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MODULO ZANOBINI
La distinzione tra vedere, guardare e osservare esiste in base al grado di intensità con cui si osserva
un oggetto e in base alla presenza o assenza di intenzionalità
Vedere: percepire con gli occhi la realtà concreta
Guardare: rivolgere lo sguardo ai fini di vedere uno specifico oggetto (c'è intenzionalità)
Osservare: guardare con cura, attentamente un oggetto o una situazione (profondità dello sguardo e
azione intenzionale).
Bisogna sapere che l'osservazione è carica di teoria. Quando si decide di osservare un oggetto o un
fenomeno bisogna avere un proprio bagaglio di conoscenze, affinchè le conoscenze superflue non
influenzino la nostra osservazione. Avendo un proprio bagaglio di conoscenze si può incontrare il
rischio di osservare solo quello che si conosce già, questo bisognerebbe cercare di evitarlo, bisogna
essere obiettivi e adottare un'apertura mentale ampia.
Differenze tra senso comune e psicologia scientifica:
il senso comune è scarsamente cosciente dei limiti entro cui sono valide le sue affermazioni,
– tende a generalizzare e il suo interesse principale è l'individuo e le sue vicende
la ricerca ha una terminologia precisa, le ipotesi scientifiche vengono verifica e la scienza è
– un'attività istituzionalizzante
La psicologia ingenua
La psicologia ingenua dei cambiamenti psicologici che si verificano nell'arco della vita non ci dice
niente al riguardo di fattori, cause e meccanismi alla base del cambiamento, può dare luogo a errori
ed essere un ostacolo per la corretta comprensione dei fenomeni. I fraintendimenti principali sono 2:
-è scorretto pensare che i bambini si rappresentino la realtà in modo simile all'adulto
-è scorretto servirsi dei nostri ricordi per descrivere il comportamento dei bambini
Atri limiti dell'approccio della psicologia ingenua si possono trovare:
-nei resoconti verbali: i bambini piccoli rispondono alle domande non in modo obiettivo ma
sono influenzati dal contesto in cui si trovano, dalle aspettative che l'adulto potrebbe avere nei loro
confronti e spesso non hanno nemmeno il bagaglio linguistico per dare risposte esatte
-nell'osservazione spontanea perchè: si potrebbero fare generalizzazioni indebite, si tende a
prestare più attenzione ai fenomeni più vistosi e macroscopici e perchè c'è il rischio di trovare
connessioni casuali non corrette
Gli obiettivi principali delle ricerche in psicologia dello sviluppo sono:
osservare e cercare di capire i cambiamenti o ciò che rimane invariato in particolari ambiti
del cambiamento o dell'attività mentale
individuare la relazione tra i cambiamenti che avvengono in aree diverse
identificare i processi che producono cambiamenti
Variabili evolutive sono i cambiamenti che avvengono progressivamente durante tutto l'arco della
vita della persona. Esempi di variabili evolutive sono: l'acquisizione della capacità di pensiero, la
capacità di regolare le emozioni, la quantità di parole conosciute, la capienza della memoria a breve
termine, le capacità socio relazionali e la capacità di rappresentazione grafica e la comprensione del
testo. Mentre variabili non evolutive sono la ritmicità, l'attività, l'approccio, l'adattabilità, l'intensità,
l'umore, la perseveranza.
L'obiettivo dell'osservazione è descrivere i comportamenti. L'osservazione scientifica è condotta in
condizioni definite con precisione, in maniera sistematica e precisa e tenendo delle descrizioni
accurate. L'osservatore deve scegliere dei campioni di comportamento rappresentativi. Deve
descrivere il comportamento nel modo più esaustivo possibile. E dovrebbe acquistare la maggior
validità esterna possibile, la validità esterna è data dal grado in cui i risultati di uno studio possono
essere generalizzati a popolazioni, condizioni e situazioni diverse.
L'osservazione può essere di due tipi:
diretta: non sono presenti strumenti dispositivi tra osservatore e osservato. L'osservatore
– rileva i fenomeni cosi come si verificano. L'osservazione diretta si può suddividere in:
- naturalistica: l'osservazione viene fatta nell'ambiente di vita quotidiana del soggetto e si
osservano i comportamenti spontanei dei bambini, cosi come succedono, l'osservatore è
sullo sfondo, non interagisce e non c'è una relazione tra osservatore e osservato. I
vantaggi di questa sono dati dal fatto che l'osservatore ha una gran quantita di
informazioni mentre gli svantaggi sono che l'osservatore ha informazioni ampie, deve
controllare i fattori in gioco e non sempre è facile e rischia di notare solo comportamenti
a frequenza irregolare
-osservazione in condizione date: l'osservatore crea delle condizioni nell'ambiente per
cui il soggetto tenderà a mettere in atto determinati comportamenti che lui desidera
osservare. Il vantaggio consiste nel fatto che riesce a osservare tutti i bambini nelle
stesse situazioni e lo svantaggio consiste nel fatto che l'osservazione non è
generalizzabile, fa riferimento solo a quella specifica situazione dove erano presenti solo
quelle persone e perciò e ricco di artificialità.
Indiretta: l'osservazione viene effettuata con degli strumenti e supporti adatti: interviste,
– questionari. Consiste nel porre domande direttamente ai bambini o ai genitori. I vantaggi
sono che c'è un accesso diretto al mondo interno infantile, che sono mezzi più flessibili
più economici ma i gli svantaggi sono dati dal fatto che i bambini non sempre
comprendono quello che intendeva l'osservatore
Osservare per apprendere: attraverso l'osservazione si genera apprendimento. L'osservazione svolge
funzioni sociali e osservare significa partecipare a distanza. L'osservazione è molto importante nei
contesti educativi e lo scopo dell'osservazione deve essere esplicitato e si devono utilizzare
procedure sistematiche di raccolta delle informazioni. L'osservazione richiede la sospensione del
giudizio.
Chi si osserva
singolo: quando si osserva un singolo bambino piccolo il problema consiste nella reattività
– dei soggetti perchè vi sono alterazioni indotte dalla presenza dell'osservatore. Per osservare
una singola persona di solito si preferisce utilizzare un metodo definito “target child” =
all'interno di un gruppo di persone si stabilisce un individuo bersaglio, vengono raccolti dei
campioni di comportamento → si hanno 20 minuti di osservazione sequenziale per ciascun
bambino in unità di un minuto, finito ogni minuto si ha un po' di tempo per trascrivere e poi
si ricomincia con un'altra unità. Si fa la codifica di 4 dimensioni molari: l'attività, il clima
sociale, il livello cognitivo e il linguaggio. Queste dimensioni sono guidate da uno schema e
descritti bene con precisione per poterlo ripetere a distanza nel tempo. Quando si osserva un
singolo bambino piccolo il problema consiste nella reattività dei soggetti perchè vi sono
alterazioni indotte dalla presenza dell'osservatore in questi casi l'osservazione deve essere
preceduta da un periodo di familiarizzazione durante il quale il bambino conosce
l'osservatore e lo reputa non più come un estraneo ma una persona conosciuta. L'osservatore
deve essere come una farfalla su un muro. L'osservazione del singolo è stata portata avanti
anche da altri studiosi italiani che si approvarono l'idea della familiarizzazione ma loro
propongono la registrazione su schede preformati in unità di osservazione di un minuto.
Anche per loro la partecipazione dell'osservatore deve essere neutrale.
diade: se si osserva la diade si deve osservare il comportamento congiunto che avviene tra i
– due soggetti della diade e vedere le relazioni tra i due.
Gruppo: è più complesso. Una delle strategie per descrivere i gruppi è rappresentata dalle
– mappe sociali costruite attraverso le preferenze associative espresse dai bambini.
Vi sono varie strategie di campionamento:
l'individuo focale: soffermarsi su un unico bersaglio, osservarlo per un periodo di tempo e
– poi trascrivere subito il suo comportamento rilevando tutte le sue azioni → in questo modo
si ha una descrizione accurata e dettagliata del comportamento. Non è adatta se il ricercatore
ha interesse per i fenomeni rari
scansione rapida: si osservano più persone dedicando ad ognuna di loro un periodo di
– tempo e trascrivendo il comportamento più evidente. Si ha scarso dettaglio, viene utilizzata
quando si vogliono individuare fenomeni frequenti e regolati
campionamento di comportamenti: si ha una lista di comportamenti e si segna chi li mette
– in atto.
Che cosa si osserva
I comportamenti possono essere: eventi momentanei: sono discreti, situati in punti temporali
precisi oppure stati che hanno durata nel tempo
Ci sono varie tipologie di osservazione:
momentaneo e frequente
momentaneo e infrequente
durevole e frequente
durevole e infrequente
Le misure da tenere in considerazione sono:
- la durata (assoluta o relativa) in quanto tempo si riescono a risolvere
- la frequenza (assoluta o relativa) quantità di volte che si presenta un comportamento
- la latenza: il periodo tra un comportamento e un altro
- l'intensità: grado in cui si manifesta un determinato comportamento
- densità: quanto siano persuasivi i comportamenti
Dove si osserva
L'ambiente è l'unità di luogo e tempo all'interno della quale si verificano alcune condizioni..
Nell'ambiente si succedono diverse situazioni, la situazione è un insieme di eventi che accade
significativi a livello psicologico.
L'ambiente può essere strutturato o non strutturato e naturale o artificiale.
Il controllo sulle condizioni di osservazione può essere:
minimo: osservazione in condizioni naturali
– medio: osservazione quasi sperimentale
– massimo: osservazione in laboratorio
–
Come si osserva
Ci sono varie tipologie di osservazione:
carta e matita: l'osservazione letteralmente con carta e matita osserva un comportamento e
– trascrive tutto quello che accade in quella specifica situazione. Registrazione su check list,
brevi periodi di osservazioni intervallati da brevi pause. Vantaggi: minimo impatto
sull'ambiente, minima perdita di informazioni e l'osservatore è in contatto diretto con la
situazione e ha una visione d'insieme.
audio o video registrazione: in un primo momento si registrano le situazioni e
– successivamente si trascrivono. Nel caso dell'audio l