Estratto del documento
TEMPO

Alterazioni del senso del tempo

Alterazioni del senso del tempo sono un indicatore sensibile che qualcosa non va bene nell'individuo (concetto di sé e della sua relazione col mondo).

DELL'OROLOGIO E INDIVIDUALE

Il tempo dell'orologio è oggettivo, quantizzabile ed indipendente dal sé emotivo; contrariamente, il tempo individuale è soggettivo ed è l'esperienza di come sembra che il tempo passi.

Entrambe le percezioni possono essere alterate nei disturbi psichiatrici.

DISTURBO DELLA MEMORIA E VALUTAZIONE DELLA DURATA

Nel disturbo della memoria una persona non ricorda quel che è successo nell'intervallo di tempo intercorrente rispetto a un evento, che è collocato quindi nell'immediato passato.

La valutazione della durata è un difetto della capacità di valutare in modo corretto la durata del tempo.

DISORIENTAMENTO SULL'ETA'

È un correlato clinico del difetto intellettivo della schizofrenia cronica.

PERDITA DEL TEMPO

SENTIMENTO DI REALTÀ: È un tipo di depersonalizzazione: la persona non è in grado di valutare in modo accurato il scorrere del tempo, ma non c'è un difetto di memoria, non ha l'impressione che il tempo stia passando e che le cose stiano accadendo.

RITMI BIOLOGICI: CIRCADIANI, MENSILI, STAGIONALI

I ritmi circadiani negli esseri umani sono di 25 ore, ma di solito vengono influenzati dagli stimoli esterni, come la luce del sole.

I cicli mensili sono ad esempio il ciclo mestruale nelle donne.

Le variazioni stagionali sono state inizialmente associate all'esordio di episodi di malattie mentali.

PERCEZIONE

La patologia della percezione è una disfunzione del lobo temporale.

La percezione è una funzione psichica in grado di organizzare le sensazioni date dalla stimolazione degli organi di senso e integrarle con l'esperienza.

Stimolo esterno -> Recettore sensoriale -> Registrazione corticale -> Confronto con altri messaggi in memoria

  1. Correlazione con altri messaggi in altre aree sensoriali
  2. Riconoscimento del messaggio sensoriale e attribuzione di significato
  3. Proiezione della percezione
  4. Percezione

La sensazione è la prima fase di ricezione delle informazioni dall'esterno: perché gli stimoli visivi vengano percepiti devono essere resi significativi. Taylor identifica 3 fasi dopo la percezione:

  1. Insieme di sensazioni produce un campo, cioè il contenuto di un'esperienza esistenziale
  2. Percezione sensoriale, come configurazione sensoriale senza riconoscimento
  3. Percetto significativo, cioè un'entità riconosciuta come qualcosa di familiare

La rappresentazione (o immagine) è l'attivazione di esperienze percettive in assenza dello stimolo che le evochi. Le percezioni, invece, non dipendono dalla volontà dell'individuo e sono più obiettive e concrete. Secondo Jasper le rappresentazioni sono:

soggettive (carattere immaginario), interiori, indefinite, incomplete e solo con alcuni dettagli, prodotte continuamente perché si sgretolano, volontarie e prodotte con attività. Le percezioni, invece, sono: oggettive (carattere corporeo), esteriori, definite, complete e con tutti i dettagli, costanti (possono essere facilmente mantenute), involontarie e accettate passivamente.

SENSOPERCEZIONE E IMMAGINAZIONE

La nostra consapevolezza degli oggetti sperimentata come reale è la sensopercezione. Per poter percepire devo essere in grado di distinguere me stesso come distinto di fronte all'oggetto della percezione: il sé può essere sia soggetto che percepisce, sia oggetto di percezione.

L'immaginazione, invece, viene creata volontariamente e quindi non viene percepita come reale. Grazie all'introspezione riusciamo a distinguerle, ma nella vita reale sono mescolate.

PERCEZIONI ABNORMI: DISTORSIONI SENSORIALI O PERCETTIVE, FALSE PERCEZIONI

Distorsione

sensoriale (o percettiva) = un oggetto reale viene percepito in modo distorto (deformato); l'oggetto viene correttamente riconosciuto, ma si discosta dalla sembianza consueta

Falsa percezione = viene percepito qualcosa che non esiste nella realtà

DISTORSIONI SENSORIALI (PERCETTIVE)

PALINOPSIA

È la persistenza di un fenomeno visivo che superi i termini consueti di esposizione dell'evento reale nel mondo esterno.

MACROPSIA O MICROPISIA

Si ha quando le dimensioni di un oggetto vengono percepite più grandi o più piccole della realtà (se avviene in un solo emicampo visivo si dice emimicropsia/emimacropsia)

METAMORFOPSIA: PARAPROSOPOPSIA (per i volti)

È un'alterazione della forma dell'oggetto percepito, per i volti si dice paraprosopopsia.

IPERESTESIA VISIVA

È l'alterazione dell'intensità, della qualità e della tonalità dei colori.

ACROMATOPSIA

È l'assenza della percezione

cromatica.DISCROMATOPSIAE’ una perversione della percezione dei colori.

TELEOPSIA E PELOPSIALa teleopsia è la percezione di un oggetto più distante della realtà e si contrappone allapelopsia, nella quale un oggetto sembra più vicino della realtà.

ALLOESTESIAE’ la percezione di un oggetto in una posizione diversa da quella reale.

AKINETOPSIAE’ l’alterazione della percezione del movimento: è presente anche nelladerealizzazione, in cui si ha una sensazione di irrealtà del campo visivo.

PALINACUSIAE’ la persistenza dei suoni percepiti.

IPERACUSIAE’ l’amplificazione della modalità uditiva: in emicranie, depressione, stati post-sbornia èfrequente.

DISSOCIAZIONE DELLE PERCEZIONIE’ un fenomeno raro, che avviene in stati tossici e nella schizofrenia: il paziente èincapace di formare le solite connessioni tra 2 o più percezioni, per esempio comequando si guarda la televisione,

fra quella visiva e quella uditiva, la pseudoallucinazione è una forma volontaria di rappresentazione mentale interna (generalmente visiva) e non delirante. Contrariamente all'allucinazione, può essere considerata una particolare forma di rappresentazione mentale e è difficile che assuma un significato psicopatologico. Possono essere visive, uditive e tattili e non sono patognomiche di alcuna patologia, né necessariamente psicopatologiche. Per esempio, le voci sentite da pazienti depressi o ossessivi sono descritte come tali, ma chiaramente riconosciute in realtà come un proprio pensiero. L'allucinosi è una percezione senza oggetto, riconosciuta dal paziente, che riesce a criticarla e riconoscerne la natura deviante. È esterna, ma la sua giustificazione di realtà è correggibile con la logica e l'evidenza. Contrariamente alla pseudoallucinazione, ha quasi sempre un significato patologico. Come l'allucinazione,

è una percezione senza oggetto, a carattere fisico, ma contrariamente all’allucinazione è ridotta di strutturazione, interessa i campi visivi e uditivi, c’è certezza soggettiva, ma discutibile, la correggibilità è accettata di fronte acritica ed evidenza, quindi la sua impossibilità viene riconosciuta, non si ha sempre carattere autocentrico e le sue cause sono quasi sempre organiche.

L’allucinazione, invece è elevata di strutturazione, interessa tutti i campi sensoriali, c’è certezza soggettiva indiscutibile, non c’è correggibilità nemmeno di fronte ad evidenza e critiche, la sua impossibilità non è riconosciuta, ha quasi sempre carattere autocentrico (è frequente il riferimento al paziente per quanto riguarda il contenuto o il significato) e le sue cause sono prevalentemente non organiche.

ILLUSIONI: DA COMPLETAMENTO, EMOTIVE (O AFFETTIVE), PAREIDOLICHE O PAREIDOLIEE’

Una distorsione di un oggetto esterno reale e può avere carattere delirante, perché non correggibile con la critica e l'evidenza. È un mescolamento di percezioni riprodotte dalla fantasia del soggetto con percezioni normali, indistinguibili le une dalle altre.

Illusioni da completamento = dimostrano il "principio della chiusura" della Gestalt, per cui si tende a completare un assetto familiare ma non del tutto definito e dipendono dalla disattenzione.

Illusioni emotive (o affettive) = possono essere comprese solo nel contesto dell'umore dominante.

Illusioni pareidoliche (pareidolie) = vengono viste delle immagini a partire da forme non strutturate; sono le uniche che vengono acuite dall'attenzione, anziché vanificate, in quanto le fa diventare più specifiche. Esse vanno distinte dalle interpretazioni percettive erronee (non influenzate dall'emotività), dalle allucinazioni funzionali (quando una certa cosa è

necessaria per la produzione, ma questa non consiste nellatrasformazione della sensazione) e dalle interpretazioni fantastiche (o elaborati sogni adocchi aperti)

ALLUCINAZIONE: UDITIVE, GUSTATIVE, VISIVE, TATTILI, OLFATTIVE, IPNAGOGICHE EIPNOPOMPICHE, FUNZIONALI, RIFLESSE, DELIRIUM TREMENS. AUTOSCOPICHE(AUTOSCOPIA NEGATIVA E SINDROME DI CAPGRAS O DELIRIO DEI DOPPI), NEGATIVE,TELEOLOGICHE. SOMATICHE: SUPERFICIALI, CINESTETICHE, VISCERALI

Deriva dal latino "alucinatus", che significa "vagare con la mente". E' una percezione senza oggetto, derivante da una fonte interna di informazioni ma giudicate correttamente provenienti da una forma esterna; contrariamente all'allucinosi, non è correggibile né criticandola, né di fronte all'evidenza e il contenuto è prevalentemente di autoriferimento (connotazione delirante).

Secondo Slade un'allucinazione si riconosce tramite 3 criteri essenziali:

  1. Esperienza simil-percettiva in
  2. 1) L'allucinazione è una percezione senza uno stimolo esterno.

    2) L'impatto di una percezione reale.

    3) L'allucinazione è involontaria e non controllabile.

    Secondo Horowitz si riconosce tramite 4 criteri:

    1. Contenuti mentali in forma di immagine.
    2. Deriva da fonti interne.
    3. Viene valutata erroneamente come sorgente da fonte esterna.
    4. Si verifica in modo intrusivo.

    Secondo Bentall, in parte, derivano dal bisogno di preservare la propria autostima, fallendo nel distinguere tra sorgenti esterne d'informazione ed interne.

    Secondo Pancheri le allucinazioni condividono con i deliri:

    1. La certezza soggettiva.
    2. La falsità dell'esperienza.
    3. La non correggibilità.
    4. Il carattere autocentrico.

    Secondo Aggernaes il senso di realtà delle allucinazioni si fonda su 6 caratteristiche:

    1. Si distingue il percepire con gli organi di senso dall'immaginare.
Anteprima
Vedrai una selezione di 5 pagine su 18
Riassunti per esame Elementi di Psicopatologia (Casale) Pag. 1 Riassunti per esame Elementi di Psicopatologia (Casale) Pag. 2
Anteprima di 5 pagg. su 18.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunti per esame Elementi di Psicopatologia (Casale) Pag. 6
Anteprima di 5 pagg. su 18.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunti per esame Elementi di Psicopatologia (Casale) Pag. 11
Anteprima di 5 pagg. su 18.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunti per esame Elementi di Psicopatologia (Casale) Pag. 16
1 su 18
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Acquista con carta o PayPal
Scarica i documenti tutte le volte che vuoi
Dettagli
SSD
Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/08 Psicologia clinica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher VenoricaL di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Elementi di Psicopatologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Casale Silvia.
Appunti correlati Invia appunti e guadagna

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community