dulciacquicole le capsule delle uova vengono attaccate con piccoli filamenti

sotto sassi o piante e dall’uovo si schiude una forma giovanile che sembra una

miniatura dell’adulto. I turbellari marini hanno una larva ciliata molto simile alla

trocofora.

Classe Trematoda

Sono tutti parassiti e allo stadio adulto sono quasi endoparassiti di vertebrati.

Hanno forma fogliacea e un tegumento. Sono evidenti altri adattamenti

strutturali al parassitismo: varie ghiandole di penetrazione o di secrezione di

materiale cistico, organi per l’adesione, quali ventose ed uncini, e aumento

della capacità riproduttiva. Hanno un canale alimentare ben sviluppato e

sistemi riproduttivo, escretore e nervoso simili a quelli dei turbellari. Gli organi

di senso sono scarsamente sviluppati.

La sottoclasse Digenea comprende specie con cicli vitali complessi, con un

primo ospite (intermedio) rappresentato da un mollusco e con un vertebrato

come ospite finale (definitivo). Sebbene il ciclo possa variare da specie a

specie , tipicamente può comprendere i seguenti stadi: adulto, uovo (embrione

racchiuso in un guscio), miracidio, sporocisti, redia, cercaria e metacercaria.

Le uova embrionate, o larve, fuoriescono dall’ospite definitivo attraverso gli

escreti e devono raggiugere l’acqua per svilupparsi ulteriormente. Qui si forma

una larva ciliata liberamente natante, detta miracidio, il quale penetra nei

tessuti di un gasteropode, dove si trasforma in sporocisti. Esse si riproducono

asessualmente per formare altre sporocisti o un certo numero di radie. Anche

queste, a loro volta, si riproducono asessualmente, dando vita ad altre radie e

alle cercarie. In questo modo un singolo zigote potrà dare vita a un numero

molto elevato di discendenti. Le cercarie escono poi dal gasteropode per

penetrare in un secondo ospite intermedio o per incistarsi, diventando

metacercarie, le quali rappresentano forme giovanili, che diventeranno adulte

sono nell’ospite definito.

Classe Monogenea

Dettagli
A.A. 2017-2018
4 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/05 Zoologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher simone.valeri.14 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Zoologia degli invertebrati e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof De Mattheis Elvira.