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GRUPPI
Il meccanismo centrale è mettere in comune e integrare informazioni e competenze parziali e differenti: il confronto. Saranno dunque i problemi nuovi, complessi, multidisciplinari a richiedere l'impiego di processi di decisione di gruppo e a beneficiarne maggiormente. La decisione di gruppo punta all'ampliamento della capacità di trattamento delle informazioni e della potenza cognitiva del sistema decisore. Per esempio, la capacità di trattare informazioni di fonti diverse riduce la distorsione di disponibilità; il confronto fra schemi percettivi diversi riduce le distorsioni di framing. Si sottolineano anche vantaggi motivazionali, e non solo cognitivi.
Quali sono gli attributi del gruppo come meccanismo distintivo di coordinamento? Innanzitutto una rete di comunicazione totale, con elevata interazione diretta fra tutti gli attori. È importante anche che gli attori controllino informazioni e competenze approssimativamente della stessa
consiste nella tendenza a ignorare o minimizzare le informazioni contrarie alle opinioni del gruppo, portando a decisioni errate o inefficaci. Conformità sociale: i membri del gruppo possono sentire la pressione di conformarsi alle opinioni o alle decisioni della maggioranza, anche se non sono d'accordo. Questo può portare a una mancanza di diversità di pensiero e a una perdita di creatività e innovazione. Dominanza di un individuo o di un sottogruppo: in alcuni casi, un individuo o un sottogruppo può esercitare un'eccessiva influenza sulle decisioni del gruppo, limitando la partecipazione e la considerazione di altre opinioni. Processo decisionale lento: il processo decisionale di gruppo può richiedere più tempo rispetto a una decisione presa individualmente, a causa della necessità di discutere e negoziare tra i membri. Questo può essere problematico quando si devono prendere decisioni rapide o urgenti. Per evitare o mitigare queste patologie, è importante promuovere un clima di fiducia e rispetto all'interno del gruppo, incoraggiare la diversità di opinioni e garantire che tutti i membri abbiano la possibilità di esprimere il proprio punto di vista. Inoltre, è utile utilizzare tecniche di facilitazione e di gestione dei conflitti per favorire un processo decisionale efficace e consensuale.Poco desiderabili del gruppo è l'effetto di produzione di squadra e il possibile free-riding a livello di responsabilità. Ben bilanciate devono essere le variabili riguardanti il grado di differenziazione delle informazioni possedute dai membri, il grado di differenziazione degli stili cognitivi e schemi percettivi, il grado di coesione attorno agli interessi del gruppo vissuti come missione, il grado di pressione del tempo e la rivalità diretta tra gruppi. Tuttavia la relazione di queste variabili con l'efficacia dei gruppi non è lineare.
Supporti alla decisione di gruppo: il gruppo ha bisogno di tecniche e competenze comportamentali per funzionare in modo positivo e per non cadere in patologie e impasse.
Coinvolgimento nella definizione dei problemi.
Generazione di alternative libera e indipendente: a volte i membri del gruppo riducono la loro interdipendenza per conseguire maggior creatività. Una tecnica molto utilizzata è quella
distribuzione equa del tempo di parola tra i membri del gruppo; la promozione di un clima di fiducia e rispetto reciproco; l'encouragement alla partecipazione attiva di tutti i membri; la valorizzazione delle diverse prospettive e opinioni; la capacità di gestire in modo costruttivo i conflitti che possono emergere durante la discussione. Inoltre, è importante tenere conto delle dinamiche di gruppo e delle interazioni tra i membri. Ad esempio, è utile favorire la comunicazione aperta e sincera, incoraggiare la condivisione delle idee e delle esperienze personali, e promuovere la collaborazione e il supporto reciproco. Infine, è fondamentale valutare e monitorare costantemente il processo di gruppo, al fine di identificare eventuali problemi o difficoltà e adottare le misure correttive necessarie. Questo può essere fatto attraverso la raccolta di feedback e valutazioni da parte dei membri del gruppo, l'osservazione diretta delle dinamiche di gruppo e l'analisi dei risultati ottenuti. In conclusione, la formazione di un gruppo efficace richiede l'applicazione di diverse tecniche e strategie, volte a favorire la partecipazione attiva, la condivisione delle idee e delle prospettive, la gestione costruttiva dei conflitti e la promozione di un clima di fiducia e rispetto reciproco.presenza di una conoscenza comune per quanto riguarda gli elementi di fondo (linguaggio, capacità di capirsi, dei principi etici comuni); lo scambio sociale, cioè la ricompensa reciproca attraverso transazioni di beni sociali quali stima, status, il potere cognitivo, ecc.Dimensione del gruppo: al crescere del numero di attori da coordinare i costi crescono in ragione del numero di combinazioni possibili tra le parti. Una prima causa di crisi di gruppo è la dimensione del sistema da coordinare.
Importanza delle decisioni: oltre alla dimensione del sistema e alla complessità delle informazioni da trattare, l'importanza delle attività ha un impatto sulla convenienza relativa del gruppo rispetto a modalità di coordinamento alternative.
Conflitti tra interessi: il gruppo è tanto meno efficace quanto più vi siano interessi in conflitto. Ciò si può risolvere combinando il meccanismo del gruppo con quelli della gerarchia, delle
regole e della negoziazione man mano che il gruppo si espande.
Controllo di gruppo: il gruppo ha anche capacità di controllo dell'azione collettiva. Come accade per altri sistemi di coordinamento, l'impiego a fini decisionali e l'impiego a fini di controllo possono essere effettuati separatamente.
Rilevazione: il controllo di gruppo implica che i membri possano osservarsi reciprocamente. La performance, il contributo di ogni membro deve essere rilevabile dagli altri. Al crescere della dimensione questo controllo diviene sempre più difficile. Oltre al numero di persone però anche il grado di divisione del lavoro costituisce una barriera al controllo del gruppo.
La decisione di gruppo è efficace in condizioni di elevata complessità informativa, mentre il controllo di gruppo è tanto più efficace quanto minore è la complessità dell'attività.
Valutazione: una condizione importante per l'efficacia del
gruppo come meccanismo di controllo è una relativa diffusione e omogeneità delle competenze rilevanti. Il gruppo sarà tanto più efficace quanto più chiaro e condiviso sarà il sistema di ruoli che governa il suo funzionamento. Ricompensa e sanzione: l'interazione tra i membri del gruppo implica transazioni sociali. I beni sociali in oggetto sono lo status (riconosciuto a seconda dell'impegno, delle capacità cognitive e delle capacità di risolvere i conflitti), il potere (capacità dialettiche e relazionali, competenze, risorse critiche per il gruppo), la stima (i gruppi conferiscono o ritirano la stima in funzione della qualità dei contributi), l'appartenenza. Costi e limiti del controllo di gruppo: esiste un trade-off di fondo nei gruppi tra investimenti in capacità di decisione e investimenti in capacità di controllo. Tensioni di ruolo: problema inerente all'imperfezione nella formazione di ruoli.- Distorsione di ruolo: la comunicazione delle aspettative può essere soggetta a problemi di non chiarezza del messaggio o di percezione e interpretazione del ricevente difforme da quella dell'emittente.
- Incongruenza di ruolo: le persone non hanno le risorse, tecniche e professionali, per soddisfare le aspettative.
- Conflitti di ruolo e tra ruoli: ogni attore appartiene a più gruppi. Se i diversi gruppi hanno aspettative diverse nei confronti di un medesimo attore, il suo ruolo sarà definito in modo ambiguo e conflittuale. Il conflitto di ruolo può diventare conflitto d'interessi se una stessa persona assume ruoli con obiettivi parzialmente o totalmente incompatibili. I gruppi normalmente tollerano un certo grado di devianza.
Tipi di coordinamento di gruppo:
- Gruppo primitivo: adatto a governare attività chiare e direttamente osservabili,
controllo deterministico e istantaneo.
Gruppo relazionale: non gestibile in relazioni istantanee, ma tramite la longevità della relazione, la valutazione delle prestazioni e l'erogazione di ricompense.
Gruppi comunitari: situazione in cui le attività e i contributi non sono osservabili nemmeno nel lungo periodo, decisione non separabile dal controllo ed entrambi non sono separabili dall'azione. Questo tipo di gruppo può essere gestito solo tramite sistemi di incentivo o comunque di auto-controllo. In particolare i membri del gruppo possono diventare controllori di sé stessi attraverso meccanismi di incentivo o meccanismi culturali.
NEGOZIAZIONE.
La negoziazione è un processo di interazione in cui due o più parti cercano di accordarsi su un risultato reciprocamente accettabile. Se le parti hanno interessi completamente opposti, se il gioco è a somma zero, non c'è spazio per negoziare. La negoziazione è un
meccanismo efficace nella regolazione di alcuni tipi di relazioni in cui lo scambio e la competizione basate sul prezzo falliscono. È basata su promesse e minacce di dare o fare qualcosa in cambio di qualcos'altro su basi più o meno simmetriche, la raccomandazione quindi è di non entrare in negoziati con evidente asimmetria informativa. Affinché sia conveniente negoziare è necessario che ci siano aspetti vantaggiosi per tutte le parti, ovvero che esiste una possibile zona di accordo. Negoziare o non negoziare dipende anche dalla convenienza relativa di tale meccanismo rispetto ad altri, per esempio a volte meccanismi basati sull'adesione a numero di relazioni di norme e regole sono più efficaci per diversi motivi. In primis il interdipendenza da coordinare (difficile negoziare tra 1000 parti), e da questo deriva potenziale di opportunismo anche il secondo motivo, cioè il (crescente al crescere del costo del processo negoziale, numero.Una delle patologie più note della negoziazione è la sopravvalutazione del conflitto: poiché la situazione contiene ovvi elementi di conflitto, si presume che gli interessi siano totalmente opposti, cioè che ad una fetta più grande ottenuta da una parte corrisponda necessariamente una fetta in pari misura più piccola destinata all'altra.
La possibilità di comunicare tra le parti è fondamentale, ma spesso il dilemma comunicare o non comunicare ha la struttura di un dilemma del prigioniero: a entrambe le parti converrebbe comunicare, ma per paura di cosa potrebbe fare l'altra, nessuna delle due comunicherà.
Un elemento fondamentale è la ricerca e l'analisi delle alternative che ogni parte può avere alla conclusione di un accordo. Questo elemento importante e frequentemente utilizzato è identificato come MAAN.
(migliore alternativa)