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L'APPRENDIMENTO

5.1 Introduzione

L'abituazione è un processo per cui si impara ad ignorare un processo innocuo. Con apprendimento si intende il processo o meccanismo attraverso il quale avviene l'acquisizione di nuove conoscenze, o la modifica di alcune di quelle già possedute. Apprendimento e memoria sono due processi cognitivi strettamente legati fra loro ma distinti. Se l'apprendimento è il processo di acquisizione di conoscenze, la memoria invece fa riferimento a un sistema di mantenimento di tali conoscenze. Sebbene l'apprendimento richieda spesso un certo impegno di cui siamo assolutamente coscienti, non sempre presenta caratteristiche di intenzionalità e consapevolezza.

5.2 Apprendimento associativo

Con il termine si fa riferimento ad un modello di apprendimento che consiste nella creazione di una connessione (associazione) tra due eventi.

condizionamento Pavloviano

Nel lo stimolo in grado di produrre

in maniera autonoma stimolo incondizionato (Unconditioned Stimulus, US). La risposta incondizionata (Unconditioned Response, UR) è la risposta automatica che viene evocata da un US ed è così definita perché consiste spesso in un riflesso. Lo stimolo che, tramite ripetuti accoppiamenti, è in grado di evocare la stessa risposta dell'US è detto stimolo condizionato (Conditioned Stimulus, CS), mentre la risposta da questo elicitata è detta risposta condizionata (Conditioned Response, CR), in quanto la sua comparsa dipende dalla ripetuta presentazione di CS prima di US. Si ha condizionamento classico quando CS è in grado di evocare CR in assenza di US. In base ai parametri temporali che legano CS e US, si possono identificare diverse procedure per produrre il condizionamento classico: - Forward conditioning: la comparsa di CS precede quella di US, ed è il metodo più comune per produrre condizionamento classico. La

La condizione ottimale prevede tra CS e US un intervallo inferiore a 2 secondi. Quando US appare durante il conditioning, prima del momento in cui termina CS si parla di trace conditioning. Quando US appare dopo che CS è terminato si parla di delay conditioning.

- Condizionamento simultaneo: in questa procedura CS e US appaiono insieme. Sebbene queste non siano le condizioni più favorevoli, è comunque possibile osservare condizionamento, anche se magari meno intenso.

- Condizionamento di secondo ordine: immaginiamo di aver già stabilito un condizionamento (di primo ordine). Se ora iniziamo a presentare CS prima di 2CS, e procediamo con quest'accoppiamento, osserveremo che ad un certo punto CS è in grado di evocare a sua volta CR.

- Condizionamento temporale: si ottiene quando US appare sempre nello stesso momento, cioè dopo lo stesso intervallo dalla sua precedente comparsa. In questo caso l'animale imparerà a emettere CR poco prima del momento in cui appare US.

anche quando US è in seguito rimosso. Esistono altri fenomeni legati al condizionamento: - Generalizzazione: possiamo parlare di generalizzazione nel condizionamento classico quando un CS diverso da quello usato durante il condizionamento è in grado di produrre la CR originale. La probabilità di osservare la generalizzazione è tanto maggiore quanto minore è la differenza tra il CS e quello che stiamo valutando. - Discriminazione dello stimolo: il condizionamento classico può essere usato per studiare le capacità discriminanti di animali che non possono fornire risposte mediante il nostro stesso linguaggio. - Latent inhibition: si osserva quando lo stimolo che sarà in seguito accoppiato a US, diventando quindi CS, è presentato ripetutamente prima dell'inizio del condizionamento, portando ad uno sviluppo più lento del condizionamento. - Overshadowing: si osserva quando il condizionamento coinvolge non uno ma due stimoli.che sono presentati contemporaneamente prima di US. In seguito, ogni stimolo è presentato da solo per valutarne il condizionamento e di norma si osserva che solo uno dei due diventa un CS in grado di produrre CR. Lo stimolo dominante mette quindi in ombra il meno saliente, e il condizionamento ha luogo solo (o preferenzialmente) per il primo. - Estinzione: se la prestazione di CS continua in assenza di US, la capacità del primo di dar luogo a CR diminuirà nel tempo sino a scomparire del tutto. - Recupero spontaneo: supponiamo di aver ottenuto prima condizionamento e poi estinzione della CR, se lasciamo passare alcune ore o giorni dal momento in cui l'estinzione è completa e poi ripresentiamo CS, questo sarà in grado di evocare CR, sebbene in forma più debole e per un tempo più limitato. Le condizioni sperimentali che regolano la relazione tra CS e US sono: - Contiguità: il condizionamento ha luogo perché, attraverso ripetuti accoppiamenti,

CS acquisisce le stesse proprietà di US, e in particolare la substitution theory. Capacità di evocare la stessa CR (stimulus Secondo questa prospettiva, è fondamentale la ripetuta contiguità tra CS e US, sicché la rappresentazione neurale del primo sia attiva quando è presentato il secondo.

- Contingenza: Rescorla nel 1966 dimostrò che il condizionamento è regolato da un processo inferenziale circa la relazione predittiva che esiste tra CS e US. La nozione di contingenza considera non solo le circostanza in cui CS e US sono accoppiati ma, anche quelle in cui non lo sono. Il condizionamento ha luogo solo se l'animale comprende che CS è un predittore affidabile di US. Il condizionamento classico ha luogo solo quando la probabilità che US appaia dopo CS è maggiore (o minore nel caso di condizionamento inibitorio) della probabilità che appaia in assenza di CS.

- Fenomeno di blocking: Kamin secondo CS deve fornire

Informazioni in merito a US a nché possa avvenire condizionamento. Nel blocking è la presenza di unostimolo in precedenza condizionato a impedire il condizionamento del secondostimolo aggiungo successivamente.

Thorndike legge dell’e etto:formulò la tendiamo a ripetere le azioni che sono seguiteda eventi piacevoli, mentre tendiamo a eliminare quelle seguite da conseguenzespiacevoli. Thorndike concluse che l’apprendimento era un processo incrementale, cheprove ed errori,avveniva per non istantaneamente, diversamente da quanto sostenutoda altri ricercatori dell’epoca che invece credevano che la soluzione di un problemapotesse arrivare all’improvviso, per mezzo di una sorta di illuminazione. Thorndikeprincipio cardine del condizionamento strumentale operante,enunciò il o secondocui l’apprendimento avviene tramite premi (rinforzi) o punizioni. De nì anche la leggedell’esercizio: più un’associazione è

esercitata più si rafforza, mentre se è trascurata si indebolisce. Nell'apprendimento per prove ed errori il rinforzo assicura la formazione dell'associazione S-R. Nel condizionamento strumentale i termini, o rappresentazioni mentali, che possono entrare in associazione tra loro sono tre: lo stimolo, la risposta e le conseguenze della risposta.

Jerzy Konorski e Stefan Miller furono i primi a condurre esperimenti controllati sul condizionamento strumentale, descrivendone un modello teorico distinto da quello pavloviano. È stato Konorski a coniare per primo il termine concetto secondo cui il cervello e, in particolare, la corteccia, sede delle funzioni cognitive, hanno una struttura che è continuamente modificata, entro certi limiti, dall'esperienza.

Skinner condusse i suoi studi a Harvard sul condizionamento operante. L'approccio di Skinner è legato allo studio del comportamento.

è chiamato perchénon attribuisce alcun ruolo causale agli stati mentali nella genesi del comportamento. L’unico approccio utile, secondo Skinner, è studiare in modo quantitativo il comportamento in funzione dei premi o punizioni che l’organismo ottiene dall’ambiente a seguito delle azioni emesse. Al fine di studiare le leggi che regolano il comportamento, Skinner ideò la una sorta di micro mondo nel quale ogni evento è controllato e misurato. I concetti cardine del concetto operante sono: - Stimolo discriminativo: consiste nello stimolo cui l’animale deve imparare a rispondere in un certo modo. - Operante: qualsiasi risposta emessa dall’organismo che abbia un effetto sull’ambiente. Certi comportamenti fanno sì che l’ambiente restituisca un feedback (premi o punizioni) e altri no. - Rinforzo: evento ambientale che segue un certo comportamento e che altera la probabilità che questo tenga.

riemesso in futuro. Esistono stimoli positivi che aumentano la probabilità della risposta associata, e negativi, consistono nell'eliminazione di stimoli spiacevoli, ma l'effetto finale è sempre quello di aumentare la probabilità della risposta. Si possono dividere in rinforzi primari, anche in tali perché soddisfano direttamente bisogni primari, e in rinforzi secondari o condizionati, non soddisfano direttamente bisogni primari ma agiscono consentendo di ottenere i rinforzi primari.

Punizione: è un evento spiacevole che agisce sul comportamento diminuendone le probabilità di occorrenza in futuro. Si distingue in punizione positiva, somministrazione di uno stimolo spiacevole a seguito di una certa risposta, e punizione negativa, eliminazione di uno stimolo piacevole a seguito di un certo comportamento.

Fattori che regolano l'efficacia del rinforzo o della punizione: l'efficacia del rinforzo/punizione dipende dalla

soggetto. Questo schema è caratterizzato da una rapida acquisizione dell'apprendimento, ma anche da una rapida estinzione se il rinforzo viene interrotto. - Schema a rinforzo intermittente: il rinforzo viene somministrato solo occasionalmente, ad esempio dopo un certo numero di risposte corrette o a intervalli di tempo variabili. Questo schema è caratterizzato da una maggiore resistenza all'estinzione rispetto allo schema a rinforzo continuo. - Schema a rinforzo fisso: il rinforzo viene somministrato dopo un numero fisso di risposte corrette. Ad esempio, ogni 5 risposte corrette viene dato un rinforzo. Questo schema è caratterizzato da una rapida acquisizione dell'apprendimento e da una moderata resistenza all'estinzione. - Schema a rinforzo variabile: il rinforzo viene somministrato dopo un numero variabile di risposte corrette. Ad esempio, dopo 3 risposte corrette viene dato un rinforzo, poi dopo 7 risposte corrette, poi dopo 4 risposte corrette, e così via. Questo schema è caratterizzato da una maggiore resistenza all'estinzione rispetto allo schema a rinforzo fisso. In conclusione, il rinforzo e la punizione sono importanti strumenti per modicare il comportamento degli organismi. La frequenza e la contingenza con cui vengono somministrati influenzano l'efficacia dell'apprendimento.
Dettagli
A.A. 2020-2021
81 pagine
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/01 Psicologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher bertavittoria00 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Trento o del prof Turatto Massimo.