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Modalità di assunzione del colostro

La modalità di assunzione del colostro può avvenire direttamente dalla madre oppure con il secchio o biberon dotato di poppatoia. Nel caso in cui il vitello non sia in grado di poppare direttamente dalla madre o dal secchio o biberon, gli verrà somministrato colostro caldo a mezzo di sonda esofagea dopo aver accertato che la sonda sia inserita correttamente nell'esofago e non nella trachea.

Fisiologia del vitello lattante

Il vitello lattante digerisce in prevalenza proteine del latte (caseina), per cui non conviene somministrare nelle prime due-tre settimane di età proteine extra latte. Infatti, egli contiene per la digestione delle proteine del latte l'enzima rennina. Quando il latte subisce denaturazione termica o quando nella dieta sono presenti elevate quantità di proteine extra-latte, si ha ridotta produzione di enzimi proteolitici. Le lipasi salivari del vitello agiscono più efficacemente sul grasso del latte o comunque sugli acidi grassi a corta catena.

C4 a C12. Egli infatti ha l'enzima lipasi salivare+pancreatica. Il vitello utilizza nella prima settimana come fonte energetica unicamente il lattosio perché contiene la lattasi enterica che scinde il lattosio in glucosio e galattosio. Nelle prime settimane di vita si ha una scarsa produzione di amilasi, per cui è necessario ridurre l'apporto di alimenti che contengono amido.

SVEZZAMENTO

Consiste nella trasformazione del vitello da monogastrico funzionale (perché nelle prime settimane essendo l'abomaso lo stomaco prevalente a circa il 70% del volume degli stomaci è in funzione solo questo infatti il vitello consuma solo alimenti liquidi) a poligastrico (tutti e 4 gli stomaci) in grado di utilizzare una dieta basata su alimenti solidi come foraggio e mangimi concentrati.

(Adattamento) Durante lo svezzamento si ha un aumento delle dimensioni del rumine che dal 30% arriva al 70% del volume degli stomaci. Questo sviluppo è dovuto sia su base meccanica.

Operazione di distensione delle pareti provocata dai foraggi grossolani sia su base biochimica per azione dei prodotti terminali delle fermentazioni ruminali ossia AGV (acidi grassi volatili che sono acido acetico, propionico e butirrico). Tali fermentazioni provocano un aumento dello spessore della parete del rumine nonché un'azione stimolante che è la differenziazione istologica del rumine.

ALIMENTI PER I VITELLI IN SVEZZAMENTO

Gli alimenti utilizzati durante lo svezzamento sono:

  • sostitutivi del latte che sono il latte tradizionale in polvere ed il latte senza latte in polvere.

Il latte tradizionale è formato da 70% latte magro in polvere, 10% siero di latte in polvere e 20% lipidi; vi possono anche essere: amidi, cereali trattati, lecitina di soia, minerali, vitamine, amminoacidi e antiossidanti.

Il latte senza latte è formato da 40% siero di latte in polvere, 20% lipidi, 30% fonti proteiche e anche gli stessi ingredienti elencati sopra (amidi, cereali ecc..).

QUALITÀ

DI SOSTITUVI DEL LATTE

I latti tradizionali sono più costosi dei latti senza latte, presentano un maggior valore nutritivo e stimolano meno ingestione di mangime secco.

I latti senza latte sono meno costosi, non formano coaguli, stimolano il consumo di mangime secco e sono un'importante fonte proteica di qualità. Essi vengono ottenuti attraverso il Metodo di disidratazione che avviene attraverso spray o roller.

SOSTITUVI DEL LATTE "ACIDI"

I sostitutivi del latte "acidi" sono simili al latte senza latte (privi di caseina perché appunto sono fatti con il siero) ma hanno un pH acido; si conservano a temperatura ambiente; sono ingeriti a piccoli pasti; possono essere consumati a temperatura ambiente e non inducono turbe (problemi) intestinali.

PREPARAZIONE E DISTRIBUZIONE DEL LATTE SOSTITUTIVO

Bisogna evitare la formazione di glumi, distribuirlo ad una temperatura di 36-38°C, somministrazione con poppatoio. Si consumano due pasti al giorno a circa 12h.

di distanza. La polvere del latte si diluisce con acqua riscaldata a 50-60°C (la quantità standard è 110-120 grammi per litro di H2O).

MANGIMI DI SVEZZAMENTO (altro alimento)

I mangimi concentrati di svezzamento devono essere di elevata appetibilità, devono avere una forma in grado di stimolare masticazione e ingestione, devono essere esenti da fattori antinutrizonali o tossine, e devono avere elevata fermentescibilità e digeribilità. Essi apportano energia pari a circa 1 UFL/kg (UFL = unità foraggiera lattea che corrisponde a circa 1700 kcal di energia netta). Devono avere un tenore proteico del 20% circa; fibra non superiore al 10%, devono avere vitamina A e D.

FIENI DI SVEZZAMENTO

Il fieno deve essere sempre a disposizione del vitello per stimolare la salivazione e le funzioni meccaniche; deve essere ben conservato e rinnovato spesso e sono consigliati i fieni poco lignificati e tanto fogliosi.

EPOCHE DI SVEZZAMENTO

Sono 3: - precoce avviene a 8-9 settimane

di vita;-normale avviene a 12 settimane di vita;-naturale avviene a 4-6 mesi di vita

Dopo lo svezzamento vi è una fase di periodo di post-svezzamento che dura 2 mesi circa ed ha l'obiettivo dell'accrescimento armonico e continuo dell'animale. La conclusione del post-svezzamento avviene a circa 6 mesi di età e l'alimentazione è basata su foraggi e mangimi da svezzamento.

ALLEVAMENTO DELLA MANZA DA LATTE (lezione 5)

Questa fase va dallo svezzamento al primo parto e costituisce un periodo improduttivo. L'obiettivo di tale fase è il contenimento dei costi.

Per contenere i costi si adottano delle strategie che sono:

  • riduzione della quota di rimonta ossia % di bestie che devono essere sostituite ogni anno a causa della diminuizione di capacità produttive dovuta a vecchiaie o malattie. La quota deve essere non superiore al 30%.
  • anticipo dell'età del primo parto ossia 24 mesi (2 anni).

I VANTAGGI di anticipare l'età

del primo parto sono: - riduzione dei costi di produzione latte e rapido progresso genetico cioè riduzione intervallo generazionale che significa tra un figlio e l'altro. Gli OBIETTIVI STRATEGICI per anticipare l'età del primo parto sono: - adottare tecniche alimentari in grado di supportare uno sviluppo mammario e un accrescimento rapido e armonico. L'accrescimento rapido e armonico è definito dalla curve di crescita le quali sono influenzate dal peso alla maturità che è predeterminato geneticamente. Durante tale fase è fondamentale il monitoraggio della condizione corporea delle manze (BCS). Lo sviluppo mammario avviene in 4 periodi. Il primo periodo avviene dalla nascita a 2-3 mesi di vita in cui lo sviluppo è isometrico cioè le mammelle crescono con la stessa velocità con cui si sviluppa il resto del corpo. Il secondo periodo avviene da 2-3 mesi fino alla pubertà in cui lo sviluppo è allometrico.

Cioè le mammelle crescono una velocità che è 3,5 volte più veloce di quella del resto del corpo. Al termine di questo periodo la mammella è costituita da tessuto parenchimatico per un terzo del suo volume (questo tessuto è quello che interessa a noi). La pubertà nella frisona per esempio avviene ad un'età compresa tra 9-12 mesi con un peso vivo di 250-280 kg. Il peso della mammella è di circa 2 kg.

Il terzo periodo va dalla pubertà a inizio gravidanza (15-18 mesi) in cui lo sviluppo è isometrico nuovamente.

Il quarto va dall'inizio della gravidanza al parto in cui si ha un accrescimento della mammella nuovamente allometrico.

EPOCA DELLA PRIMA FECONDAZIONE

Questo momento è scelto in funzione di età e peso vivo. E' opportuna fecondare la manza quando è raggiunto un peso vivo pari al 60-70% di quello adulto che per la frisona corrisponde a 400 kg. Ma dall'america stanno

Arrivando nuove indicazioni come anticipare la fecondazione a 370-380 kg per fecondare a 15 mesi controllando la velocità di crescita che deve essere non superiore ai 700 grammi al giorno, oppure anticipare a 300/360 kg fecondando a 13-14 mesi. Come abbiamo detto prima per ottenere l'obiettivo di anticipare l'età del primo parto dobbiamo effettuare una gestione alimentare della manza corretta.

E' importante controllare i ritmi di crescita non superiori 700/800 grammi al giorno nel periodo di pubertà perché se vi è un aumento del peso corporeo maggiore si può avere una minore produzione in prima lattazione per eccessivo accumulo di grasso nella mammella. La velocità ideale di crescita delle manze deve essere 600-800 grammi al giorno.

PRINCIPI DI ALIMENTAZIONE ANIMALE (foraggi, mangimi, concentrati e insilati) (Lezione 6)

CARBOIDRATI

Si distinguono in 2 frazioni:

- carboidrati strutturali o fibra tra cui ricordiamo cellulosa, emicellulosa e

lignina-carboidrati di riserva o solubili tra cui ricordiamo amidi e zuccheri

Tra i carboidrati vi sono anche le parti più facilmente digeribili che sono gli estrattivi inazotati. Gli estrattivi inazotati si determinano per differenza anziché essere determinati mediante analisi di laboratorio. Includono frazioni di sostanze parietali (emicellulose, lignina). [non la vuole sapere forse]

Tra i carboidrati strutturali abbiamo:

  • NDF ossia fibra neutra detersa che comprende cellulosa, emicellulosa e lignina. Questo NDF si determina con pH neutro.
  • ADF ossia fibra detergente acida che comprende cellulosa e lignina. Esso si ottiene con pH acido poiché distrugge le emicellulose.
  • ADL ossia lignina acido detergente che comprende lignina. L'ADL si ottiene con acido solforico al 72%. Alimenti con tanta ADL sono meno digeribili.

Se noi facciamo la differenza tra NDF-ADF otteniamo le emicellulose, mentre se facciamo ADF-ADL otteniamo le cellulose.

NDF (quello che prendiamo noi in

Considerazione) È un parametro indicatore della voluminosità e dell'ingombro ruminali di un alimento; è inversamente correlata all'ingestione, ossia più mangio questo meno fame mi viene; il suo aumento nelle piante è proporzionale allo stato di maturazione.

L'NDF è contenuto negli alimenti concentrati con una percentuale inferiore al 40% della sostanza secca; essi hanno un ridotto ingombro ruminali.

I foraggi invece hanno un alto tenore di NDF, dal 45 al 70% in sostanza secca, ed hanno un elevato ingombro ruminali.

La fibra nell'alimentazione dei ruminanti è importante perché mantiene un ambiente ruminali ad un pH ottimale di 6.3-6.7.

Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
30 pagine
2 download
SSD Scienze agrarie e veterinarie AGR/19 Zootecnica speciale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher GS1994 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Tecniche di allevamento animale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Catania o del prof Lanza Massimiliano.