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CINEMA SOVIETICO ANNI VENTI
In Russia, il governo bolscevico si interessa fin da subito al cinema,
utile per diffondere tra le masse il pensiero comunista.
SEDI CINEMA SOVIETICO:
Le case di produzioni si spostano prima in Crimea, poi a Parigi,
determinando un vuoto produttivo.
- 1917: Commissariato popolare per l'istruzione (il Narkompros),
guidato da Lunacarksij, a cui viene affidata anche la gestione
dell'industria e il settore cinematografico
- (il 1918) segna l'esordio del regista Lev Kulesov a cui verrà affidata la
scuola statale di cinematografia
- 1919: nazionalizzazione cinema. Narkpros istituisce Scuola statale
di cinematografia con Docente L.Kulesov > crea laboratorio giovani,
esperimenti di montaggio: fondamentali per nuova generazione →
dimostrano che la reazione dello spettatore dipende più dal montaggio
che dall'inquadratura.
“Effetto Kulesov”>un'inq. ha senso solo se messa in relazione con
almeno un'altra inq.
> dimostrazione importanza montaggio. Kulesov accostava una stessa
inq. di un attore russo a diverse inq. che mostravano una minestra, una
bambina,ecc. dimostrando che l'espressione immutata dell'attore
rivelava ogni volta un'emozione diversa e che quindi un'inq.
acquista uno specifico senso in base a quella che la antecede e
che la segue.
- 1924:
Le avventure di Mr. West nel paese dei bolscevichi di Kulesov è una
commedia che prende in giro i principali generi del cinema americano e
le concezioni che gli occidentali avevano della Russia.
I registi russi vedono il montaggio come l'elemento principe del cinema e
gli attribuiscono un'importanza maggiore rispetto alle altre fasi di
lavorazione di un film; usano il montaggio anche per esporre concetti
teorici. Tra le posizioni più radicali c'è Ejzenstein
- S.M. Ejzenstein: montaggio è collisione di elementi → due inq.
dovevano essere giustapposte in modo conflittuale
- Soggetto film più innovativi→ storia del movimento rivoluzionario:
Film che tratta della Comune di Parigi ( 1871):
La nuova Babilonia
(1929) di Kozincev e Barnet
Film che tratta gli Scioperi periodo zarista:
Sciopero
(1925) di E. → Nella sequenza che illustra l'inizio dello sciopero
vediamo l'ingranaggio funzionare, poi 3 operai incrociano le braccia e gli
ingranaggi si ferma → il messaggio è chiaro: senza uomini, le macchine
non funzionano e la fabbrica non produce. Nella scena finale alle
immagini degli operai che cadono sotto i colpi della milizia E. alterna
immagini di macellai che uccidono un bue → montaggio espressivo.
Nei suoi primi film E. non utilizza attori protagonisti, le sue storie si
rivolgono alle grandi questioni sociali,ai conflitti di classe; la folla è il
vero protagonista dei suoi film, mentre i ruoli di spicco sono
interpretati da persone senza esperienza, ma con una fisionomia
riconoscibile in rapporto a una certa classe sociale.
Film che tratta la Rivoluzione fallita (1905):
La corazzata Potemkin (1925) di E. → vi sono altri esempi di montaggio
espressivo: il gesto del marinaio che rompe il piatto viene ripreso da 10
diverse angolazioni ripetendo l'azione più e più volte (→ va' contro il
montaggio contiguo). Il processo opposto invece è il jump editing, che si
ottiene eliminando parte di una scena; es. al termine della scena del
massacro sulla scalinata di Odessa, vediamo un soldato nell'atto di
picchiare qualcuno e subito dopo il volto sfigurato di una donna.
Film che tratta la Rivoluzione d'ottobre (1917):
Ottobre (1927) di E., La fine di San Pietroburgo
(1927) di Pudovkin, altro grande autore della scuola di montaggio
sovietica, che pur riconoscendo lo stesso uso del montaggio, non
dimentica l'importanza di sceneggiatura e attore → il suo cinema infatti a
differenza di quello dei suoi contemporanei intenti a tracciare un'etica
del popolo e della rivoluzione, si concentra anche sull'individuo e ridà
spessore al singolo personaggio.
La sceneggiatura d'ora in poi non sarà più un semplice canovaccio di
scene improntate anche all'improvvisazione bensì una meticolosa
predisposizione di ogni singola azione.
I film Hollywoodiani sono imperniati intorno alle vicende di un
protagonista
Nel cinema Sovietico le azioni erano lette come conseguenza delle
forze sociali messe in campo; non abbiamo dei pg quanto piuttosto delle
classi sociali che si affrontano
. Qui i pg sono parte di una comunità , esponenti di questa. Il regista più
radicale è Ejzenstein.
Se Griffith, come principale esponente del cinema Hollywoodiano,
voleva assorbire lo spettatorenella narrazione dandogli l'impressione
di essere dentro alla narrazione, Ėjzenštejn,esponente del cinema
sovietico, voleva dare un cine-pugnoallo spettatore, scioccarlo,
stordirlo . Quello di Ėjzenštejn era un cinema fortemente
influenzatodalla rivoluzione bolscevica
( 2 rivoluzioni: una a febbraio, una ad ottobre ).
Sul piano stilistico E. cerca di creare nei suoi film la massima
tensione dinamica; le inq. Devono scontrarsi; le relazioni temporali
possono essere ellittiche o essere
sovrapposte.
- Conflitto tra inquadrature ma anche conflitto all'interno delle stesse
inquadrature ( es. righe verticali – righe orizzontali )
- Dilatazione temporale ( nel caso di un'azione molto importante
all'interno dell'economia narrativa ) :
Overlapping editing
CINEMA E AVANGUARDIE STORICHE
Dall’inizio degli anni 10 si diffonde una produzione cinematografica che
rifiuta la narrazione. Questi film vengono realizzati all’interno dei
movimenti d’avanguardia. I primi film di avanguardia sono astratti di due
artisti Ginanni e Corradini, chiamati Ginna e Corra. Film purtroppo
scomparsi.
Nel corso degli anni '20 vengono realizzati film all'interno delle
cosiddette avanguardie storichemolto più radicali di quelli di cui si è
parlato finora. Es: Il Dadaismo
FUTURISMO
Il più antico è il cinema futurista, che nasce in Italia con il manifesto della
cinematografia futurista nel 1916. Pubblica un manifesto realizzato
a film. Nel '16 muore Umberto Boccioni, importante esponente del
futurismo che era contrario al cinema, motivo per cui i film non venivano
accolti; nello stesso anno Manifesto de “la cinematografia futurista” e
insieme a questo un film “Vita futurista” diretto da Ginna e realizzato da
Marinetti,oggi perduto. Esperimenti di tipo formale e performance
futuriste.
Nel Manifesto della Cinematografia futurista, firmato
da Marinetti, Corra, Ginna, Balla, Chiti e Settimelli, sosteneva come il cinema
fosse "per natura" arte futurista, grazie alla mancanza di un passato e di
tradizioni, ma non apprezzava il cinema narrativo "passatissimo", cercando
invece un cinema fatto di "viaggi, cacce e guerre", all'insegna di uno
spettacolo "antigrazioso, deformatore, impressionista, sintetico, dinamico,
parolibero". Nelle loro parole c'è tutto un entusiasmo verso la ricerca di un
linguaggio nuovo slegato dalla bellezza tradizionale, che era percepita
come un retaggio vecchio e soffocante
I futuristi furono tra i primi a intuire come i trucchi cinematografici,
ormai ampiamente sperimentati nel decennio precedente, fossero
utilizzabili non solo come fenomeno da baraccone, ma anche come mezzo
creativo, poetico e simbolico. Una sovrimpressione ad esempio non era più
solo un mezzo per far apparire un fantasma o un gigante accanto a un nano,
ma poteva diventare uno strumento per un nuovo linguaggio artistico e
sovversivo. Lo stesso montaggio permetteva la scomposizione della realtà
secondo "i capricci" degli artisti, permettendo visioni mai sperimentate prima.
In questo senso il cinema era anche un "mezzo di trasporto". Il mov. Futurista
influenzerà molto le avanguardie successive.
Comunque sia, a causa della ristretta quantità e valore dei film futuristi e del fatto che i pochi film
È andata
realizzati sono andati perduti, fu un Incontro sfortunato quello tra futurismo e cinema.
meglio al movimento dadaista.
DADAISMO
- Movimento nato a Zurigo nel 1916; prosegue la sua attività a Parigi.
- Fondatore:
Tristan Tzara
( Samuel Rosenstock, 1896 – 1963 ), poeta romeno
- “C'è un grande lavoro distruttivo, negativo da compiere” > movimento
portatore di un grande nichilismo artistico. Cerca una libertà assoluta
da qualsiasi rapporto col passato.
- Parigi, giugno 1923, Théatre Michel: presentato
Le retourè la raison di Man Ray → film diverso dagli altri → si vedono
stranezze come: improvvisazione, casualità, incompiuto, mancanza
di senso; film antinarrativo, funzione provocatoria che rifiuta il cinema
ordinario. Forma di rifiuto rispetto alla legge del mercato, non poteva
circolare nelle sale ordinarie. Poteva essere visto in serate dadaiste.
Man Ray (regista) poi non l’ha più proposto. Non si adatta alle leggi del
mercato.
- Altro suo film:
Emak Bakia
(1926)
Film essenzialmente astratto, un film anti-narrativo
- Parigi, dicembre 1924
E nt'acte
(1924) di Renè Clair , film di sole immagini senza filo logico che
creano un balletto visivo (pensato per esser proiettato come intermezzo
nell'intervallo di un balletto nel teatro di Champs Elisèe). Ritroviamo
la dimensione del film come attrazione per lo spettatore, come mezzo
per stupirlo e non per raccontargli una storia: c'è la sovrimpressione, il
rallenty, l'accelerato, la sparizione alla Melies...
Renee Clair ebbe un ruolo di grande importanza all’interno del cinema
francese. Film meno astratto del precedente, ma pur sempre un elogio
del comico, rifiuto delle leggi del racconto, della logica. Sperimentazione
possibile perché non doveva sottostare alla produzione di mercato. È
possibile osare. Quando un film non cattura l’attenzione dello spettatore
con la narratività, lo fa sull’intensità dell’immagine.
Marcel Duschamp ha creato l’handmade, faceva parte del movimento
dadaista. Non esiste il filo logico. Film di Duschamp: ripresa di dischi
rotanti, la mdp resta fissa. Dischi che danno un senso di profondità,
alternati a dischi con didascalie.
Ma la libertà assoluta dopo un po' stanca e il movimento dadaista si
scioglie spontaneamente. Subito dopo gli anni 20 non si scopre più nulla
di nuovo perché avevano sperimentato troppo.Il comico era l’unico
genere amato dagli artisti d’avanguardia. Charlie Chaplin era
sovversivo, era al primo posto della classifica degl